Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 7


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1 E terminato che ebbe tutti i suoi discorsi al popolo, che lo ascoltava; entrò in Cafarnaum.1 Ed avendo adempiuto tutte le sue parole nelle orecchie del popolo, entrò in Cafarnao.
2 E il servo di un certo centurione caro a lui era ammalato, e vicino a morire.2 Ed era ivi uno infermante per morire, il quale era servo di Centurione; ed egli a lui era prezioso.
3 E avendo quegli sentito parlare di Gesù, mandò da lui gli anziani dei giudei a pregarlo, che andasse a guarire il suo servo.3 E udendo Centurione di Iesù, mandò a lui gli antique de' Iudei, pregandolo ch' egli venisse e sanasse il servo suo.
4 Questi adunque' essendo andati a trovar Gesù, lo pregavano istantemente, dicendogli: Egli merita, che tu gli faccia questa grazia.4 Ma quelli, venuti a Iesù, sollecitamente pregavanlo dicendo, come egli è degno che tu gli concedi questa grazia.
5 Imperocché ama la nostra nazione, e ci ha fabbricata egli stesso la sinagoga.5 Imperò ch' egli ama la nostra gente, ed egli a noi ha edificato la sinagoga.
6 Gesù adunque andò con loro. E quando era già poco lontan dalla casa, il centurione mandò a lui degli amici, per dirgli: Signore, non ti incomodare: imperocché non sono io degno, che tu entri sotto il mio tetto:6 E Iesù andava con loro. E già non essendo lontano dalla casa, mando'li Centurione gli amici, dicendo: Signore, non ti affaticare; imperò ch' io non son degno, ch' entri sotto il tetto mio;
7 E per questo non mi sono nemmen io medesimo creduto degno di venir da te: ma ordina con un sol motto, e il mio servo sarà risanato.7 per la quale cosa e io non mi ho giudicato degno di venire a te: comanda solamento con la parola, e sarà sanato il mio servo.
8 Imperocché anch'io sono un uomo subordinato, che ho sotto di me de' soldati: e dico a uno: Vanne, ed egli va; ed a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa la tal cosa, e la fa.8 Onde e io, che son uomo constituito sotto la potestate, il quale ho sotto di me cavalieri, dico a questi vattene, ed egli va; e all' altro: vieni, ed egli viene; e al mio servo: fa questo, e lui il fa.
9 Lo che udito avendo Gesù, ne restò ammirato: e rivolto alla turba, che lo seguiva, disse: In verità vi dico, che non ho trovato tanta fede nemmeno in Israele.9 E udito che l' ebbe Iesù, meravigliossi; e voltato alli seguenti popoli, disse: in verità vi dico, ch' io non ho trovata tanta fede in Israel.
10 E coloro, che erano stati mandati, ritornando a casa, trovarono guarito il servo, che era stato malato.10 Onde poscia ritornati, quelli ch' erano mandati, a casa trovorono il servo, ch' era infermo, sanato.
11 E avvenne, che di poi egli andava a una città chiamata Naim: e andavan seco i suoi discepoli, e una gran turba di popolo.11 E fatto è ancora, andando Iesù in una città. la quale si chiama Naim; e andavano con lui li suoi discepoli, e molto grande turba.
12 E quand' ei fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori alla sepoltura un figliuolo unico di sua madre: e questa era vedova: e gran numero di persone della citta la accompagnavano.12 E approssimandosi alla porta della città, incontrossi in uno morto che si era portato, unico figliuolo della sua madre; e questa era vedova; e molta gente della città era con lei.
13 E vedutala il Signore, mosso di lei a compassione, le disse: Non piangere.13 E vedendo Iesù costei, ebbe di lei compassione, e dissegli: non piagnere più.
14 E avvicinossi alla bara, e la toccò. (E quelli, che la portavano, si fermarono) Ed egli disse: Giovinetto, dico a te, levati su.14 E fecesi inanzi, e toccò il cataletto; e coloro che il portavano stettero fermi; e Iesù disse: fanciullo, a te dico: lèvati su.
15 E il morto si alzò a sedere, e principiò a parlare. Ed egli lo rendette a sua madre.15 E allora il fanciullo, ch' era morto, levossi, e incominciò a parlare. E rendettelo alla madre sua.
16 Ed entrò in tutti un gran timore: e glorificavano Dio, dicendo: Un profeta grande è apparso tra noi: e ha Dio visitato il suo popolo.16 E tutta la gente ch' era quivi ebbero grande timore; e magnificavano Iddio, e dicevano: grande profeta è costui ch' è apparito infra noi, e veramente Iddio ha visitato il popolo suo.
17 E questa opinione intorno ad esso si sparse per tutta la Giudea, e pertutto il paese all'intorno.17 E. per tutta la Iudea uscitte questo parlare di lui, e intorno a tutta la regione.
