Scrutatio

Venerdi, 7 giugno 2024 - Sant' Andronico di Perm ( Letture di oggi)

Lettera a Tito 1


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 PAOLO, servitor di Dio, e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio, e la conoscenza della verità, che è secondo pietà;1 Paulo, servo di Dio e apostolo di Iesù Cristo secondo la fede degli eletti di Dio, in conoscimento di verità la qual è secondo la pietà
2 in isperanza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, ha promessa avanti i tempi de’ secoli;2 in speranza di vita eterna, la qual impromesse Dio, che non mente, dinanti li tempi de' secoli.
3 ed ha manifestata ai suoi propri tempi la sua parola, per la predicazione che mi è stata fidata, per mandato di Dio, nostro Salvatore;3 Dio manifestò la sua parola (cioè Cristo) nei suoi temporali per la sua predicazione, la qual è (conceduta e) raccomandata a me secondo il comandamento del Salvatore Dio nostro.
4 a Tito, mio vero figliuolo, secondo la fede comune; grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo, nostro Salvatore4 A te, Tito, figliuolo diletto secondo la comune fede, sia grazia e pace da Dio padre (nostro) e da Iesù Cristo nostro Salvatore.
5 PER questo ti ho lasciato in Creta, acciocchè tu dia ordine alle cose che restano, e costituisca degli anziani per ogni città, siccome ti ho ordinato;5 Per questa cagione lasciai te nella provincia di Creta, che tu (riprendi e) correggi quelle cose che vengono meno, e che per le città ordini li preti, sì come io ordinai.
6 se alcuno è irreprensibile, marito d’una sola moglie, che abbia figliuoli fedeli, che non sieno accusati di dissoluzione, nè ribelli.6 Se alcuno è senza grave peccato, ed è marito pur d'una mogliere, e ha figliuoli fedeli che non siano accusati di lussuria, e che non siano sudditi; (quello sia ordinato).
7 Perciocchè conviene che il vescovo sia irreprensibile, come dispensatore della casa di Dio; non di suo senno, non iracondo, non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno;7 Conviensi al vescovo, sia (tale che non si possa riprendere e) senza grave peccato, secondo che dispensatore di Dio; che non sia superbo, non iroso, non ebrio, non feritore, nè cupido di sozzo guadagno.
8 anzi volonteroso albergatore de’ forestieri, amator de’ buoni, temperato, giusto, santo, continente.8 Ma conviensi che sia albergatore, benigno, temperato, giusto e ricevitore de' santi,
9 Che ritenga fermamente la fedel parola, che è secondo ammaestramento; acciocchè sia sufficiente ad esortar nella sana dottrina, ed a convincere i contradicenti.9 e amatore di colui che va secondo la buona dottrina (conviensi ancora che il vescovo ami abbracciando la parola della dottrina) della fede, acciò che sia potente di ammaestrare (e confortare la gente) nella dottrina sana (e pura), e di riprendere coloro che contradicono.
10 Perciocchè vi son molti ribelli cianciatori, e seduttori di menti; principalmente quei della circoncisione, a cui convien turare la bocca.10 Imperò che ne son molti inobbedienti, li quali parlano vanamente; son seduttori (e ingannatori), e specialmente (fanno questo) quelli che son della circoncisione.
11 I quali sovverton le case intiere, insegnando le cose che non si convengono, per disonesto guadagno.11 Li quali si convengono d' essere ripresi, perchè egli vanno rivolgendo tutta la gente (di questa fede), e ammaestrando quelle cose le quali non si convengono, per grazia di sozzo guadagno.
12 Uno di loro, lor proprio profeta, ha detto: I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.12 Disse uno di quelli, di loro proprio profeta: li Cretesi son sempre bugiardi, e male bestie, e pigri del ventre.
13 Questa testimonianza è verace; per questa cagione riprendili severamente, acciocchè sieno sani nella fede;13 Questo è vero testimonio. Per la qual cosa riprendi quelli tali duramente, che sieno puri nella fede,
14 non attendendo a favole giudaiche, nè a comandamenti d’uomini che hanno a schifo la verità.14 e non intendano alle favole de' iudei, e alli comandamenti degli uomini che si partono della verità.
15 Ben è ogni cosa pura a’ puri; ma a’ contaminati ed infedeli, niente è puro; anzi e la mente e la coscienza loro è contaminata.15 E tutte le cose son (nette e) monde a coloro che son mondi; ma a coloro che son inquinati e non fedeli, niuna cosa è monda; le menti di coloro. son corrotte, e la scienza è maculata.
16 Fanno professione di conoscere Iddio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abbominevoli e ribelli, e riprovati ad ogni buona opera16 E confessano (con parole) di conoscere Dio, e con li fatti niegano lui, essendo abbominevoli, e senza fede, e da ogni opera buona partiti.