Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 20


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Dopo che fu cessato il tumulto, Paolo fece chiamare i discepoli, rivolse loro una esortazione, poi li salutò e partì per andare in Macedonia.1 Da poi che fu cessato il tumulto, Paulo convocò li discepoli (che quivi erano), e confortandoli prese comiato, e partissi per andare in Macedonia.
2 Percorse quella regione, facendo molti discorsi di esortazione, e giunse in Grecia.2 E poi che quivi ebbe ancora confortati li fedeli che v'erano, partissi e andonne (ad Atene) in Grecia.
3 Passati tre mesi, ci fu un complotto da parte dei Giudei, mentre stava per imbarcarsi per la Siria, che lo decise a ritornare passando per la Macedonia.3 Dove essendo stato tre mesi, volendo poi quindi andare in Siria, certi giudei posero le insidie nella via; onde egli (questo intendendo) prese consiglio di tornare per Macedonia.
4 Lo accompagnarono fino in Asia Sòpatro, figlio di Pirro, di Berèa, Aristarco e Secondo di Tessalònica, Gaio di Derbe e Timoteo, Tìchico e Tròfimo, oriundi dell'Asia.4 E allora l'accompagnò Sopater di Berea (padre) di Pirro, e Aristarco Tessalonicense e Secondo e Caio Derbeo e Timoteo; e Tichico e Trofimo Asiani.
5 Costoro ci precedettero e ci aspettarono a Troade.5 Questi tutti, andando inanzi, ci aspettavano [a] Troade.
6 Noi invece facemmo vela da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e arrivammo presso di loro a Troade in cinque giorni, e là rimanemmo sette giorni.6 E noi dopo la pasca sì partimmo da Filippi, e pervennimmovi in cinque di; poi vi stemmo sette.
7 Il primo giorno della settimana eravamo radunati per spezzare il pane. Paolo, che doveva partire il giorno dopo, discorreva con essi e prolungò il discorso fino a mezzanotte.7 Or avvenne che uno sabbato, dovendoci noi partire il dì seguente, entrammo nella sinagoga per comunicare; e cominciando Paulo a (predicare e) disputare, trasse (e prolungò) il suo sermone insino a mezza notte.
8 Vi erano molte lampade al piano superiore, dove eravamo radunati.8 E in quello cenaculo, nel quale noi eravamo congregati, erano molte lampade accese.
9 Ora, un ragazzo di nome Eutico, che se ne stava seduto sulla finestra, mentre Paolo continuava a parlare senza sosta, venne preso da una profonda sonnolenza e alla fine, vinto dal sonno, cadde dal terzo piano in terra e fu raccolto morto.9 E sedendo uno adolescente, che aveva nome Eutico, sopra una fenestra per udire Paulo, addormentandosi cadde del terzo solaio giù, e incontanente morì.
10 Allora Paolo scese, si buttò su di lui e abbracciandolo disse: "Non turbatevi, perché la sua anima è in lui".10 Allora Paulo, discendendo, gittossi addosso disteso, e disse a' circostanti: non (temete e non) vi turbate, perciò che è vivo.
11 Poi risalì, spezzò il pane e ne mangiò e, dopo aver parlato ancora a lungo fino all'alba, partì.11 E così (resuscitandolo) mangiò uno poco con lui e con gli altri; e parlando insino a giorno, poi si partì,
12 Intanto ricondussero il ragazzo vivo e ne provarono una indicibile consolazione.12 lasciando coloro molto consolati, (sì per la dottrina, sì per il miracolo).
13 Noi intanto, che già ci eravamo imbarcati, facemmo vela alla volta di Asso, dove avremmo dovuto riprendere Paolo: così infatti ci aveva ordinato, volendo egli fare il viaggio a piedi.13 E volendo elli andare per terra, noi salimmo in su una nave, e navigammo in Asson per aspettarlo e riceverlo quivi.
14 Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo a bordo con noi e arrivammo a Mitilène.14 E quivi poi trovandoci elli, partimmoci e venimmo in (quella isola che si chiama) Mitilene.
15 Di là salpammo e l'indomani giungemmo di fronte a Chio; il giorno dopo costeggiammo Samo e il seguente fummo a Milèto.15 E quindi poi navigando, pervenimmo contra Chio il seguente dì, e l'altro dì a Samo, e il terzo di [a] Mileto.
16 Paolo infatti aveva ritenuto opportuno navigare al largo di Efeso, perché non gli capitasse di doversi attardare in Asia. Voleva affrettarsi per trovarsi, se possibile, nel giorno di Pentecoste a Gerusalemme.16 E Paulo faceva proposito in cuore di tornare in Efeso, per non fare dimora in Asia; perciò che s'aspettava, se possibile li fusse, di fare la pasca della Pentecoste in Ierusalem.
17 Da Milèto mandò dei messi a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa.17 Ma poi, pure rimanendo a Mileto, (per certa cagione) mandò a Efeso, e fece venire a sè tutti li maggiori (e li prelati) della Chiesa (di Efeso).
18 Quando giunsero presso di lui, disse loro: "Voi sapete come fin dal primo giorno in cui io arrivai nella provincia di Asia mi sono sempre comportato con voi,18 Li quali tutti essendo venuti, li congregò, e disse loro voi sapete come (innocentemente e senza vostra gravezza) son conversato con voi dal primo giorno che io venni in Asia insino ad ora,
19 servendo il Signore in ogni genere di umiliazione, nelle lacrime e tra le prove che le insidie dei Giudei mi hanno procurato.19 servendo Iddio (e voi dì e notte) con molta umiltà e molte lacrime e molte (fatiche e) tentazioni, e con molte persecuzioni che io ho ricevuto da' Iudei.
