Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 27


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OR Davide disse fra sè stesso: Ecco, un giorno io perirò per le mani di Saulle; non vi è nulla di meglio per me, se non che io scampi affatto nel paese de’ Filistei; talchè Saulle, se pur continua a cercarmi per tutte le contrade d’Israele, perda ogni speranza di me; così scamperò dalla sua mano.1 Ma David disse nel suo cuore: « Un giorno o l'altro, finalmente cadrò nelle manu di Saul. Non è meglio fuggire e saivarsi nel paese dei Filistei, perchè Saul, perduta ogni speranza, finisca di cercarmi per tutte le contrade d'Israele? Così fuggirò dalle sue mani ».
2 Davide adunque si levò, e passò, con seicent’uomini ch’egli avea seco, ad Achis, figliuolo di Maoc, re di Gat.2 David partì coi seicento uomini che aveva, e andò da Achis, figlio di Maoc, re di Get,
3 E Davide dimorò con Achis in Gat, insieme con la sua gente, ciascuno con la sua famiglia. Davide vi era con le sue due mogli Ahinoam Izreelita, e Abigail, ch’era stata moglie di Nabal da Carmel.3 e stette con Achis in Get, lui, la sua gente, ciascuno colla sua famiglia, e David aveva le sue due mogli, Achinoam di Iezrael e Abigail, già moglie di Nabal di Carmelo.
4 Or egli fu rapportato a Saulle che Davide era fuggito in Gat; laonde egli non continuò più a cercarlo.4 Saul, essendogli stato riferito che David era fuggito in Get, non continuò più a cercarlo.
5 E Davide disse ad Achis: Deh! se io sono in grazia tua, siami data stanza in una delle città della campagna, acciocchè io vi dimori; e perchè dimorerebbe il tuo servitore teco nella città reale?5 Or David disse ad Achis: « Se io ho trovato grazia negli occhi tuoi, mi sia concesso, in una delle città di questa regione, un luogo da abitarvi. E perchè il tuo servo deve dimorare teco nella città del re? » *
6 Ed Achis gli diede in quel dì Siclag; perciò Siclag è restata ai re di Giuda infino a questo giorno.6 Achis allora gli diede Siceleg, la quale per questo è appartenuta ai re di Giuda fino al giorno d'oggi.
7 Or lo spazio del tempo che Davide dimorò nelle contrade de’ Filistei, fu un anno e quattro mesi7 Il numero dei giorni passati da David nel paese dei Filistei giunse a quattro mesi.
8 E Davide saliva con la sua gente, e faceva delle correrie nel paese de’ Ghesurei, e de’ Ghirzei, e degli Amalechiti; perciocchè quelle nazioni abitavano nel lor paese, da Sur fino al paese di Egitto.8 David assaliva colla sua gente e mette va a saccheggio Gessuri, Gersi e gli Arnaleciti, che avevan villaggi, anticamente, e abitavano sulla strada di Sur fino al paese d'Egitto.
9 E Davide percoteva il paese, e non lasciava in vita nè uomo, nè donna; e pigliava pecore, e buoi, ed asini, e cammelli e vestimenti; poi se ne ritornava, e veniva ad Achis.9 David percolava tutto quel paese, non vi lasciava vivo nè uomo nè donna, e prendendo le pecore, i buoi, gli asini, i cammelli e le vesti, se ne tornava da Achis.
10 E Achis diceva: Dove siete oggi scorsi? E Davide diceva: Sopra la contrada meridionale di Giuda, sopra la contrada meridionale de’ Ierameeliti, e sopra la contrada meridionale de’ Chenei.10 E Achis gli diceva: « Sopra chi ti sei gettato oggi? » David rispondeva: « Verso la parte meridionale di Giuda, verso la parte meridionale di Terameel, verso la parte meridionale di Ceni ».
11 Ma Davide non lasciava in vita nè uomo, nè donna, per menarli in Gat; perciocchè diceva: Ei si convien provvedere che non facciano alcun rapporto contro a noi, dicendo: Così ha fatto Davide. E tal fu il suo costume tutto il tempo ch’egli dimorò nelle contrade de’ Filistei.11 David non lasciava in vita nè uomo nè donna, nè conduceva alcuno a Get, dicendo: « Potrebbero parlare contro di noi ». Così fece David, e questo fu il suo modo d'agire per tutto il tempo che stette nel paese dei Filistei.
12 Ed Achis credeva a Davide, e diceva: Egli si è renduto del tutto abbominevole ad Israele, suo popolo; per ciò, egli mi sarà servitore in perpetuo12 Intanto Achis credeva a David, e diceva: « Egli ha fatto molti mali al suo popolo d'Israele: sarà dunque mio servo per sempre ».