Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - L'anno centosettantadue, il re Demetrio radunò il suo esercito, e si recò in Media a cercarvi rinforzi per abbatter Trifone.1 E nel CLXXII anno (del regno de' Greci) lo re Demetrio sì radunòe la sua oste, e andonne in Media per aiuto, e per combattere con Trifone.
2 Quando Arsace re di Persia e di Media seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno de' suoi principali a prenderlo vivo e condurlo a lui.2 E Arsace, lo re di Persia e de' Medi, intese come Demetrio era entrato in suo paese; e mandò (contro a lui) uno degli suoi prìncipi a pigliarlo vivo, e menarlo dinanzi da lui.
3 Quegli andò, assalì le schiere di Demetrio, lo fece prigioniero, e lo condusse ad Arsace che lo fece mettere in carcere.3 E partissi il principe, e assalì il campo di Demetrio, e prese lui in persona, e menollo ad Arsace re, ed egli il mise in prigione.
4 E tutta la terra di Giuda stette in pace per tutto il tempo che Simone la governò. Questi procacciò il bene del suo popolo, il quale ebbe cara la potenza e la gloria di lui in tutto quel tempo.4 E (come avete inteso per adietro, in questo modo) fu pace nella terra de' Giudei in tutti i dì (della signoria) di Simone; ed egli si studiò di ben fare (e di ben volere) alla sua gente, per tal modo che a ciascuno piaceva la sua signoria per tutti li tempi.
5 Aggiunse alla sua gloria anche questa che conquistò Joppe come porto e fece così possibile l'accesso alle isole del mare.5 E poi con tutta gloria prese Ioppen (e ricevette quella cittade) per suo porto, e fece l'entrata nell' isole del mare.
6 Dilatò i confini della sua nazione e conquistò il territorio.6 E (accrebbe e) allargò i confini della gente sua, e acquistò il paese.
7 Fece gran numero di prigionieri, s'impadronì di Gazara, di Betsura e della rocca, portandone via ogni immondezza; nè v'era chi a lui resistesse.7 E radunòe molti prigionieri, e signoreggiò Gazara e Betsura e la rocca; e trassene fuori le brutture, e non era chi lo contrariasse.
8 Ciascuno coltivava in pace il suo campo; la terra di Giuda dava i suoi prodotti e gli alberi de' campi il loro frutto.8 E ciascuno fruttava la sua terra in pace; e la terra di Giudea dava (e rendeva) i suoi frutti, e gli arbori de' campi rendevano i loro pomi.
9 I vecchi sedevano tutti sulle piazze, trattando del bene del paese; i giovani si vestivano con pompa di abiti guerreschi.9 Gli vecchi sedevano tutti per le piazze (in riposo), e ragionavano de' beni della terra; e li giovani si vestivano (di colore) di gloria, e di stole di battaglia.
10 Distribuiva alle città gli alimenti, e ne faceva luoghi di difesa, così che la fama della sua gloria arrivò sino all'estremità della terra.10 E alla cittade sì dava gli alimenti, e ordinavala acciò che fosse vaso di difensione, infino a tanto che il suo nome fue magnificato di gloria insino alle stremitadi della terra.
11 Fece avere pace al paese, ed Israele si rallegrò di gran gioia.11 Ed egli fece pace sopra la terra, e il popolo. d' Israel fu ripieno di grande letizia.
12 Ciascuno stava all’ombra della sua vite e del suo fico e senza che alcuno gli facesse terrore.12 E ciascuno sì sedea sotto la sua vite e sotto il suo fico; e non era chi lo ispaventasse.
13 Non vi fu sulla terra chi li molestasse, ed in quei giorni furono annientati i re [stranieri].13 Però che venne meno chi gli combatteva sopra la terra; in quel tempo si tritarono (e furono abbassati e umiliati) li re.
14 Protesse tutti u deboli della sua nazione, zelò la legge, disperse tutti gl’iniqui e maligni.14 E (Iddio) confermò tutti gli umili del suo popolo, e conservò la legge, e tolse via ogni malvagio e rio.
