Scrutatio

Martedi, 18 giugno 2024 - Santa Marina ( Letture di oggi)

Genesi 31


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Ora Giacobbe, avendo udito i discorsi dei figli di Labano che dicevano: «Giacobbe ha preso tutto quello ch'era di nostro padre, e si è fatto ricco e potente coi beni di lui»;1 Da poscia ch' egli udì le parole de' figliuoli di Laban, dicendo: Iacob se n'ha portato ogni cosa che fue del padre nostro, e di quelle facultadi è ar ricchito maravigliosamente;
2 vedendo anche il contegno di Labano, che non era più con lui come sin allora;2 in verità si pensò in l'animo suo, che la faccia di Laban non era contra sè, siccome ieri e il terzo dì;
3 e soprattutto dicendogli il Signore: «Torna nella terra de' tuoi padri, ed alla tua parentela, e sarò teco»;3 e massimamente dicendo a lui il Signore: ri torna nella terra del padre tuo e alla generazione tua; ed io sarò teco.
4 mandò a chiamare Rachele e Lia nel campo dove pascevano i greggi,4 Mandò e chiamò Rachel e Lia nel campo dove pascea la greggia.
5 e disse loro: «Veggo in viso a vostro padre che egli non è più a mio riguardo come sin qui. Iddio di mio padre è stato con me,5 E disse a loro: io veggio la faccia del padre vostro, ch' ella non è contra di me, siccome ieri e nel terzo dì. In verità Iddio del padre mio fu con esso meco.
6 e voi ben sapete che con tutte le mie forze ho servito il padre vostro.6 E lui hae conosciuto, che con tutte le forze mie io hoe servito lo padre vostro.
7 Ma egli mi ha circonvenuto, m'ha cambiato dieci volte la mercede, eppure Dio non gli ha permesso di nuocermi.7 Ma il padre vostro venne contro di me, e mutò la mercede mia dieci volte; niente di meno non lasciò lui lo Dio mio, che nocesse a me.
8 Quando disse: - Avrai per mercede le pecore variate, - tutte le pecore partorivano macchiato. Quando invece disse: - Ti prenderai per mercede i capi bianchi, - tutti i greggi partorivano bianco.8 Se quando egli avea detto: varie saranno le mercedi tue, partorivano ogni pecora variati parti; quando per contrario disse: ciascuna cosa bianca torrai per la mercede, ogni greggia partorirono bianco.
9 Iddio prese i beni del padre vostro e li dette a me.9 E tolse Iddio la sostanza del padre vostro, e diella a me.
10 Quando infatti era venuto il tempo che le pecore concepivano, levando gli occhi, vidi in sogno accoppiarsi alle femmine i maschi variati, macchiati, o di diverso colore.10 E poscia che il tempo del concepimento delle pecore era venuto, levai gli occhi miei; e viddi in sonno salire i maschi sopra le femine, variati e maculosi e di diversi colori.
11 L'angelo di Dio in sogno mi chiamò: - Giacobbe. - Io risposi: - Eccomi. -11 E disse l'angelo del Signore a me in sonno: Iacob! Ed io risposi: io sono presente.
12 Ed egli: - Alza gli occhi, e vedi accoppiarsi alle femmine tutti i maschi variati, macchiati o spruzzati. Ho visto infatti tutto quel che ti ha fatto Labano.12 Il quale disse: lieva gli occhi tuoi, e vedi tutti i maschi salienti sopra le femine, variati e di versi e maculosi; e viddi in verità tutto quello che ti ha fatto Laban.
13 Io sono il Dio di Betel, dove consacrasti la pietra, e mi facesti un voto. Or dunque alzati, ed esci da questa terra per tornare in quella che nascesti -».13 Io sono Dio di Betel, dove tu ungesti la pietra e facesti a me voto: ora adunque lieva suso, e partiti di questa terra, ritornante nella terra della tua nativitate.
14 Rachele e Lia risposero: «È forse rimasto a noi qualcosa dei beni o dell'eredità della casa del padre nostro?14 Rispuose Rachel e Lia: or non abbiamo noi alcuna cosa di rimagnente, nelle facultà ed eredità, nella casa del padre nostro?
