Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Hošeah(הושע) - Osea 18


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHBIBBIA VOLGARE
1 Colui che vive in eterno, creoe tutte le cose insieme. Iddio solo sarae giustificato, e permane re invitto in eterno.
2 Chi sarae sufficiente a narrare le opere sue?
3 Chi cercherae le maraviglie sue?
4 Chi racconterae la virtude della grandezza sua? e chi aggiugnerae a narrare la misericordia sua?
5 Non si possono scemare e accrescere (per uomo) nè trovare le maraviglie di Dio.
6 Quando l' uomo averà consumato, allora comincerà; e quando l' uomo si riposerà, allora adoperrae.
7 Che è l'uomo, e che è la grazia sua? e che è bene, o che è male di colui?
8 Il numero dei dì dell' uomo, sì come fosse molto, in cento anni; sì come gocciola d'acqua di mare, e sì come il sassolino della rena, così sono piccioli (li dì e) gli anni nel dì del secolo.
9 Per questo è Iddio paziente in loro, e sparge sopra loro la misericordia sua.
10 Vide la presunzione del cuore loro, che è rea; e conobbe la sovversione loro, che è malvagia.
11 Però (che) adempiè la misericordia in loro, e mostrò loro la via della dirittura.
12 La misericordia dell' uomo è circa del prossimo suo; ma la misericordia di Dio sì è sopra tutta la carne.
13 Colui che ha misericordia, ammaestra e insegna, sì come lo pastore la greggia sua.
14 Colui che riceve la dottrina della misericordia, è misericorde; colui anco che si affretta (d' andare) nelli giudicii suoi.
15 Figliuolo, non ti lamentare nelli beni, e non dare tristizia di mala parola a ciò che tu dài.
16 Or non refrigeroe la rugiada l' arsura? e così la parola è meglio che quello ch' è dato.
17 Vale la parola sopra il bene donato; la parola e il dono sì sono all' uomo giustificato.
18 Lo stolto spiacevolmente rimproverrae; il dono del matto fae languire gli occhi.
19 Anzi il giudicio apparecchia la giustizia a te; e in prima che tu favelli, impara.
20 Anzi che infermi apparecchia la medicina, e inanzi che tu vegna al giudicio esamina te medesimo, e troverai pietade nel conspetto di Dio.
21 Anzi la infirmitade umìliati, e nel tempo della infirmitade mostra la conversazione tua.
22 Adora sempre, e non temere di giustificarti (sempre) infino alla morte; però che il pagamento di Dio permane in eterno.
23 Inanzi la orazione apparecchia l' anima tua; e non essere sì come l' uomo che tenti Iddio.
24 Ricordati dell' ira nel dì della fine; e fa nella conversazione tua, opera di retribuzione.
25 Ricordati della povertade nel tempo dell' abbondanza, e delle necessitadi della povertade nel die della ricchezza.
26 Dalla mattina al vespro si muterà il tempo; e tutte queste cose sono create nel conspetto di Dio.
27 L'uomo savio in tutte le cose teme, e nel dì de' peccatori si guarderae dalla pigrizia.
28 Ogni scaltrito conosce la sapienza, e confesseralla a colui che l'averae trovata.
29 E li sensati in parole e fatti saviamente adoperarono, e intesono la veritade e giustizia, e impetrarono proverbii e giudicii.
30 Non andare dietro alla concupiscenza, e pàrtiti dal tuo desiderio.
31 Se tu concederai all' anima tua la sua concupiscenza, ella farà di te rallegrare li nimici tuoi.
32 Non ti dilettare nelle turbe nè nelli pochi; però ch' egli è continuo il fallire di coloro.
33 Non sarai mezzano nella contenzione della prestanza; tu non hai alcuna cosa nel mondo; sarai invidioso alla vita tua.