15 Glorificò il santuario, ed accrebbe il numero dei vasi santi.15 E gli luoghi santi glorificòe, e li vaselli del santo luogo (cioè del tempio) multiplicòe.
16 Or giunse a Roma, ed anche agli Spartani, la notizia che Gionata era morto, e se ne rattristarono molto.16 In questo tempo intesono i Romani, che Ionata era morto, e della sua morte fue la fama insino agli Spartiati; e loro se ne dolsono.
17 Quando poi seppero che Simone suo fratello era stato fatto sommo sacerdote in suo luogo, e che teneva il comando di tutto il territorio e delie sue città,17 Ma quando seppono che Simone suo fratello era fatto sommo sacerdote in suo luogo, e ch' egli teneva tutto il paese e le sue cittadi (in pace),
18 gli scrissero in tavole di bronzo, per rinnovare l’amicizia e l’alleanza già fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.18 sì gli scrissono in tavole di metallo, per rinnovellare l' amistade e la compagnia, la quale aveano fatta con Giuda e con Ionata suoi fratelli.
19 I messaggi furon letti in Gerusalemme innanzi all’assemblea. Ed ecco il tenore di quello mandato dagli Spartani.19 E furono lette (le lettere) nella faccia della chiesa di Ierusalem. E lo esemplo delle lettere le quali mandarono [gli Spartiati] dissono così:
20 « I principi e le città degli Spartani, a Simone grande sacerdote, ai seniori, ai sacerdoti ed al rimanente popolo de’ Giudei, al fratelli, salute,20 Il principe degli Spartiati e (rettori del) le cittadi a Simone grande sacerdote, agli antichi e a' sacerdoti e a tutto l'altro popolo de' Giudei, nostri fratelli, salute.
21 Gli ambasciatori mandati al nostro popolo cl hanno detto della vostra gloria, onore e gioia, e ci siamo rallegrati del loro arrivo.21 Gli ambasciatori che furono mandati al nostro popolo, annunziarono a noi della vostra gloria e onore e letizia; e rallegrammoci dello avvenimento loro.
22 Quello che essi ci han detto l’abbiam inserito negli atti pubblici, in questi termini: “Numenio figlio d’Antioco ed Antipatro figlio di Giasone, messi de’ Giudei, son venuti a noi per rinnovare con noi l'antica amicizia;22 E scrivemmo quelle cose che dissono ne' concilii del popolo, così: Numenio di Antioco, e Antipatre figliuolo di Iasone, ambasciatori de' Giudei, vennono a noi, rinnovellando con noi la prima amistade.
23 ed è piaciuto al popolo di accoglierli con onore, e di porre un esemplare dei loro discorsi nei libri speciali del popolo, acciò il popolo degli Spartani ne serbi memoria " ; una copia poi di questo decreto, l’abbiamo mandata a Simone gran sacerdote ».23 E piacque al popolo di ricevere quegli ambasciadori gloriosamente, e porre lo esemplo de' loro sermoni ne' libri secreti del popolo, acciò che sia a memoria degli Spartiati; e lo esemplo di queste cose scrivemmo a Simone grande sacerdote.
24 Simone inoltre mandò a Roma Numenio, che recava un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per stabilir con loro alleanza. Or quando il popolo romano udì queste cose,24 Dopo queste cose mandò Simone, Numenio a Roma con uno scudo d' oro di peso di mille libbre, a ordinare con loro compagnia. E intendendo il popolo di Roma
25 dissero: «Quali grazie renderemo noi a Simone ed ai suoi figli?25 questi sermoni, sì dissono: quale proferenza di grazie renderemo noi a Simone e agli suoi figliuoli?
26 Egli ha fetto risorgere i suoi fratelli, e li ha sottratti al giogo dei nemici d'Israele ». Gli accordarono dunque franchigia, e lo scrissero su tavole di bronzo, che posero come monumento sul monte Sion.26 Egli ci appresenta i suoi fratelli; egli hae per battaglia cacciati i suoi nimici dalla sua gente. Di che allora gli concedettono libertade, e iscrissono in tavole di metallo; e puosele in titoli sopra il monte di Sion.
