Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Neemia 13


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - In quel tempo, fu letto pubblicamente il libro di Mosè; e si trovò scritto che gli Ammoniti ed i Moabiti non dovevano mai in eterno aver parte col popolo di Dio,1 E in quel dì fu letto nel libro di Moisè, udendo il popolo; e fu trovato scritto in esso, che li Ammoniti e Moabiti non doveano entrare nella chiesa di Dio in eterno.
2 perchè non soccorsero di pane e d'acqua i figli d'Israele, e stipendiarono contro a loro Balaam perchè li maledicesse; ma il nostro Dio convertì in benedizione quella maledizione.2 Però che non andorono incontro ai figliuoli d'Israel con lo pane e l'acqua, e condussero contro a loro Balaam per maledicere loro; e lo Iddio nostro convertì la maledizione in benedizione.
3 Perciò, udita la legge, mandaron via da Israele tutti gli stranieri.3 E dopo che ebbero udita la legge, separarono ogni forestiere da Israel.
4 A ciò fu deputato Eliasib sacerdote, che era stato sopraintendente al tesoro nella casa del Dio nostro, ed era parente di Tobia.4 E sopra queste cose era Eliasib sacerdote, il quale era stato posto sopra il gazofilacio della casa del nostro Iddio, ed era affine (ovver amico) di Tobia.
5 E gli aveva fatto fare una gran camera, nella quale si portavano avanti a lui le offerte, l'incenso, i vasi, le decime del grano, del vino e dell'olio, la parte dei leviti, dei cantori e degli ostiarii, e le primizie sacerdotali.5 Fecesi dunque uno grande gazofilacio, e ivi erano dinanzi a lui, ponendovi dentro li doni, l' incenso, li vasi, le decime del frumento, del vino e dell' olio, le parti de' Leviti, de' cantori e de' portieri, e le primizie sacerdotali.
6 Quando tutto ciò avvenne, io non ero in Gerusalemme; perchè, l'anno trentadue di Artaserse re di Babilonia, io ero tornato presso il re, e dopo assai tempo ebbi da lui licenza.6 In tutte queste cose non era io in Ierusalem, però che nell'anno trentadue di Artaserse re di Babilonia andai al re, e nella fine del tempo pregai il re.
7 Allora tornai a Gerusalemme, e conobbi il male che Eliasib aveva fatto riguardo a Tobia, allestendogli una camera nel recinto della casa di Dio.7 E venni in Ierusalem, e intesi il male che avea fatto Eliasib a Tobia, però che (Eliasib area porto del tesoro di Tobia nel gazofilacio, e) avea fatto nel portico della casa di Dio lo luogo del tesoro di Tobia.
8 Ciò mi parve un gran male, e gettai fuori della camera tutti gli arredi della casa di Tobia;8 E questo mi parve esser una cosa molto mal fatta; e gettai li vasi di Tobia fuori del gazofilacio.
9 ed ordinai che quelle stanze fossero purificate, e vi riportai i vasi della casa di Dio, le offerte e l'incenso.9 E comandai che fosse mondato, e mondorono i gozofilacii; e riportare feci li vasi (del sacrificio) della casa del Signore, e le cose del sacrificio, e lo incenso.
10 Seppi ancora che i leviti non avevano ricevuto le porzioni a loro dovute, e che dei leviti e dei cantori e dei ministri del tempio eran fuggiti, ciascuno nel proprio paese.10 E conobbi che le parti de' Leviti non erano date, e che era fuggito nella sua regione ciascuno de' Leviti e de' cantori e di quelli che ministravano.
11 Ne feci rimostranza ai magistrati, e dissi: «Perchè abbandoniamo noi la casa di Dio?». E li rimisi insieme e li feci stare ciascuno al suo posto.11 E trattai questa cagione contro alli magistrati, e dissi perchè abbiamo abbandonato la casa di Dio? E io sì li congregai, e fecili stare nelli suoi luoghi.
