Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giudici 11


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Il galaadita Iefte era un valoroso guerriero: era figlio di una prostituta e di Gàlaad.1 Fue in quello tempo uno uomo fortissimo di Galaad, il quale avea nome Iefte, ed era oltimo combattitore, figliuolo d'una femina peccatrice, il quale nacque in Galaad.
2 Ora, Gàlaad aveva altri figli, nati dalla moglie legittima, e quando questi divennero adulti, cacciarono Iefte, perché non volevano che avesse parte nell'eredità del loro padre, essendo figlio di un'altra madre.2 Ed ebbe Galaad una moglie, della quale ebbe figliuoli (madernali e legittimi); quali poi che furono cresciuti, sì cacciarono Iefte, dicendo: tu non potrae esser erede nella casa del padre nostro, imperciò che tu se' nato d'una madre adultera.
3 Per paura dei suoi fratelli, Iefte fuggì e si stabilì nella terra di Tob. Intorno a lui si raccolsero avventurieri, coi quali compiva scorrerie.3 I quali fuggendo lui, e schivandogli, sì se n' andò nella terra di Tob; (e andàronsene a lui), e raunaronsi uomini poveri (e malandrini) e rubatori; e sì lo seguitavano quasi come uno loro principe (e signore).
4 Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele.4 In quelli di sì combatterono i figliuoli di Ammon contro ai figliuoli d' Israel.
5 Quando gli Ammoniti assalirono Israele, gli anziani del Gàlaad andarono a cercare Iefte nel paese di Tob5 I quali fortemente (e aspramente) contrastando (ai figliuoli d' Israel), sì si mossono i maggiori (e più nobili) di Galaad, per pigliare in loro ausilio Iefte della terra di Tob.
6 e gli dissero: "Vieni a metterti alla nostra testa, per combattere contro gli Ammoniti".6 E sì gli dissero: vieni, e sii nostro principe (e signore), e combatti contro ai figliuoli di Ammon.
7 Ma Iefte rispose agli anziani del Gàlaad: "Siete voi che, odiandomi, mi cacciaste dalla casa di mio padre. Per quale motivo, ora che siete in difficoltà, siete venuti da me?".7 Ai quali rispose Iefte: non siete voi coloro, che m'avete in odio, e cacciàstemi della casa del mio padre, e ora siete venuti a me perchè vi stringe la necessità (e il bisogno)?
8 "E' proprio per farti questa proposta -- ripresero gli anziani del Gàlaad -- che ora siamo tornati da te. Se vieni con noi a combattere contro gli Ammoniti, ti faremo nostro capo, capo di tutti i Galaaditi".8 E dissono gli principi di Galaad a Iefte: per questa cagione vegnamo ora a te, acciò che tu vegni con esso noi, e combatti contro ai figliuoli d' Ammon, e che sii (signore e) duca di tutti coloro i quali abitano in Galaad.
9 Disse Iefte agli anziani del Gàlaad: "Se voi volete che io torni per condurre la guerra contro gli Ammoniti, e se il Signore mi concederà la vittoria, io sarò vostro capo".9 E rispuose loro Iefte: se con verità sete venuti a me, acciò che io combatti per voi contro ai figliuoli di Ammon, e Iddio gli metterà in le mie mani, io sarò poi vostro signore, o no?
10 Gli anziani del Gàlaad confermarono a Iefte: "Il Signore è testimone fra te e noi che faremo come hai detto".10 Al quale risposeno: Iddio, che ode queste cose, sì sia interamente testimonio, che noi faremo quelle cose le quali promettiamo.
11 Allora Iefte andò con gli anziani del Gàlaad e il popolo lo proclamò suo capo e suo comandante. Iefte poi ripeté ancora in Mizpa tutti i patti davanti al Signore.11 E sì andò Iefte dunque con li principi di Galaad; e tutto quanto il popolo il fece loro principe. E favellò Iefte tutte quante le sue parole e sermoni dinanzi Iddio Signore in Masfa.
