Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 30


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Ezechia inviò messaggeri a tutto Israele e a Giuda e scrisse anche delle lettere ad Efraim e Manasse, perché venissero nel tempio del Signore a Gerusalemme per celebrare la Pasqua in onore del Signore, Dio d'Israele.1 Poi Ezechia mandò per tutto Israele e Giuda, e scrisse lettere a Efraim e a Manasse, affinchè venissero alla casa del Signore in Gerusalemme, per celebrare la Pasqua al Signore Dio d'Israele.
2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la Pasqua nel secondo mese,2 Dopo aver tenuto un consiglio, il re, i principi e tutta l'assemblea di Gerusalemme determinarono di far la Pasqua nel secondo mese,
3 perché non avevano potuto celebrarla a suo tempo, dato che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme.3 non avendo potuto farla a suo tempo, perchè i sacerdoti non s'eran santificati in numero sufficiente e il popolo non s'era ancora radunato a Gerusalemme.
4 La decisione parve giusta al re e a tutta l'assemblea.4 Siccome la cosa piacque al re e alla moltitudine,
5 Stabilirono perciò di diffondere un bando in tutto Israele, da Bersabea fino a Dan, perché si recassero a celebrare la Pasqua in Gerusalemme in onore di Signore, Dio d'Israele, perché non molti l'avevano celebrata com'era stato prescritto.5 decisero di spedir nunzi per tutto Israele, da Bersabee fino a Dan, per farli venire a far la Pasqua al Signore Dio d'Israele in Gerusalemme, chè molti non l'avevan fatta come è prescritto dalla legge.
6 I messi, muniti di lettere da parte del re e dei suoi capi, percorsero tutto Israele e Giuda proclamando secondo l'ordine del re: "Israeliti, ritornate al Signore, Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, perché egli ritorni a quanti rimangono tra di voi superstiti dalla mano dei re di Assiria.6 I corrieri, per ordine del re e dei suoi principi, andaron con lettere in tutto Israele e Giuda, a pubblicare quel­lo che il re aveva comandato: « Figli d'Israele, tornate al Si­gnore Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, ond'egli torni al residuo scampato dalla mano del re d'Assiria.
7 Non siate come i vostri padri e i vostri fratelli che furono infedeli al Signore, Dio dei loro padri, e per questo li consegnò alla desolazione, come voi vedete.7 Non vogliate diventar come i vostri padri e i vostri fratelli, che si allontanarono dal Signore Dio dei loro padri, il quale, come vedete, li ha abbandonati alla rovina.
8 Ora non indurite la vostra cervice come i vostri padri; date la mano al Signore, venite nel suo santuario, che egli ha consacrato per sempre e servite al Signore, vostro Dio, perché si allontani da voi il furore della sua ira.8 Non indurate le vostre cervici, come i padri vostri, date la mano al Si­gnore, e venite al santuario che egli ha santificato in perpetuo; servite al Signore Dio dei padri vostri, e l'ira del suo furore si stornerà da voi.
9 Giacché, se voi fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno misericordia al cospetto di quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo paese, perché il Signore, vostro Dio, è clemente e misericordioso e non distoglierà il suo volto da voi, se voi fate ritorno a lui".9 Anzi, se tornerete al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno misericordia presso i loro padroni che li hanno condotti in schiavitù, e torneranno in questo paese: il Signore Dio vostro è pio e elemento e non volterà da voi la faccia, se a lui tornerete ».
10 I messi passarono di città in città nel territorio di Efraim e Manasse fino a Zabulon, ma la gente li canzonava e si faceva beffa di loro.10 I corrieri intanto andavano velocemente di città in città, nella terra di Efraim e di Manasse fino a Zabulon; ma questi li deridevano e schernivano.
11 Tuttavia alcuni uomini di Aser, Manasse e Zabulon si umiliarono recandosi a Gerusalemme.11 Tuttavia alcuni uomini di Aser, di Manasse e di Zàbulon, accettando il consiglio, andarono in Gerusalemme.
12 Anche in Giuda si manifestò la potenza del Signore dando loro un cuore solo per eseguire l'ordine del re e dei capi secondo la parola del Signore.12 Ma in Giuda la mano del Signore fece in modo di dar loro un sol cuore per fare secondo il comando del re e dei principi ciò che aveva ordinato il Signore.
13 Si riunì a Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli Azzimi nel secondo mese; l'assemblea era assai numerosa.13 Così gran popolo s'adunò in Gerusalemme per celebrare la solennità degli azzimi nel secondo mese.
