Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Levitico 21


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne e comunica loro: Nessuno si renda impuro per un morto della sua parentela1 Disse ancora il Signore a Mosè: Parla a' sacerdoti figliuoli di Aronne, e dì loro: Il sacerdote non contragga immondezza nella morte de’ suoi concittadini,
2 se non per un parente prossimo: la madre, il padre, il figlio, la figlia, il fratello.2 Eccettuati gli stretti parenti, e propinqui, vale a dire, il padre, e la madre, il figliuolo, e la figlia, e anche il fratello,
3 Per la sorella vergine, che resta sua parente prossima, perché non ha appartenuto ad alcun uomo, può rendersi impuro.3 E la sorella fanciulla non ancor maritata.
4 Un marito non si renda impuro per i suoi, profanandosi.4 Del resto si guarderà da contrarre immondezza nella morte dello stesso principe del suo popolo.
5 Non si facciano tonsura sulla testa e non si radano l'orlo della barba e nella loro carne non si facciano incisioni.5 Non si raderanno il capo, e la barba, e non faranno incisioni sulle loro carni.
6 Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché essi offrono i doni del Signore, il cibo del loro Dio; siano quindi in stato di consacrazione.6 Si serberanno santi al Dio loro, e non profaneranno il suo nome: perocché eglino offeriscono l’incenso del Signore, e il pane del loro Dio; e perciò saranno santi.
7 Non prendano in moglie una prostituta né una disonorata o una donna scacciata da suo marito; perché il sacerdote è consacrato al suo Dio.7 Non sposeranno una donna disonorata, né una vil meretrice, né quella che fu ripudiata dal marito: perocché sono consacrati al loro Dio,
8 Tu lo considererai santo, perché egli offre il nutrimento al tuo Dio. Sia per te un essere santo, perché santo sono io, il Signore che vi santifica.8 E offeriscono i pani della proposizione. Sien eglino dunque santi, perché santo son io il Signore, che li santifico.
9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre. Sia bruciata.9 Se la figlia d'un sacerdote è còlta in peccato, onde ha disonorato il nome del padre suo, sarà bruciata.
10 Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul cui capo è stato versato l'olio dell'unzione e ha ricevuto l'investitura indossando i paramenti, non si tolga il copricapo, non si stracci le vesti10 Il pontefice, vale a dire il sacerdote sommo tra' suoi fratelli, sulla testa del quale fu versato l’olio d'unzione, e le mani del quale furono consacrate per le funzioni sacerdotali, che è vestito delle vestimenta sante, non iscoprirà la sua testa, non istraccerà le vesti:
11 e non si avvicini a nessun morto; non si renda impuro neanche per suo padre e per sua madre.11 Non entrerà in alcuna casa, dove sia cadavere: non contrarrà immondezza neppur per ragion di suo padre, o della madre.
12 Non esca dal santuario e non profani il santuario del suo Dio: ha su di sé la consacrazione dell'olio dell'unzione del suo Dio. Io sono il Signore.12 E non si partirà da' luoghi santi per non contaminare il santuario del Signore; perché egli ha sopra di sé l’olio della unzione santa del suo Dio. Io il Signore.
13 Sceglierà la moglie fra le vergini.13 Egli sposerà una vergine:
14 Non prenderà in moglie una vedova né una ripudiata, né una prostituta, ma prenderà in moglie solo una vergine della sua gente14 Non isposerà una vedova, né una ripudiata, né una donna diffamata, né una meretrice; ma una fanciulla del popol suo.
15 e non profanerà la sua discendenza nella sua parentela, perché io sono il Signore che lo santifico".15 Egli non mescolerà il sangue della sua stirpe col volgo del popol suo: perocché io il Signore son quegli che lo santifico.
16 Il Signore disse a Mosè:16 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
17 "Parla ad Aronne e digli: Nessuno della tua discendenza, in eterno, che sia difettoso, offra il nutrimento al suo Dio.17 Di' ad Aronne: Se v'ha uomo di tua stirpe in qualche famiglia, il quale abbia qualche difetto, ei non offerirà i pani al Dio suo.
18 Poiché nessun uomo che abbia un difetto deve fare l'offerta: né un cieco né uno zoppo né uno che abbia mutilazione o deformità,18 E non si accosterà a servirlo: se è cieco, se zoppo, se di troppo piccol naso, o troppo grande, o torto,
19 né un uomo che abbia un difetto ai piedi o alle mani,19 Se ha un piede rotto, o una mano,
20 né un gobbo né un nano né uno affetto da malattia agli occhi o da scabbia o da piaghe purulente o uno che abbia i testicoli difettosi.20 Se gobbo, se losco, se ha nell'occhio una macchia, se ha una rogna pertinace, o scabbia pel corpo, o allentato.
21 Nessun uomo della discendenza di Aronne sacerdote che abbia un difetto si avvicini per offrire il nutrimento del Signore; ha un difetto, non si avvicini per offrire il cibo del suo Dio.21 Qualunque uomo della stirpe d'Aronne sacerdote, che avrà qualche difetto, non s'accosterà ad offerire ostie al Signore, né pani al suo Dio:
22 Potrà mangiare il nutrimento del suo Dio, sia delle cose sacrosante che delle cose sante,22 Mangerà nondimeno dei pani offerti nel santuario;
23 ma non si rechi al velo e non si avvicini all'altare, perché ha un difetto, e non profani i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico".23 Con questo però che non entrerà dentro il velo, né si accosterà all’altare, perché è difettoso; e non dee profanare il mio santuario. Io il Signore, che Ii santifico.
24 Mosè parlò così ad Aronne, ai suoi figli e a tutti i figli di Israele.24 Disse adunque Mosè ad Aronne, e a' suoi figliuoli, e a tutto Israele tutto quello che gli era stato comandato.