Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Apocalisse 18


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Post haec vidi alium ange lum descendentem de caelo, habentem potestatemmagnam; et terra illuminata est a claritate eius.1 Dopo queste cose vidi uno altro angelo che discendeva dal cielo, e aveva potenza grande; e la terra fu illuminata dalla gloria sua.
2 Et clamavit in forti vocedicens: “ Cecidit, cecidit Babylon magna et facta est habitatio daemoniorum etcustodia omnis spiritus immundi et custodia omnis bestiae immundae et odibilis;2 E gridò con forte voce, dicendo: è cascata Babilonia grande, e fatta è abitazione di demonii, e custodia di ogni spirito immondo, e custodia di ogni uccello immoudo e odibile.
3 quia de vino irae fornicationis eius biberunt omnes gentes, et reges terraecum illa fornicati sunt, et mercatores terrae de virtute deliciarum eius divitesfacti sunt! ”.
3 Per che del vino dell' ira della fornicazione sua hanno bevuto tutte le genti; e li re della terra con quella hanno fornicato; e li mercadanti della terra della virtù delle delizie sue sono fatti ricchi.
4 Et audivi aliam vocem de caelo dicentem: “ Exite de illa, populus meus, utne comparticipes sitis peccatorum eius et de plagis eius non accipiatis,4 E udii un' altra voce dal cielo, dicente: uscite di quella, popolo mio, e non siate participevoli dei peccati suoi, e non ricevete le piaghe sue.
5 quoniam pervenerunt peccata eius usque ad caelum, et recordatus est Deusiniquitatum eius.5 Conciosia cosa che li peccati suoi sono pervenuti insino al cielo, e il Signore s'è ricordato della iniquità sua.
6 Reddite illi, sicut et ipsa reddidit, et duplicate dupliciasecundum opera eius; in poculo, quo miscuit, miscete illi duplum.6 Rendete a lei come quella ha renduto a voi; e duplicate le cose doppie secondo le operazioni sue; la bevanda, la quale lei ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo.
7 Quantumglorificavit se et in deliciis fuit, tantum date illi tormentum et luctum. Quiain corde suo dicit: “Sedeo regina et vidua non sum et luctum non videbo”,7 Quanto ella si ha glorificata, e fu in delizie, tanto date a lei tormento e pianto, per che nel suo cuore disse: io siedo regina, e vedova non sono, e il pianto non vederò.
8 ideo in una die venient plagae eius, mors et luctus et fames, et ignecomburetur, quia fortis est Dominus Deus, qui iudicavit illam ”.
8 Per che in un dì veniranno le piaghe sue, la morte, il pianto e la fame; e in fuoco sarà bruciata, per che forte è il Dio il quale giudicarà quella.
9 Et flebunt et plangent se super illam reges terrae, qui cum illa fornicatisunt et in deliciis vixerunt, cum viderint fumum incendii eius,9 E piangeranno e lamentarannosi sopra quella li re della terra, li quali con quella hanno fornicato, e viverono nelle delizie (li mercadanti della terra), quando vederanno il fumo del suo incendio,
10 longe stantespropter timorem tormentorum eius, dicentes: “ Vae, vae, civitas illa magna,Babylon, civitas illa fortis, quoniam una hora venit iudicium tuum! ”.
10 stando lungi per paura de' tormenti suoi, dicenti: guai, guai, quella città grande Babilonia, quella città forte; conciosia che in una ora venne il giudicio suo.
11 Et negotiatores terrae flent et lugent super illam, quoniam mercem eorum nemoemit amplius:11 E li mercadanti della terra piangeranno sopra quella, conciosia che le sue mercanzie non comprarà più alcuno;
12 mercem auri et argenti et lapidis pretiosi et margaritarum, etbyssi et purpurae et serici et cocci, et omne lignum thyinum et omnia vasaeboris et omnia vasa de ligno pretiosissimo et aeramento et ferro et marmore,12 mercadanzie d'oro e argento, e di pietre preziose e di perle, di e bisso e di porpora, e di seta e di coccinio, e di ogni legno tino, e tutti li vaselli di avolio, e tutti li vaselli di pietra preziosa, e di rame e di ferro (e di vetro) e di marmoro,
13 et cinnamomum et amomum et odoramenta et unguenta et tus, et vinum et oleum etsimilam et triticum, et iumenta et oves et equorum et raedarum, et mancipiorumet animas hominum.13 e di cinnamomo, e di odoramenti e di unguenti, e d' incenso e di vino, e d'olio e di fior di farina, di e frumento e di giumenti, e di pecore e di cavalli, e di carrette e di schiavi e anime di uomini.