15 Non ci ha egli considerate come straniere, vendendoci, e mangiandosi il nostro prezzo?15 Or non reputò egli noi, siccome (d'altrui ed) aliene, e vendecci e mangiò lo prezzo nostro?
16 Ma Dio ha preso le sostanze del padre nostro, e le ha date in mano a noi ed ai nostri figliuoli. Fa' dunque tutto quello che Dio t'ha comandato».16 Ma Iddio ha tolto le ricchezze del padre nostro, e a noi quelle hae dato e a' figliuoli nostri; donde ogni cosa, che ti comandò lo Signore, fae.
17 S'alzò dunque Giacobbe, e caricati i figliuoli e le mogli sopra i cammelli, partì.17 Levossi adunque Jacob; e posti li figliuoli e le mogli sopra i cammelli, andossene.
18 Prese tutte le sue sostanze, i greggi, e tutto quello che aveva acquistato in Mesopotamia, indirizzandosi verso Isacco suo padre nella terra di Canaan.18 E portonne ogni sustanzia e le greggie, ed ve ogni cosa che in Mesopotamia avea acquistato gnendo ad Isaac suo padre nella terra di Canaan.
19 In quel tempo Labano era andato alla tosatura delle pecore, e Rachele portò via gli idoletti del padre suo.19 In quello tempo Laban era ito a tondere le pecore; e Rachel furò li idoli del padre suo.
20 Nè volle Giacobbe far sapere al suocero che egli partiva.20 E nol volse manifestar Iacob allo suocero suo, che fuggisse.
21 Essendo dunque partito con tutto ciò che gli s'apparteneva, passato che ebbe il fiume, andando egli verso il monte Galaad,21 E conciosia cosa che se n'andasse, così egli come ogni cosa ch' era di sua ragione, e il fiume avesse passato, e andasse contra lo monte di Galaad,
22 al terzo giorno Labano seppe che Giacobbe era fuggito.22 nunciato è a Laban, lo di terzo, che Iacob era fuggito.
23 Presi con sè i fratelli, lo inseguì per sette giorni, e lo raggiunse al monte Galaad.23 Il quale, tolti i fratelli suoi, perseguitoe sette dì; e comprese lui nel monte di Galaad.
24 Ma vide in sogno Dio che gli diceva: «Bada bene di non dir niente di duro contro Giacobbe».24 E vidde in sogno, dicendo a lui Iddio: guàr dati, che alcuna cosa aspera non favelli contra Iacob.
25 Questi aveva già stese le tende sul monte. Quegli, avendolo raggiunto co' suoi fratelli, si accampò sul monte medesimo.25 E Iacob avea isteso lo tabernacolo nel monte. Allora quegli, seguitando lui con suoi fratelli, in quello medesimo monte di Galaad puose lo tentorio.
26 E disse a Giacobbe: «Perchè hai fatto questo, di portarmi via le figliuole di nascosto, quasi prigioniere di guerra?26 E disse a Iacob: perchè hai fatto queste cose, che di nascoso hai menato da me le figliuole mie, siccome prigioni degni di morte?
27 Perchè sei voluto fuggire a mia insaputa, senza avvisarmene, ch'io t'avrei accompagnato giubilante con canti e timpani e cetre?27 Perchè volestù fuggire, ch' io non lo sapessi, e non me'l dicesti, acciò ch' io perseguitassi con allegrezza, e con cantici e timpani e ceteri?
28 Non mi hai permesso di baciare i figli e le figlie mie. Hai agito stoltamente. Ora28 Non hai voluto ch' io basci li figliuoli e le figliuole mie; scioccamente hae adoperato. Ed ora in verità
29 potrebbe la mia mano renderti del male; sennonchè, il Dio del padre vostro m'ha detto ieri: - Bada di non dir niente di duro a Giacobbe. -29 la mia mano puote rendere a te male; ma Iddio [ del] padre tuo ieri disse a me: guàrdati, che non favelli contra Iacob niuna cosa dura!
