Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 27


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Eliseo predice, che sarà abbondanza di grano in Samaria, e quattro lebbrosi portan la nuova in Samaria, come i Siri spaventati da Dio aveano abbandonato l'assedio, lasciando tutte le cose loro. Il capitano, che non volle credere alla parola di Eliseo, è schiacciato alla porta di Samaria dalla moltitudine.

1Ma Eliseo disse: Udite la parola del Signore: Queste cose dice il Signore: Domani a quest'ora il moggio di fior di farina sarà al prezzo di uno statere, e due moggia d'orzo per uno statere, alla porta di Samaria.2Uno dei capitani, il quale era bracciere del re, rispose all'uom di Dio, e disse: Se il Signore aprisse le cataratte del cielo, può egli mai essere quel, che tu dici? Ed egli disse: Lo vedrai cogli occhi tuoi, ma non ne mangerai.3Or eranvi quattro uomini lebbrosi presso all'entrar della porta; i quali dissero tra di loro: Perchè vogliam noi restar qui finché muoiamo?4Se penserem di entrare in città, morremo di fame, se resteremo qui, dobbiam morire: su via fuggiamo agli alloggiamenti dei Siri: s'eglino avran compassione di noi, camperemo: se ci vorranno uccidere, anche senza questo noi morremmo.5La sera adunque si mossero, per andare al campo dei Siri; e giunti che furono all'entrare del campo dei Siri, non vi trovaron anima.6Imperocché il Signore avea fatto udire nel campo dei Siri rumor di cocchi, e di cavalli, e di grandissimo esercito, ond'ei dissero tra di loro: Senz'altro il re d'Israele ha contro di noi comperato con denaro gli aiuti dei regi degli Hethei, e degli Egiziani, e questi ci vengono addosso.7Quindi si levarono su, e al buio si fuggirono, abbandonate le loro tende, e i cavalli, e gli asini negli alloggiamenti, pensando solamente a salvare le loro vite colla fuga.8Dopo adunque che quei lebbrosi furono arrivati all'ingresso del campo, entrarono in un padiglione, e mangiarono, e bevvero, e ne presero l'argento, e l'oro, e le vesti, e andarono a nasconderle; e di poi tornarono in un'altra tenda, e la preda, che parimente ivi fecero, la nascosero.9Ma dissero tra di loro: Noi non operiamo rettamente: perocché questo è giorno di buona novella: se noi taceremo, e non porterem la nuova sino al mattino, sarem giudicati per rei: su via andiamo, e rechiamone avviso al palazzo del re.10Giunti adunque alla porta della città diedero l'avviso, dicendo: Siamo andati al campo de' Siri, e non vi abbiam trovato alcun uomo, ma solo i cavalli, e gli asini legati, e le tende in piedi.11Andarono adunque le guardie della porta, e portarono tal nuova al re dentro nel palazzo.12Ed egli si levò che era ancor notte e disse a' suoi servi: Vi dirò quello, che hanno con noi fatto i Siri: Sanno, che si patisce la fame, e per questo sono usciti fuori del loro accampamento, e si sono ascosi pe' campi, dicendo: Coloro usciranno dalla città, e li prenderemo vivi, e allora potremo entrar nella città.13Ma uno de' suoi servi rispose: Prendiamo i cinque cavalli, che son rimasi nella città (perocché di tanto numero, che n'erano in Israele, non vi son più se non questi, essendo stati consunti gli altri), e manderemo, e potremo fare la scoperta.14Furono pertanto condotti due cavalli, e il re mandò (due uomini) agli alloggiamenti dei Sin, dicendo: Andate, e osservate.15E quegli andarono seguendo le tracce dei Siri fino al Giordano: e vi dero come tutta la strada era seminata di vesti, e di vasi gettati via dai Siri nello scompiglio; e i messi tornarono, e riferirono la cosa al re.16E il popolo uscì fuora, e saccheggiò il campo dei Siri; e il moggio di or di farina venne a uno statere, e due moggia d'orzo a uno statere, secondo la parola del Signore.17Or quel capitano, che era stato bracciere del re, era stato messo da lui alla porta, e fu conculcato dalla folla all'entrar della porta, e morì, secondo la parola detta dall'uom di Dio, quando il re era andato a trovarlo.18E si adempì la promessa fatta dall'uom di Dio, quando disse al re: Due moggia d'orzo domani a quest'ora saranno al prezzo di uno statere, e un moggio di fior di farina al prezzo di uno statere alla porta di Samaria:19Quando quel capitano rispose all'uom di Dio, e disse: Quand' anche il Signore apprisse le cataratte del cielo, potrà egli mai essere quel, che tu dici? Ed ei gli disse: Lo vedrai cogli occhi tuoi, ma non ne mangerai20Avvenne pertanto a lui, come era stato predetto, e il popolo lo conculcò alla porta, ed ei si mori.

Note:

7,1:Il maggio di fior di farina havvi al prezzo di uno statere. Lo statere è lo stesso, che il siclo; il moggio è il sato nell'Ebreo; il mio conteneva sei cabi.
Alla porta di Somalia. Alle parte faccansi i mercati, e si amministrava giustizia.

7,2:Se il Signore aprisse le cataratte del cielo. Per piovere grano ed orzo.

7,3:Eranvi quattro uomini lebbrosi presso all'entrar della porta; ec. Questi lebbrosi erano separati dal consorzio degli uomini secondo la legge. Levit. XXIII. 46.

7,6:Del regno degli Hethei. vedi 3. Reg. x. 29.