Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - « Ai fratelli giudei dell'Egitto, I fratelli giudei di Gerusalemme e della Giudea, augurano salute e pace buona.1 A li fratelli Giudei, i quali sono per lo Egitto, salute dicono li fratelli Giudei i quali sono in Ierusalem, e quelli che sono nella regione Giudea, e buona pace.
2 Vi sia propizio il Signore, e si ricordi del patto conchiuso con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli.2 Faccivi Iddio bene, e ricordisi del suo testamento, lo qual parlò ad Abraam e Isaac e Iacob, servi suoi fedeli.
3 Metta in cuore a voi tutti di servirlo» e fare la sua volontà generosamente e di buon grado.3 E dia a voi tal cuore, che voi l'amiate e facciate la sua volontà, con lo cuore grande e di buona volontà.
4 Apra il vostro cuore alla sua legge ed ai suol precetti, e vi dia pace.4 Apra (e illumini) il cuor vostro nella sua legge e nelli suoi comandamenti, e facciavi pace.
5 Esaudisca le vostre preghiere, si riconcili con voi, e non v’abbandoni nel momenti tristi.5 Esaudisca le vostre orazioni, e rimanga riconciliato con voi, e non vi abbandoni nel tempo pericoloso.
6 Noi poi stiamo pregando per voi.6 E in questo tempo noi stiamo in orazione per voi.
7 Regnando Demetrio, Panno centosessantanove, noi Giudei vi scrivemmo nella tribolazione ed angustia che cl sopravvenne in quegli anni, da quando Giasone si separò dalla terra santa e dal regno.7 Regnando Demetrio, nell' anno centesimo sessagesimo nono, noi Giudei abbiamo scritto a voi nella tribulazione e nello impeto, ch' è sopravenuto a noi in questi anni, da quel tempo in qua che lasone si parti della terra santa e del regno
8 Incendiarono la porta [del tempio], e versarono il sangue innocente. Noi però pregammo il Signore, e fummo esauditi; offerimmo il sacrifizio ed il fior di farina, accendemmo le lampade, e deponemmo i pani.8 Hanno abbruciata la porta, e hanno isparso il sangue innocente; e noi pregammo il Signore, e siamo stati esauditi; e abbiamo offerto il sacrificio e la farina, e abbiamo offerti li pani.
9 Voi dunque, celebrate ora i giorni della scenopegia del mese di Casleu.9 E [ora] frequentate i giorni della celebrazione de' tabernacoli del mese di decembre.
10 L'anno centottantotto, Il popolo di Gerusalemme e della Giudea, il senato, e Giuda, ad Aristobolo, della stirpe de' sacerdoti consacrati, maestro del re Tolomeo, ed ai Giudei che sono in Egitto; salute e prosperità.10 Nell' anno centesimo ottogesimo ottavo il popolo, lo qual è in Ierusalem e in Giudea, e il senato e Giuda, ad Aristobolo, maestro di Tolomeo re, lo qual è della generazione de' sacerdoti unti, e a quelli Giudei i quali sono in Egitto, salute e sanità.
11 Liberati da Dio da grandi pericoli, a lui ne rendiamo grazie solenni avendo dovuto difenderci da un tal re.11 Noi, liberati di gran pericoli da Dio, referiamo magnifiche grazie a lui, sì come abbiamo combattuto contra uno così fatto re.
12 Fu egli infatti a rovesciare su noi dalla Persia quella schiuma che assalì noi e la santa città.12 Esso certo fece uscire fuori di Persia coloro che combatterono contro a noi e contro alla città santa.
13 Ma poi, essendo in Persia egli stesso il duce, e con lui un esercito numerosissimo, finì nel tempio di Nanea, per insidia tesagli da quel sacerdoti.13 Però che essendo in Persia esso duca, e con lui esèrcito sanza numero, cadette nel templo di Nanea, ingannato dagli sacerdoti (de! templo) di Nanea.
14 Venne infatti con molti amici al tempio di lei per sposarla, e ricevervi a titolo di dote una gran somma.14 Antioco e li suoi amici venne a quel luogo, per abitar con lui, e per pigliare gran quantità di danari per nome di dote.
15 I sacerdoti di Nanea misero fuori il danaro, ed egli con pochi entrò nel recinto del tempio; ma come Antioco fu entrato, quelli chiusero il tempio,15 E avendoli offerti li sacerdoti di Nanea, lui con pochi essendovi entrati nel circuito del templo, serrarono il templo,
16 ed aperto un ingresso segreto, a colpi di pietra uccisero il duce e quelli che eran con lui; e fattili a pezzi, e tagliate loro le teste, li gettaron fuori.16 essendovi entrato Antioco; e aperta una occulta entrata del templo, gettando per quella pietre, uccisero il duca e quegli i quali erano con lui; e tagliorono loro a pezzi, e tagliati loro i capi, li gettarono fuori.
17 In tutto sia benedetto Iddio, che ha punito gli empii.17 E in tutte queste cose benedetto sia Iddio, i quali gastiga e' malvagi.
18 Ora dunque che ai venticinque del mese di Casleu siamo per celebrare la purificazione del tempio, abbiamo creduto necessario parteciparvelo, affinchè anche voi celebriate il giorno del tabernacoli, ed il giorno del fuoco che ci fu mandato [da Dio], quando Neemia, riedificato il tempio e l'altare, offrì i sacrifizii.18 Noi adunque, i quali abbiamo a fare la purificazione del templo nel vicesimo [quinto] dì del mese di decembre, abbiamo deliberato esser necessario di avvisarvi, acciò che anco voi facciate la festa de' tabernacoli, e lo dì del fuoco, lo qual fu dato quando Neemia offerse i sacrificii dopo la edificazione del templo e dell' altare.
