Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Geremia 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Se ritorni, o Israele, oracolo del Signore, a me devi ritornare, e se rimuovi le tue abominazioni dal mio cospetto, allora non fuggirai più.1 - «Se vuoi ritornare, o Israele, dice il Signore, ritorna a me; se tu toglierai dal mio cospetto i tuoi sandali non sarai scosso.
2 E se giurerai: "Per la vita del Signore!" con verità, rettitudine e giustizia, saranno benedette per te le nazioni e per te gioiranno!2 E giurerai: -Vive il Signore con verità. con rettitudine e con giustizia e lo benediranno le genti e gli daranno lode -».
3 Infatti così dice il Signore agli uomini di Giuda e di Gerusalemme: "Aratevi un campo e non seminate tra le spine.3 Perchè il Signore dice così agli uomini di Giuda e Gerusalemme: «Dissodatevi un campo novale e non seminate sopra le spine.
4 Circoncidetevi per il Signore e togliete il prepuzio del vostro cuore, uomini di Giuda, abitanti di Gerusalemme, perché non erompa qual fuoco l'ira mia: essa brucerà e non ci sarà chi l'estingua, a causa della malvagità delle azioni vostre".4 Circondatevi al Signore e togliete via i prepuzi dei vostri cuori, o uomini di Giuda e voi abitatori di Gerusalemme, affinchè l'ira mia non erompa come fuoco e divampi, senza potersi più estinguere davanti alla malvagità delle vostre azioni!
5 Proclamatelo in Giuda, fatelo udire in Gerusalemme. Dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate a piena voce e dite: "Radunatevi! Entriamo nelle città fortificate!".5 Annunziate in Giuda, mandate un bando per Gerusalemme, parlate e avvisate a suon di tromba per la terra, proclamate a gran voce e dite: - Raccoglietevi ed entriamo nelle città fortificate!-
6 Issate il vessillo verso Sion. Mettetevi al riparo, non indugiate, perché una sventura addurrò da settentrione con grande rovina.6 Alzate lo stendardo in Sion, rinforzate il passo, non vi fermate; perchè io fo venire dal settentrione un male, uno sfacelo grande.
7 E' uscito un leone dalla sua tana e un distruttore di nazioni s'è mosso; è uscito dalla sua dimora per mettere il tuo paese a soqquadro: le tue città saranno distrutte, senza abitanti.7 Il leone è sbucato fuori dal suo covile, il predone delle genti si è levato ed è uscito dal suo ricetto per disertare la tua terra; le tue città saranno devastate e non vi resterà più alcuno ad abitare».
8 Per questo vestitevi di sacco, fate lamento e ululate, perché non s'è ritratta l'ardente ira del Signore da noi.8 Per questo vestitevi di sacco, fate lutto e lamento, perchè non si è ritirato da noi il furore dell'ira del Signore.
9 E avverrà in quel giorno, oracolo del Signore, si smarrirà l'animo del re e l'animo dei prìncipi, si stupiranno i sacerdoti e i profeti saranno confusi.9 «E in quel giorno, dice il Signore, verrà meno il cuore al re mancherà il cuore ai principi e i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti nella costernazione».
10 Io pensavo: "Ah, Signore Dio! hai dunque veramente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Pace avrete!", mentre la spada penetrava il cuore!".10 E io dissi: «ahi!ahi!ahi! Signore Dio, ma dunque tu ingannasti questo popolo e Gerusalemme dicendo: - Voi avrete la pace! - ed ecco la spada è penetrata fino all'anima?».
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: "Vento ardente di dune desertiche soffia contro la figlia del mio popolo, non per ventilare, né per mondare il grano.11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento infocato soffia per le vie del deserto in direzione della figlia del mio popolo, vento non da ventilare, nè da purgare le biade!
12 Vento più forte di quello verrà al mio ordine! Ora anch'io pronuncerò sentenze contro di loro!12 Una piena di vento imperversa da quelle verso di me: è il momento che anch'io pronuncerò i miei giudizi di condanna contro di essi.
13 Ecco: come nuvola sale e qual turbine sono i suoi carri, veloci più che aquile i suoi cavalli! Guai a noi, siamo devastati!".13 Ecco che si avanza come nubi, come un turbine il suo carro, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile: guai a noi, siamo perduti!».
14 Lava, Gerusalemme, il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata! Fino a quando conserverai nel tuo intimo i tuoi pensieri iniqui?14 Lava da ogni malvagità il tuo cuore, o Gerusalemme, se vuoi essere salvata; e fino a quando dimoreranno in te propositi d'iniquità?
15 Già una voce si annuncia da Dan e rumori di calamità dai monti di Efraim!15 Voce di allarme da Dan, che porta la mala novella dell'idolo dal monte Efraim.
