Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Giudici 18


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 In diebus illis non erat rex in Israel, et tribus Dan quaere bat possessionem sibi, ut habitaret in ea; usque ad illum enim diem inter ceteras tribus sortem non acceperat.1 In quello tempo non era re in Israel, e la schiatta di Dan sì andava cercando una possessione per abitarvi dentro; imperciò insino a quello dì, tra l'altre schiatte, non avea preso la sorte sua.
2 Miserunt igitur filii Dan stirpis et familiae suae quinque viros fortissimos de Saraa et Esthaol, ut explorarent terram et diligenter inspicerent, dixeruntque eis: “ Ite et considerate terram ”. Qui cum venissent in montem Ephraim usque ad domum Michae, pernoctaverunt ibi.2 E mandarono i figliuoli di Dan cinque uomini fortissimi della schiatta della loro famiglia di Saraa ed Estaol, acciò che ispiassono la terra diligentemente e le ponesson mente, e dissono loro: andate e considerate la terra. I quali andando, ed essendo venuti nel monte di Efraim, ed entrassono nella casa di Mica, e si riposassono quivi;
3 Cum essent prope domum Michae, agnoscentes vocem adulescentis Levitae declinaverant illuc dicentes ad eum: “ Quis te huc adduxit? Quid hic agis? Quam ob causam huc venire voluisti? ”.3 e conoscendo la voce di quello giovane (prete) della schiatta di Levi, e usando nel luogo dove abitavano, sì gli dissono: chi ti menò qua? e che fai tu qui? per quale cagione se' venuto qua?
4 Qui respondit eis: “ Haec et haec praestitit mihi Michas et me mercede conduxit, ut sim ei sacerdos ”.4 Il quale rispuose loro: queste cose m' ha prestate e date Mica; e sì mi recò a casa per prezzo, acciò che gli sia suo prete.
5 Rogaveruntque eum, ut consuleret Deum, ut scire possent an prospero itinere pergerent, et res haberet effectum.5 E pregaronlo costoro, che domandasse consiglio da Dio, per ciò che potessono sapere, se loro andavano sicuramente nel loro viaggio, e se il fatto loro venisse in effetto.
6 Qui respondit eis: “ Ite cum pace; Dominus respicit viam vestram et iter, quo pergitis ”.
6 Il quale sì rispuose loro: andate in pace, Iddio ragguarda la via vostra, e sì è con esso voi per la via che fate.
7 Euntes itaque quinque viri venerunt Lais videruntque populum habitantem in ea absque ullo timore iuxta Sidoniorum consuetudinem, securum et quietum, nullo eis penitus resistente, magnarumque opum et procul a Sidoniis neque in societate cum Syria.
7 E andando questi cinque uomini, sì vennero in Lais, e videno il popolo che abitava senza paura alcuna, secondo l' usanza di quelli di Sidonia, sicuro e quieto, al quale nullo popolo contrastava per alcuno modo, e di grande ricchezza, e di lungi da Sidone, e ancora da tutti quanti gli uomini spartito.
8 Reversique ad fratres suos in Saraa et Esthaol et quid egissent sciscitantibus, responderunt:8 E ritornati a' fratelli loro in Saraa ed Estaol, e ciò che avessono fatto ispiando, sì rispuoseno:
9 “ Surgite, et ascendamus adversus eos. Vidimus enim terram valde opulentam et uberem, et vos neglegetis? Nolite cessare; eamus et possideamus eam.9 Levatevi (suso), e andiamo suso a loro; imperciò che noi abbiamo veduto la terra molto grassa (e ricca) e abbondevole; non siate negligenti, nè non vogliate cessare; andiamo, e sì la possediamo, e non sarà fatica alcuna.
10 Intrabimus ad securos in regionem latissimam; tradetque nobis Deus locum, in quo nullius rei est penuria eorum, quae sunt in terra ”.
10 Noi entreremo a coloro, che si stanno sicuramente, in contrada larghissima; e daracci Iddio luogo, nel quale di niuna cosa è penuria (e carestia) di quelle (cose) che nascono nella terra.
11 Profecti igitur sunt de cognatione Dan, de Saraa et Esthaol, sescenti viri accincti armis bellicis.11 E partìronsi (della schiatta e) del parentado di Dan, cioè di Saraa ed Estaol, uomini secento, tutti armati con arme da offendere.
12 Ascendentesque castrametati sunt in Cariathiarim Iudae, qui locus ex eo tempore Castrorum Dan nomen accepit et est post tergum Cariathiarim.12 Salendo suso, istettero in Cariatiarim di Giuda; il quale luogo, da quello tempo, sì si chiamò IL CAMPO DI DAN, ed è di dietro a Cariatiarim.
13 Inde transierunt in montem Ephraim.
Cumque venissent usque ad domum Michae,
13 E quindi sì passarono nel monte di Efraim. Ed essendo venuti alla casa di Mica,
14 dixerunt quinque viri, qui prius missi fuerant ad considerandam terram Lais, fratribus suis: “ Nostis quod in domibus istis sit ephod et theraphim et sculptile atque conflatile? Videte quid vobis placeat, ut faciatis ”.14 disseno quelli cinque uomini, li quali erano istati mandati in prima a considerare la terra di Lais, a (tutti) gli altri loro fratelli: sapete voi (o avete udito), che in questa casa sia la pianeta e il camiscio (e tutte le cose da prete) e un' imagine rilevata e vota dentro (per idolo); ponete mente quello che vi piace di fare.
15 Et, cum paululum declinassent, ingressi sunt domum adulescentis Levitae, domum Michae, salutaveruntque eum verbis pacificis.15 E partìrsi uno poco quelli cinque ch' erano in casa di Mica, ed entrarono nella casa di quello prete giovane; e sì lo salutarono con parole pacifiche.
