Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Proverbi 8


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Numquid non sapientia clamitat,
et prudentia dat vocem suam?
1 E come? non clama frequentemente la sapienza, e grida la prudenza?
2 In summis verticibus
supra viam in mediis semitis stans,
2 (data da Dio a Moisè nel monte). La qual sta in mezzo delle vie,
3 iuxta portas ad introitum civitatis,
in ipsis foribus conclamat:
3 appresso le porte della città, (per che la legge è manifesta negli luoghi pubblici); la qual grida in quelle, e dice:
4 “ O viri, ad vos clamito,
et vox mea ad filios hominum.
4 O generazione umana, a voi sollecitamente clamo, e la mia voce a voi si drizza.
5 Intellegite, parvuli, astutiam;
et insipientes, animadvertite.
5 O ignoranti, (venite che vi) voglio (ammaestrarvi e) farvi astuti (acciò voi sappiate difendervi dal male); e voi, insipienti, voltate il cuor vostro alle mie parole.
6 Audite, quoniam de rebus magnis locutura sum,
et aperientur labia mea, ut recta praedicent.
6 Uditemi, per che io ho a parlare di cose grandi (e magne); e le mie labbra s'apriranno a predicarvi cose rette.
7 Veritatem meditabitur guttur meum,
et labia mea detestabuntur impium.
7 E sì vi parlerò cose vere, le quali ho per avanti pensato, le quali saranno a detestazione degli empii.
8 Iusti sunt omnes sermones oris mei,
non est in eis pravum quid neque perversum;
8 Tutti i miei parlari sono giusti; e in loro non è alcuna sentenza prava nè perversa.
9 omnes recti sunt intellegentibus
et aequi invenientibus scientiam.
9 I miei parlari sono retti agli uomini intelligenti, e giusti agli uomini scientifici.
10 Accipitc disciplinam meam et non pecuniam,
doctrinam magis quam aurum electum.
10 Accettate il mio ammaestramento, e non pecunia; eleggetevi più presto dottrina, che auro.
11 Melior est enim sapientia gemmis,
et omne desiderabile ei non potest comparari ”.
11 Per che è migliore la sapienza di tutte le preziosissime ricchezze; e tutto quello si puote desiderare non è da esser comparato a lei.
12 Ego sapientia habito cum prudentia
et artem excogitandi invenio.
12 Io, sapienza, abito nel consiglio (cioè in quelli che volontieri consenteno agli ammaestramenti degli uomini buoni); e io son presente agli uomini (discreti ed) eruditi, disponendo di loro cogitazioni (e opere).
13 Timor Domini odisse malum;
arrogantiam et superbiam et viam pravam
et os bilingue detestor.
13 Lo timor del Signore ha odio al male; io escomunico la arroganza e la superbia, tutte le vie (manifeste) degli uomini pravi, e tutti gli uomini bilingui (e duplici).
14 Meum est consilium et prudentia,
mea est intellegentia, mea est fortitudo.
14 Mio è il consiglio e la equità (e sanza me non vi puote essere), mia è la prudenza, mia è la fortezza.
15 Per me reges regnant,
et principes iusta decernunt;
15 Per me regnano i re (quanto al consiglio); per me i conditori (e componitori) delle leggi cognoscono quello è giusto (quanto alla equitate).
16 per me duces imperant,
et potentes decernunt iustitiam.
16 Per me i principi comandano (e òrdinano quanto alla prudenza); per me i potenti cognoscono la giustizia (quanto alla fortezza, e pugnano per lei).
17 Ego diligentes me diligo;
et, qui mane vigilant ad me, invenient me.
17 Io quegli che mi amano, amo; e se nella gioventute sua mi cercheranno, mi troveranno.
18 Mecum sunt divitiae et gloria,
opes superbae et iustitia.