27 Ed ecco il testo di quello scritto: «Ai diciotto del mese di Elul dell’anno centosettantadue, il terzo sotto Simone gran sacerdote, in Asaramel,27 E questo è lo esemplo della scrittura: a dì XVIII del mese che gli Ebrei chiamano Elul (cioè agosto) nelli CLXXII anni (del regno de' Greci) il terzo anno sotto Simone grande sacerdote in Asaramel,
28 nella solenne adunanza de’ sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione e dei seniori del paese, fu reso di pubblica ragione quanto appresso:" Che molto spesso vi son state guerre nella nostra terra ;28 nel grande convento de' sacerdoti e del popolo, e de' principi della gente e degli antichi del paese, manifestate sono queste cose: però che (per queste cose) sono spesse volte state fatte battaglie nella nostra contrada;
29 e Simone figlio di Matatia, della stirpe di Jarib, ed i suoi fratelli si misero al cimentò, e resisterono agli avversari del loro popolo, acciò si conservasse il loro santuario e la legge, e riuscirono di grande onore alla loro gente.29 e Simone figliuolo di Matatia, figliuolo di Iarib, e li suoi fratelli si diedono al pericolo, e contrariarono agli avversarii della gente loro per mantenere i luoghi loro santi (cioè il tempio) e la legge; e di grande gloria glorificarono la loro gente.
30 Gionata rimise insieme quelli della sua gente, e fu nominato loro gran sacerdote; poi, andò a riunirsi ai suoi antenati.30 E radunò Ionata la sua gente, e divenne loro grande sacerdote, e (morendo, il corpo suo) fue apportato al suo popolo.
31 Allora i nemici d’Israele volevan calpestare e rovinar la sua terra, e metter le mani sul suo santuario.31 E volsono i loro nimici conculcare e abbattere la loro regione, e offendere i loro santi.
32 Ma Simone resistè loro, e combattè per la sua nazione, erogò danaro in gran copia, armò i più valorosi del suo popolo, diè loro il soldo,32 E allora contrastette Simone, e combattè per la gente sua, e donò molte pecunie, e armò gli uomini virtudiosi della gente sua, e diede loro soldo.
33 fortificò le città della Giudea, e Betsura posta ai confini della Giudea, dove prima erano le armi del nemici, e vi pose a difesa uomini Giudei.33 E armò le cittadi di Giudea, e Betsura ch' era ne' confini di Giudea, ove era prima l'armi de' nimici; e quivi per sicurtade puose uomini Giudei.
34 Poi fortificò Joppe, posta sul mare, e Giizara situata ai confini di Azoto, posseduta prima dai nemici, e vi stabili i Giudei; e pose in esse tutto quello che poteva servire a difenderle.34 E armò Ioppen, ch' era alla marina, e Gazara la quale è ne' confini d' Azoto, nella quale i nimici abitavano inanzi; e misevi li Giudei; e dentro vi mise ciò ch' era atto (e per bisogno) a loro correggimento (cioè de' nimici).
35 E vide il popolo le geste di Simone, e la grandezza che egli contava di dare alla sua gente ; e lo costituirono loro duce, e principe de' sacerdoti, per aver egli fatto tutto ciò, serbata giustizia e fedeltà al suo popolo, e cercato in ogni modo di esaltare la sua nazione.35 E vidde il popolo l'atto di Simone, e la gloria ch' egli pensava di concedere alla sua gente, e fecerlo loro duca e principe de' sacerdoti, perciò ch' egli facesse tutte quelle cose che bisognasse, e la giustizia e la fede, la quale egli conservò alla sua gente; e studiossi per molti modi d'aggrandire il suo popolo.
36 A' suoi giorni, e per opera sua, furono felicemente cacciati gli stranieri dalla terra di Israele, e da Gerusalemme città di David quelli che erano nella rocca, dalla quale uscivano a contaminare tutto quanto era nei pressi del santuario, con detrimento grande della sua purezza;36 E ne' di suoi fu migliorata la condizione nelle sue mani (maguifiche), e furono scacciate le strane genti del loro paese, le quali erano nella cittade di David in Ierusalem, e nella ròcca; della quale uscivano, e contaminavano tutte le cose ch' erano nel cerchio de' santi luoghi, e facevano grande male alla cittade.
