Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Baruc 6


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Exemplum epistulae, quam mi sit Ieremias ad abducendos cap tivos inBabyloniam a rege Babyloniorum, ut nuntiaret illis secundum quod praeceptum estei a Deo. Propter peccata, quae peccastis ante Deum, abducemini in Babyloniam captivi aNabuchodonosor rege Babyloniorum.1 Per li peccati, che voi commetteste inanzi a Dio, sarete menati in prigione in Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia.
2 Ingressi itaque in Babylonem, eritis illicannis pluribus et tempus longum usque ad generationes septem; post hoc autemeducam vos inde cum pace.2 Ed entrati in Babilonia, starete ivi molti anni, e per lungo tempo, infino a VII generazioni; e dopo questo vi menerò indi con pace.
3 Nunc autem videbitis in Babylone deos argenteos etaureos et ligneos in umeris portari, ostentantes metum gentibus.3 Ma ora vederete in Babilonia li iddii d'oro e d'argento e di pietra e di legno nelli omeri esser portati, dimostranti paura (e maraviglia) alle genti.
4 Cavete ergo,ne et vos assimilati assimilemini alienigenis, et metus vos capiat in ipsis.4 Adunque vedete acciò che voi non siate fatti simili a quelli fatti d'altrui, e pieni di paura, e la paura vi pigli in loro.
5 Videntes turbam ante et retro adorantem eos, dicite autem in corde vestro: “Te oportet adorare, Domine ”.5 E veduta la turba di dietro e dinanzi, adoranti dite nelli vostri cuori: o Signore, conviene che tu sii adorato.
6 Angelus enim meus vobiscum est; ipse autemexquiret animas vestras.6 E lo mio angelo si è con voi; e io medesimo richiederò le vostre anime.
7 Nam lingua eorum polita a fabro; ipsa etiam inaurataet inargentata falsa sunt et non possunt loqui.7 Però che la loro lingua sì è pulita dal fabbro, e anco è inorata e inargentata; e sono falsi, e non possono parlare.
8 Et sicut virgini ornatumamanti, accepto auro fabricantur8 E sì come alla vergine amante piacciono li belli vestimenti, così si toglie l'oro, e sonne fabbricati.
9 coronas super capita deorum suorum. Interdumautem accidit etiam, ut sacerdotes, subtrahentes a diis aurum et argentum,erogent illud in semetipsos9 E hanno certamente corone d'oro sopra i loro capelli, loro iddii; onde sottraono li sacerdoti da loro oro e argento, e quello si tolgono per loro medesimi.
10 et dent ex ipso et prostitutis in lupanari. Etornant illos ut homines vestimentis, deos argenteos et aureos et ligneos.10 E dànno di quello a quelle tengono mala vita, e ornano le meretrici; e quando ancora ricevono quello dalle meretrici, adornano i loro iddii.
11 Hiautem non liberantur ab aerugine et tinea.11 Ma questi non sono liberati dalla ruggine e dalla tignuola.
12 Opertis illis veste purpurea,extergunt faciem eorum propter pulverem domus, qui est plurimus super eos.12 E coperti quelli di veste di porpora, forbono le loro faccie per la polvere della casa, la quale polvere v'è molto grande tra loro.
13 Etsceptrum habet ut homo, iudex regionis, qui in se peccantem non interficiet.13 E hanno la verga regale (in mano nella casa) come uno uomo, come lo giudice della contrada, il quale non uccide quello che pecca contro a loro.
14 Habet etiam gladium in manu dextera et securim, se autem de bello et alatronibus non liberabit. Unde notum est quia non sunt dii;14 E anche hanno in mano lo coltello e la scure; ma sè della battaglia e dalli ladroni non lìberano; per la qual cosa vi sia manifesto, che non sono iddii.
15 non ergotimueritis eos.
Sicut enim vas hominis confractum inutile fit, tales sunt dii eorum.
15 Adunque non li abbiate in riverenza; però che come lo vaso dell' uomo, rotto, si fa sanza utilità, così sono fatti i loro iddii.