20 Non v'è nulla che vi potesse giovare che io abbia trascurato di predicare e insegnarvi in pubblico e nelle case.20 Massimamente non mi sono (cessato nè) ritratto di farvi ogni utilità (e bene che io ho potuto), massimamente di darvi e di insegnarvi la verità (e l'utile dottrina) e in pubblico e in privato,
21 Ho scongiurato Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.21 ammonendo così li Iudei come i pagani a penitenza, e avere fede di piena remissione per Iesù Cristo.
22 Ora ecco che, avvinto dallo Spirito, sto andando a Gerusalemme, non sapendo ciò che colà mi potrà succedere.22 Ed ecco ora (dotto e inspirato e) quasi forzato dal Spirito Santo vado in Ierusalem, e non so quello che ivi avvenire mi debba;
23 Soltanto so che lo Spirito Santo di città in città mi avverte che mi attendono catene e tribolazioni.23 se non che il Spirito Santo, per tutte le città (e luoghi onde io passo) mi protesta (e mostra), che catene e tribulazioni (molte) m'aspettano in Ierusalem.
24 Ma non do alcun valore alla mia vita, purché io termini la mia corsa e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al vangelo della grazia di Dio.24 Ma io per niuna di queste cose temo; nè curo della mia vita corporale, e non l'ho cara più che l'anima, pure ch' io vi possa (con onore di Dio) compiere il mio corso, (e fare) e fornire l' officio del predicare l'evangelio, il quale da Cristo ho recevuto.
25 Ora ecco, io so che voi non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali io sono passato annunciando il regno.25 E parmi essere certo, che mai più non vederete la faccia mia voi, per li quali io son passato predicando l'evangelio di Cristo.
26 Perciò io vi attesto oggi che, se qualcuno si perdesse, la responsabilità non cadrà su di me.26 Per la quale cosa io protesto oggi (dinanzi da Dio e a voi), che mondo sono dal sangue di tutti (voi, cioè che non vi ho consentito a peccare, ma ho li peccatori ripreso arditamente);
27 Mai infatti io mi sono sottratto dall'annunciarvi tutta intera la volontà di Dio.27 e non mi son cessato d'annunziarvi ogni consiglio di Dio.
28 Vegliate quindi su di voi stessi e su tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha stabiliti come sorveglianti, per pascere la chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del suo proprio Figlio.28 Pregovi adunque che (sollecitamente) attendiate a voi e al popolo che v'è commesso, considerando che da il Spirito Santo siete (eletti e) posti (prelati) a guardare la Chiesa di Dio, la quale Cristo acquistò (e ricomperò) con lo proprio sangue.
29 Io so che dopo la mia partenza si introdurranno in mezzo a voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge.29 Io so [che] poi che sarò partito intraranno a voi lupi rapaci (cioè uomini eretici, falsi e ambiziosi), che non (cercaranno se non di divorarvi, e non) perdoneranno al gregge.
30 Tra voi stessi sorgeranno individui che terranno discorsi perversi, per trascinare i discepoli dietro a loro.30 E di voi stessi si leveranno uomini (perversi e vani) che parleranno (e diranno) molte vanità e falsità (e mostrandosi grandi maestri) per trarsi molti discepoli dopo loro.
31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni notte e giorno non ho cessato di ammonire, piangendo, ciascuno di voi.31 E però vegliate (e siate solleciti, pensando e) ricordandovi che già sono tre anni, che notte e dì io non mi son cessato d'ammonire con lacrime ciascuno di voi.
32 Ora io vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che può edificare e dare l'eredità con tutti i santificati.32 Ma ora vi raccomando a Dio e alla parola della grazia sua, il quale è potente (di guardarvi, e) di edificarvi e giustificarvi, e poi di darvi la (sua eterna) eredità.
33 Io non ho mai desiderato argento, oro o vesti di nessuno.33 Argento nè oro nè vestimento d' alcuno (di voi) non desiderai.
34 Voi sapete che alle mie necessità e a quelle di coloro che erano con me hanno provveduto queste mie mani.34 Anzi sapete che della fatica delle mie mani sono vivuto, ed eziandio ho nutricati quelli che sono meco.
35 In ogni occasione io vi ho dimostrato che è così, lavorando, che occorre prendersi cura dei deboli, ricordandosi della parola del Signore Gesù che disse: "C'è più felicità a dare che a ricevere".35 In ogni cosa mi son studiato di darvi buono esempio, massimamente che si conviene di lavorare, e ricevere (e sopportare e nutricare li poveri e) li infermi (dell' anima e del corpo), ricordandoci di quella parola che dice Cristo, cioè che più beata cosa è dare, che ricevere.
36 Dette queste cose, inginocchiatosi con tutti loro, pregò.36 E dette queste cose, inginocchiossi insieme con tutti loro, e orò (con molte lagrime);
37 Tutti allora scoppiarono in pianto, e gettandosi al collo di Paolo lo coprivano di baci,37 sì che tutti gli provocò a piangere; e (con molte lagrime) gli si gittorono al collo (abbracciandolo e) basciandolo (con grande dolcezza),
38 afflitti soprattutto per la parola che aveva detto, che non avrebbero più riveduto il suo volto. Poi lo accompagnarono fino alla nave.38 molto dolendosi (della sua partita massimamente) per che aveva detto che mai più non il rivederebbero (in questa vita). E così (piagnendo) l' accompagnorono insino alla nave.