Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Neemia 8


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Giunse il settimo mese; i figli d'Israele dimoravano nelle loro città, e tutto il popolo si radunò come un sol uomo nella piazza che sta dinanzi alla porta delle Acque. Dissero allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.1 ALLORA tutto il popolo si adunò di pari consentimento nella piazza, che è davanti alla porta delle acque; e dissero ad Esdra, scriba, che portasse il libro della Legge di Mosè, la quale il Signore avea data ad Israele.
2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini e delle donne e di quanti erano in grado d'intendere.2 E nel primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la Legge davanti alla raunanza, nella quale erano uomini e donne, tutti quelli ch’erano in età di conoscimento, per ascoltare.
3 Sulla piazza che sta dinanzi alla porta delle Acque egli ne diede lettura dall'alba fino a mezzogiorno, davanti agli uomini, alle donne e a quanti erano in grado d'intendere. Gli orecchi di tutto il popolo erano volti al libro della legge.3 Ed egli lesse nel Libro, in capo della piazza che è davanti alla porta delle acque, dallo schiarir del giorno fino a mezzodì, in presenza degli uomini, delle donne, e di coloro ch’erano in età di conoscimento; e gli orecchi di tutto il popolo erano intenti al libro della Legge.
4 Esdra, lo scriba, stava ritto su una tribuna di legno, costruita allo scopo. Stavano al suo fianco, sulla destra, Mattitia, Sema, Anania, Uria, Chelkia e Maaseia; sulla sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria, Mesullàm.4 Ed Esdra, scriba, stava in piè sopra un pergamo di legname, ch’era stato fatto per questo; ed appresso a lui a man destra stavano Mattitia, e Sema, ed Anaia, ed Uria, ed Hilchia, e Maaseia; e dalla sinistra, Pedaia, e Misael, e Malchia, ed Hasum, ed Hasbedana, e Zaccaria, e Mesullam.
5 Esdra aprì il libro alla presenza di tutto il popolo; egli stava più in alto di tutti, e quando l'aprì, tutto il popolo si alzò in piedi.5 Esdra dunque aperse il libro, alla vista di tutto il popolo; perciocchè egli era disopra a tutto il popolo; e come egli l’ebbe aperto, tutto il popolo si levò in piè.
6 Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen! Amen!", elevando le mani. Poi s'inchinarono e si prostrarono davanti al Signore, con il volto a terra.6 Poi Esdra benedisse il Signore, il grande Iddio. E tutto il popolo rispose: Amen, Amen, alzando le mani; poi s’inchinarono, e adorarono il Signore, con le facce verso terra.
7 I leviti Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetai, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia spiegavano al popolo la legge, mentre il popolo se ne stava in piedi.7 E Iesua, Bani, Serebia, Iamin, Accub, Sabbetai, Hodia, Maaseia, Chelita, Azaria, Iozabad, Hanan, Pelaia, e gli altri Leviti, dichiaravano al popolo la Legge, stando il popolo nel suo luogo.
8 Lessero il libro della legge di Dio a sezioni, spiegandone il significato, così da far comprendere ciò che si leggeva.8 E leggevano nel libro della Legge di Dio distintamente, e chiaramente; e, sponendone il sentimento, davano ad intendere ciò che si leggeva
9 Mentre Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti ammaestravano il popolo, Neemia, che era il governatore, disse a tutto il popolo: "Questo giorno è sacro al Signore, vostro Dio. Non fate cordoglio e non piangete!". In realtà, tutto il popolo piangeva, ascoltando le parole della legge.9 Or Neemia, che è Hattirsata, e il sacerdote Esdra, scriba, e i Leviti che ammaestravano il popolo, dissero a tutto il popolo: Questo giorno è sacro all’Iddio nostro; non fate cordoglio, e non piangete; conciossiachè tutto il popolo piangesse, udendo le parole della Legge.
