Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Deuteronomio 25


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Si fuerit causa inter aliquos, et interpellaverint iudices, quem iustum esse perspexerint, illi iustitiae palmam dabunt; quem impium, condemnabunt impietatis.1 Se sarà piato (o questione) tra alcune persone, e anderanno alli giudici a porre ciascuno la sua ragione del loro piato, quello che i giudici vederanno (e giudicheranno) che sia giusto, daranno a colui (che hae ragione la vittoria e) la palma della giustizia; e colui che non avrà la ragione, (sarà falso quello che dice, e) condannerannolo siccome empio (e malvagio).
2 Sin autem iudex eum, qui peccavit, dignum viderit plagis, prosternet et coram se faciet verberari; pro mensura peccati erit et plagarum modus,2 E se vederanno colui che hae peccato, (e detto falso) che sia degno d'essere martoriato (e bat tuto), getterannolo a terra, e dinanzi a sè sì lo faranno battere e percuotere. Secondo come è grande (la colpa e) il peccato, così saranno grandi le piaghe (e la pena che gli daranno);
3 ita dumtaxat, ut quadragenarium numerum non excedant, ne ultra percussus plagis multis et foede laceratus ante oculos tuos abeat frater tuus.
3 fuori che non passeranno il numero tassato, cioè quaranta colpi (con quello che sia battuto gli daranno) acciò che, troppo sozzamente (battuto e) la cerato, non istia isteso in terra dinanzi agli occhii tuoi il fratello tuo.
4 Non ligabis os bovis terentis in area fruges tuas.
4 Non legherai la bocca del bue, il quale trita (e batte) la biada tua nell’aia (tua).
5 Quando habitaverint fratres simul, et unus ex eis absque filio mortuus fuerit, uxor defuncti non nubet foras alteri, sed accipiet eam frater eius uxorem et suscitabit semen fratris sui;5 E quando o due o più fratelli (istaranno e) abiteranno insieme, e l'uno di costoro sarà morto e sanza figliuoli, la moglie di colui morto non (torrà e non) si mariterà ad alcun'altra persona; ma il fratello di quello, il quale è morto, sì la torrà per moglie, e sì susciterà il seme del suo fratello (cioè farà sì che da lei abbia figliuoli, se potrà).
6 et primogenitum ex ea filium nomine illius appellabit, ut non deleatur nomen eius ex Israel.6 E quello figliuolo il quale nascerà di lei in prima, averà nome per lo padre suo, acciò che non si spenga (e non venga meno) il suo nome in Israel.
7 Sin autem noluerit accipere uxorem fratris sui, quae ei lege debetur, perget mulier ad portam civitatis et interpellabit maiores natu dicetque: “Non vult frater viri mei suscitare nomen fratris sui in Israel nec me in coniugium sumere”;7 Ma se il fratello non vorrà torre per moglie la moglie del suo fratello, la quale sì gli conviene secondo la legge, anderà la femina (la quale è rimasa vedova) alla porta della città; e sì parlerà alli maggiori (e alli più nobili) della città, e sì dirà loro: il fratello del mio marito (che è morto) non vuole suscitare d'avere figliuoli del suo fratello, cioè non mi vuole törre per sua mogliere.
8 statimque accersiri eum facient et interrogabunt. Si responderit: “Nolo eam uxorem accipere”,8 E incontanente costoro il faranno venire dinanzi da loro, e sì ' l domanderanno; e se rispon derà loro, che non la voglia torre per moglie,
9 accedet mulier ad eum coram senioribus et tollet calceamentum de pede eius spuetque in faciem illius et dicet: “Sic fit homini, qui non aedificat domum fratris sui”.9 anderà a lui la femina, e dinanzi a questi antichi, e sì torrà il calzaio (o la scarpetta) de' piedi suoi, e sì gli sputerà nella faccia, e dirà: così sarà fatto all'uomo che non (vuole nè) edifica la casa del suo fratello.
10 Et vocabitur nomen illius in Israel: “Domus discalceati”.
10 E sarà chiamato il nome suo, in Israel, CASA DI DISCALZAMENTO.
11 Si habuerint inter se iurgium viri, et unus contra alterum rixari coeperit, volensque uxor alterius eruere virum suum de manu fortioris, miserit manum et apprehenderit verenda eius,11 Se due uomini avranno parole o turbazione insieme, e l'uno all'altro comincerà a dare, e la moglie dell' uno vorrà trarlo della mano di colui il quale è più forte (che non è il suo marito, e anderà) e piglierà colui di sotto per la natura colla sua mano (mettendogliele sotto, cioè che la femina metta la mano sotto all'uomo);
12 abscides manum illius nec flecteris super eam ulla misericordia.
12 fa che tu le mozzi la mano, e non tinchi nerai ad averle misericordia alcuna.
13 Non habebis in sacculo tuo diversa pondera maius et minus;13 Non avrai (nè non torrai) nel tuo sacco (o in altro luogo) pesi diversi, cioè maggiore e minore.
14 nec erit in domo tua ephi maius et minus.14 Nè (terrai nè) sarà nella casa tua uno (staio e uno) moggio grande e piccolo.
15 Pondus habebis iustum et verum, et ephi iustum et verum erit tibi, ut multo vivas tempore super terram, quam Dominus Deus tuus dederit tibi.15 Tu avrai il peso giusto e vero; il moggio (e lo staio) uguale e vero (averai e) terrai, acciò che tu viva molto tempo sopra la terra, la quale Iddio tuo Signore t'avrà data.
16 Abominatur enim Dominus tuus eum, qui facit haec, et aversatur omnem iniustitiam.
16 Iddio certo hae in abbominazione colui che fa queste cose; e sì è contro ad ogni ingiustizia.
17 Memento quae fecerit tibi Amalec in via, quando egrediebaris ex Aegypto;17 Ricòrdati di quello che ti feceAma lec nella via, quando tu uscivi d'Egitto;
18 quomodo occurrerit tibi et omnes extremos agminis tui, qui lassi residebant, ceciderit, quando tu eras fame et labore confectus, et non timuerit Deum.18 come ti venne incontro, e quegli ch' erano ultimi nelle tue ischiere (cioè nella coda) i quali erano lassi (e affaticati) e riposavansi, come gli uccise, quando tu eri istanco di fame e di fatica, e non ebbe paura alcuna di Dio.
19 Cum ergo Dominus Deus tuus dederit tibi requiem a cunctis per circuitum inimicis tuis in terra, quam tibi daturus est, delebis nomen Amalec sub caelo: cave, ne obliviscaris!
19 Adunque, quando Iddio t'avrà dato requie (e riposo), e avratti sottomesso tutte le nazioni din torno nella terra ch' egli thae promessa, fa che (tu ispenghi il nome, cioè d'Amalec, e che) di sotto al cielo mai non sia ricordanza di lui, e che non tesca di mente (cioè) di spegnerlo, (però che sarà liberazione di malo esempio, cioè d'Amalec).