16 Ricordatelo alle nazioni, fatelo sentire a Gerusalemme: Vedete, giungono da un paese lontano ed elevano contro le città di Giuda la loro voce.16 Avvisate le popolazioni: «Ecco son giunte notizie in Gerusalemme che gli assediatori vengono da paese lontano e alzeranno la loro voce contro le città di Giuda».
17 Come custodi del campo si pongono intorno ad essa perché contro di me s'è ribellata! Oracolo del Signore.17 Come i guardiani dei campi staranno attorno di essa in giro, perchè mi ha provocato ad ira, dice il Signore.
18 La tua condotta e le tue azioni han causato contro di te tali cose! Questa tua malvagità, sì, è amara: raggiunge il tuo cuore!18 Il tuo modo di procedere, e le tue azioni ti hanno cagionato questo, è la tua malvagità cotesta: or senti chell'è amara, ora che ti è penetrata fino al cuore.
19 Le mie viscere... le mie viscere! ohi, le pareti del mio cuore! Fremente in me è il cuor mio, non posso tacere perché suono di trombe io stesso ho udito, clamori di guerra!19 Le viscere, le viscere mie dolgono! I sentimenti del mio cuore sono in tumulto dentro di me! Io più non tacerò perchè l'anima mia ha sentito lo squillo della tromba, il clamore della battaglia.
20 Squarcio su squarcio si annuncia, perché il paese tutto è devastato. D'improvviso le mie tende son devastate, in un attimo i miei padiglioni!20 Un disastro richiama un altro disastro, la terra è tutta in devastazione; i miei padiglioni repentinamente sono stati devastati e le mie tende all'improvviso.
21 Fin quando vedrò il vessillo, ascolterò il suono di tromba?21 Fino a quando vedrò io gente in fuga e udirò il richiamo della tromba?
22 Sì, è stolto il popolo mio, non mi riconoscono! Sono figli insensati e non comprendono. Saggi sono al male e non sanno compiere il bene.22 Perchè lo stolto mio popolo mi ha disconosciuto, sono figli insipienti e imbecilli; per far male sono sapienti, ma il bene non lo seppero fare.
23 Guardai il paese, ed eccolo informe e vuoto; il cielo, e non aveva la sua luce.23 Guardai la terra, ed ecco era un caos, un annientamento; i cieli, e non aveano più la loro luce.
24 Guardai i monti, ed eccoli tremanti, e tutti i colli sobbalzavano.24 Guardai i monti, ed eccoli in sovvertimento, e tutti i colli andavano in isconquasso.
25 Guardai: ed ecco non c'era uomo e ogni volatile del cielo era fuggito!25 Guardai, e non eravi più nessuno, e tutti gli uccelli dell'aria erano spariti.
26 Guardai: ed ecco il campo fertile... un deserto: tutte le sue città diroccate da parte del Signore a causa dell'ardente sua ira.26 Guardai, ed ecco il giardino era un deserto, e tutte le sue città in distruzione, davanti al Signore, e davanti al furore del'ira sua.
27 Sì, così dice il Signore: "Tutto il paese sarà devastato, ma non lo farò completamente!27 Perchè così dice il Signore: «Tutta la terra sarà devastata, ma non farò completo sterminio.
28 Per questo sarà in lutto il paese e si oscureranno i cieli dall'alto, perché io ho parlato, l'ho meditato e non mi pento né indietreggio da ciò".28 La terra sarà in pianto e si vestiranno a lutto i cieli di sopra, perchè l'ho detto, l'ho risoluto e non mi pentirò e da quello non recederò».
29 Per lo strepito dei cavalieri e degli arcieri ogni città è in fuga. Entrano nella boscaglia, s'arrampicano per le rupi; ogni città è abbandonata né vi è più abitante in essa!29 All'urlo dei cavalieri e dei tiratori d'arco ogni città ha cercato scampo nella fuga, correndo ai recessi inaccessibili, montando sull'alto delle rupi; tutte le città sono state abbandonate e non vi è rimasto più nessuno.
30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vesti di scarlatto, t'adorni di ornamenti d'oro e ingrandisci con lo stibio gli occhi tuoi, inutilmente t'abbellisci. Ti disprezzano gli amanti; la tua vita essi cercano!30 E tu devastata che farai? Quando pur ti sarai vestita di porpora, quando ti sarai ornata di monili d'oro e avrai colorito i tuoi occhi con lo stibio, invano ti sarai abbellita; i tuoi amanti ti hanno disprezzata, verranno in cerca della tua vita.
31 Sì, io odo grido di partoriente, angustiata qual donna al primo parto: il grido della figlia di Sion che spasima, che stende le mani sue! "Oh, povero me! Viene meno la mia vita di fronte agli assassini!".31 Ho sentito il gemito come d'una partoriente, le strida angosciate come di donna sopra parto, la voce della figlia di Sion moribonda che stende le sue mani: «Ahi, me misera, mi sento mancare per tante stragi!».