Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 9


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Non sono io libero? non sono apostolo? non ho io veduto Gesù Cristo Signor nostro? ma non siete voi nel Signore?1 Non sum liber ? non sum Apostolus ? nonne Christum Jesum Dominum nostrum vidi ? nonne opus meum vos estis in Domino ?
2 se non sono apostolo per gli altri, lo sono per voi; il sigillo del mio apostolato siete voi del Signore.2 Et si aliis non sum Apostolus, sed tamen vobis sum : nam signaculum apostolatus mei vos estis in Domino.
3 Questa è la mia difesa contro quelli che fanno delle inchieste sul conto mio.3 Mea defensio apud eos qui me interrogant, hæc est :
4 Forse non abbiamo la podestà di mangiare e di bere?4 Numquid non habemus potestatem manducandi et bibendi ?
5 O non abbiamo facoltà di condurre attorno una donna, sorella, come donna, come gli altri apostoli e fratelli del Signore e Cefa?5 numquid non habemus potestatem mulierem sororem circumducendi sicut et ceteri Apostoli, et fratres Domini, et Cephas ?
6 Forse solo io e Barnaba non abbiamo il diritto di far questo?6 aut ego solus, et Barnabas, non habemus potestatem hoc operandi ?
7 Chi mai va alla guerra a sue spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si nutre del latte di quel gregge?7 Quis militat suis stipendiis umquam ? quis plantat vineam, et de fructu ejus non edit ? quis pascit gregem, et de lacte gregis non manducat ?
8 E questo lo dico forse in senso umano? non lo dice anche la legge?8 Numquid secundum hominem hæc dico ? an et lex hæc non dicit ?
9 Nelle leggi di Mosè sta scritto: " Non mettere la musoliera al bue che trebbia il grano ". Forse che Dio si dà pensiero de' buoi?9 Scriptum est enim in lege Moysi : Non alligabis os bovi trituranti. Numquid de bobus cura est Deo ?
10 o non parla in tutto per noi? poichè per noi fu scritto, che deve chi ara arare per la speranza, e chi trebbia trebbiare per la speranza di raccogliere il frutto.10 an propter nos utique hoc dicit ? Nam propter nos scripta sunt : quoniam debet in spe qui arat, arare : et qui triturat, in spe fructus percipiendi.
11 Se noi abbiam seminato a voi le cose spirituali, sarà un gran chè se noi mieteremo le cose vostre materiali?11 Si nos vobis spiritualia seminavimus, magnum est si nos carnalia vestra metamus ?
12 Se altri godono di questo diritto su voi, perchè non noi piuttosto? ebbene, noi non ci siamo valsi di questo diritto, ma sopportiamo ogni cosa, pur di non creare alcun ostacolo al Vangelo di Cristo.12 Si alii potestatis vestræ participes sunt, quare non potius nos ? Sed non usi sumus hac potestate : sed omnia sustinemus, ne quod offendiculum demus Evangelio Christi.
13 Non sapete che quei che attendono alle cose sacre vivon dei proventi del santuario, e quei che servono all'altare hanno parte all'altare?13 Nescitis quoniam qui in sacrario operantur quæ de sacrario sunt, edunt : et qui altari deserviunt, cum altari participant ?
14 Così il Signore ha ordinato a quelli che annunziano il Vangelo, di vivere del Vangelo.14 Ita et Dominus ordinavit iis qui Evangelium annuntiant, de Evangelio vivere.
15 Ma io non mi son valso di nessuna di queste cose. E non scrivo mica ora tutto questo perchè così si faccia nel caso mio; preferirei morire anzi che qualcuno rendesse vano il mio vanto.15 Ego autem nullo horum usus sum. Non autem scripsi hæc ut ita fiant in me : bonum est enim mihi magis mori, quam ut gloriam meam quis evacuet.
16 Se io predico il Vangelo, non ne ho gloria, è per me una necessità il farlo; perchè guai a me se non predicassi!16 Nam si evangelizavero, non est mihi gloria : necessitas enim mihi incumbit : væ enim mihi est, si non evangelizavero.
17 Solo se lo facessi di mia volontà, meriterei una mercede. E se lo fo senza voler mio, gli è che me ne è stato affidato l'incarico.17 Si enim volens hoc ago, mercedem habeo : si autem invitus, dispensatio mihi credita est.
18 Quale è dunque la mia mercede? questa che annunziando il Vangelo, io lo faccio senza spesa alcuna, senza valermi dei diritti che il Vangelo mi darebbe.18 Quæ est ergo merces mea ? ut Evangelium prædicans, sine sumptu ponam Evangelium, ut non abutar potestate mea in Evangelio.
19 Pur essendo libero da tutti, a tutti mi son fatto schiavo per guadagnarne il maggior numero;19 Nam cum liber essem ex omnibus, omnium me servum feci, ut plures lucrifacerem.
20 e mi son fatto coi Giudei Giudeo,20 Et factus sum Judæis tamquam Judæus, ut Judæos lucrarer :
21 con quelli sottoposti alla Legge come se fossi sotto la Legge mentre non lo sono, e ciò per guadagnare quelli che son sottoposti alla Legge: e con quelli senza Legge mi son fatto quasi senza legge, non essendo affatto senza la legge di Dio, ma anzi nella legge di Cristo, e ciò per guadagnare quelli che son senza legge.21 iis qui sub lege sunt, quasi sub lege essem (cum ipse non essem sub lege) ut eos qui sub lege erant, lucrifacerem : iis qui sine lege erant, tamquam sine lege essem (cum sine lege Dei non essem : sed in lege essem Christi) ut lucrifacerem eos qui sine lege erant.
22 Mi son fatto debole coi deboli, per guadagnare i deboli; mi faccio ogni cosa a tutti perchè tutti io salvi.22 Factus sum infirmis infirmus, ut infirmos lucrifacerem. Omnibus omnia factus sum, ut omnes facerem salvos.
23 E tutto faccio per il Vangelo, affine di aver parte ad esso.23 Omnia autem facio propter Evangelium : ut particeps ejus efficiar.
24 Non sapete che quei che nello stadio corrono, corrono tutti, ma uno solo riceve il premio? Correte anche voi così da riceverlo.24 Nescitis quod ii qui in stadio currunt, omnes quidem currunt, sed unus accipit bravium ? Sic currite ut comprehendatis.
25 Ed ogni lottatore fa in ogni cosa delle astinenze; quelli dunque per ottenere una corona corruttibile, noi incorruttibile.25 Omnis autem qui in agone contendit, ab omnibus se abstinet, et illi quidem ut corruptibilem coronam accipiant : nos autem incorruptam.
26 Anch'io dunque corro allo stadio, ma non come alla ventura; fo del pugilato, ma non dando colpi all'aria;26 Ego igitur sic curro, non quasi in incertum : sic pugno, non quasi aërem verberans :
27 ma maltratto il mio corpo e lo rendo schiavo, perchè non avvenga che dopo aver predicato agli altri, rimanga io disapprovato.27 sed castigo corpus meum, et in servitutem redigo : ne forte cum aliis prædicaverim, ipse reprobus efficiar.