19 Quando invero i padri nostri furon condotti in Persia, dei sacerdoti timorati di Dio, preso il fuoco dall'altare, segretamente lo nascosero in una valle, dov'era un pozzo profondo ed asciutto; ed ivi lo misero al sicuro, in modo che a tutti restò sconosciuto quel luogo.19 Però che quando i nostri padri erano [condotti in Persia] amatori di Dio, tolto il fuoco dell' altare occultamente, lo nascosero nella valle dove era uno pozzo profondo e secco, e in quello lo difenderono e conservarono, sì che a tutti era il luogo incognito.
20 Ma, passati molti anni, quando a Dio piacque che Neemia fosse rimandato dal re di Persia, spedi a ricercare il fuoco i nipoti di quei sacerdoti che l'avevano nascosto; e, confessi raccontarono, non trovarono fuoco ma acqua grossa.20 Ed essendo passati molti anni, e piacque a Dio che fosse mandato Neemia dal re di Persia, mandò Neemia i nepoti di quelli sacerdoti, i quali aveano nascosto il fuoco, a cercarlo; e come ci fu narrato, non trovorono il fuoco, ma acqua crassa (e spessa).
21 Egli comandò che ne attingessero, e gliela portassero; e pei sacrifizi già preparati, comandò Neemia sacerdote che fossero asperse con quell'acqua le legna e le vittime sovrappostevi.21 E comandò loro che ne pigliassono, e la portassono a tui; e li sacrificii, ch' erano sopra posti, comandò Neemia sacerdote che fossono bagnati con questa acqua, e le legna ch' erano sopra poste.
22 Ora, come ciò fu fatto, e come venne il momento che brillò il sole prima nascosto fra le nuvole, s’accese un gran fuoco, si che tutti rimasero stupiti.22 E fatto questo, e fu tempo che lo sole risplendette, lo quale prima era nel nuvolo, s' accese un gran fuoco, sì che tutti si maravegliarono.
23 E mentre le vittime si consumavano, tutti i sacerdoti facevano orazione; Gionata incominciava, e gli altri rispondevano.23 E tutti li sacerdoti facevano orazione, mentre che lo sacrificio si consumava, Ionata cominciando, e tutti gli altri rispondendo.
24 L'orazione poi di Neemia era in questi termini: - Signore Iddio, creatore d’ogni cosa, terribile e forte, giusto e misericordioso, che sei il solo re buono,24 E Neemia faceva orazione in questo modo: Signore Iddio, creatore di tutti, terribile, forte e giusto e misericorde, lo quale sei buono re,
25 solo eccellente, solo giusto onnipotente ed eterno, che liberi Israele da ogni male, che eleggesti i nostri padri e li santificasti;25 solo soprastante (ed eccellente), solo giusto e onnipotente ed eterno, lo qual liberi Israel da ogni male, lo qual facesti li padri eletti, e santificasti loro,
26 accogli questo sacrifizio per tutto il tuo popolo di Israele, custodisci e santifica la tua porzione.26 ricevi questo sacrificio per tutto il popolo tuo Israel, e conserva la parte tua, e santifica.
27 Riunisci i nostri che son dispersi, libera quelli che sono schiavi delle genti, riguarda quelli che son disprczzati e maledetti, sì che le genti sappiano che tu sei il nostro Dio.27 Congrega la dispersione nostra, libera loro i quali servono alle genti; quelli i quali sono in dispregio e in abominazione, fa che li guardi, acciò che sappino le genti, che tu sei Iddio nostro.
28 Affliggi quei che ci opprimono, e superbamente cl conculcano;28 Affiiggi quelli i quali opprimono noi e ci ingiuriano nella loro superbia.
29 e stabilisci il tuo popolo nel tuo luogo santo, come disse Mosè. -29 E poni e ordina il popolo tuo nel luogo santo tuo, sì come disse Moisè.
30 I sacerdoti poi cantavano inni, sinché tutto tl sacrifizio si consumasse.30 E li sacerdoti cantavano li inni, persino che fusse consumato lo sacrificio.
31 Consumato che fu, Neemia comandò che la rimanente acqua fosse versata su delle grosse pietre.31 Ed essendo consumato lo sacrificio, dello residuo deli' acqua Neemia comandò che fusse buttata. sopra le pietre maggiori.
32 Ciò fatto anche da quelle s’accese una fiamma, la quale però fu assorbita dal fuoco dell'altare.32 La qual cosa fatta, la fiamma s' accese in quelle; ma del lume, lo qual risplendette dall' altare, fu consumata.
33 Quando la cosa si divulgò, fu riferito al re di Persia che, nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco s'era trovata dell'acqua, con la quale Neemia ed i suoi compagni avevano santificati i sacrifizi.33 E manifestata che fu questa cosa, fu significato allo re di Persia, che era apparso acqua nel luogo nel quale i sacerdoti, i quali furono transferiti, aveano nascosto il fuoco; della qual Neemia, e quelli ch' erano con lui, aveano purificati i sacrificii.
34 Il re, considerata la cosa, e diligentemente verificatala, vi fece un tempio a testimonianza del fatto;34 E considerando il re, e diligentemente esaminando questa cosa, feceli uno templo, acciò che provasse quello ch' è fatto.
35 ed accertatosi della cosa, donò ai sacerdoti molti beni, e più e più donativi che egli di sua mano distribuì loro.35 E avendolo provato, diede ai sacerdoti molti beni e altri doni; e pigliandoli con le mani, dava loro.
36 Neemia poi dette a quel luogo il nome di Neftar, che vuol dire purificazione; e molti lo chiamano Nefi.36 E chiamò Neemia questo luogo NEFTAR, che è interpretato Purificazione; e anco chiamasi appo molti NEFI.