Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Deuteronomio 14


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Portatevi come figliuoli del Signore Dio vostro: non vi fate incisioni, e non vi tosate i capelli per ragion d'un morto.1 Figliuoli miei, siate tutti di Dio vostro Signore; non vi raderete i capegli (nè barba raderete) nè farete la fronte calva (tirandovi i capegli), quando piagnerete sopra alcuno morto.
2 Perocché tu sei un popolo consacrato al Signore Dio tuo, ed egli ti elesse, perché tu sii specialmente suo popolo tra tutte le genti, che sono sopra la terra.2 Imperciò che (tutti siete santi, e) siete popolo santo di Dio vostro Signore; ed egli elesse te, acciò che tu sie popolo speciale e singolare, di tutte quante le genti che sono sopra la terra.
3 Non mangiate delle cose, che sono immonde.3 E non manicate quelle cose che sono immonde.
4 Questi sono gli animali, de' quali dovete mangiare: il bue, e la pecora, e la capra,4 Questo è quello animale, il quale dovete ma nicare, cioè il bue, la pecora, la capra,
5 Il cervo, il capriolo, il bufalo, il capro salvatico, il pigargo, l’orige, il camelopardo.5 e il bufalo, il cerbio e il capriolo, capre sel vatiche (fatte come cervi, fuori che hanno le corna corte e larghe, a modo di bufalo e di becco) e uno altro animale che si chiama in ebraico PIGARGON (il quale si è fatto come uccello, ma istà cogli animali e colle bestie) e un altro animale che si chiama ORIGEN (cioè tasso) e un altro animale che si chiama CAMELOPARDO (lo qual è maculato come leopardo, i piedi simili al bufalo, e il collo simile al cavallo, e il capo simile al cammello).
6 Mangerete di qualunque animale, che rumina, e ha lo zoccolo diviso in due parti.6 Tutti gli animali che rùmigano, e hanno l'unghie fesse, non mangerete.
7 Ma di quelli che ruminano, e non han lo zoccolo diviso, voi non ne mangerete, come del cammello, della lepre, e del porco spino: questi saranno immondi per voi, perché ruminano, e non hanno lo zoccolo diviso.7 Ma di quelli, che rùminano e non hanno l'unghie fesse, non mangerete, cioè la lepore e'l cammello e il cirogrillo (il quale è uno animal spinoso simile al rizzo), i quali animali rùminano e non hanno l'unghie divise; perciò che tutti sono immondi.
8 Il porco parimente, perché ha lo zoccolo diviso, ma non rumina, sarà immondo: non mangerete delle sue carni, e morto nol toccherete.8 Il porco (selvatico e il domestico, qualunque si sia non mangerete) i quali non rùminano e hanno divise l'unghie, immondi saranno; non mangerete delle loro carni, nè non gli toccherete quando saranno morti.
9 Di tutti gli animali, che abitano nelle acque, voi mangerete quelli che hanno le piccole ale, e le squamme:9 Di tutte le cose che istanno nell'acqua,di tutti questi pesci mangerete, i quali hanno ali da lato e scaglie.
10 Quelli che sono senza le piccole ale, e senza squamme, non li mangiate, perché sono immondi.10 (Fuori di questi), tutti che non hanno ali ed iscaglie non mangerete; imperciò che sono immondi.
11 Mangiate di tutti gli uccelli mondi.11 Tutti quanti gli uccelli mondi mangerete.
12 Astenetevi dagl’immondi, come è l’aquila, il grifone, l’aquila marina,12 Degl' immondi non mangerete; e questi sono immondi: l'aquila, lo uccello grifone e lo smerlo,
13 L'issione, e l’avoltoio e il milvo, e tutte le sue specie:13 e un altro uccello il quale si chiama ISSIONE (simile allo avoltoio) e l'avoltoio e il nibbio;
14 E tutti quelli che sono del genere de' corvi,14 e di tutta quella generazione di corvo (come sono la cornacchia, la mulacchia, la gazza, la ghian daia e di tutte cose somiglianti);
15 E lo struzzolo, e la civetta, e il laro, e lo sparviere, e tutto quello che è della stessa specie:15 e lo struzzo, la nottola e uno uccello che si chiama LARO (il quale sta nell'acqua) ed il smer gone e lo sparviere, e d'ogni sua generazione (siccome sono questi, cioè il falcone, astore, terzuolo e moscardo e di quelli somigliante),
16 L'airone, il cigno, e l’ibi,16 il cigno,
17 E il mergo, e il porfirione, e il cuculio,17 .
18 L'onocrotalo, e il caradrio, ognuno colle loro specie: l'upupa, e il pipistrello,18 l'onocrotalo, e uno altro uccello (il quale si è tutto bianco) il quale si chiama CARADRIO (e il pellicano; di tutti questi secondo loro generazione non mangerete) e ancora la upupa (la quale è uno uccello di diversi colori) e il barbastrello.
