Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Neemia 5


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1 Allora fu, che il popolo, e le loro mogli alzaron le strida contro de' loro fratelli Giudei.1 E (in quel tempo) si levò uno clamore grande nel popolo e nelle loro mogliere contro alli suoi fratelli Giudei.
2 E alcuni di essi dicevano: Noi abbiam troppi figliuoli, e troppe figliuole; prendiamo pel prezzo di essi del grano per mangiare, e vivere.2 Ed erano alcuni che dicevano: li figliuoli nostri e le figliuole nostre sono in grande moltitudine; togliamo del frumento per lo prezzo loro, e mangiamo e viviamo.
3 Altri poi dicevano: Impegniamo i nostri poderi, e le vigne, e le nostre case, e prendiamo del grano per cacciar la fame.3 Ed erano alcunì altri che dicevano: diamo in pegno li nostri campi e le nostre vigne e le nostre case, e pigliamo del frumento per la fame.
4 Altri dicevano: Prendiamo in prestito del denaro per pagare il tributo al re, e impegniamo i nostri campi, e le vigne.4 E altri dicevano: togliamo denari a prestanza nelli tributi del re, e diamo li nostri campi e le nostre vigne.
5 Or quale è la carne de' nostri fratelli, tale è la nostra: e i nostri figliuoli sono da quanto i loro: e noi diamo in ischiavitù i nostri figliuoli, e le nostre figliuole, e non abbiamo il modo di riscattare quelle nostre figliuole, che sono schiave, e i nostri campi, e le nostre vigne sono in potere di altri.5 E ora come sono le carni de' nostri fratelli (che sono stati presi in servitù), così siamo noi, come sono li loro figliuoli, così sono i nostri. Ecco che noi soggioghiamo li nostri figliuoli e le nostre figliuole in servitù; e delle nostre figliuole già (molte) sono serve, e non le possiamo redimere per povertà; e li campi nostri e le nostre vigne, altri le possiede.
6 Quand' io ebbi udite le loro strida, e questa maniera di parlare, ne sentii grande sdegno.6 E io (Neemia) molto mi turbai, udendo il loro clamore secondo queste parole.
7 E dopo matura riflessione ripresi agramente i magnati, e i magistrati, e dissi loro: Voi adunque, quanti siete, prendete l'usura da' vostri fratelli? E convocai una grande adunanza contro di essi.7 E pensai appo me nel mio cuore; e chiamai li principi e li magistrati, e ripresili molto, e dissi: a questo modo voi togliete usura dalli vostri fratelli? E congregai contro di costoro una grande moltitudine.
8 E dissi loro: Voi sapete, come noi secondo la nostra possibilità abbiam riscattati i Giudei venduti alle genti: e voi venderete i vostri fratelli, perche noi li ricomperiamo? E quelli si taquero, e non seppero che rispondere.8 E dissi loro: noi abbiamo ricomperati li fratelli vostri Giudei, come voi sapete, i quali furono venduti alle genti, secondo la nostra possibilità; e voi dunque venderete li vostri fratelli, e noi li compereremo? E istetteno cheti, e non (sapevano che dire, nè) trovavano risposta.
9 E io dissi loro: Quello, che voi fate, non è ben fatto: per qual motivo non camminate voi nel timore del nostro Dio, affinchè non diventiamo lo scherno delle genti, che ci odiano?9 E io dissi loro: questo che voi fate non è buona cosa; perchè non vivete voi nel timore di Dio nostro, acciò che noi non siamo vituperati da gente che sono i nemici nostri?
10 Or io, e i miei fratelli, e la mia gente abbiamo a moltissimi dato in prestito grano, e denaro: accordiamoci tutti a non ripetere, e a rimettere tutto questo debito.10 E io e li miei fratelli e li miei servi abbiamo servito a molti di danari e di frumento; non domandiamo questo in comune; la moneta d'altri concediamola, la quale tocca a noi.