12 Iefte mandò subito ambasciatori al re ammonita, a dirgli: "Che c'è fra te e me, per cui tu mi abbia mosso guerra e tu sia venuto a invadere la mia terra?".12 E mandò li messi al re de' figliuoli d' Ammon, i quali si dicessero dalla parte della persona sua: che hai tu a fare meco, che tu se' venuto a me per guastare la terra mia?
13 Il re di Ammon rispose agli ambasciatori di Iefte che il motivo di guerra era rappresentato dal fatto che Israele, al tempo in cui risaliva dall'Egitto, si era impossessato della sua terra i cui confini andavano dall'Arnon fino allo Iabbok e fino al Giordano. Invitava Iefte a restituire pacificamente i territori occupati.13 Al quale rispose il re di Ammon: imperciò il fò io, conciosia cosa che tolse Israel la terra mia, quando venne giuso d'Egitto, da' confini d'Arnon infino in Iaboc e infino al (fiume) Giordano: adunque ora con pace sì la mi rendi.
14 Ma Iefte rimandò di nuovo ambasciatori al re ammonita14 Per quali messi un' altra volta mandò Iefte, e comandò loro che dicessero al re di Ammon:
15 a dirgli: "Così dice Iefte: "Israele non ha mai occupato né i territori dei Moabiti né quelli degli Ammoniti.15 Questo ti manda a dire Iefte: non tolse Israel la terra di Moab, nè la terra de' figliuoli di Ammon.
16 Quando Israele uscì dall'Egitto marciò nel deserto fino al Mar Rosso e raggiunse Kades.16 Ma quando iscesono d' Egitto, sì andò Israel per la solitudine (del deserto) infino al mare rosso, e venne in Cades.
17 Di qui gli Israeliti mandarono ambasciatori al re di Edom, per chiedergli di lasciarli passare attraverso la sua terra; ma il re di Edom rifiutò. Allora essi inviarono ambasciatori al re di Moab, ma anche questi non volle cedere. Così Israele dovette restare a Kades.17 E mandò i messi al re d' Edom [dicendo]: lasciami andare, ch' io passi per la terra tua. Il quale non volse consentire ai loro prieghi. E ancora mandò al re di Moab; il quale ancora si fece beffe di dare loro il passo. E istette Israel in Cades.
18 Di qui poi avanzò nel deserto passando al di fuori sia del territorio di Edom che di quello di Moab. Gli Israeliti giunsero così ad est della terra di Moab e si accamparono al di là dell'Arnon, senza penetrare nel territorio moabita, perché il confine di Moab è all'Arnon.18 E sì attorniò dal lato della terra d' Edom e della terra di Moab; e venne verso (te, cioè verso) le parti d'oriente della terra di Moab, e pose il campo di là da Arnon; e non volse entrare (nè venire) nelli termini di Moab; imperciò che Arnon sì è ne' confini della terra di Moab.
19 Di qui gli Israeliti inviarono ambasciatori a Sicon, re amorreo che regnava in Chesbon, per chiedergli di passare attraverso il suo territorio, per poter raggiungere la loro sede.19 E mandò il popolo d' Israel messi a Seon re degli Amorrei, il quale abitava in Esebon, e sì gli disse: lasciami, ch' io passi per la terra tua insino al fiume.
20 Neanche Sicon si fidò a far passare Israele attraverso il suo territorio; anzi, raccolti tutti i suoi uomini, andò ad accamparsi in Iaaz, dove dette battaglia ad Israele.20 Il quale, ancora egli, dispregiando le parole de' figliuoli d' Israel, non lasciò passare il popolo d' Israel (per li confini e) per li suoi termini; ma raunata moltitudine infinita di gente, sì gli uscì incontro in Iasa, e fortemente gli contrastava.