16 Collocatis illis in domo, oculi eorum pleni sunt pulvere ex pedibusintroeuntium.16 E posti quelli e ordinati nella casa, li loro occhi sono pieni di polvere dai piedi di quelli che v' entrano.
17 Et sicut alicui, qui regem offendit, circumsaeptae sunt aulae,tamquam ad mortem ducto, domus eorum muniunt sacerdotes ostiis et clausuris etseris, ne a latronibus exspolientur.17 E come sono chiuse le porte a colui il quale offende lo re, ovvero come lo morto portato al sepolcro, così guardano li sacerdoti li usci con chiusure e con istanghe, acciò che non siano spogliati da' ladroni.
18 Lucernas accendunt et quidem plures quamsibi ipsis, quarum nullam videre possunt.18 E accendono le lucerne a loro, e molte, delle quali non possono vedere niuna, (cioè quelli iddii non le possono vedere); ma sono come le travi nelle case.
19 Sunt autem sicut trabes in domo;corda vero eorum dicunt elingere serpentes, qui de terra sunt; dum comedunt eoset vestimentum eorum, non sentiunt.19 E i loro cuori dicono che leccano li serpenti, li quali sono di terra, quando li mangiano e le loro vestimenta, e nulla sentono.
20 Nigrae fiunt facies eorum a fumo, qui indomo fit.20 Le loro faccie sono nere per lo fumo lo quale si fa nella casa.
21 Super corpus eorum et super caput volitant noctuae et hirundines etaves, similiter et cattae.21 E le nottole volano sopra [il loro corpo e] il loro capo, e le rondini e li uccelli, e simigliantemente li gatti (e barbagianni).
22 Unde scietis quia non sunt dii; non ergotimueritis eos.
22 Per la quale cosa sappiate che non sono iddii. Adunque non li temete.
23 Aurum enim, quod circa se habent ad speciem, nisi aliquis exterseritaeruginem, non fulgebit; neque enim, cum conflabantur, sentiebant.23 E anche l' oro, ch' elli hanno, è ad ornamento; e se non che alcuno forbe la ruggine loro, non risplenderebbono; e quando ci era soffiato (trombe), non sentivano nulla.
24 Ex omnipretio empta sunt, in quibus spiritus non est.24 E sono comperati d'ogni prezzo, nelli quali non è lo spirito.
25 Sine pedibus, in umerisportantur, ostentantes ignobilitatem suam hominibus; confunduntur et, quiexcolunt ea,25 E sono portati sanza piedi in su le spalle, dimostranti la sua vergogna alli uomini. E siano anche confusi quegli che li adorano.
26 propter quod, ne forte cadat in terram, per ipsos erigetur.Neque, si quis illud erectum statuerit, per semetipsum movebitur neque, siinclinatum fuerit, erigetur; sed sicut mortuis munera illis apponuntur.26 Però (che) se caderanno in terra, non [si] leveranno da sè medesimi; e anche se niuno lo leverà suso, non starà fermo per sè; ma istarà, come morto, appiccato alli omeri di colui che lo tiene.
27 Hostias vero eorum sacerdotes eorum vendunt et abutuntur; similiter et uxoreseorum, ex ipsis partes sale condientes, neque mendico neque infirmo aliquidimpertiunt. De sacrificiis eorum menstruatae et fetae contingunt.27 I loro sacerdoti vendono le loro ostie, e usano in mala parte; somigliantemente le femmine loro, divellendo, non fanno parte nè ad infermo nè a mendicante.
28 Scientesitaque ex his quia non sunt dii, ne timueritis eos.
28 E del loro sacrificio ne toccano feccia e altra bruttura. Sappiendo certo per questo che non sono iddii, non li temete.
29 Unde enim vocabuntur dii? Quia mulieres apponunt diis argenteis et aureis etligneis,29 E onde sono chiamati iddii? Però che le femine pongono ostie alli iddii dello oro e dello argento e dello legno;
30 et in domibus illorum sacerdotes sedent habentes tunicas scissas etcapita et barbam rasam, quorum capita nuda sunt.30 e li sacerdoti seggono nelle case loro, e hanno le gonnelle istracciate, e lo capo e la barba rasa, e li loro capi sono ignudi.
