Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Giudici 5


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Cecineruntque Debora et Barac filius Abinoem in die illo dicen tes:
1 E cantarono in quello dì Debora e Barac figliuolo di Abinoem, e sì dissono;
2 “ Quia comae excussae sunt in Israel,
cum sponte se obtulit populus,
benedicite Domino!
2 Tutti voi i quali (deste e) offeriste oggi per propria volontade le vostre anime a pericolo, benedite Iddio Signore.
3 Audite, reges, percipite auribus, principes;
ego sum, ego sum, quae Domino canam,
psallam Domino, Deo Israel!
3 Udite, re; e pigliate colle vostre orecchie, o voi principi; io sono, lo quale canterò a Dio Signore (il giubilo) e sonerò dinanzi da Dio d' Israel.
4 Domine, cum exires de Seir,
incederes de regione Edom,
terra mota est, caelique stillaverunt, ac nubes stillaverunt aquis;
4 O Signore Iddio, uscendo tu di Seir e passando su per le contrade di Edon, la terra si mosse; e le nuvole incomincioro a gittare gocciole d' acqua.
5 montes fluxerunt a facie Domini Sinai,
a facie Domini, Dei Israel.
5 Tutti i monti corsero inanzi alla faccia di Dio, e Sinai dalla faccia di Dio Signore d' Israel.
6 In diebus Samgar filii Anath,
in diebus Iahel quieverunt semitae; et, qui ingrediebantur per eas,
ambulaverunt per calles devios.
6 Nelli dì di Samgar figliuolo di Anat, e nelli dì di Iael, sì si riposarono le viottole; e quelli che entravano per quelle, sì andarono poi per calli i quali sì erano fuori della via (cioè per cotali luoghi nascosti).
7 Cessaverunt fortes in Israel et quieverunt,
donec surgeres, Debora,
surgeres mater in Israel.
7 E vennero e reposaronsi gli uomini forti d' Israel, d' insino a tanto che si levò suso Debora, e levossi la madre in Israel.
8 Elegerunt deos novos;
tunc erat pugna in portis.
Clipeus et hasta non apparuerunt
in quadraginta milibus Israel.
8 Nuove battaglie elesse Iddio Signore, e le porte de' nostri nemici cacciò a terra; il scudo e la lancia sì apparve in mano a quaranta migliaia di uomini in Israel.
9 Cor meum diligit principes Israel.
Qui sponte obtulistis vos in populo, benedicite Domino!
9 Il mio cuore ama i principi d' Israel: o voi, che per propria vostra volontà vi metteste (e poneste alla morte e) al pericolo, benedite (e ringraziate) Iddio Signore.
10 Qui ascenditis super nitentes asinas
et sedetis super tapetia
et ambulatis in via, loquimini.
10 Voi i quali andate in su asini grassi e puliti (e delicati), e sedete (e istate) a tenere giudicio (e ragione), e andate per la via, (favellate e) dite:
11 Ad vocem eorum,
qui distribuunt aquas ad canales,
ibi narrant iustitias Domini,
iustitias fortitudinis eius in Israel:
tunc descendit populus Domini ad portas.
11 Ove sono atterrati i carri armati (e guasti) ove sono affogati tutti quelli dell' oste de' nemici, qui si dicano le giustizie di Dio Signore e la sua clemenza (e benignità) nelli forti della città d' Israel: e allora iscese giuso il popolo di Dio Signore alle porte, e si prese il principato (e signoria).
12 Surge, surge, Debora;
surge, surge et loquere canticum!
Surge, Barac, et apprehende captivos tuos,
fili Abinoem!
12 Lièvati, lièvati suso, Debora; lièvati, lièvati suso, e favella di questo canto: lièvati suso, Barac figliuolo di Abinoem, e piglia i tuoi pregioni.
13 Tunc descenderunt reliquiae ad inclitos,
populus Domini descendit pro eo in fortibus.
13 Le reliquie del popolo (cioè quegli i quali erano rimasi) sono salvati (e liberati); Iddio Signore con li forti fue vittorioso.
14 Ex Ephraim venerunt principes in vallem
post te, Beniamin, in populis tuis.
De Machir principes descenderunt, et de Zabulon, qui tenent sceptrum, praefecti.
14 Di Efraim sì spense (e uccise) loro in Amalec, e dopo lui di Beniamin nelli tuoi popoli, o Amalec; (della città) di Machir vennero giuso i principi, e di Zabulon, i quali menassero l'oste a combattere.
15 Duces Issachar fuere cum Debora;
sic Barac in vallem missus cum peditibus suis.
In pagis Ruben magna consilia cordis.
15 I duchi d' Issacar sì furono con Debora (e seguitarono), e andarono dietro a Barac, il quale si mise (e diede) a pericolo e alla morte; diviso contro lui Ruben, si manifesta la contenzione de' magnanimi.
16 Quare sedebas inter caulas,
ut audires sibilos tibiae apud greges?