12 E tutto Giuda portava al granaio la decima del frumento, del vino e dell'olio.12 E tutto Giuda portò la decima del frumento e del vino e dell' olio alli granai.
13 E deputammo a sopraintendere ai granai Selemia sacerdote, Sadoc scriba, Fadaiam dei leviti , e insieme a loro Anan figlio di Zacur, figlio di Matania, che erano stati conosciuti a prova come fedeli; a loro furono affidate le porzioni pei loro fratelli.13 E costituimmo sopra li granai Selemia sacerdote e Sadoc scrivano e Fadaia de' Leviti, e con loro Anan figliuolo di Zacur e il figliuolo di Matania; però che furono trovati fedeli, e furli date in custodia le parti de' suoi fratelli.
14 Ricordati di me, Dio mio, in vista di ciò; e non scancellare [dalla tua memoria] il bene che feci per la casa del mio Dio, e per le sue relative osservanze.14 (E disse Neemia:) ricòrdati di me, Signore Iddio mio, per questo; e non ispegnere queste opere le quali io ho fatte nella casa del mio Iddio e in le sue cerimonie.
15 In quei giorni, vidi in Giuda alcuni che pestavano l'uva di sabato, portavano pesi, caricavano sugli asini vino ed uva e fichi ed altri generi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; ordinai loro che vendessero in quei giorni nei quali è permesso.15 E in quel tempo io vidi in Giuda calcare i torculari nel sabbato, portare le cariche delle robe, e caricare il vino sopra gli asini, e uve e fichi e ogni carico di quello che ciascuno volea [portare] in Ierusalem nel dì del sabbato. E protestai loro, che dovessono vendere in quelli di che lecito, era di vendere.
16 E v'erano in città alcuni di Tiro, che portavano in Gerusalemme il pesce ed altre mercanzie, e lo vendevano ai Giudei anche al sabato.16 E quelli di Tiro (i quali erano gentili) abitarono in essa, portando pesci e tutte le cose venali; e vendevano nel sabbato (e nelli di solenni) alli figliuoli di Giuda in Ierusalem.
17 Sgridai i maggiorenti di Giuda, e dissi loro: «Che male è mai questo che voi fate, profanando così il giorno del sabato?17 E ripresi li principali (e li maggiori) di Giuda, e dissi loro: che cosa è questa mala (e pessima) la quale voi fate, e contaminate li dì solenni?
18 Non han fatto così anche i padri nostri, e perciò il Dio nostro mandò addosso a noi ed a questa città ogni malanno? Voi accrescete il suo sdegno contro Israele, violando il sabato».18 Or non feceno anco così i vostri padri, e Iddio nostro indusse sopra di noi tutto questo male (che voi avete sostenuto), e sopra di questa città? E voi aggiugnete anco sopra la prima iracondia di Dio questo altro peccato, che violate lo sabbato.
19 Ora quando alle porte di Gerusalemme cominciò ad esserci quiete per il sabato, ordinai che fossero chiuse, e che non si riaprissero sino a dopo il sabato; e misi dei miei servi alle porte, perchè nessuno portasse pesi in giorno di sabato.19 Ed essendo uno sabbato, che le porte della città sì erano riposate (cioè che niuno v'era anco entrato), dissi: serrate le porte. E chiudettero le porte, e comandai che non fosse aperto persino che durava il sabbato; e delli miei servi ordinai che stessero sopra le porte, e che non permettessero entrare alcuno di quelli che portavano le some (e carichi) in quel dì del sabbato.
20 Così, per una volta e due, i mercanti e venditori di ogni genere rimasero chiusi fuori di Gerusalemme.20 E rimasero li mercatanti, e quelli che veniano per vendere le cose sue, fuori di Ierusalem una e due fiate.