31 Rugiunt autem clamantescoram diis suis sicut in cena mortui.31 E ruggono gridanti [con]tra li loro iddii, sì come li morti nella cena.
32 A vestimento eorum auferunt sacerdoteset vestiunt uxores suas et filios suos.32 Li sacerdoti tolgono loro le vestimenta, e vestonne le loro mogli e li loro figliuoli.
33 Neque si quid mali patiantur abaliquo neque si bonum, poterint retribuere; neque constituere regem possuntneque auferre.33 Se sostengono alcuno male da alcuno, ovver alcuno bene, non possono retribuire male ovver bene; non possono constituire re, nè lo possono torre.
34 Similiter neque divitias neque aes poterunt dare. Si quisillis votum voverit nec reddiderit, non requirent.34 Somigliantemente non possono dare ricchezze, nè rendere altrui male. E se alcuno faceva loro voto (ad alcuno), e non compia lo voto, non gliele richieggiono.
35 De morte hominem nonliberabunt neque infirmiorem a potentiore eripient.35 Non liberano l'uomo da morte, e non liberano quello che puote manco da colui ch' è più potente (di loro).
36 Hominem caecum ad visumnon restituent, de necessitate hominem non liberabunt.36 E a uomo cieco non renderanno lume; e non possono liberare l'uomo dalla necessitade.
37 Viduae nonmiserebuntur neque orphano benefacient.37 Non hanno misericordia della vedova, e non fanno bene alli orfani.
38 Lapidibus de monte similes sunt,lignea et inaurata et inargentata; qui autem excolunt illa, confundentur.38 Sono simili alle pietre della montagna li loro iddii; sono di pietra e di legno, e d'oro e d'argento. Chiunque li adora, sarà confuso.
39 Quomodo ergo aestimandum aut dicendum est esse illos deos?
39 Adunque come si puote dire o pensare che siano iddii?
40 Adhuc etiam ipsi Chaldaei non honorant ea; qui cum viderint mutum non posseloqui, afferunt Bel postulantes illum loqui,40 Chè ancora li Caldei non adorano quelli; i quali Caldei, quando odono (così) uno muto che non parla, offeriscono quello a Bel (cioè quello idolo), addomandando da lui, che lo faccia parlare;
41 quasi ipse possit sentire. Etnon possunt ipsi, cum intellexerint, relinquere ea; sensum enim non habent.41 quasi che li possan sentire quelli che non hanno movimento; ed egli, quando li averanno conosciuti, abbandoneranno quelli; però che quelli loro iddii non hanno niuno senso.
42 Mulieres autem circumdatae funibus in viis sedent succendentes furfurem;42 Le femine attorniate di funi seggono nelle vie, ardendo li nocciuoli dell' olive.
43 cumautem aliqua ex ipsis, attracta ab aliquo transeunte, dormierit cum eo, proximaesuae exprobrat quod ea non sit digna habita, sicut ipsa, neque funis eiusdiruptus.43 E conciosia cosa che alcuna di quelle sia attratta per alcuno che passi per la via, e dorma con lui, quella allora (viene e) dispregia la sua vicina, e dispregiando dice ch' è più degna di lei, però che la sua fune non è rotta. (Queste parole s' intendono così: che le donne venivano e incatenavano li iddii, e stavano legate e attorniate con una fune, e questo faceano per commettere lussuria; e poi venìano li uomini lo giorno, e pigliavano quella che gli piaceva, e rompevano la fune e usavano con lei; e allora quella si teneva più degna, e dicea ch' era esaudita; sì che, per potere commettere lussuria, si adduceano a fare malie e le idolatrie, sì come fanno ancora oggi; per la qual cosa si prova ed è manifesto che la lussuria è richiedimento, e fassi idolatria).
