Osea 4

BIBBIA MARTINI	NOVA VULGATA
1 Udite la parola del Signore voi, figliuoli d'Israele; perocché il Signore viene a far giudizio degli abitatori di questa terra; perocché non è verità, e non è misericordia, perchè non è scienza di Dio sulla terra.	1 “ Audite verbum Domini, filii Israel, quia iudicium Domino cum habitatoribus terrae: non est enim veritas, et non est benignitas, et non est scientia Dei in terra;
2 La bestemmia, e la menzogna, e l'omicidio, e il furto, e l'adulterio la hanno inondata, e il sangue incalza il sangue.	2 maledictum et mendacium et homicidium et furtum et adulterium inundaverunt, et sanguis sanguinem tetigit.
3 Per questo la terra sarà in pianto, e tutti i suoi abitanti saranno in languore, e le bestie della campagna, e gli uccelli dell'aria, e i pesci stessi dei mare periranno.	3 Propter hoc lugebit terra, et infirmabitur omnis, qui habitat in ea, cum bestia agri et volucre caeli, sed et pisces maris auferentur.
4 Nissuno però faccia rimprovero, ovver correzione ad alcuno; perocché il popol tuo è come chi sta a tu per tu col sacerdote.	4 Verumtamen non sit qui contendat nec qui arguat, sed tecum iudicium meum, sacerdos.
5 Ma tu oggi anderai in rovina, e teco anderà in rovina il profeta. In quella notte farò tacere la madre tua.	5 Et corrues plena die, et corruet etiam propheta tecum nocte; et perdam matrem tuam.
6 Il mio popolo è rimaso muto, per chè era privo di scienza. Perchè tu rigettasti la scienza, per questo io ti rigetterò, affinchè tu non eserciti il mio sacerdozio. Tu poi ti se' scordata della legge del tuo Dio, ed io pure mi scorderò dei miei figliuoli.	6 Perit populus meus, eo quod non habuerit scientiam. Quia tu scientiam reppulisti, repellam te, ne sacerdotio fungaris mihi; et quia oblitus es legis Dei tui, obliviscar filiorum tuorum et ego.
7 Più si son eglino moltiplicati e più son cresciuti i loro peccati: io cangerò in ignominia la gloria loro.	7 Secundum multitudinem eorum, sic peccaverunt mihi; gloriam eorum in ignominiam commutabo.
8 Mangiano i peccati del popolo mio, e mentre egli pecca gli fan coraggio.	8 Peccatum populi mei comedunt et ad iniquitatem eorum sublevabunt animas eorum.
9 Onde qual è il popolo, tal sarà il sacerdote, e io punirò sopra di lui, le sue azioni, e renderò a lui la mercede de suoi pensamenti.	9 Et erit sicut populus sic sacerdos; et visitabo super eum vias eius et opera eius reddam ei.
10 Ei mangeranno, e non si satolleranno: hanno prevaricato senza darsi mai posa: hanno abbandonato il Signore, non osservando la legge.	10 Et comedent et non saturabuntur; fornicabuntur et non multiplicabuntur, quoniam Dominum reliquerunt in non custodiendo.
11 L'impudicizia, il vino, e l'ubbriachezza tolgono il bene dell'intelletto.	11 Fornicatio et vinum et ebrietas auferunt cor.
12 Il mio popolo ha consultato un pezzo di legno, e le sue bacchette han predetto a lui il futuro: perocché lo spirito di fornicazione gli ha affascinati, ed hanno voltate le spalle al Dio loro.	12 Populus meus in ligno suo interrogat, et baculus eius annuntiat ei; spiritus enim fornicationum decepit eos, et fornicantur a Deo suo.
13 Sulle vette dei monti offersero sagrifizj, e sulle colline abbruciarono i timiami, e sotto la quercia, e sotto il pioppo, e sotto il terebinto, perchè l'ombra di essi era gradita: per questo le vostre figliuole faran getto del loro onore, e le vostre spose saranno adultere.	13 Super capita montium sacrificant et super colles accendunt thymiama, subtus quercum et populum et terebinthum, quia bona est umbra eius; ideo fornicantur filiae vestrae, et sponsae vestrae adulterae sunt.
14 Io non gastigherò le vostre figliuole, quando avranno peccato, né le vostre spose, quando saran diventate adultere: perocché costoro conversavano colle meretrici, e andavano a far sagrifizio con gli effeminati. Per la qual cosa questo popolo senza intelletto sarà percosso.	14 Non visitabo super filias vestras, cum fuerint fornicatae, et super sponsas vestras, cum adulteraverint, quoniam hi ipsi cum meretricibus secedunt et cum prostibulis delubrorum sacrificant, et populus non intellegens corruet.
15 Giacché tu, o Israele, ti se' dato alla fornicazione, non pecchi almeno Giuda or non vogliate entrare in Galgal, e non salite a Bethaven, e non fate quel giuramento: Vive il Signore.	15 Si fornicaris tu, Israel, non delinquat saltem Iuda; et nolite ingredi in Galgala et ne ascenderitis in Bethaven neque iuraveritis: “Vivit Dominus”.
16 Perocché Israele è uscito di strada come una vacca indomita: adesso il Signore lo menerà a pascere come un agnello in ispaziosa campagna.	16 Quoniam sicut vacca lasciviens Israel contumax est; nunc pascet eos Dominus quasi agnum in latitudine?
17 Ephraim ha fatta società cogl'idoli: lascialo stare.	17 Particeps idolorum Ephraim, dimitte eum.
18 Egli ha a parte i suoi conviti, è caduto nella più orrenda fornicazione: i suoi protettori hanno amata la sua ignominia.	18 Transiit convivium eorum, fornicatione fornicati sunt, diligunt vehementer ignominiam impudicitiae.
19 Li porta il vento legati alle sue ale, e i lor sagrifizj saranno la loro vergogna.	19 Ligabit spiritus eos in alis suis, et confundentur a sacrificiis suis.