21 Io li sgridai, e dissi loro: «Perchè vi fermate voi di contro alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò mettere le mani addosso». Così, da allora in poi, non vennero più di sabato.21 E sì li (minacciai e) increpai, e dissi: perchè state voi a rimpetto del muro? se voi farete un' altra fiata questo, io ponerò le mani sopra di voi (e tratterovvi male). E per questo da quel tempo in giù non vennero più nel sabbato.
22 Dissi anche ai leviti che si purificassero, e venissero a custodire le porte, acciò il giorno del sabato fosse santificato. Anche per questo, ricordati di me, Dio mio, ed abbi di me pietà, conforme alla grandezza della tua misericordia.22 E dissi alli Leviti, che si mondassero, e venissero alla custodia delle porte per la santificazione del sabbato. E per questo dunque ricòrdati di me, Signore Iddio mio, e perdonami secondo la moltitudine delle tue opere misericordi.
23 Ma in quel tempo vidi ancora che dei Giudei avevano preso per mogli delle donne Azotite, Ammonite e Moabite.23 E in quel tempo vidi i Giudei, i quali conducevano mogliere Azotide, Ammonitide e Moabitide.
24 I loro figliuoli parlavano mezzo azotico, e non sapevan parlare ebraico, e parlavano un po' d'una lingua e un po' di un'altra.24 E i loro figliuoli per la metà di loro parlavano nella lingua di Azoto, e non sapevano parlare in lingua giudea, e parlavano secondo la lingua di diversi popoli.
25 Li rimproverai, e li maledissi. E ne feci battere alcuni, e rader loro la testa, e giurare innanzi a Dio che non darebbero le loro figliuole ai figli di quelle, nè prenderebbero le figlie di quelli pei loro figli nè per sè, e dissi:25 Ed io li ripresi, e sì li maledissi. E molti di loro feci percuotere, e raderli in sua confusione, e sì li protestai nel nome del Signore, che non desseno le loro figliuole alli suoi figliuoli, e non pigliassero delle loro figliuole per li loro figliuoli, e nè anco per loro stessi, dicendo:
26 «Non cadde proprio in questo peccato Salomone re d'Israele? Eppure, in tanti popoli, non v'era un re simile a lui; ed era caro al suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; ed egli pure fu condotto al peccato da donne straniere.26 (or ditemi): non peccò Salomone re d' Israel in questo medesimo errore? E certamente nelle genti non si trovava [re] simile a lui, ed era amato dal suo Iddio, e poselo Iddio re sopra tutto Israel; e niente di meno le femine forestiere lo indusseno al peccato.
27 Saremo dunque anche noi così disobbedienti da commettere un male sì grande, ed offendere il Dio nostro, prendendo mogli straniere?».27 Or faremo anco noi tal peccato, non volendo obbedire, acciò che noi prevarichiamo contro allo Iddio nostro, e conduciamo le nostre mogliere delle genti d'altrui?
28 Dei figli di Joiada figlio di Eliasib gran sacerdote, ve n'era uno genero di Sanaballat Oronita, e lo cacciai via da me.28 E de' figliuoli di Ioiada figliuolo di Eliasih, lo grande sacerdote, era suo genero Sanaballat Oronite, lo qual cacciai da me.
29 Ricorda, Signore Dio mio, e castiga quelli che profanano il sacerdozio, e la legge sacerdotale e levitica.29 Ricordati, Signore Iddio mio, di esser contro a coloro i quali vìolano lo sacerdozio, e le ragioni sacerdotali e levitiche.
30 Io dunque li mondai da ogni contatto straniero, e stabilii gli ordini de' sacerdoti e de' leviti, ciascuno al suo uffizio,30 Adunque io mondai loro da tutti li forestieri, e constitui' l'ordine de' sacerdoti e de' Leviti, e ciascuno nello suo ministerio,
31 per regolare le offerte della legna e delle primizie ai tempi comandati. Ricordati benevolmente di me, Dio mio. Amen.31 e nella oblazione delle legna nelli tempi constituiti e nelle primizie. Ricòrdati di me, Signore Iddio mio, nelli tuoi beni.