30 Sia pure che tu desiderassi tornare dai tuoi, e ti stesse in cuore la casa del padre tuo; perchè però m'hai rubato i miei dèi?».30 E se a' tuoi desideravi d'andare, e con desi derio era a te la casa del padre tuo, perchè m'hai furati gli dii miei?
31 Rispose Giacobbe: «Quanto all'esser partito a tua insaputa, ebbi paura che tu volessi a forza portarmi via le tue figliuole.31 Rispuose Iacob: io soe perchè io mi sono partito da te, non lo sapendo tu; perchè temetti che per forza non mi tollesti le figliuole tue.
32 Quanto poi al furto del quale mi accusi, chiunque tu trovi avere i tuoi dèi, sarà messo a morte in presenza de' nostri fratelli. Cerca e riprenditi qualunque cosa tu troverai del tuo presso di me». Questo diceva, ignorando che fosse stata Rachele a portar via gli idoletti.32 Ma di quello che tu mi reprendi di furto, appresso qualunque tu troverai gli dii tuoi, sia affogato innanzi agli fratelli suoi; cerca, se alcuna delle tue cose tu trovi appresso di me, tòla. Dicendo queste parole, non sapea che Rachel avea furato gl' idoli.
33 Entrato dunque Labano nella tenda di Giacobbe, di Lia, e delle due ancelle, niente trovò. Quando poi entrò nella tenda di Rachele,33 Ed entrato che fu Laban nel tabernacolo di Iacob e di Lia e di tutte due le serve, non li trovò; ed essendo entrato nel tentorio di Rachel,
34 essa nascose in fretta gli idoli sotto la sella del cammello, e vi si pose a sedere. Frugando egli tutta la tenda, senza niente trovare,34 essa presta ascose gl'idoli sotto lo strame de' cammelli, e sedettevi suso; è cercato ogni tentorio, e nulla trovossi.
35 gli disse: «Non s'adiri il mio Signore, se non posso alzarmi in piedi alla tua presenza, perchè ho ora il consueto incomodo delle donne». Così restò delusa la sua ricerca fatta con tanta sollecitudine.35 E disse: non si adiri lo signore mio, che innanzi a te non mi posso levare; imperciò che secondo la usanza delle femine ora è intervenuto a me. Così schernita è la sollicitudine di quello che cerca.
36 Allora Giacobbe sdegnato lo rimproverò, dicendo: «Per qual mia colpa, o per qual mia offesa ti sei così riscaldato contro di me,36 Ed enfiando Iacob, con rumore disse: per quale mia colpa e per quale peccato così alloperasti dopo me,
37 ed hai frugato tutta la mia suppellettile? Che cos'hai trovato, di tutti gli averi di casa tua? Mettilo qui, innanzi ai fratelli miei ed ai tuoi, e giudicheranno fra me e te.37 ed hae cerco ogni mia ricchezza? Quello che trovasti di tutta la sustanzia della casa tua, poni qui innanzi a' fratelli tuoi, acciò che giudichino intra te e me.
38 Per questo fui con te venti anni? Le tue pecore e le tue capre non furono sterili; io non mangiai dei montoni del tuo gregge;38 Adunque Xx anni servii teco? Le pecore tue e le capre sterili non furo; li montoni della greggia tua non mangiai.
39 se le fiere rapivano qualche capo, non te lo facevo vedere, e ripagavo io tutto il danno; ma tu, tutto quel che veniva rubato, me lo richiedevi.39 Nè preso da bestia mostrai a te; io rendeva ogni danno, e qualunque cosa di furto periva, a me venivi per satisfazione.
40 Giorno e notte, ero bruciato dal sole o dal freddo, ed il sonno se n'andava dagli occhi miei.40 Di di e di notte, di caldo e di freddo moriva; fuggiva anche lo sonno dagli occhi miei.
41 Così io t'ho servito in casa tua per vent'anni: quattordici per le figliuole, e sei per i tuoi greggi; e tu m'hai rimutato la mercede da dieci volte.41 E così per XX anni servii a te nella casa tua, XIIII per le figliuole, e sei per le gregge tue; e in verità tu mi mutasti la mercede mia in dieci volte.