37 collocò nella rocca uomini Giudei, a difesa della regione e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme.37 E alloggiovvi dentro uomini Giudei a defensione del paese e della cittade, e innalzòe le mura di Ierusalem.
38 Ed il re Demetrio gli confermò il sommo sacerdozio,38 E lo re Demetrio gli concedette il sommo sacerdozio.
39 ed insieme lo chiamò suo amico, e gli fece grandi onori,39 E secondo queste cose il fece suo amico, glorificollo di grande gloria.
40 avendo saputo che i Romani avevano dichiarato i Giudei amici alleati e fratelli, e ricevuto con grandi onori gli ambasciatori di Simone.40 Imperciò ch' egli intese che gli Giudei erano chiamati da' Romani, amici e compagni e fratelli, e che aveano ricevuti gli ambasciadori di Simone gloriosamente;
41 Perciò, i Giudei ed i loro sacerdoti hanno convenuto ch’egli sia loro condottìere e sommo sacerdote in eterno, sinché venga un profeta fedele;41 e che gli Giudei e gli loro sacerdoti avevano consentito, ch' egli fosse loro duca e sommo sacerdote in eterno, infino a tanto che si levi profeta fedele;
42 e sia a capo di loro, ed abbia cura del santuario, e nomini chi deve presiedere ai loro lavori, al paese, ed ai presidi!.42 e che sia sopra loro duca, e che fosse cura a lui per gli santi, e ordinasse proposti sopra l' opere loro e sopra la contrada, e sopra l'arme, e sopra le fortezze :
43 Abbia cura del santuario, e sia da tutti ascoltato, e nel nome suo si scrivano tutti gli atti nella loro terra. Vesta di porpora e d’oro;43 e sia cura a lui de' santi, e che sia udito da tutti, e che nel suo nome si scriva tutte le conscrizioni nel paese; e ch' egli sia vestito di rosato e d'oro;
44 ed a nessuno del popolo nè del sacerdoti sia lecito violare alcuno di questi statuti, o contradire a ciò ch’egli abbia ordinato, o convocar senza di lui l’assemblea del paese, o vestire di porpora, o portare la fìbbia d’oro.44 e che non sia lecito ad alcuno del popolo, e de' sacerdoti, dannare alcuna di queste cose, e di contraddire ad alcuna cosa che per lui si dica, nè di radunare lo convento nella regione sanza lui; e deve essere vestito di rosato, e usare fibbia d' oro.
45 Chi poi farà altrimenti, o violerà uno di questi statuti, sarà chiamato in giudizio.45 E per ciò chi farà (alcuna cosa, ovvero) altrimenti che queste cose dette', o dannarà alcuna di queste cose, sarà colpevole.
46 È piaciuto a tutto il popolo di così stabilire riguardo a Simone, e di mandare ad esecuzione questo decreto.46 E piacque a tutto il popolo di fare Simone signore, e di fare secondo queste parole.
47 E Simone ha accettato con piacere d’esercitar l’ufficio di sommo sacerdote, di condottiero e governatore del popolo giudeo e dei sacerdoti, e di soprintendere a tutto ” ».47 E ricevette Simone (il sacerdozio), e piacque ch' egli usasse il sommo sacerdozio, e ch' egli fosse principe della gente de' Giudei e de' sacerdoti, e fusse sopra tutti.
48 Convennero poi di scrivere questa deliberazione in tavole di bronzo, e di porle In luogo cospicuo nel recinto del tempio;48 E ordinarono di porre questa scritta in tavole di metallo, e porle nel memoriale de' santi, luogo onorevole;
49 come anche, di porne una copia nell’erario, ad uso di Simone e de' suoi discendenti.49 e lo esemplo di queste cose sia nella Camera del Comune, acciò che l'abbia Simone e li figliuoli.