Zaccaria 11
Confronta con un'altra Bibbia
Cambia Bibbia
BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
---|---|
1 Apri o Libano, le tue porte, e il fuoco si divori i tuoi cedri. | 1 Apri, Libano, le tue porte, e il fuoco divori i tuoi cedri. |
2 Gettate urla, o abeti, perchè i cedri sono caduti, perchè le altissime piante sono state atterrate: gettate urla o quercie di Basan, perche la forte selva è stata recisa. | 2 Urla, cipresso, perché il cedro è caduto, gli splendidi alberi sono distrutti. Urlate, querce di Basan, perché la foresta impenetrabile è abbattuta! |
3 Rimbombano le strida dei pastori, perchè la loro grandezza è distrutta: rimbombano i ruggiti de' lioni, perchè la superbia del Giordano è devastata. | 3 Si ode il lamento dei pastori, perché la loro gloria è distrutta! Si ode il ruggito dei leoncelli, perché è devastata la magnificenza del Giordano! |
4 Queste cose dice il Signore Dio mio: Pasci queste pecore da macello. | 4 Così parla il Signore, mio Dio: «Pascola quelle pecore da macello |
5 Le quali coloro, che le guidavano, le mettevano a morte senza averne pietà e le vendevano, dicendo: Benedetto il Signore, noi ci siamo arricchiti. E que' loro pastori non ne avevano compassione. | 5 che i compratori sgozzano impunemente e di cui i venditori dicono: “Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito”, e i loro pastori non ne hanno pietà. |
6 Or io non perdonerò ornai più agli abitanti di questa terra, dice il Signore: ecco che io abbandonerò questi uomini in potere l'uno dell'altro, e in potere del loro re, e sarà desolato il loro paese, ed io non li trarrò dalle mani di coloro. | 6 Neppure io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini ognuno in balìa del suo vicino e del suo re, perché devastino il paese, e non mi curerò di liberarli dalle loro mani». |
7 E per questo io, o poveri del gregge, pascerò queste pecore da macello. Ed io mi presi due verghe, l'una delle quali chiamai la Speciosa, l'altra la chiamai la Funicella: e pascolai la greggia. | 7 Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello per conto dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l’altro Unione, e condussi al pascolo le pecore. |
8 E recisi tre pastori in un mese, e si restrinse riguardo ad essi l'anima mia, perchè anche l'anima loro variò riguardo a me. | 8 Nel volgere di un solo mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch’esse mi detestavano. |
9 E io dissi: Io non sarò vostro pastore: quello, che muore, si muoia: quel, che è sbranato, sia sbranato; e quelli, che restano, si divorino ciascheduno la carne del loro vicino. | 9 Perciò io dissi: «Non sarò più il vostro pastore. Chi vuole morire muoia, chi vuole perire perisca, quelle che rimangono si divorino pure fra loro!». |
10 E presi la mia verga chiamata la Speciosa, e la ruppi, per rompere il patto fermato da me con tutti i popoli. | 10 Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l’alleanza da me stabilita con tutti i popoli. |
11 E fu rotto in quel giorno, e i poveri del gregge, che mi ascoltano, han conosciuto, che questa è parola del Signore. | 11 Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l’ordine del Signore. |
12 Ma io dissi a coloro: Se vi par giusto, datemi la mia mercede; e se no, non ne fate altro. Ed ei mi pesarono per mia mercede trenta monete d'argento. | 12 Poi dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare». Essi allora pesarono trenta sicli d’argento come mia paga. |
13 E il Signore mi disse: Getta a quello statuario questa bella somma, a cui mi han prezzolato. Ed io presi le trenta monete d'argento, e le gettai nella casa del Signore, perchè si dessero allo statuario. | 13 Ma il Signore mi disse: «Porta al fonditore questa grandiosa somma, con cui sono stato da loro valutato!». Io presi i trenta sicli d’argento e li portai al fonditore della casa del Signore. |
14 E ruppi l'altra mia verga chiamata la Funicella, affin di rompere la fratellanza tra Giuda, e Israele. | 14 Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione, per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. |
15 E il Signore disse a me: Prenditi ancora i segnali di un pastore insensato. | 15 Quindi il Signore mi disse: «Prendi ancora gli attrezzi di un pastore insensato, |
16 Perocché io già farò uscir fuora sulla terra un pastore, che non visiterà le pecore abbandonate, non cercherà le disperse, non sanerà le ammalate, e a quelle, che stanno in piedi, non darà nutrimento, e si mangerà delle grasse la carne, e romperà ad esse gli stinchi. | 16 poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le giovani, non curerà le malate, non nutrirà quelle ancora sane; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro persino le unghie. |
17 O pastore, ed o idolo, che lasci il gregge in abbandono! La spada lo colpirà nel braccio, e nel suo destro occhio: il suo braccio inaridirà, e si seccherà, e il suo destro occhio ottene bratosi si oscurerà. | 17 Guai al pastore stolto che abbandona il gregge! Una spada colpisca il suo braccio e il suo occhio destro. Tutto il suo braccio si inaridisca e tutto il suo occhio destro resti accecato». |