16 Sescenti autem viri, ita ut erant armati, stabant ante ostium.16 Ma quelli seicento uomini, così come erano armati, istavano dinanzi l'uscio.
17 At illi, qui ingressi fuerant domum iuvenis, sculptile et ephod et theraphim atque conflatile tulerunt; et sacerdos stabat ante ostium et sescenti viri armati.17 E coloro, i quali erano entrati nella casa di questo giovane, si sforzavano di torre (questo idolo) il camiscio e la pianeta e tutto l'altro fornimento da prete. E il prete si stava dinanzi all'uscio, e quelli seicento uomini armati aspettavano uno poco da lungi.
18 Tulerunt igitur, qui intraverant domum, sculptile, ephod et theraphim atque conflatile. Quibus dixit sacerdos: “ Quid facitis? ”.18 E tolsono questi uomini, che erano entrati, la imagine dell' idolo e il camiscio e paramento del prete. Ai quali sì disse il prete: che facete voi?
19 Cui responderunt: “ Tace et pone digitum super os tuum venique nobiscum, ut habeamus te patrem et sacerdotem. Quid tibi melius est, ut sis sacerdos in domo unius viri, an in una tribu et familia in Israel? ”.19 Al quale respuosono costoro: taci, e poni lo dito sopra la bocca tua, e vièntene con esso noi, acciò che t'abbiamo per padre e per prete. Quale cosa ti mette meglio, o che tu sii prete d'uno uomo, o d'una schiatta e d'una famiglia in Israel?
20 Et gavisus est sacerdos tulitque ephod et theraphim ac sculptile et profectus est in medio populi.
20 La qual cosa udendo questo prete, consentì alle parole loro, e tolse il paramento da prete e la imagine rilevata e gl' idoli, e andossene con loro.
21 Qui cum pergerent et ante se ire fecissent parvulos et iumenta et omne, quod erat pretiosum,21 I quali, andando, feceno andare dinanzi da loro i fanciulli e (le cavalle le quali portavano queste cose e ancora) il bestiame e ancora ogni cosa preziosa (la quale era in casa di Mica).
22 iamque a domo Michae essent procul, viri, qui habitabant in aedibus prope domum Michae, convocati secuti sunt filios Dan22 Essendo costoro dalla lunga della casa di Mica, gli uomini i quali abitavano nella casa di Mica (dove istava il bestiame), tutti gridarono insieme, e sì gli seguitarono,
23 et post tergum clamare coeperunt. Qui cum respexissent, dixerunt ad Micham: “ Quid tibi vis? Cur concurritis? ”.23 e cominciarono a gridare loro dietro. I quali avendo posto insememente dietro, dissero a Mica: che vuogli tu? perchè gridi?
24 Qui respondit: “ Deos meos, quos mihi feci, tulistis, et sacerdotem et omnia, quae habeo, et dicitis: “Quid tibi est?” ”.24 Il quale rispuose loro: gli dii miei, li quali io mi feci, avete tolti, e il prete, e ciò ch' io avea; e dite che hai tu?
25 Dixeruntque ei filii Dan: “ Cave, ne ultra loquaris ad nos, et irruant in te viri animo concitati, et ipse cum omni domo tua pereas ”.25 E dissergli i figliuoli di Dan: guarda che non gridi nè favelli più, acciò che [non] vengano a te questi uomini (turbati) con l' animo concitato, [e non] perischi insieme con tutta la casa [tua].
26 Et sic, coepto itinere, perrexerunt. Videns autem Michas quod fortiores se essent, reversus est in domum suam.
26 E (dette queste parole,) preso il cammino, sì se n'andarono. E veggendo Mica, ch' erano più forti di lui, si tornò a casa sua.
27 Sescenti autem viri tulerunt, quod Michas fecerat, et sacerdotem eius veneruntque in Lais ad populum quiescentem atque securum et percusserunt eos in ore gladii urbemque incendio tradiderunt,27 E questi secento uomini sì tolsono il prete, e tutte l'altre cose [dette] di sopra; e vennero in Lais a quello popolo che si stava e non si guardava, ed entrarono dentro (cui tutti gli percossono, e uccisono), e miseno alle punta delle coltella; e miseno al fuoco la cittade,
28 nullo penitus ferente praesidium, eo quod procul habitarent a Sidone neque cum Syria haberent quidquam societatis ac negotii.
Erat autem civitas sita in regione Rohob; quam rursum exstruentes habitaverunt in ea,
28 non essendo persona niuna la quale desse loro aiuto, perchè abitavano molto da lungi da loro quelli di Sidonia, e perchè non aveano ancora con uomo alcuno a fare nulla in compagnia alcuna. Ed era la cittade edificata nella contrada di Roob; la qual cittade riedificando da capo, sì abitarono dentro,
29 vocato nomine civitatis Dan iuxta vocabulum patris sui, quem genuerat Israel, quae prius Lais dicebatur.29 appellando il nome della cittade DAN, secondo il nome del suo padre, il quale avea generato (e avuto) Israel; la quale prima si chiamava LAIS.
30 Posueruntque sibi sculptile; et Ionathan filius Gersam filii Moysi ac filii eius sacerdotes erant in tribu Dan usque ad diem captivitatis terrae;30 E puosonsi quella imagine rilevata (per loro iddio); e Ionatan, figliuolo di Gersam figliuolo di Moisè, e i suoi figliuoli feceno preti nella ischiatta di Dan, insino al dì che furono pregioni.
31 mansitque apud eos idolum Michae omni tempore, quo fuit domus Dei in Silo.
31 E istette appo loro l'idolo di Mica ogni tempo che fue la casa di Dio in Silo. In quelli di non era re in Israel.