44 Omnia autem, quae illis fiunt, falsa sunt; quomodo ergo aestimandumest aut dicendum illos esse deos?
44 Ma tutto quello che si fae a quelli iddii, sono cose false. Or dunque come si puote pensare e dire che siano iddii?
45 A fabris et ab aurificibus facti sunt; nihil aliud erunt, nisi id quod voluntartifices.45 I quali sono fatti dalli fabbri e dalli orefici. Di niuna altra cosa saranno, se non di quello che vogliono li sacerdoti.
46 Ipsi etiam, qui ea faciunt, non erunt multi temporis; itaquenumquid possunt, quae ab ipsis fabricata sunt, esse dii?46 E li orefici (e quelli) che li fanno, non sono di molto tempo. Or dunque possono quelli, che sono fatti da loro, essere iddii?
47 Reliquerunt enimfalsa et opprobrium postea futuris.47 Abbandonarono le cose false e vituperio a quelli che poi debbono venire.
48 Nam cum supervenerit illis proelium etmala, cogitant apud se sacerdotes, ubi se abscondant cum illis.48 Però che quando sopraverrà loro battaglia e male, si pensano li sacerdoti, dov' egli si nascondano con essi.
49 Quomodo ergonon est sentiendum quia non sunt dii, qui nec liberant se de bello nec de malis?49 Adunque come si debbono sentire che siano iddii, i quali non si possono liberare nè di battaglia nè di male?
50 Nam cum sint lignea et inaurata et inargentata, scietur postea quia falsasunt; gentibus universis et regibus manifestum erit quia non sunt dii sed operamanuum hominum, et nullum Dei opus in illis est.50 Però che, conciosia cosa che siano di legno (e di pietra), d'oro o d'argento, saprassi poi che sono falsi da tutte le genti e dalli re; le quali cose sono manifeste, però che non sono iddii, ma sono opera di mano d' uomini, e non sono operazione di Dio (i loro iddii).
51 Cui ergo non notum est quodnon sunt dii?
51 ...
52 Regem enim regioni non suscitabunt neque pluviam hominibus dabunt.52 Non suscitano re a' reami, e non dànno pluvia alli uomini.
53 Iudicium quoque eorum non discernent nec regiones liberabunt iniuriam patientes,quia nihil possunt sicut corniculae inter medium caeli et terrae.53 E non sanno discernere a neuno giudicio, e non liberano la contrada dalla ingiuria; però che non possono nulla, sì come le cornacchielle tra lo cielo e la terra; (cioè, quando volano, non toccano nè cielo nè terra).
54 Etenim cuminciderit in domum deorum ligneorum vel inauratorum vel inargentatorum ignis,sacerdotes quidem ipsorum fugient et liberabuntur; ipsi vero sicut trabes inmedio comburentur.54 E quando avvenisse che lo fuoco appigliasse nelle case di questi iddii di legno e di oro e di ariento, li loro sacerdoti fuggiranno, e liberaranno sè medesimi (s' elli potranno); ed egli arderanno nel mezzo (della terra), sì come fussono travi.
55 Regi autem et hostibus non resistent. Quomodo ergoaestimandum est aut recipiendum quia dii sunt?
55 Non faranno resistenza nò alli re nè a battaglia. Adunque come si puote dire o comprendere nell' animo, che siano iddii?
56 Neque a furibus neque a latronibus se liberabunt dii lignei et inaurati etinargentati;56 Non si poteran liberare da' rubatori nè dai ladroni, però ch' egli sono o di legno o di pietra, o d'oro o d'argento; quelli (iniqui e malvagi, cioè li) ladroni sono più forti.
57 quibus hi fortiores sunt, quia aurum et argentum et vestimentum,quo operti sunt, auferent illis et abibunt; nec illi sibi auxilium ferent.57 E torranno loro da dosso l'oro e l'argento e lo vestimento con che saranno coperti, e anderànnosene; e non si puonno aiutare.
