Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Ezechiele 33


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Mi giunse la parola del Signore:1 - E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
2 "Figlio dell'uomo, parla ai tuoi connazionali; di' loro: Se in un paese faccio arrivare la spada e la popolazione prende uno tra i suoi e lo istituisce sentinella;2 «Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dirai loro: - Supponiamo una terra, sulla quale io sto per far venire la spada e il suo popolo abbia preso un uomo, l'infimo dei suoi, e l'abbia posto sulla scolta,
3 se vede la spada venire contro il paese e suona la tromba e sveglia il popolo3 e che questi, scorgendo la spada sopraggiungere nella sua terra, faccia squillare la tromba e metta in allarme il popolo;
4 e uno sente, sì, il suono della tromba ma non ci bada, e arriva la spada e lo coglie, allora il suo sangue ricade su di lui;4 e uno chiunque oda lo squillo della tromba e non si metta in guardia, e la spada sopravvenga e lo sorprenda: il suo sangue sarà sopra il suo capo.
5 ha sentito il suono della tromba ma non ci ha badato; il suo sangue ricade su di lui. Se invece egli ci bada, ha salvato la sua vita.5 Ha udito lo squillo della tromba e non si è messo in guardia, sarà responsabile egli stesso del proprio sangue, ma se si è messo in guardia avrà posto in salvo se stesso.
6 Ma se la sentinella vede la spada venire, ma non suona la tromba e il popolo non si sveglia e arriva la spada e fa qualche vittima, questa è colta nella sua colpa ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella.6 E se la scolta avrà scorto la spada che sopraggiunge e non avrà fatto squillare la tromba, e il popolo non si sia messo in guardia, e la spada sia sopraggiunta e ne abbia sorpreso qualcuno, costui morrà certo sorpreso dalla sua iniqua sorte, ma io domanderò conto del suo sangue alla vedetta. -
7 Orbene, o figlio dell'uomo, io ho istituito te sentinella per la casa d'Israele; sentirai dalla mia bocca la parola e li sveglierai da parte mia.7 Or io ho messo te, figlio dell'uomo, scolta della casa d'Israele: quando dunque tu ascolti qualche parola dalla mia bocca l'annunzierai ad essi da parte mia.
8 Quando dico all'empio: "Empio, devi morire", se tu non parli per ridestare l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morrà per sua colpa; ma del suo sangue chiederò conto a te.8 Se io mandassi a dire all'empio: - Empio, tu morrai! - ma tu non parlassi affinchè l'empio si metta in guardia dalla sua condotta; esso empio morrà nella sua iniquità, ma io domanderò conto a te del suo sangue.
9 Se tu invece hai ridestato l'empio dalla sua condotta perché si converta da essa, ma egli non si converte dalla sua colpa, allora l'empio morrà per la sua colpa e tu avrai salvato la tua anima.9 E se l'empio, avvertito da te che si converta dai suoi andamenti, non si convertisse dalla sua condotta; egli morrà nella sua iniquità e tu avrai messo al sicuro l'anima tua.
10 Ora tu, figlio dell'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite così: "Le nostre ribellioni e i nostri peccati sono sopra di noi, a causa di essi stiamo languendo, come potremo vivere?".10 Tu dunque, figlio dell'uomo, dirai a quei della casa d'Israele: - Voi siete andati parlando e dicendo così: Sì, le nostre iniquità e i nostri peccati sono sopra di noi e per essi andiamo in disfacimento, come dunque potremo vivere? -.
11 Di' loro: Per la mia vita, oracolo del Signore Dio, non mi compiaccio certo della morte dell'empio ma della conversione dell'empio dalla sua condotta, perché viva! Convertitevi, convertitevi dalla vostra condotta cattiva, e allora perché mai dovreste morire, o casa d'Israele?11 Dirai loro: - Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, io non voglio la morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua condotta e viva. Convertitevi, convertitevi dai vostri traviamenti, perchè dovreste morire, o casa d'Israele? -
12 Tu, figlio dell'uomo, di' ai tuoi connazionali: La giustizia del giusto non lo salverà se diventa ribelle, e l'empietà dell'empio non gli sarà d'inciampo se si converte dal commettere empietà, e il giusto non può vivere per la sua giustizia se pecca!12 Tu dunque, o figlio dell'uomo, dirai ai figli del tuo popolo: - La giustizia del giusto non lo libererà ogni qual volta avrà peccato, e l'empietà dell'empio non gli nuocerà ogni qual volta si sarà convertito dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere nella sua giustizia ogni qual volta avrà peccato. -
13 Quando dico al giusto che vivrà, se lui confida nella sua giustizia ma fa il male, tutta la sua giustizia non sarà affatto ricordata e per il male che ha commesso morrà.13 Quand'anche avessi detto al giusto che viva, ed egli fidandosi nella sua giustizia commettesse l'iniquità, tutte le sue opere di giustizia saranno messe in dimenticanza, e nell'iniquità che ha commesso, in essa morrà.
14 E quando dico all'empio che deve morire, se si converte dal suo peccato e rispetta il diritto e la giustizia,14 E se avessi detto all'empio: - Tu morrai, - se poi si pentisse del suo peccato e praticasse i suoi doveri e la giustizia
15 restituisce il pegno e ripara la rapina, segue i decreti che dànno vita senza fare più il male, quello vivrà; non morrà!15 e restituisse quell'empio il pegno e restituisse il mal tolto, e si diportasse secondo i comandamenti di vita, e niente operasse di men che giusto, certo vivrà e non morrà.
16 Tutto il suo peccare non sarà ricordato; ha attuato i decreti e quindi vivrà!16 Tutti i peccati che avrà commesso non gli saranno imputati; ha compiuto il suo dovere e la giustizia, egli vivrà.