21 Ma il Signore, Dio d'Israele, consegnò Sicon e tutta la sua gente in potere d'Israele, che riportò vittoria sopra quegli Amorrei entrando giustamente in possesso di tutti i territori da loro abitati.21 E miselo Iddio nelle mani de' figliuoli d' Israel con tutto l'oste suo; e possedettono tutta la terra dell' Amorreo abitatore di quella contrada,
22 Pertanto gli Israeliti presero possesso di tutto il territorio amorreo dall'Arnon fino allo Iabbok e dal deserto fino al Giordano.22 e tutti quanti i termini suoi, di Arnon insino a Iaboc, e della solitudine (del deserto) insino al (fiume) Giordano.
23 Ed ora che il Dio d'Israele, il Signore, ha cacciato via gli Amorrei davanti al suo popolo d'Israele, vorresti tu mandarci via?23 Adunque Iddio Signore d'Israel cacciò a terra (e uccise) l' Amorreo, combattendo egli contro il popolo suo Israel; e tu ora vogli possedere (e pigliare) la terra [sua]?
24 Le terre di cui il tuo dio Camos ti ha fatto entrare in possesso, tu te le tieni; così anche noi ci teniamo quanto il Signore, nostro Dio, ci ha fatto possedere.24 Or quella terra, la quale possedette Camos, Iddio tuo Signore, ti conviene di ragione? E quella, che Iddio nostro Signore con vittoria prese, dee ve-nire in nostra (parte e) possessione;
25 Forse che tu sei da più del re moabita Balak, figlo di Zippor? Costui non ebbe mai nulla da eccepire contro Israele e non gli mosse mai guerra,25 (Quasi dica): se tu non se' forse migliore di Balac, figliuolo di Sefor, re di Moab; o vero che tu ci vogli insegnare, (come noi non sapessimo) ch' egli si turbò contro (ai figliuoli d') Israel, e avesse combattuto contro a lui,
26 quando Israele si insediò, trecento anni fa, in Chesbon e nelle città dipendenti, in Aroer e nelle città dipendenti e in tutte le altre città poste sulle rive dell'Arnon. Perché non li avete rivendicati allora, questi territori?26 quando abitò in Esebon e nelle ville sue, e in tutte quante le cittadi oltre al (fiume) Giordano, per ispazio di CCC anni. Perchè è già tanto tempo passato, e nulla cosa n' hai fatto dire, nè dimandare quello che ora attendi d' avere per forza?
27 Io non ti ho fatto alcun torto e tu invece ti comporti male con me facendomi guerra. Oggi dunque giudichi il Signore, che suole far giustizia, fra gli Israeliti e gli Ammoniti".27 Adunque sappi che la colpa non venne da me verso te; ma tu (ingiustamente) male fai contro a me, movendo battaglie non giuste. Giudichi questo Iddio, e sia arbitro in questo dì intra i figliuoli di Ammon e intra i figliuoli d' Israel.
28 Ma il re ammonita non volle dar retta a quello che Iefte gli aveva mandato a dire.28 E non volse consentire il re de' figliuoli di Ammon (nè lasciare) per le parole di Iefte, le quali gli avea mandate a dire per messi suoi.
29 Lo spirito del Signore si posò su Iefte, il quale, percorsi i territori del Gàlaad e di Manasse, raggiunse Mizpa del Gàlaad e da qui marciò contro gli Ammoniti.29 E venne sopra Iefte lo Spirito d' Iddio (cioè lo Spirito santo), e andando intorno a Galaad (cercando) e a Manasse, e a Masfa ancora di Galaad, e quindi passando ai figliuoli d' Ammon,
30 Iefte fece un voto al Signore con queste parole: "Se tu mi farai vincere gli Ammoniti,30 fece voto, dicendo a Dio: Signore, se tu darai nelle mie mani i figliuoli di Ammon,
31 quando tornerò vincitore dalla guerra contro di loro, colui che uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro, sarà sacro al Signore e glielo offrirò in olocausto".31 chiunque sarà quegli che prima sarà uscito dalle porte della casa mia, e verrammi incontro tornando con pace (e con vittoria) da' figliuoli di Ammon, sì l'offerirò in sacrifizio a Dio Signore.