18 E i discepoli di Giovanni riferirono a lui tutte queste cose.18 E gli discepoli di Ioanne raccontoronli tutte queste cose.
19 E Giovanni chiamati due de' suoi discepoli, li mandò da Gesù a dirgli: Se' tu colui, che dee venire, o dobbiamo aspettar un altro?19 Onde Ioanne chiamò due de' suoi discepoli, e mandolli a Iesù, dicendo: se' tu colui ch' è a venire, ovvero aspettiamo alcuno altro?
20 E quegli andati da lui gli dissero: Giovanni Batista ci ha mandati da te a dirti: Se' tu colui, che dee venire, o dobbiamo aspettare un altro?20 Ed essen lo venuti gli uomini a lui, dissero: Ioanne Battista ci ha mandaio a te, dicendo: se' tu quel che sei per venire, ovvero aspettiamo alcuno altro?
21 (Or nello stesso tempo egli liberò molti dalle malattie, e dalle piaghe, e da' maligni spiriti, e donò il vedere a molti ciechi).21 Ed egli in quella medesima ora sanò molti dalle sue infermità e piaghe e da' mali spiriti, e a molti ciechi donò il vedere.
22 E rispose loro: Andate, riferite a Giovanni quel, che avete udito, e veduto: i ciechi veggono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, e si annuncia a' poveri il Vangelo:22 E rispondendo, disse a quelli: andate, e renunziate a Ioanne le cose che avete udito [e veduto]: come li ciechi vedono, li zoppi vanno, li leprosi sono mondati, li sordi odono, li morti resùscitano, li poveri prèdicano l'evangelio.
23 E beato, chi non sarà scandalizzato per me.23 É beato qualunque uomo che non sarà scandalizzato in me.
24 E partiti che furono i messi di Giovanni, cominciò egli a dire di Giovanni alle turbe: Che siete voi andati a vedere nel deserto? forse una canna scossa dal vento?24 Ed essendo partiti li nunzii di Ioanne, egli incominciò a dire di Ioanne alle turbe: che siete voi usciti a vedere nel deserto? (siete venuti a vedere) una canna agitata dal vento?
25 Ma pure, che siete voi andati a vedere? forse un uomo delicatamente vestito? Certo, che coloro, che portano abiti preziosi, e stanno sul lusso, vivono nelle case dei re.25 Ma che siete voi usciti a vedere? forse uno uomo vestito di prezioso vestimento? Ecco che quelli, che sono nella preziosa vesta e nelle delizie, dimorano nelle case de' re.
26 Ma che è quello, che siete andati a vedere? un profeta? Si certamente, io vi dico, e ancor più che profeta:26 Ma che siete voi usciti a vedere? forse uno profeta? Ma dicovi certo, ch' egli è più che profeta.
27 Questi è colui, del quale sta scritto: Ecco che io spedisco il mio Angelo innanzi a te, il quale preparerà al tuo venire la strada.27 Egli è quello del quale è scritto: ecco ch' io mando l'angelo mio dinanzi la faccia tua, il quale prepararà la tua via inanzi a te.
28 Imperocché io vi dico, che tra i nati di donna, profeta maggiore di Giovanni il Batista non v' è. Ma il più piccolo nel regno di Dio è maggiore di lui.28 Imperò vi dico, che intra li nasciuti di femine nullo è maggiore di Ioanne Battista; ma colui ch' è minore nel regno di Dio, è maggiore di quello.
29 E tutto il popolo che lo ascoltò, e i pubblicani han dato gloria a Dio, essendosi battezzati col battesimo di Giovanni.29 E udendo tutto il popolo, e li pubblicani battezzati col battesimo di Ioanne, giustificorono Iddio.
30 Ma i Farisei e i dottori della legge per loro danno disprezzarono i disegni di Dio, non essendosi fatti da lui battezzare.30 Ma li Farisei e li dotti della legge, non battezzati da quello, hanno disprezzato il consiglio di Dio in sè medesimi.
31 Disse poi il Signore: A qual cosa adunque paragonerò io gli uomini di questa generazione? E a qual cosa sono simili?31 Onde disse il Signore: a cui adunque dirò essere simili gli uomini di questa generazione? e a cui sono simili?
32 Sono simili a quei fanciulli, che seggono sulla piazza, e intuonano gli uni agli altri: Vi abbiamo sanato la sampogna, e non avete ballato: vi abbiamo cantato cose lugubri, e non avete pianto.32 Loro sono simili alli fanciulli che siedono nel mercato, e parlanti insieme, e dicenti: abbiamo cantato a voi con le ceremelle, e voi non saltaste; abbiamoci lamentati, e voi non piagneste.
33 Conciossiachè venne Giovanni Batista, che non mangia pane, né beve vino, e voi dite: Egli è indemoniato.33 Ma egli è venuto Ioanne Battista, non mangiando pane nè bevendo vino, e voi dicete che lui ha il demonio.