17 Ma i tuoi connazionali dicono: "Non è retta la condotta del Signore", mentre è la loro condotta che non è retta!17 E i figli del tuo popolo dissero: - Non è giusto il procedere del Signore! - È il loro procedere che non è giusto.
18 Se il giusto si perverte, non è più giusto e fa il male e a causa di ciò morirà;18 Perchè se il giusto recedendo dalla sua giustizia avrà commesso iniquità morirà in esse;
19 e se l'empio si converte dalla sua empietà e rispetta il diritto e la giustizia, a causa di ciò vivrà.19 e l'empio ritraendosi dalla sua empietà e praticando i suoi doveri e la giustizia, in essi vivrà.
20 Voi dite: "Non è retta la condotta del Signore": ebbene: vi giudicherò io, ciascuno secondo la sua condotta, o casa d'Israele!".20 Voi insisterete: - Non è giusto il procedere del Signore. - Ma io a norma del procedere di ciascuno farò giudizio di voi, o casa d'Israele».
21 Nell'anno undicesimo del nostro esilio, il quindici del decimo mese, arrivò da me un profugo da Gerusalemme a dirmi: "La città è stata espugnata".21 E avvenne nell'anno duodecimo, nel decimo mese, ai cinque del mese, dalla nostra trasmigrazione, che un fuggitivo da Gerusalemme, giunse a me dicendo: «La città è stata distrutta!».
22 La mano del Signore si era posata su di me alla sera, prima dell'arrivo del profugo. Egli aveva aperto la mia bocca al mattino prima che quello arrivasse da me; mi aprì la bocca e non fui più muto.22 Or la sera innanzi, prima dell'arrivo di quel fuggito, la mano del Signore si era fatta sopra di me e aveva aperto la mia bocca fin tanto che venne a me l'indomani, e così sentendomi aperta la bocca più non tacqui.
23 Mi giunse la parola del Signore:23 E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
24 "Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d'Israele vanno dicendo: "Abramo era addirittura solo quando ereditò la terra, ed è a noi, che siamo molti, che è stata data la terra in possesso ereditario".24 «Figlio dell'uomo, coloro che abitano quelle rovine laggiù sulla terra d'Israele vanno dicendo: - Abramo era solo ed ebbe in retaggio il possesso della terra, e noi siamo molti e la stessa terra è stata data a noi a possedere. -
25 Ebbene, di' loro: Così dice il Signore: Voi mangiate carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, versate sangue, e vorreste ereditare il paese?25 Per questo dirai loro: - Così dice il Signore Dio: Voi che mangiate carni sanguinolente e alzate gli occhi ai vostri immondi idoli e spargete il sangue, come pretendereste di possedere in retaggio la terra?
26 Vi siete poggiati sulla vostra spada, commetteste abominazioni, ciascuno contamina la moglie del prossimo, e vorreste ereditare il paese?26 Sempre pronti a usar le armi, a perpetrare delitti, a violare la moglie del prossimo, e possederete in retaggio la terra? .-
27 Così dirai loro: Così dice Dio, mio Signore: Per la mia vita, certamente quelli che sono tra le rovine cadranno di spada e quelli che sono in aperta campagna li ho destinati in pasto alle bestie e quelli che sono nascosti nei rifugi e nelle grotte morranno di peste.27 Dirai loro: - Così dice il Signore Dio: Vivo io, che quelli che abitano le rovine cadranno sotto la spada, e chi è nella campagna sarà dato in preda alle fiere, e coloro che stanno nelle rocche e nelle caverne moriranno di peste.
28 Renderò il paese una tale desolazione che vi lascerà storditi e cesserà l'arroganza della sua forza e le montagne d'Israele saranno desolate, senza che vi passi più nessuno.28 E ridurrò la terra in una solitudine e in un deserto, e cesserà la sua vantata potenza, e i monti d'Israele saranno spopolati senza più nessuno che vi transiti.
29 Riconosceranno che io sono il Signore, quando avrò reso il paese una tale desolazione che lascerà storditi, per tutte le abominazioni che hanno commesso.29 E conosceranno che io sono il Signore, quando avrò ridotta la loro terra desolata e deserta, per causa di tutte le abominazioni che hanno commesso . -
30 Quanto a te, figlio dell'uomo, i tuoi connazionali che parlottano contro di te lungo i muri e all'ingresso delle case, dicendosi l'un l'altro: "Andiamo e sentiamo quale parola ci viene da parte del Signore",30 Quanto a te, figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo ne parlano, addossati ai muri e sulle soglie delle case discorrono, uno coll'altro, il vicino col vicino, e dicono: - Venite, andiamo a sentire quale sia la parola che viene dal Signore. -
31 verranno da te come suol venire il popolo, si siederanno di fronte a te e staranno a sentire le tue parole, ma non le metteranno in pratica; infatti hanno nella loro bocca la menzogna: il loro cuore, infatti, va dietro alle loro ricchezze.31 E vengono a te facendo ressa per accorrere, e il mio popolo siede davanti a te ed è tutto in orecchi alle tue parole, ma non le mette in pratica; perchè colla bocca le vanno ricantando, ma il loro cuore va dietro alla propria avarizia.
32 E tu, vedi, sei per loro un canto di spasimanti, di bella melodia e dolce accompagnamento. Sentono le tue parole ma non le mettono certo in pratica!32 Tu dunque sei per essi come un'aria musicale cantata da una voce soave e melodiosa; sono tutto orecchi alle tue parole, ma non le mettono in pratica.
33 Ma quando ciò avverrà -- e già sta avvenendo! -- riconosceranno che ci fu un profeta in mezzo a loro".33 E quando arriverà ciò che fu preannunziato, ecco è qui che viene, allora riconosceranno che un profeta c'è stato in mezzo ad essi».