42 Se il Dio di Abramo mio padre, temuto anche da Isacco, non m'avesse assistito, forse ora tu mi rimanderesti spogliato; ma il Signore ha rimirato la mia afflizione, e l'opera delle mie mani, e ieri ti ammonì».42 Se non che Iddio del padre mio Abraam e la paura di Isaac non fosse a me, forse che ora gnudo mi avresti lasciato. l'afflizione mia e la fa tica delle mani mie riguardò Iddio, e perciò riprese te ieri.
43 Rispose Labano: «Le figlie mie ed i figli, ed i greggi tuoi, e tutto quel che tu vedi, son miei; che posso io fare ai figli e nipoti miei?43 E rispose Laban: le figliuole mie e'figliuoli, e le tue gregge e tutte le cose che tu vedi sono mie: che posso io fare ai figliuoli e nepoti miei?
44 Vieni dunque, e stringiamo un patto, che resti in testimonianza fra me e te».44 Vieni adunque, e facciamo patto, acciò che sia testimonianza tra te e me.
45 Prese dunque Giacobbe una pietra, l'alzò in segnale,45 E tolse adunque Iacob una pietra, e dirizzò quella in titolo.
46 e disse ai fratelli: «Portate delle pietre». Quelli, ammassatele, ne fecero un mucchio, e vi mangiarono sopra.46 E disse a' fratelli suoi: arrecate delle pietre. I quali raunanti fecero uno monticello, e mangiarono sopra quello.
47 Labano lo chiamò "Il mucchio del Testimone"; e Giacobbe "Il cumulo della testimonianza"; ciascuno nella propria lingua.47 Il quale chiamò Laban TUMULO DI TESTIMONIO, e Iacob MONTICELLO DI TESTIMONIO,ciascuno secondo la proprietade della lingua sua.
48 Disse Labano: «Questo cumulo farà oggi da testimone fra me e te; perciò gli è stato messo nome Galaad, cioè "Cumulo del testimone".48 E disse Laban: questo tumulo sarà testimonio oggi intra me e te; e perciò sì è chiamato lo nome suo GALAAD, cioè tumulo di testimonio.
49 Vegga il Signore, e sia giudice fra noi quando ci saremo separati,49 (Ed aggiunse Laban, dicendo): riguardi lo Signore, e giudichi intra noi, quando noi ci dipar tiremo l'uno dall'altro,
50 se tu affliggessi le figlie mie, o se tu prendessi altre mogli oltre di loro; non v'è del nostro patto altro testimone che Dio, il quale è presente, e ci vede».50 se tu tormenterae le figliuole mie, e se tu menerae altre mogli che loro; niuno è testimonio del nostro sermone senza Iddio, il quale è presente. Ragguardò,
51 Disse ancora a Giacobbe: «Questo mucchio, e la pietra ch'io ho alzata fra me e te,51 e disse una altra volta a Iacob: certamente questo tumulo, e la pietra che tu dirizzasti, sarà testimonio intra me e te.
52 farà testimonianza; questo mucchio, dico, e questa pietra, siano in testimonianza, se mai io l'oltrepassassi per venire a te, o lo oltrepassassi tu col pensiero di farci del male.52 Io dico che questo tumulo e la pietra sieno in testimonianza; ma se io trapasserò quello, vegnendo a te, ovvero quello trapasserai, pensando male a me,
53 Il Dio d'Abramo, il Dio di Nacor, il Dio de' padri loro, sia giudice fra noi». Giacobbe allora giurò per Quegli che il padre suo Isacco temeva;53 Iddio d'Abraam e Iddio di Nacor giudichi intra noi, Iddio del padre loro. Giurò Iacob per la paura del padre suo Isaac.
54 ed immolate le vittime sul monte, chiamò i suoi fratelli perchè mangiassero del pane. Ed essi, dopo mangiato, vi si fermarono.54 E sacrificati i sacrificii, chiamò i fratelli suoi, acciò che mangiassero lo pane. I quali, quando ebbero mangiato, istettero quivi.
55 Labano poi, levatosi di prima mattina, baciò i figliuoli e le figliuole, li benedisse, e tornò al suo paese.55 Ma Laban, di notte levandosi, basciò i figliuoli suoi e le figliuole, e benedissele; e ritornò nel luogo suo.