Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 2


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Or io avea determinato in me stesso di non venir di nuovo a voi con tristizia.1 Ho determinato meco stesso di non venir di nuovo da voi per attristarvi.
2 Perciocchè, se io vi contristo, chi sarà dunque colui che mi rallegrerà, se non colui stesso che sarà stato da me contristato?2 Imperocché se io vi contristo: e chi è che rallegri me, fuori di chi è stato da me contristato?
3 E quello stesso vi ho io scritto, acciocchè quando verrò, io non abbia tristezza sopra tristezza da coloro, dai quali io dovea avere allegrezza; confidandomi di tutti voi, che la mia allegrezza è quella di tutti voi.3 E questo stesso ve lo ho scritta, affinchè venendo io, non riceva tristezza sopra tristezza da quegli, da' quali doveva io avere allegrezza: fidandomi di tutti voi, che abbiate tutti per vostro il mio gaudio.
4 Perciocchè di grande afflizione, e distretta di cuore, io vi scrissi con molte lagrime; non acciocchè foste contristati, ma acciocchè conosceste la carità, che io ho abbondantissima inverso voi4 Imperocché in grande afflizione, e ansietà di cuore vi scrissi con molte lagrime: non per contristarvi: ma affinchè conosceste la carità, che io lo abbondantissima verso di voi.
5 E se alcuno ha contristato, non ha contristato me, anzi in parte, per non aggravarlo, voi tutti.5 Che se alcuno fu cagion di tristezza, non recò a me se non parte di tristezza: affinchè io non faccia aggravio a tutti voi.
6 Al tale basta quella riprensione, che gli è stata fatta dalla raunanza.6 Basta per questo tale questa riprensione fatta da molti:
7 Talchè, in contrario, più tosto vi convien perdonargli, e consolarlo; che talora quell’uomo non sia assorto dalla troppa tristezza.7 Onde per lo contrario voi usiate indulgenza, e lo consoliate, affinchè per disgrazia non sia da eccessiva tristezza assorto questo tale.
8 Perciò, io vi prego di ratificare inverso lui la carità.8 Vi scongiuro perciò a ratificare la carità verso di lui.
9 Perciocchè a questo fine ancora vi ho scritto, acciocchè io conosca la prova di voi, se siete ubbidienti ad ogni cosa.9 Imperocché con questo fine ancora ho scritto, per conoscervi alla prova, se siate in tutto ubbidienti.
10 Or a chi voi perdonate alcuna cosa, perdono io ancora; perciocchè io altresì, se ho perdonata cosa alcuna, a chi l’ho perdonata, l’ho fatto per amor vostro, nel cospetto di Cristo, acciocchè noi non siamo soverchiati da Satana.10 Or con chi avete usato voi indulgenza, la uso anch'io: imperocché io pure dove ho usato indulgenza (se alcuna ne ho usata) per amor vostro li ho usata a nome di Cristo,
11 Perciocchè noi non ignoriamo le sue macchinazioni11 Affinchè non siamo soverchiati da satana: conciossiachè non ci sono ignote le cabale di lui.
12 Ora, essendo venuto in Troas per l’Evangelo di Cristo, ed essendomi aperta una porta nel Signore, non ho avuta alcuna requie nello spirito mio, per non avervi trovato Tito, mio fratello.12 Or essendo io giunto a Troade pel vangelo di Cristo, ed essendomi stata aperta la porta dal Signore,
13 Anzi, essendomi da loro accommiatato, me ne sono andato in Macedonia.13 Non ebbi requie nel mio spirito per non aver trovato il mio fratello Tito, ma salutati quegli, partii per la Macedonia.
14 OR ringraziato sia Iddio, il qual fa che sempre trionfiamo in Cristo, e manifesta per noi in ogni luogo l’odor della sua conoscenza.14 Grazie però a Dio, il quale ci fa sempre trionfanti in Cristo Gesù, e rende manifesto l'odore della cognizione di lui in ogni luogo per mezzo nostro:
15 Perciocchè noi siamo il buono odore di Cristo a Dio, fra coloro che son salvati, e fra coloro che periscono;15 Dappoiché il buon odore di Cristo siam noi a Dio, e per que', che si salvano, e per que', che periscono:
16 a questi veramente, odor di morte a morte; ma a quelli, odor di vita a vita. E chi è sufficiente a queste cose?16 Per gli uni odor di morte per loro morte; per gli altri odore di vita per loro vita. E per tali cose chi è che sia tanto idoneo?
17 Poichè noi non falsifichiamo la parola di Dio, come molti altri; ma come di sincerità, ma come da parte di Dio, parliamo in Cristo, nel cospetto di Dio17 Imperocché non siamo come moltissimi, che falsificano la parola di Dio, ma con sincerità, come da parte di Dio parliamo dinanzi a Dio in Cristo.