14 Iniziarono col rimuovere gli altari che si trovavano in Gerusalemme; rimossero anche gli altari dei profumi, che furono gettati nel torrente Cedron.14 Si misero a distruggere gli altari che erano in Gerusalemme, e, fatto in pezzi tutte le cose nelle quali si bruciava incenso agl'idoli, le gettarono nel torrente Cedron.
15 Indi immolarono la Pasqua, il quattordici del secondo mese; i sacerdoti e i leviti, pieni di confusione, si erano purificati e presentarono gli olocausti nel tempio del Signore.15 Immolarono la Pasqua ai quattordici del secondo mese, e i sacerdoti e i leviti, che si eran finalmente santificati, offrirono olocausti nella casa del Signore.
16 Si misero ai loro posti secondo le loro regole, come fissato nella legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti spargevano il sangue, ricevendolo dalle mani dei leviti,16 Stettero ciascuno nel suo ordine, secondo le disposizioni e la legge di Mosè uomo di Dio: i sacerdoti ricevevan dalle mani dei leviti il sangue da spandere.
17 perché molti nell'assemblea non si erano purificati e i leviti avevano il compito di immolare gli agnelli pasquali per tutti quelli che non erano puri, per consacrarli al Signore.17 Siccome una folla numerosa non si era santificata, i leviti immolavano la Pasqua per quelli che non si erano affrettati a santificarsi al Signore.
18 Difatti una gran parte della gente di Efraim, Manasse, Issacar e Zabulon non si era purificata, e avevano mangiato la Pasqua senza seguire le prescrizioni. Perciò Ezechia pregò per essi che il Signore, nella sua bontà, perdonasse18 Anche gran parte del popolo di Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zàbulon, che non si era santificata, mangiò la Pasqua senza conformarsi a ciò che sta scritto. Ed Ezechia pregò per loro, dicendo: « Il Signore, che è buono, si mostrerà propizio
19 quanti avevano disposto il loro cuore a ricercare Dio, cioè il Signore, Dio dei loro padri, anche senza la purità che il santuario esigeva.19 a tutti quelli che con tutto il cuore cercano il Signore Dio dei loro padri, e non imputerà loro il non essersi pienamente santificati ».
20 Il Signore ascoltò Ezechia e risparmiò il popolo.20 Il Signore lo esaudì e si mostrò propizio al popolo.
21 Gl'Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi durante sette giorni con grande gioia, mentre i leviti e i sacerdoti lodavano ogni giorno il Signore con tutte le loro forze.21 I figli d'Israele che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la solennità degli azzimi per sette giorni con grande allegrezza, lodando ogni dì il Signore, come facevano pure i leviti e i sacerdoti cogli strumenti del loro ufficio.
22 Ezechia incoraggiò tutti i leviti che avevano dimostrato grande intelligenza nel servizio del Signore; così terminarono la festa di sette giorni offrendo sacrifici pacifici e rendendo grazie al Signore, Dio dei loro padri.22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti che s'intendevano bene delle cose del Signore, ed essi mangiarono nei sette giorni della settimana, immolando vittime pacifiche, e lodando il Si­gnore Dio dei loro padri.
23 Tutta l'assemblea decise di festeggiare ancora altri sette giorni; così passarono ancora sette giorni nella gioia.23 Piacque a tutta la moltitudine di celebrar la festa per altri sette giorni, come infatti fecero con gran gioia,
24 Difatti Ezechia, re di Giuda, aveva offerto all'assemblea mille tori e settemila pecore; anche i capi avevano offerto all'assemblea mille buoi e dodicimila pecore. I sacerdoti si erano purificati in gran numero.24 perchè Ezechia re di Giuda aveva dato alla moltitudine mille tori e sette mila pecore, e i principi avevan dato al popolo mille tori e dieci mila pecore, e un gran numero di sacerdoti si era santificato.
25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti, i leviti, tutto il gruppo di coloro che erano venuti da Israele, gli stranieri venuti dalla terra d'Israele e quelli che abitavano in Giuda, furono ripieni di gioia.25 Tutta la gente di Giuda, e i sacerdoti, e i leviti, e tutta la mol­titudine venuta da Israele, e i proseliti del paese d'Israele e quelli stabiliti in Giuda, eran pieni di gioia.
26 Vi fu in Gerusalemme una grande letizia, perché dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non era avvenuto nulla di simile in Gerusalemme.26 Così fu fatta una gran festa in Gerusalemme, qua­le non era mai stata in quella città dal tempo di Salomone figlio di David re d'Israele.
27 I sacerdoti e i leviti si misero a benedire il popolo; si udì la loro voce, e la loro preghiera giunse alla sua santa dimora nel cielo.27 I sacerdoti e i leviti si alzarono a benedire il popolo, e la loro voce fu esaudita, la loro preghiera giunse alla santa dimora del cielo.