10 Disse ancora: "Andate, mangiate carni grasse, bevete vini dolci e mandatene porzioni a chi non ha nulla di preparato, perché questo giorno è sacro al Signore nostro. Non rattristatevi, poiché la gioia del Signore è la vostra forza!".10 Poi Neemia disse loro: Andate, mangiate vivande grasse, e bevete vini dolci, e mandate delle porzioni a quelli che non hanno nulla d’apparecchiato; perciocchè questo giorno è sacro al Signore nostro, e non vi contristate; conciossiachè l’allegrezza del Signore sia la vostra forza.
11 I leviti cercavano di tener tranquillo tutto il popolo, dicendo: "Fate silenzio, perché questo giorno è sacro. Non vi addolorate!".11 E i Leviti facevano far silenzio a tutto il popolo, dicendo: Tacete; perciocchè questo giorno è sacro; e non vi contristate.
12 Tutto il popolo se ne andò allora a mangiare e a bere, e a mandare porzioni ai poveri e a far grande esultanza. Avevano ben compreso infatti le parole che erano state proclamate loro.12 E tutto il popolo se ne andò per mangiare, e per bere, e per mandar messi di vivande, e per far gran festa; perciocchè aveano intese le parole ch’erano loro state dichiarate
13 Il secondo giorno i capifamiglia dell'intero popolo, i sacerdoti e i leviti si adunarono presso Esdra, lo scriba, per esaminare le parole della legge.13 E nel secondo giorno del mese, i capi delle famiglie paterne di tutto il popolo, ed i sacerdoti, ed i Leviti, si adunarono appresso d’Esdra, scriba, per essere ammaestrati nelle parole della Legge;
14 Trovarono scritto nella legge che il Signore aveva prescritto per mezzo di Mosè: "I figli d'Israele dimoreranno in capanne durante la festa del settimo mese.14 e trovarono scritto nella Legge, che il Signore avea comandato per Mosè, che i figliuoli d’Israele dimorassero in tabernacoli nella festa solenne, al settimo mese; e che questo si dovea bandire.
15 Essi lo faranno sapere e proclameranno un bando per tutte le loro città e a Gerusalemme dicendo: "Andate alla montagna e portatene rami d'olivo, di pino, di mirto, di palma e d'alberi fronzuti, per farne capanne, come sta scritto".15 Fecero adunque andare un bando per tutte le città loro, e in Gerusalemme; dicendo: Uscite fuori al monte, e portatene rami di ulivo, e d’altri alberi oliosi, e di mirto, e di palma, e d’altri alberi folti, per far tabernacoli, come è scritto.
16 Allora il popolo se ne andò fuori e portò i rami e si costruirono capanne, chi sul proprio tetto, chi nei propri cortili, altri nel cortile della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta d'Efraim.16 Il popolo adunque uscì fuori, e portò de’ rami, e si fecero de’ tabernacoli, ciascuno sopra il suo tetto, e ne’ lor cortili, e ne’ cortili della Casa di Dio, e nella piazza della porta delle acque, e nella piazza della porta di Efraim.
17 Tutta l'assemblea, cioè coloro che erano tornati dalla prigionia, costruirono capanne e vi abitarono. Dai tempi di Giosuè, figlio di Nun, fino a quel giorno, non avevano mai fatto altrettanto. E l'esultanza fu grandissima.17 E così tutta la raunanza di coloro ch’erano ritornati dalla cattività fece de’ tabernacoli, e vi dimorò; perciocchè, dal tempo di Giosuè, figliuolo di Nun, infino a quel giorno, i figliuoli d’Israele, non aveano fatto nulla di simigliante; e vi fu grandissima allegrezza.
18 Esdra diede lettura del libro della legge di Dio, ogni giorno, dal primo giorno fino all'ultimo. Celebrarono la festa per sette giorni; nell'ottavo giorno ci fu un'adunanza solenne, come vuole la legge.18 Ed Esdra lesse nel libro della Legge di Dio per ciascun giorno, dal primo giorno fino all’ultimo; e si celebrò la festa per lo spazio di sette giorni, e nell’ottavo giorno vi fu raunanza solenne, secondo ch’egli è ordinato