Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 3


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DIODATINOVA VULGATA
1 PARIMENTE sieno le mogli soggette a’ lor mariti; acciocchè, se pur ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, sieno, per la condotta delle mogli, guadagnati senza parola;1 Similiter mulieres subditae sint suis viris, ut et si qui non cre duntverbo, per mulierum conversationem sine verbo lucrifiant,
2 avendo considerata la vostra condotta casta unita a timore.2 considerantes castamin timore conversationem vestram;
3 Delle quali l’ornamento sia, non l’esteriore dell’intrecciatura de’ capelli, o di fregi d’oro, o sfoggio di vestiti;3 quarum sit non extrinsecus capillaturae autcircumdationis auri aut indumenti vestimentorum cultus,
4 ma l’uomo occulto del cuore, nell’incorrotta purità dello spirito benigno e pacifico; il quale è di gran prezzo nel cospetto di Dio.4 sed qui abscondituscordis est homo, in incorruptibilitate mitis et quieti spiritus, qui est inconspectu Dei locuples.
5 Perciocchè in questa maniera ancora già si adornavano le sante donne, che speravano in Dio, essendo soggette a’ lor mariti.5 Sic enim aliquando et sanctae mulieres sperantes inDeo ornabant se subiectae propriis viris,
6 Siccome Sara ubbidì ad Abrahamo, chiamandolo signore; della quale voi siete figliuole, se fate ciò che è bene, non temendo alcuno spavento.6 sicut Sara oboediebat Abrahaedominum eum vocans: cuius estis filiae benefacientes et non timentes ullamperturbationem.
7 Voi mariti, fate il simigliante, abitando con loro discretamente; portando onore al vaso femminile, come al più debole; come essendo voi ancora coeredi della grazia della vita; acciocchè le vostre orazioni non sieno interrotte7 Viri similiter cohabitantes secundum scientiam quasi infirmiori vaso muliebriimpertientes honorem, tamquam et coheredibus gratiae vitae, uti ne impedianturorationes vestrae.
8 E IN somma, siate tutti concordi, compassionevoli, fratellevoli, pietosi, benevoglienti;8 In fine autem omnes unanimes, compatientes, fraternitatisamatores, misericordes, humiles,
9 non rendendo mal per male, od oltraggio per oltraggio; anzi, al contrario, benedicendo; sapendo che a questo siete stati chiamati, acciocchè erediate la benedizione.9 non reddentes malum pro malo vel maledictumpro maledicto, sed e contrario benedicentes, quia in hoc vocati estis, utbenedictionem hereditate accipiatis.
10 Perciocchè, chi vuole amar la vita, e veder buoni giorni, rattenga la sua bocca dal male; e le sue labbra, che non proferiscano frode;10 “ Qui enim vult vitam diligere
et videre dies bonos,
coerceat linguam suam a malo,
11 ritraggasi dal male, e faccia il bene; cerchi la pace, e la procacci.11 et labia eius ne loquantur dolum;
declinet autem a malo et faciat bonum,
inquirat pacem et persequatur eam.
12 Perciocchè gli occhi del Signore son sopra i giusti, e le sue orecchie sono intente alla loro orazione; ma il volto del Signore è contro a quelli che fanno male.12 Quia oculi Domini super iustos,
et aures eius in preces eorum;
vultus autem Domini super facientes mala ”.
13 E chi sarà colui che vi faccia male, se voi seguite il bene?13 Et quis est qui vobis noceat, si boni aemulatores fueritis?
14 Ma, se pure ancora patite per giustizia, beati voi; or non temiate del timor loro, e non vi conturbate.14 Sed et sipatimini propter iustitiam, beati! Timorem autem eorum ne timueritis et nonconturbemini,
15 Anzi santificate il Signore Iddio ne’ cuori vostri; e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza ch’è in voi, con mansuetudine, e timore. Avendo buona coscienza;15 Dominum autem Christum sanctificate in cordibus vestris, paratisemper ad defensionem omni poscenti vos rationem de ea, quae in vobis est spe;
16 acciocchè, là dove sparlano di voi come di malfattori, sieno svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.16 sed cum mansuetudine et timore, conscientiam habentes bonam, ut in quo devobis detrectatur, confundantur, qui calumniantur vestram bonam in Christoconversationem.
17 Perciocchè, meglio è che, se pur tale è la volontà di Dio, patiate facendo bene, anzi che facendo male17 Melius est enim benefacientes, si velit voluntas Dei, patiquam malefacientes.
18 Poichè Cristo ancora ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto per gl’ingiusti, acciocchè ci adducesse a Dio; essendo mortificato in carne, ma vivificato per lo Spirito.18 Quia et Christus semel pro peccatis passus est, iustuspro iniustis, ut vos adduceret ad Deum, mortificatus quidem carne, vivificatusautem Spiritu:
19 Nel quale ancora andò già, e predicò agli spiriti che sono in carcere.19 in quo et his, qui in carcere erant, spiritibus advenienspraedicavit,
20 I quali già furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre si apparecchiava l’arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate per mezzo l’acqua20 qui increduli fuerant aliquando, quando exspectabat Deipatientia in diebus Noe, cum fabricaretur arca, in qua pauci, id est octoanimae, salvae factae sunt per aquam.
21 Alla qual figura corrisponde il battesimo, il quale non il nettamento delle brutture della carne, ma la domanda di buona coscienza verso Iddio ora salva ancora noi, per la risurrezione di Gesù Cristo.21 Cuius antitypum, baptisma, et vos nuncsalvos facit, non carnis depositio sordium sed conscientiae bonae rogatio inDeum, per resurrectionem Iesu Christi,
22 Il quale, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, essendogli sottoposti angeli, e podestà, e potenze22 qui est in dextera Dei, profectus incaelum, subiectis sibi angelis et potestatibus et virtutibus.