Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Erant autem appropinquan tes ei omnes publicani et pec catores, utaudirent illum.1 Ed eransi approssimati a quello li pubblicani e peccatori, acciò udissero quello.
2 Et murmurabant pharisaei et scribae dicentes: “ Hicpeccatores recipit et manducat cum illis ”.2 E gli Scribi e Farisei mormoravano (di Iesù) e dicevano questo riceve (pubblicani e) peccatori, e mangia con loro.
3 Et ait ad illos parabolam istamdicens:3 E Iesù disse a loro questa similitudine:
4 “ Quis ex vobis homo, qui habet centum oves et si perdiderit unam exillis, nonne dimittit nonaginta novem in deserto et vadit ad illam, quaeperierat, donec inveniat illam?4 Qual è quello di voi, il quale avendo cento pecore, e perdendone una di quelle cento, non lascia egli le novantanove nel deserto, e va dietro a quella ch' era perduta, insino che l'ha ritrovata?
5 Et cum invenerit eam, imponit in umeros suosgaudens5 E ritrovata ch' egli l'ha, rallegrasi e pònesela in su le spalle;
6 et veniens domum convocat amicos et vicinos dicens illis: “Congratulaminimihi, quia inveni ovem meam, quae perierat”.6 e torna a casa, e chiama gli vicini e gli amici, e dice a loro: rallegratevi meco, imperò ch' io ho ritrovato la pecora ch' io avea perduta.
7 Dico vobis: Ita gaudium erit incaelo super uno peccatore paenitentiam agente quam super nonaginta novem iustis,qui non indigent paenitentia.
7 E così vi dico: più allegrezza sarà in cielo di uno peccatore che torni a penitenza, che di novantanove giusti li quali non hanno bisogno di fare penitenza.
8 Aut quae mulier habens drachmas decem, si perdiderit drachmam unam, nonneaccendit lucernam et everrit domum et quaerit diligenter, donec inveniat?8 Ovvero qual femina è che abbia dieci dramme, e se ella ne perde una, non accende ella la lucerna, e cerca tutta la casa diligentemente, tanto che l'abbia trovata?
9 Etcum invenerit, convocat amicas et vicinas dicens: “Congratulamini mihi, quiainveni drachmam, quam perdideram”.9 E quando l' ha ritrovata, ella chiama le amiche e le vicine, e dice: rallegratevi con meco, imperò ch' io ho ritrovata la dramma ch' io avea perduta.
10 Ita dico vobis: Gaudium fit coramangelis Dei super uno peccatore paenitentiam agente ”.
10 E io così dico a voi: sarà (maggiore) allegrezza in cielo, dinanzi alli angioli di Dio, di uno peccatore che torni a penitenza.
11 Ait autem: “ Homo quidam habebat duos filios.11 Disse adunque: fu uomo ch' ebbe due figliuoli.
12 Et dixit adulescentior exillis patri: “Pater, da mihi portionem substantiae, quae me contingit”. Etdivisit illis substantiam.12 E il più giovine disse al padre: padre, dammi la parte mia di quello che mi tocca, che tu hai. E il padre diedeli.
13 Et non post multos dies, congregatis omnibus,adulescentior filius peregre profectus est in regionem longinquam et ibidissipavit substantiam suam vivendo luxuriose.13 E dopo alquanti giorni, radunato ch' ebbe ciò che il padre gli avea dato, andò in lontano paese; e quivi consumò tutta la sua sostanza, vivendo lussuriosamente.
14 Et postquam omniaconsummasset, facta est fames valida in regione illa, et ipse coepit egere.14 E quando ebbe consumato ogni cosa, avvenne che in quello paese (venne tanta carestia che) la fame v'era grandissima; onde egli incominciò avere grande necessità (e fame).
15 Et abiit et adhaesit uni civium regionis illius, et misit illum in villam suam,ut pasceret porcos;15 E (per scampare la vita sua dalla fame) puosesi per fante di uno cittadino di quelle contrade; e mandollo in villa sua a pascere li porci.
16 et cupiebat saturari de siliquis, quas porci manducabant,et nemo illi dabat.16 Onde egli venne a tanto che desiderava (di saziarsi e) d'empirsi il ventre di quelli cibi che mangiavano gli porci; e niuno gliene dava.