32 Iefte mosse, dunque, contro gli Ammoniti e il Signore li dette in suo potere.32 E passò Iefte (oltre) ai figliuoli di Ammon per combattere contro a loro; i quali tutti Iddio gli mise nelle mani.
33 Egli li sconfisse da Aroer fino a Minnit, conquistando venti città, e fino ad Abel-Cheramim. Fu una gravissima disfatta, in conseguenza della quale gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti.33 E prese della città di Aroer infino che vieni alla città di Mennit, che furono venti cittadi, e insino ad Abel, la quale sì è piena di vigne; e diede loro una grande sconfitta, di piaga grande (e di morti). E furono umiliati i figliuoli di Ammon da' figliuoli d' Israel.
34 Quando Iefte tornò a casa sua in Mizpa, sua figlia gli uscì incontro per prima, guidando un gruppo di fanciulle che danzavano al suono dei cembali. Era l'unica sua figlia, perché egli non aveva altri figli, né maschi né femmine.34 E tornando Iefte in Masfa nella casa sua, sì gli venne incontro la sua unica figliuola cogli strumenti e colli cimballi; e non avea altro figliuolo nè figliuola.
35 Quando egli la vide, si stracciò le vesti ed esclamò: "Ahimè, figlia mia, davvero tu m'hai prostrato nel dolore! Sei tu la causa del mio turbamento, perché io l'ho promesso al Signore e non posso tirarmi indietro!".35 La quale vedendo Iefte (che ella gli venia incontro), sì stracciò i suoi vestimenti, e disse: guai a me, figliuola mia; ecco che m' hai ingannato, e tu ancora sei ingannata: io sì (feci, e) aprii la bocca mia a Dio (facendo voto che la prima cosa, che uscisse dalle porte della casa mia e venissemi incontro, tornando io in pace e con vittoria, sì la offerieria a Dio in sacrifizio. E ora tu sei istata la prima), e non potrò fare altro (se non quello ch' io promisi).
36 Essa gli rispose: "Padre, se hai fatto una promessa al Signore, poiché egli ti ha concesso di vendicarti dei tuoi nemici, gli Ammoniti, fa' di me secondo la tua promessa".36 Al quale rispuose la figliuola (e disse): padre mio, se tu apristi la tua bocca a Dio (facendo questo voto), fa ciò che tu hai promesso (a Dio), poi ch' egli t'ha fatto vendetta, e dato vittoria de' tuoi nimici.
37 Essa disse a suo padre: "Si compia su di me la tua promessa: concedimi però due mesi perché io me ne vada con le mie compagne su per i monti a piangere la mia verginità".37 E disse al padre: questo solamente mi dà, di ch' io ti priego: lasciami andare, acciò che due mesi io vada su per i monti, e pianga la mia virginità con le compagne mie (e con le mie cameriere).
38 Il padre le disse: "Va'" e la lasciò andare per due mesi. Essa andò insieme alle sue compagne a piangere sui monti la sua verginità.38 Alla quale rispuose Iefte, (e disse): va. E lasciolla andare così due mesi. Ed essendo andata con le cameriere e con le compagne sue, sì piagnea la sua virginità su per li monti.
39 Finiti i due mesi, essa tornò da suo padre, il quale compì su di lei il voto che aveva fatto. Essa non aveva conosciuto uomo; per questo nacque in Israele l'usanza39 E compiuti i due mesi, sì tornò al padre suo; e fece di lei sì come avea fatto il voto. E mai non sapea che cosa si fosse stato uomo. E da quell'otta crescette l'usanza in Israel, e fue servata la (usanza del voto, e da quello tempo tolse in) consuetudine (in Israel, e fu servata),
40 che le ragazze d'Israele vadano tutti gli anni per quattro giorni sui monti, a celebrarvi il lamento della figlia di Iefte il Galaadita.40 che compiuto l'anno sempre mai si raunavano insieme le figliuole d' Israel, e piagnevano la figliuola di Iefte quattro dì.