Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 38


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - In quel tempo, separatosi Giuda dai suoi fratelli, si recò presso un uomo di Odollam, di nome Hiram.1 In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullàm, di nome Chira.
2 Vide ivi la figlia d'un Cananeo chiamato Sue, e, presala in moglie, stette con lei.2 Qui Giuda notò la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei.
3 Essa concepì e partorì un figlio, e gli mise nome Her.3 Ella concepì e partorì un figlio e lo chiamò Er.
4 Poi, avendo di nuovo concepito, chiamò Onan il figlio che le nacque.4 Concepì ancora e partorì un figlio e lo chiamò Onan.
5 Partorì indi un terzo figlio, e lo chiamò Sela; dopo la nascita del quale, cessò di partorire.5 Ancora un’altra volta partorì un figlio e lo chiamò Sela. Egli si trovava a Chezìb, quando lei lo partorì.
6 In seguito, Giuda dette al primogenito suo Her, per moglie, una donna chiamata Tamar.6 Giuda scelse per il suo primogenito Er una moglie, che si chiamava Tamar.
7 Ma Her primogenito di Giuda era uno scellerato nel cospetto del Signore, il quale perciò lo fece morire.7 Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso agli occhi del Signore, e il Signore lo fece morire.
8 Disse allora Giuda all'altro suo figlio Onan: «Prendi tu la moglie del tuo fratello, ed unisciti a lei, per dare una discendenza al tuo fratello».8 Allora Giuda disse a Onan: «Va’ con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello».
9 Ma quegli, sapendo che i figli così nati non sarebbero suoi, usando con la moglie del suo fratello impediva che concepisse acciò non nascessero figli nel nome del suo fratello.9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello.
10 Perciò, il Signore percosse anche lui, poichè faceva cosa abominevole.10 Ciò che egli faceva era male agli occhi del Signore, il quale fece morire anche lui.
11 Laonde, disse Giuda a Tamar sua nuora: «Vivi come vedova nella casa di tuo padre, sinchè non sia cresciuto l'altro mio figlio Sela». Ma egli temeva che anche questi morisse, come i suoi fratelli. Essa intanto, se n'andò a dimorare nella casa di suo padre.11 Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casa da tuo padre, come vedova, fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre.
12 Trascorso poi molto tempo, morì la figlia di Sue, moglie di Giuda; e questi, quando si fu consolato dopo il lutto, salì a Tamnas per la tosatura delle sue pecore, egli e Hiras l'Odollamita, pastore del suo gregge.12 Trascorsero molti giorni, e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, si recò a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui c’era Chira, il suo amico di Adullàm.
13 E fu annunziato a Tamar che il suo suocero saliva a Tamnas per la tosatura delle pecore.13 La notizia fu data a Tamar: «Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge».
14 Essa, deposte le vesti da vedova, si mise un gran velo, e così travestita si pose a sedere sul bivio della strada che conduce a Tamnas; [ciò fece] perchè Sela era ormai cresciuto, ed essa non l'aveva ricevuto in marito.14 Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all’ingresso di Enàim, che è sulla strada per Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie.
15 Giuda, quando la vide, s'immaginò che fosse una donna da strada, essendosi ella coperto il viso per non essere riconosciuta.15 Quando Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché essa si era coperta la faccia.
16 Rivoltosi a lei disse: «Lasciami esser con te», non sapendo che fosse la sua nuora. Quella rispose: «Che mi darai per avermi come desideri?».16 Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: «Lascia che io venga con te!». Non sapeva infatti che era sua nuora. Ella disse: «Che cosa mi darai per venire con me?».
17 Ed egli: «Ti manderò un capretto dei miei greggi». Essa soggiunse: «Farò quel che vuoi, se mi lascerai un pegno sino a che tu mi mandi quel che hai promesso».17 Rispose: «Io ti manderò un capretto del gregge». Ella riprese: «Mi lasci qualcosa in pegno fin quando non me lo avrai mandato?».
18 Disse Giuda: «Che vuoi ch'io ti dia come pegno?». Rispose: «L'anello, il braccialetto, ed il bastone che tieni in mano». Allora si dette a lui, e concepì;18 Egli domandò: «Qual è il pegno che devo dare?». Rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Allora Giuda glieli diede e si unì a lei. Ella rimase incinta.
19 poi levatasi se n'andò, e, deposto l'abito che s'era messo, riprese le vesti di vedova.19 Poi si alzò e se ne andò; si tolse il velo e riprese gli abiti vedovili.
20 Giuda poi mandò il capretto per mezzo del suo pastore Odollamita, che ritirasse il pegno lasciato alla donna. Questi, non avendola trovata,20 Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullàm, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quello non la trovò.
21 domandò alla gente di quel luogo: «Dov'è quella donna che sedeva sul bivio?». Avendo tutti risposto: «Qui non ci sono state donne pubbliche»,21 Domandò agli uomini di quel luogo: «Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?». Ma risposero: «Qui non c’è stata alcuna prostituta».
22 ritornò a Giuda, e gli disse: «Non l'ho trovata, e tutta la gente di quel luogo mi ha detto che ivi non s'è mai fermata una donna pubblica».22 Così tornò da Giuda e disse: «Non l’ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: “Qui non c’è stata alcuna prostituta”».
23 Disse Giuda: «Si tenga pure [il pegno]; non potrà certo accusarci d'inganno; io le ho mandato il capretto promesso, e tu non l'hai trovata».23 Allora Giuda disse: «Si tenga quello che ha! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Ecco: le ho mandato questo capretto, ma tu non l’hai trovata».
24 Ed ecco, tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: «Tamar tua nuora ha peccato con un uomo; si vede che è gravida». Disse Giuda: «Conducetela fuori, ad essere arsa».24 Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa delle sue prostituzioni». Giuda disse: «Conducetela fuori e sia bruciata!».
25 Mentre la conducevano al supplizio, essa mandò a dire al suo suocero: «Io sono gravida, per opera dell'uomo al quale appartengono questi oggetti. Riconosci di chi sono, l'anello, il braccialetto e il bastone».25 Mentre veniva condotta fuori, ella mandò a dire al suocero: «Io sono incinta dell’uomo a cui appartengono questi oggetti». E aggiunse: «Per favore, verifica di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone».
26 Giuda, riconosciuti i pegni disse: «Essa è più giusta di me: perchè io non l'ho data in sposa a Sela mio figlio». Nè più usò con lei.26 Giuda li riconobbe e disse: «Lei è più giusta di me: infatti, io non l’ho data a mio figlio Sela». E non ebbe più rapporti con lei.
27 Giunto poi il tempo del parto, si scoprì che portava in seno due gemelli. Quando stavan per nascere, uno mise fuori una mano, alla quale la levatrice legò un filo rosso, dicendo:27 Quando giunse per lei il momento di partorire, ecco, aveva nel grembo due gemelli.
28 «Questi uscirà pel primo».28 Durante il parto, uno di loro mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: «Questi è uscito per primo».
29 Ma avendo quegli ritirata la mano, uscì l'altro. Disse la donna: «Per qual motivo hai tu rotto la muraglia?». Per questo gli mise nome Fares.29 Ma poi questi ritirò la mano, ed ecco venne alla luce suo fratello. Allora ella esclamò: «Come ti sei aperto una breccia?» e fu chiamato Peres.
30 Poi uscì il fratello, quello alla cui mano era il segno rosso, e fu chiamato Zara.30 Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e fu chiamato Zerach.