34 Venne il Figliuolo dell'uomo, che mangia, e beve, e voi dite: Ecco il mangione, e il bevone, amico de' pubblicani, e de' peccatori.34 Egli è venuto il Figliuolo dell' uomo, che manduca e beve, e voi dicete: ecco ch' egli è uomo divoratore, e che beve il vino, amico de' pubblicani e peccatori.
35 Ma è stata giustificata la sapienza da tutti i suoi figliuoli.35 Ed è giustificata la sapienza da tutti gli suoi figliuoli.
36 E uno de' Farisei lo pregò, che andasse a mangiar da lui. Ed entrato in casa del Fariseo si pose a tavola.36 E uno delli Farisei pregava che andasse a mangiare con lui. Ed entrato che fu Iesù nella casa del Fariseo, e' mangiava.
37 Quand'ecco una donna, che era peccatrice in quella città, appena ebbe inteso, com' egli era a tavola in casa del Fariseo, prese un alabastro di unguento:37 Ed ecco una femina peccatrice, ch' era in quella città, sapendo che Iesù era in casa di quello Fariseo, entrò in quella casa con uno vaso d' alabastro, nel quale era unguento.
38 E stando di dietro a' suoi piedi, cominciò a bagnare i piedi di lui colle lagrime, e rasciugavali con i capelli della sua testa, e li baciava, e gli ungeva con l'unguento.38 E posesi dietro a Iesù, a lato alli piedi suoi; e colle sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di Iesù, e con li capelli del capo suo asciugavali, e con la bocca basavali, e con l' unguento gli ungeva.
39 Or vedendo ciò il Fariseo, che lo aveva invitato, disse dentro di se: Se costui fosse profeta, certamente saprebbe, chi, e quale sia la donna, la quale lo tocca: e come ella è peccatrice.39 E vedendo questo il Fariseo, il qual l' avea invitato, diceva infra sè: se questo fosse profeta, saperebbe chi e quale è questa femina che il tocca; imperò ch' ella è peccatrice.
40 E Gesù gli rispose, e disse: Simone, ho qualche cosa da dirti. Ed egli disse: Maestro, parla.40 E Iesù disse a lui: Simone, io t'ho a dire alcuna cosa. E quello disse: maestro, dì'.
41 Un creditore aveva due debitori: uno doveagli cinquecento denari, e l'altro cinquanta.41 (Disse Iesù:) due debitori erano tenuti a uno prestatore; l'uno gli doveva dare cinquecento talenti, e l'altro cinquanta.
42 Non avendo quegli il modo di pagare, condonò il debito ad ambedue. Chi adunque di essi lo ama di più?42 Ed egli non avendo di che pagare, perdonò a ciascuno il debito. Domandoti: qual di costoro è più tenuto d' amarlo?
43 Rispose Simone: Penso, che quegli, cui ha condonato di più. Ed ei disselli: Rettamente hai giudicato.43 Rispose Simone, e disse: io credo, colui a cui fu più lasciato. E Iesù disse: rettamente hai giudicato.
44 E rivolto alla donna, disse a Simone: vedi tu questa donna? Sono entrato in tua casa, non hai dato acqua a' miei piedi: e questa ha bagnato i miei piedi colle sue lagrime, e gli ha asciugati co' suoi capelli.44 E voltossi inverso della femina, e disse a Simone: hai tu veduto questa femina? Io entrai in casa tua, e acqua non mi dèsti alli miei piedi; ma costei colle sue lacrime me gli ha bagnati, e con li suoi capelli me gli ha asciugati.
45 Non hai a me dato il bacio: questa da che è venuta, non ha rifinito di baciare i miei piedi.45 E bacio non mi dèsti; ma costei, poi che entrò qua dentro, non ha cessato di baciare li piedi miei.
46 Non hai unto con olio il mio capo: e questa ha unti con unguento i miei piedi.46 Tu non mi ungesti il capo mio coll' olio; ma costei con unguento ha unto li piedi miei.
47 Per la qual cosa ti dico: Le sono rimessi molti peccati, perché molto ha amato. Or meno ama, a cui meno si perdona.47 E imperò dicoti, che molti peccati gli sono perdonati, imperò che ha molto amato; e colui che meno ama, meno gli è perdonato.
48 E a lei disse: Ti son rimessi i peccati.48 E poi disse Iesù alla femina: li tuoi peccati ti sono perdonati.
49 E i convitati cominciarono a dire dentro di se: Chi è costui, che fin rimette i peccati?49 E alquanti di quelli che mangiavano insieme con lui, incominciorono a dire infra sè medesimi (dicendo): chi è costui, che perdona li peccati?
50 Ed egli disse alla donna: La tua fede ti ha fatta salva: Vanne in pace.50 E Iesù disse alla femina: la fede tua ti ha fatta salva; va in pace.