18 Apresso a me sono le divizie e la gloria, e le ricchezze trapassanti ogni cosa temporale, e la giustizia.
19 Melior est enim fructus meus auro et obryzo,
et genimina mea argento electo.
19 Egli è migliore il mio frutto (il qual è vita eterna), che l'oro e le pietre preziose; e le mie virtù (le quali io do) sono migliori dell' argento eletto.
20 In viis iustitiae ambulo,
in medio semitarum iudicii,
20 Io men vo per le vie della giustizia, e nel mezzo de' sentieri del giudicio,
21 ut ditem diligentes me
et thesauros eorum repleam.
21 acciò ch' io facci ricchi quegli mi amano (de' doni spirituali), e i loro tesauri (che sono le potenze dell' anima nostra) riempia (di diverse grazie).
22 Dominus possedit me in initio viarum suarum,
antequam quidquam faceret a principio;
22 Il Signore ha posseduto me (sapienza, cioè generato) in lo principio delle sue creature, avanti fusse fatto alcuna cosa.
23 ab aeterno ordinata sum
et ex antiquis, antequam terra fieret.
23 Ab eterno son ordinata (cioè generata) inanzi ogni tempo, inanzi fusse fatta la terra.
24 Nondum erant abyssi, et ego iam concepta eram,
necdum fontes graves aquis,
24 Non erano anco (produtti) gli abissi, e io era concetta; e anco i fonti delle acque non erano creati;
25 priusquam montes demergerentur,
ante colles ego parturiebar.
25 nè i monti fondati; avanti fusse produtto alcuno colle, io era parturita;
26 Adhuc terram non fecerat et campos
et initium glebae orbis terrae.
26 anco la terra non era fatta, nè i fiumi, nè i cardini del mondo.
27 Quando praeparabat caelos, aderam,
quando certa lege et gyro vallabat abyssos,
27 Quando sì facea i cieli, eravi presente; quando chiudeva il mare di certo termine;
28 quando nubes firmabat sursum,
et praevaluerunt fontes abyssi,
28 quando facea il cielo empireo, quando ponea il termine ai fonti dell' acque;
29 quando circumdabat mari terminum suum
et aquis, ne transirent fines suos,
quando iecit fundamenta terrae,
29 quando circondava il mare, ponendovi il termine suo alle acque, le quali non passassero li suoi confini; quando ponea la terra come fondamento;
30 cum eo eram ut artifex:
delectatio eius per singulos dies,
ludens coram eo omni tempore,
30 con lui era, componendo tutte le cose; e sì mi dilettava eternalmente, facendo festa con lui ogni tempo (cioè sempre),
31 ludens in orbe terrarum,
et deliciae meae esse cum filiis hominum.
31 rallegrandomi di tutte le cose create; e le mie delizie fossero con i figliuoli degli uomini, (per che Iddio abita in noi per grazia).
32 Nunc ergo, filii, audite me:
beati, qui custodiunt vias meas;
32 Allora, figliuoli, udite me: beati quegli che custodiscono le mie vie.
33 audite disciplinam et estote sapientes
et nolite abicere eam.
33 Audite l'ammaestramento mio, e siate savii, e non vogliate rimuoverlo da voi.
34 Beatus homo, qui audit me
et qui vigilat ad fores meas cotidie
et observat ad postes ostii mei.
34 Beato quello uomo, il qual mi aude, il qual vigila ogni di dinanzi alle mie porte (le quali sono la scrittura santa), e sta con diligenza alli sustentacoli della mia porta (i quali sono i predicatori).
35 Qui me invenerit, inveniet vitam
et hauriet delicias a Domino.
35 Quegli mi troveranno [troveranno] la vita, e acquisteranno la salute in el Signore (cioè vita eterna).
36 Qui autem in me peccaverit, laedet animam suam:
omnes, qui me oderunt, diligunt mortem.
36 Quegli che peccheranno contra a me, offenderanno l' anima sua. Tutti quelli m' hanno odiato, amano la morte (eterna).