58 Itaque melius est esse regem ostentantem virtutem suam aut vas in domo utile,quo uti potest is, qui possidet illud, quam falsi dii, aut etiam ostium in domo,quod custodit, quae in ea sunt, quam falsi dii, et columna lignea in regiis quamfalsi dii.58 E anche è meglio esser re, dimostrante la virtù sua, ovver uno vaso utile nella casa, nel quale si glorierà chi lo possiede, ovver porta nella casa, la qual custodisce le cose che vi sono, che gli falsi iddii.
59 Sol quidem et luna et sidera, cum sint splendida et emissa adutilitates, oboediunt;59 Lo sole e la luna e le stelle, quando sono splendide e mandate ad utilitade, (non) odono.
60 similiter et fulgur cum apparuerit, perspicuum est;eodem modo et spiritus in omni regione spirat;60 E simigliantemente la saetta e fulgore, quando apparisce, sì è molto chiara; e quello medesimo spirito spira in ogni regione.
61 et nubes, quibus cum imperatumfuerit a Deo perambulare universum orbem, perficiunt, quod imperatum est;61 E li nuvoli, quando èlli comandato loro da Dio, che vadano per tutto il mondo, incontinente fanno quello che è loro comandato.
62 ignis etiam missus desuper, ut consumat montes et silvas, facit, quod praeceptumest: haec autem neque speciebus neque virtutibus uni eorum similia sunt.62 E anche lo fuoco, mandato di sopra, sì consuma li monti e le selve, e fa quello che gli è comandato. Ma queste cose non [sono] simili d' uno di loro nè per bellezza nè per virtù.
63 Undeneque aestimandum est neque dicendum illos esse deos, quando non possunt nequeiudicium iudicare neque benefacere hominibus.63 Per la qual cosa non si deve dire nè pensare, che siano iddii; poi che non possono giudicare, nè giudicio dare, nè farlo agli uomini.
64 Scientes itaque quia non suntdii, ne timueritis eos.
64 Sappiendo voi adunque che non sono iddii, però non li temete.
65 Neque enim regibus maledicent neque benedicent.65 Egli non benediceranno li re, e non li malediceranno.
66 Signa in caelo gentibusnon ostendent neque ut sol lucebunt neque illuminabunt sicut luna.66 Però che non mostrano segni in cielo alle genti; e non luceranno come lo sole, e non daranno lume come la luna.
67 Bestiaemeliores sunt illis, quae possunt, fugientes sub tegumentum, prodesse sibi.67 Le bestie sono migliori di loro, però che almeno possono fuggire sotto li tetti, acciò che faccia loro prode.
68 Nullo itaque modo nobis est manifestum quia sunt dii; propter quod ne timueritiseos.68 Per niuna cosa dunque v'è manifesto che siano iddii; per la qual cosa non li temete.
69 Nam sicut in cucumerario formido nihil custodit, ita sunt dii illorumlignei et inaurati et inargentati.69 Però che come la paura (cioè lo spaventacchio) non è cagione che nel cucumerario si custodisca alcuna cosa, così sono i loro iddii di legno e d'oro e d'ariento.
70 Eodem modo et in horto spinae albae, superquam omnis avis sedet; similiter et mortuo proiecto in tenebris similes sunt diieorum lignei et inaurati et inargentati.70 In quello modo [è] la spina bianca nell' orto, sopra la quale ogni uccello si posa. Simigliantemente sono simili allo morto, lo quale è gittato alle tenebre, (così sono) i loro iddii che sono [di legno e] d'oro e d'argento.
71 A purpura et bysso, quae super illostineant, scietis quia non sunt dii; ipsa etiam postremo comeduntur, et eritopprobrium in regione.71 Dalla porpora e dal marmoro, che tengono sopra, saprete che non sono iddii. Egli alla fine saranno mangiati, e saranno vituperio alla contrada, (cioè che si venderanno, e li denari si spenderanno in mangiari).
72 Melior est ergo homo iustus, qui non habet simulacra,nam erit longe ab opprobriis.
72 E (ancora) migliore è uno uomo giusto, il quale non hae queste idolatrie; però che egli sarà di lungi (dalla vergogna, e ancora) dalli vituperii.