Scrutatio

Martedi, 11 giugno 2024 - San Barnaba ( Letture di oggi)

Isaia 17


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Vaticinio su Damasco. Ecco che Damasco cesserà d'esser una città, e sarà un mucchio di macerie.1 Lo carico di Damasco. Ecco che Damasco non sarà più città, e sarà come uno monte di pietre nella rovina.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate alle mandre delle pecore, ivi si riposeranno senza che alcuno le disturbi.2 Le città di Aroer saranno abbandonate (e lasciate) alli greggi, e riposerannosi ivi, e non sarà chi li spaventi.
3 Ed Efraim resterà senza difesa, e Damasco senza regno; e sarà degli avanzi della Siria come della gloria dei figli di Israele, dice il Signore degli eserciti.3 E lo adiutorio sì cesserà da Efraim, e lo regno di Damasco, e lo rimanente di Siria; e saranno come gloria de' figliuoli d' Israel: dice lo Signore delli eserciti.
4 E in quel giorno Giacobbe vedrà la sua gloria illanguidirsi e la pinguedine della sua carne emaciarsi.4 E sarà in quello dì, che la gloria di Iacob si scemerà, e la grassezza della sua [carne] infraciderà.
5 E sarà come uno che raccoglie dopo la mèsse ciò che è rimasto e affastella una bracciata di spighe; e sarà come chi va spigolando nella vallata di Rafaim.5 E sarà sì come lo radunante nella ricolta che sarà restata, e lo suo braccio ricoglierà le spiche; e sarà come quello che domandava le spiche nella valle di Rafaim.
6 In esso resterà poco da racimolare, come un olivo bacchiato: due o tre bacche sulla punta dei rami; e sulla cima, quattro o cinque, e saranno tutti i suoi frutti, dice il Signore Dio d'Israele.6 E sarà lasciato in quello quasi come uno grappo, e come lo premimento dell' olio di due o di tre olive nella sommitade (cioè nella cima), e nell'altezza sarà forse tre o quattro frutti (nelle sommità loro sarà li frutti loro), dice lo Signore d'Israel.
7 In quel giorno l'uomo si rivolgerà al suo fattore e i suoi occhi riguarderanno verso il Santo di Israele;7 In quel dì si chinerà l' uomo al suo fattore, e li suoi occhi riguarderanno allo santo d' Israel.
8 e non si volgerà più agli altari che hanno fatto le sue mani, e i boschi e le are che furono opera delle sue dita non vorrà più vederli.8 E non si inclinerà alli altari, li quali hanno fatto le sue mani, e a quello che hanno operato li suoi digiti; non guarderà li boschi e li templi.
9 In quel giorno le sue città forti saranno abbandonate, come gli aratri e le biade furono abbandonate all'apparire dei figli di Israele: e sarai deserta.9 In quello tempo saranno abbandonate le città delle fortezze sue, sì come li aratri e le biade che furono abbandonate dalla faccia de' figliuoli d' Israel; e sarai deserta.
10 Perchè ti sei dimenticata di Dio tuo salvatore, e del tuo forte difensore non ti sei ricordata: perciò tu pianterai piante di buona qualità, seminerai specie rara e forestiera.10 Però che tu hai dimenticato lo tuo Salvatore, e non ti sei ricordata del tuo forte aiuto; e però tu pianterai le piantagioni fedeli, e seminerai lo germoglio fedele.
11 Nel dì della piantagione infittiranno come l'uva spina, di buon'ora il tuo seme farà il fiore, ma il giorno che vorrai godere la tua eredità, la mèsse sarà portata via con grave tuo rincrescimento.11 Nel dì della planta tua la lambrusca, e di mattina lo tuo seme fiorirà; la ricolta è tolta via nelli di della ereditade, e dolerassi gravemente.
12 Guai alla moltitudine dei popoli numerosi, come i molti flutti del risonante mare; e alle turbe rumoreggianti, come rumoreggeranno molte acque!12 Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona si come moltitudine del mare; e (come) lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque (allaganti).
13 Rumoreggerranno i popoli col rumore d'acque straripanti; ma Dio li sgriderà, e fuggiranno lontano, e saranno travolti come la polvere dei monti dinanzi al vento, e come un vortice di nubi dinanzi alla bufera.13 Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta.
14 Sarà la sera, ed ecco lo sbigottimento: al giunger del mattino non ci saranno più. Questa sarà la parte che toccherà a coloro che ci hanno devastati, e la sorte riserbata ai nostri saccheggiatori.14 Nel tempo della sera, ed ecco una turbazione; nel mattutino, e non ristarà; questa è la parte di quelli che noi rubano.