17 In se autem reversus dixit: “Quanti mercennarii patrismei abundant panibus, ego autem hic fame pereo.17 E quello, tornando in sè medesimo, disse: oh quanti mercenarii abbondano di pane nella casa del mio padre; e io mi moro di fame!
18 Surgam et ibo ad patrem meumet dicam illi: Pater, peccavi in caelum et coram te18 Onde io mi voglio levare, e andare al padre mio, e dirgli padre mio, io ho peccato in cielo (e) in terra) e dinanzi da te.
19 et iam non sum dignusvocari filius tuus; fac me sicut unum de mercennariis tuis”.19 E già non son degno di esser chiamato tuo figliuolo; ma fa a me sì come a uno de' tuoi mercenarii.
20 Et surgensvenit ad patrem suum.
Cum autem adhuc longe esset, vidit illum pater ipsius et misericordia motus estet accurrens cecidit supra collum eius et osculatus est illum.
20 E levossi, e venne al padre suo. E inanzi che giugnesse a casa, il padre della lunga l' ebbe veduto; e vedendolo ebbe misericordia di lui, e andogli incontra, e abbracciollo e basciollo.
21 Dixitque eifilius: “Pater, peccavi in caelum et coram te; iam non sum dignus vocarifilius tuus”.21 E il figliuolo disse al padre: padre, io ho peccato in cielo (e in terra) e dinanzi a te, e non son degno di esser chiamato tuo figliuolo.
22 Dixit autem pater ad servos suos: “Cito proferte stolamprimam et induite illum et date anulum in manum eius et calceamenta in pedes22 Allora disse il padre alli servi suoi: andate presto, e togliete il più nobile vestimento ch' è in casa, e vestitelo; e arrecate l'anello, e ponetelo nelle sue mani, e il calzamento ne' suoi piedi.
23 et adducite vitulum saginatum, occidite et manducemus et epulemur,23 E pigliate il vitello saginato ( ch' è più grasso), e uccidetelo, acciò che manuchiamo e facciamo (nozze e) festa.
24 quia hicfilius meus mortuus erat et revixit, perierat et inventus est”. Et coeperuntepulari.
24 Imperò che questo mio figliuolo era morto, e ora è resuscitato; perduto, ed ello è ritrovato. E (giunto che fu a casa) cominciorono a mangiare e fare grande festa.
25 Erat autem filius eius senior in agro et, cum veniret et appropinquaretdomui, audivit symphoniam et choros25 Allora il figliuolo maggiore era nel campo; e tornando, e approssimandosi a casa, udì li canti e suoni, e gl' instrumenti della festa.
26 et vocavit unum de servis et interrogavitquae haec essent.26 Chiamò uno de' servi, e dimandollo che era quello.
27 Isque dixit illi: “Frater tuus venit, et occidit patertuus vitulum saginatum, quia salvum illum recepit”.27 Rispose il servo e disse: il tuo fratello è ritornato, e che il tuo padre avea morto il vitello (grasso saginato), perchè l' ha trovato salvo.
28 Indignatus est autem etnolebat introire. Pater ergo illius egressus coepit rogare illum.28 E quello indignossi, e non volea entrare in casa. Allora il padre di quello uscì fuori a lui, ? cominciò a pregare quello.
29 At illerespondens dixit patri suo: “Ecce tot annis servio tibi et numquam mandatumtuum praeterii, et numquam dedisti mihi haedum, ut cum amicis meis epularer;29 E colui rispose, e disse: tu sai ch' io ti ho servito cotanti anni, e mai non feci contro il tuo comandamento, e già mai non mi desti uno capretto, ch' io mangiassi con gli compagni miei.
30 sed postquam filius tuus hic, qui devoravit substantiam tuam cum meretricibus,venit, occidisti illi vitulum saginatum”.
30 E questo altro tuo figliuolo ch' è tornato, il quale ha consumato la sua parte con le meretrici (vivendo lussuriosamente), hai per lui ucciso il vitello (grosso e) saginato.
31 At ipse dixit illi: “Fili, tu semper mecum es, et omnia mea tua sunt;31 E il padre gli disse: figliuolo, tn sei sempre meco, e ciò ch' io ho sì è tuo.
32 epulari autem et gaudere oportebat, quia frater tuus hic mortuus erat etrevixit, perierat et inventus est” ”.
32 Ma pure ci conviene fare festa (e convito) e mangiare, imperò che questo tuo fratello era morto, ed è resuscitato; era perito, ed è ritrovato.