Pagis Ruben magnae investigationes cordis.
16 Perchè abiti tra due termini per udire (il canto e il suono e) il sufolare delle greggie (del bestiame)? diviso contro a lui Ruben, si manifesta la contenzione de' magnanimi.
17 Galaad trans Iordanem quiescebat;
et Dan cur peregrinus vacabat navibus?
Aser habitabat in litore maris
et in portibus morabatur.
17 Galaad di là dal (fiume) Giordano si riposava, e Dan si stava a navicare. Aser si stava alla riva del mare, e istava in su li porti.
18 Zabulon vero obtulit animam suam morti,
et Nephthali super excelsa regionis.
18 Ma Zabulon e Neftali sì puosono alla morte l'anime loro nelle contrade di Merome.
19 Venerunt reges et pugnaverunt,
pugnaverunt reges Chanaan
in Thanach iuxta aquas Mageddo, praedam argenti non tulere!
19 Vennero i re, e combatterono; combatterono i re di Canaan in Tanac a lato all' acque di Mageddo; ma con tutto ciò non tolsero nulla rubando.
20 De caelo dimicaverunt stellae,
cursu suo adversus Sisaram pugnaverunt.
20 Dal cielo fu la vittoria contro a loro; e stando le stelle nell' ordine loro, combatterono contro a Sisara.
21 Torrens Cison traxit cadavera eorum,
torrens proeliorum, torrens Cison; incede, anima mea, fortiter.
21 Il torrente (dell' acqua) di Cison ne menoe i loro corpi morti, lo torrente di Cadumim, lo torrente di Cison; sottometti, anima mia, gli uomini robusti (e forti).
22 Tunc calcaverunt ungulae equorum
in cursu praecipiti fortium suorum.
22 L' unghie de' cavalli caddero, fuggendo troppo forte per luoghi pericolosi, cadendo intra i fortissimi de' loro nemici.
23 Maledicite, Meroz, dixit angelus Domini,
maledicite habitatoribus eius,
quia non venerunt ad auxilium Domini,
in adiutorium Domini in fortibus.
23 Maledite la terra di Meroz, disse l'Angelo di Dio, maledite a' suoi abitatori, imperciò che non vennero in aiuto di Dio Signore, e in aiuto de' suoi uomini fortissimi.
24 Benedicta prae mulieribus Iahel uxor Haber Cinaei,
prae mulieribus tabernaculi benedicatur!
24 Benedetta sia tra le femine Iael moglie di Aber Cineo, e sia benedetta nel suo tabernacolo.
25 Aquam petenti lac dedit
et in phiala principum obtulit butyrum.
25 A colui che domandò bere acqua, sì diede latte; e nella guastarda de' principi sì gli porse il butiro.
26 Sinistram manum misit ad clavum
et dextram ad fabrorum malleum:
percussitque Sisaram quaerens in capite vulneri locum
et tempus valide perforans.
26 Colla mano manca prese il chiavistello, e colla ritta il martello de' fabri; e sì percosse Sisara, cercando nel capo luogo di ferire, e forandogli fortemente la tempia.
27 Inter pedes eius ruit, cecidit, iacebat;
inter pedes eius ruit, cecidit;
ubi ruit, ibi iacebat exanimis.
27 Tra' [suoi] piedi cadde e venne meno e morì; innanzi a' suoi piedi si voltava, e istava in terra, morto e misero.
28 Per fenestram prospiciens eiulabat
mater Sisarae per cancellos:
“Cur moratur regredi currus eius? Quare tardant rotae quadrigarum illius?”.
28 Ragguardando per la finestra, sì istrideva la sua madre, e parlava della sala da cenare, e dicea perchè sì indugia di tornare il suo carro? perchè hanno tanto tardato di tornare i suoi carri?
29 Una sapientior ceteris uxoribus respondit ei,
et ipsa sibi repetit verba illius:
29 Ma. una, più savia tra tutte le altre mogli, respuose queste parole alla suocera sua:
30 “Certo nunc dividunt inventa spolia, unam, duas feminas singulis viris;
duas vestes diversorum colorum
Sisarae in praedam;
unam, duas texturas discolores
collo meo in praedam”.
30 Forse che ora divide la robba; e una delle più belle femine che vi sono sì gli si elegge (e piglia); vestimenta di diversi colori sono (portate e) date a Sisara in preda, e varie masserizie (e belle e) per ornamento di (gola e di) collo si piglia.
31 Sic pereant omnes inimici tui, Domine!
Qui autem diligunt eum, rutilent,
sicut sol in ortu suo splendet ”.
31 Così periscano (e vengano meno), o Dio Signore, tutti i tuoi nemici; ma coloro i quali t' amano, come il sole riluce (e risplende) quando si lieva, così risplendano.
32 Quievitque terra per quadraginta annos.
32 E riposossi la terra (e istette in pace) XL anni.