14 Et fructus tui, desiderium animae, discesserunt a te, etomnia pinguia et clara perierunt a te, et amplius illa iam non invenient.
14 E i pomi desiderosi dell' anima tua sono partiti da te, e tutte le cose grasse e splendide sono mancate da te, e quelle cose più non trovaranno.
15 Mercatores horum, qui divites facti sunt ab ea, longe stabunt propter timoremtormentorum eius flentes ac lugentes,15 Mercadanti delli uomini, li quali sono fatti ricchi, da lei lungi staranno per paura de' tormenti suoi, piangendo e lamentando,
16 dicentes: “ Vae, vae, civitas illamagna, quae amicta erat byssino et purpura et cocco, et deaurata auro et lapidepretioso et margarita,16 e dicendo: guai, guai a quella città grande, la quale era vestita di bisso e porpora e coccino, e deaurata d'oro e pietre preziose e perle!
17 quoniam una hora desolatae sunt tantae divitiae! ”.
Et omnis gubernator et omnis, qui in locum navigat, et nautae et, quotquot mariaoperantur, longe steterunt
17 Conciosia che in una ora saranno disfatte tante ricchezze; e ogni governatore, e ogni uomo li quali nàvigano nel lago, e li nocchieri, e quelli che lavorano in mare, stettero di lungi;
18 et clamabant, videntes fumum incendii eius,dicentes: “ Quae similis civitati huic magnae? ”.18 e gridorono, veggendo il luogo delli incendi suoi, dicendo: chi è simile a questa città grande?
19 Et miserunt pulveremsuper capita sua et clamabant, flentes et lugentes, dicentes: “ Vae, vae,civitas illa magna, in qua divites facti sunt omnes, qui habent naves in mari,de opibus eius, quoniam una hora desolata est!19 E gittorono polvere sopra li capi suoi, e gridarono piangendo e lamentandosi, dicenti: guai, guai a quella città grande, nella quale sono fatti ricchi tutti quelli che avevano navi nel mare, delli prezzi suoi; conciosia cosa che in una ora è desolata.
20 Exsulta super eam, caelum, etsancti et apostoli et prophetae, quoniam iudicavit Deus iudicium vestrum deilla! ”.
20 Allegratevi sopra di lei, o cieli, o santi apostoli e profeti; conciosia cosa che Dio ha giudicato di lei vero giudicio.
21 Et sustulit unus angelus fortis lapidem quasi molarem magnum et misit in maredicens: “Impetu sic mittetur Babylon magna illa civitas et ultra iam noninvenietur.21 E uno angelo forte levò in alto una pietra, quasi come una mola grande, e gettolla in mare, dicendo con questa velocità sarà gettata Babilonia, quella città grande, e da mo avanti non sarà più trovata.
22 Et vox citharoedorum et musicorum et tibia canentium et tuba nonaudietur in te amplius, et omnis artifex omnis artis non invenietur in teamplius, et vox molae non audietur in te amplius,22 E la voce de' citarizzanti, de' musici e di quello che sona la piva e tromba, non si udirà più in quella; e ogni artifice e ogni arte non sarà più trovato in lei; e voce di mola non si udirà più in lei.
23 et lux lucernae non lucebittibi amplius, et vox sponsi et sponsae non audietur in te amplius; quiamercatores tui erant magnates terrae, quia in veneficiis tuis erraverunt omnesgentes,23 E luce di lucerna non lucerà più; e voce del sposo e della sposa non sarà più udita; per che li principi tuoi erano mercadanti nelle terre, conciosia cosa che [nel] li veneficii tuoi hanno errato tutte le genti.
24 et in ea sanguis prophetarum et sanctorum inventus est et omnium, quiinterfecti sunt in terra! ”.
24 E in essa è trovato il sangue de profeti e de' santi, e di tutti quelli li quali sono uccisi in terra.