11 Rendete oggi ad essi i loro campi, e le vigne, e gli uliveti, e le case: anzi la centesima del denaro, grano, e vino, e olio, che voi solete esiger da loro, pagatela voi per essi.11 Restituiteli dunque oggi li suoi campi e le sue vigne e li suoi oliveti e le sue case; e non solo questo fate, ma fate anco che la centesima della pecunia, del frumento, del vino e dell' olio, la quale suolete scuotere da loro, datela per loro.
12 E quelli dissero: Restituiremo, e non cercheremo nulla da loro: e faremo, come tu dici. E chiamai i sacerdoti, e feci, che quelli giurasserdi fare, come io avea detto.12 E disseno: noi restituiremo tutto, e da loro non piglieremo alcuna cosa; e faremo come tu dici. E (dopo questo) chiamai li sacerdoti, e sì li scongiurai ch' elli facessono secondo ch' io avea detto.
13 E io scossi oltre a ciò la mia veste, e dissi: Cosi scuota Dio chiunque non osserverà questa parola, dalla sua casa, e da' suoi beni: cosi sia scosso, e resti senza niente. E tutta la moltitudine rispose: Amen. E lodarono Dio. E il popolo fece, come si era detto.13 E oltre di questo io commossi il mio seno, e dissi: così commova Iddio ogni uomo della casa sua, lo quale non farà secondo quello che è stato detto; e così sia commosso delle sue fatiche (per tal modo) che rimanga vuoto di tutto. E disse tutta la moltitudine: Amen. E laudarono Iddio. Fece dunque il popolo come era detto.
14 E dal giorno, in cui il re mi aveva ordinato, ch'io governassi il paese di Giuda, dall'anno vigesimo sino al trentesimo secondo del re Artaserse, per dodici anni, e io, e i miei fratelli non mangiammo delle vettovaglie, che eran dovute ai governatori.14 E da quello dì, che mi comandò il re che fossi duca nella terra di Giuda (fu), dall' anno vigesimo persino all' anno trigesimo secondo di Artaserse re, per anni XII, io e li fratelli miei le entrate annuali, che si doveano alli duchi, noi non le mangiammo.
15 Or i primi governatori, che erano stati inanzi a me, aveano aggravato il popolo, ricevendone pane, e vino (oltre) i quaranta sicli per giorno in denaro: e di più i loro ministri angariavano il popolo. Ma io temendo Dio non feci così.15 E li duchi primi, che furono dinanzi a me, gravarono il popolo, e pigliarono da loro, in pane e in vino e in danari, ogni dì sicli XL; e anco li ministri loro molto premerono lo popolo. Ma io non feci così per cagione del timore di Dio.
16 Anzi lavorai alla fabbrica delle mura, e non comprai verun campo, tutta la mia gente era occupata al lavoro.16 E non solo non feci così, ma nell' opera del muro io edificai (alle mie spese), e non comperai campo, e tutti i miei servi erano congregati all'opera.
17 E i Giudei, e i magistrati, centocinquanta persone, e quei, che venivano a noi da' paesi circonvicini, mangiavano alla mia mensa.17 E li Giudei e li magistrati, CL uomini, e quelli che veniano a me delle genti le quali sono nel nostro circuito, erano nella mensa mia.
18 E si uccideva ogni dì in casa mia un bue, e sei arieti scelti, oltre i volatili, e ogni dieci giorni vini diversi, e molte altre cose io dava: e oltre a ciò non cercai gli stipendi del mio governo: perocché il popolo era grandemente stenuato.18 Ed erami apparecchiato ogni di uno bue, montoni VI eletti, senza li (animali) volatili; in termine di X di diversi vini e molte altre cose io dava; oltre di questo l'entrata annuale del mio ducato non cercai (nè tolsi); però che il popolo era molto attenuato.
19 Ricorditi di me, Dio mio, per tua bontà, secondo il bene, che io no fatto a questo popolo.19 Arricòrdati di me, Signore Iddio mio, nelli beni tuoi, secondo tutto quello ch' io ho fatto a questo popolo.