Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 15


font
NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Respondens autem Eliphaz Themanites dixit:
1 Rispose Elifaz Temanite, e disse:
2 “ Numquid sapiens respondebit sapientia ventosa
et implebit vento urente stomachum suum?
2 Or non risponderà lo savio, favellante quasi come uno vento, ed empierà di ardore lo stomaco suo?
3 Arguens verbis, quae nihil prosunt,
et sententiis, quae nihil iuvant?
3 E tu riprendi colle parole colui che non è uguale a te, e favelli quello che non ti si conviene.
4 Tu autem pietatem dissolvis
et detrahis meditationi coram Deo.
4 Quanto in te è, cacciasti fuori lo timore, e offeristi le preghiere dinanzi a Dio.
5 Docet enim iniquitas tua os tuum,
et assumis linguam callidorum.
5 E la iniquità ammaestrò la tua bocca, e sèguiti la lingua delli biastematori.
6 Condemnabit te os tuum et non ego,
et labia tua respondebunt tibi.
6 E condannerà te la tua bocca, e non io; e li tuoi labbri risponderanno a te.
7 Numquid primus homo tu natus es
et ante colles formatus?
7 Or se' tu nato lo primo uomo, e innanzi che li colli se' tu formato?
8 Numquid consilium Dei audisti
et tibi attrahis sapientiam?
8 Or hai tu udito lo consiglio di Dio, e più di sotto sarà la sua sapienza, che tu?
9 Quid nosti, quod nos ignoremus?
Quid intellegis, quod nos nesciamus?
9 Che hai conosciuto, che noi non sappiamo? che intendi, che noi non lo intendiamo?
10 Et senes et antiqui sunt inter nos,
multo vetustiores quam pater tuus.
10 E vecchi e antichi sono tra noi, molto più vecchi che li padri tuoi.
11 Numquid parum tibi sunt consolationes Dei?
Et verbum lene tecum factum?
11 Or non è grande cosa, che consoli Iddio te? Ma le tue parole ree vietano questo.
12 Quid te elevat cor tuum,
et cur attonitos habes oculos?
12 Ma perchè il tuo cuore leva te, e quasi pensante le grandi cose, tu hai gli occhi angosciosi?
13 Quid vertis contra Deum spiritum tuum
et profers de ore tuo huiuscemodi sermones?
13 Perchè s' enfia lo spirito tuo contro a Dio, acciò che tu proferi del cuore queste medesime parole?
14 Quid est homo, ut immaculatus sit,
et ut iustus appareat natus de muliere?
14 Che è l'uomo, che sia senza macola, e sì come giusto paia nato della femina?
15 Ecce, sanctis suis non fidit,
et caeli non sunt mundi in conspectu eius;
15 Ecco intra li santi niuno è immutabile, e li cieli non sono mondi dinanzi a lui,
16 quanto magis abominabilis et corruptus homo,
qui bibit quasi aquam iniquitatem.
16 Quanto maggiormente è abbominevole, e non è utile, l'uomo che beve sì come l'acqua la iniquitade?
17 Ostendam tibi, audi me;
quod vidi, narrabo tibi,
17 Io te la mostrerò; odi me; quello ch' io viddi, lo ti narreroe.
18 quod sapientes confitentur,
et non celaverunt eos patres eorum:
18 Li savii confessano, e non ascondono li loro. padri.
19 quibus solis data est terra,
et non transivit alienus per eos.
19 A' quali solo data è la terra, e non trapasserae uno alieno per loro.
20 Cunctis diebus suis impius cruciatur,
et numerus annorum incertus est tyranno.
20 In tutti li suoi dì lo malvagio insuperbisce, e non è certo dello numero delli anni della sua tiranneria.
21 Sonitus terroris semper in auribus illius,
quasi, cum pax sit, vastator irruat in eum.
21 Lo suono della paura sempre è nelle orecchie sue; e quando egli è pace, colui teme d'insidie, ed è in sospicione.
22 Non credit quod reverti possit de tenebris,
cum sit destinatus gladio.
22 E non crede che ritornare possa delle tenebre a luce, aspettando d'ogni parte lo coltello.
23 Cum se moverit ad quaerendum panem: “Ubinam?”,
novit quod paratus sit in manu eius tenebrarum dies.
23 Quando egli muoverae sè a chiedere lo pane, conobbe che nella mano sua apparecchiato è lo dì delle tenebre.
24 Terrebit eum tribulatio et angustia,
vallabit eum sicut regem, qui praeparatur ad proelium.
24 Spaventerae lui la tribulazione, e l'angoscia circonderà lui, sì come lo re che si apparecchia alla battaglia.
25 Tetendit enim adversus Deum manum suam,
et contra Omnipotentem roboratus est.
25 Certo ello dirizzò contro a Dio la sua mano, e contro all' Onnipotente s'è fortificato.
26 Cucurrit adversus eum erecto collo,
spisso scuto armatus.
26 Corse contro a lui con lo collo ritto, e con grassa testa s'è armato.
27 Operuit faciem eius crassitudo,
et de lateribus eius arvina dependet.
27 E coprì la faccia sua di grassezza, e delli lati suoi l'arvina dipende.
28 Habitavit in civitatibus desolatis
et in domibus desertis, quae in tumulos sunt redactae.
28 Abiterà nelle cittadi sconsolate e nelle case deserte, le quali in modo di sepolcro sono ridotte.
29 Non ditabitur, nec perseverabit substantia eius;
nec mittet in terra radicem suam.
29 Non sarae arricchito, e non persevererae la sostanza sua, nè non manderà in terra la sua radice.
30 Non recedet de tenebris;
ramos eius arefaciet flamma,
et auferet ventus florem eius.
30 Nè non si partirà dalle tenebre; li rami suoi si seccheranno per la fiamma, e sarà tolto per lo spirito della bocca sua.
31 Ne credat vanitati errore deceptus,
quia vanitas erit remuneratio eius.
31 Non creda indarno, ingannato per errore, che per prezzo sia da essere ricomperato.
32 Antequam dies eius impleantur, abscindentur,
et ramus eius non virescet.
32 Innanzi che li di suoi s' empino, perirae; e la mano sua sì si seccherae.
33 Laedetur quasi vinea in primo flore botrus eius,
et quasi oliva proiciens florem suum.
33 Rallegrisi, sì come vigna nel primo fiore, lo granello suo, e sì come oliva che getta lo suo fiore..
34 Cangregatio enim impii sterilis,
et ignis devorabit tabernacula eorum, qui munera libenter accipiunt.
34 Però che lo raunamento delli ipocriti è senza frutto; e lo fuoco divorerà lo tabernacolo loro, li quali volontieri li doni ricevono.
35 Concepit dolorem et peperit iniquitatem,
et venter eius praeparat dolos.
35 Concepette dolore, e partorì la iniquitade; e lo ventre suo apparecchia li inganni.