19 E tutti quelli che hanno l'ale e si strascinan per terra, saranno immondi, e non si mangeranno.19 E ogni animale che va con lo corpo suo traendosi sopra la terra (o somigliante che vada per terra) o abbia penne o no, tutti saranno immondi, e non si mangino.
20 Mangiate di tutto quello che è mondo.20 Tutti gli animali che saranno mondi, se ne mangi.
21 Non mangiate di nissuna bestia morta da sé. Dalle o vendile al forestiero, che abita nelle stesse mura, perché ei le mangi: perocché tu sei un popolo consacrato al Signore Dio tuo. Tu non cuocerai il capretto nel latte di sua madre.21 E non si mangi di tutti gli animali che sono morti di loro morte (o per infermità); ma dànne mangiare al peregrino, il quale abita dentro alle porte della cittade, o tu gli vendi; imperciò che tu sei popolo santo di Dio tuo Signore. Non cuocerai il capretto (per mangiare), quando egli poppa della madre sua.
22 Ogni anno separerai la decima parte di tutti i frutti che nascono dalla terra.22 La decima parte di tutta la biada che nasce nella terra tua, ogni anno porrai per sè.
23 E mangerai al cospetto del Signore Dio tuo nel luogo eletto da lui, affinché ivi sia invocato il suo nome, la decima del tuo frumento, e del vino, e dell’olio, e i primogeniti de' tuoi armenti; e de’ tuoi greggi: affinché tu impari a temere il Signore Dio tuo in ogni tempo.23 E sì la mangerai in presenza di Dio tuo Signore, in quello luogo il quale egli eleggerà, acciò che quivi si chiami il suo nome; la decima parte del grano tuo e del vino e dell' olio, e di tutti quelli animali che nascono) i primogeniti degli armenti e delle pecore tue (tutte queste cose porrai per sè); acciò che appari di (temere e d') avere paura, d'ogni tempo, di Dio Signore tuo.
24 Ma se il viaggio sarà troppo lungo per andare al luogo eletto dal Signore Dio tuo, ed egli ti avrà data benedizione copiosa, e non potrai portare ogni cosa;24 Ma se la via vi sarà molto lunga dal luogo che eleggerà Iddio tuo Signore, e avratti benedetto, e tu non potrai tutte queste cose (cioè decime e primizie) portare,
25 Venderai tutto, e lo convertirai in denaro, e lo porterai colle tue mani, andando al luogo eletto dal Signore Dio tuo:25 fa che tu venda ogni cosa, e fanne denari, e portera'gli colla tua mano, e anderai al luogo il quale eleggerà Iddio tuo Signore.
26 E collo stesso denaro comprerai quel che ti piacerà o bovi, o pecore, e vino, e sicera, e tutto quel che più appetisci: e mangerai al cospetto del Signore Dio tuo, e farai banchetto tu, e la tua famiglia,26 E di quella pecunia (e denari) compera ciò che ti piacerà, ovvero d'armenti, ovvero di pecore, vino e cervogia (che si fa di grano e d'orzo e d'altre cose) od altro; ciò che desidera l'anima tua (comperrai, e) mangerai (innanzi) alla presenza di Dio tuo Signore; e di questo mangerai tu, e tutta la tua casa (e quelli della tua schiatta),
27 E il Levita che abita dentro le tue porte: guarda di non dimenticarlo, perocché egli non ha altra porzione dei tuoi beni.27 e il Levita il quale istà (ed è) dentro dalle porte della tua cittade; guarda che tu non l'abban doni, imperciochè niuna altra parte ha nella tua possessione.
28 Il terzo anno separerai un'altra decima di tutta la tua entrata di quel tempo: e la riporrai nella tua casa.28 E poi nel terzo anno porrai per sè l'altre decime di tutte quante le cose che ti nascono in quello tempo; e sì le riporrai dentro dalle porte tue.
29 E verrà il Levita, che non ha altra porzione, né altro fondo tra voi, e il forestiero, e il pupillo, e la vedova, che abitano dentro le stesse mura con te, e mangeranno, e si sazieranno: affinché il Signore Dio tuo ti benedica in tutte le opere che farai colle tue mani.29 E poi verrà colui che sarà della schiatta di Levi (cioè il prete), il quale non ha altra parte nè possessione (siccome hai tu), e il peregrino e il pupillo e la vedova, i quali istanno (e abitano) dentro dalle porte della tua cittade; e sì mangeranno e sa zierannosi (alle tue ispese), acciò che Iddio tuo Signore ti benedica (e diati la benedizione) in tutte quante l'opere delle tue mani, le quali tu farai (in vita tua o di tua generazione).