Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 10


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 IN verità, in verità, io vi dico, che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale altronde, esso è rubatore, e ladrone.1 In verità, in verità vì dico, che quello che non entra per la porta dell' ovile delle pecore, ma entra da lato, questo è furo e ladro.
2 Ma chi entra per la porta è pastor delle pecore.2 Ma quello ch' entra per la porta, questo è pastore delle pecore.
3 A costui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome, e le conduce fuori.3 E a costui il portinaro apre la porta, e le pecore odono la voce sua; ed esso chiama nominatamente tutte le sue pecore, e menale fuori.
4 E quando ha messe fuori le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguitano, perciocchè conoscono la sua voce.4 E quando le ha messe fuori, va dinanzi a loro; e le pecore tutte sèguitano lui, imperò che conoscono la voce [sua].
5 Ma non seguiteranno lo straniero, anzi se ne fuggiranno da lui, perciocchè non conoscono la voce degli stranieri.5 E niuno altro sèguitano, anzi fuggono da lui; imperò che non conoscono la voce degli estranei.
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non riconobbero quali fosser le cose ch’egli ragionava loro.6 Questa similitudine disse Iesù agli discepoli Ma loro non intesero.
7 Laonde Gesù da capo disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che io son la porta delle pecore.7 Disse Iesù a loro un' altra volta in verità, in verita vi dico ch' io sono la porta delle pecore.
8 Tutti quanti coloro che son venuti sono stati rubatori, e ladroni; ma le pecore non li hanno ascoltati.8 E tutti coloro che sono venuti (inanzi a me) s?no furi e ladri, e le pecore non gli hanno voluto udire.
9 Io son la porta; se alcuno entra per me, sarà salvato, ed entrerà, ed uscirà, e troverà pastura.9 Io sono la porta: chiunque entrarà per me, si salvarà; ed entrarà, e uscirà, e trovarà buona pastore.
10 Il ladro non viene se non per rubare, ed ammazzare, e distrugger le pecore; ma io son venuto acciocchè abbiano vita, ed abbondino.10 Ma il ladro non viene per altro che per involare e per ammazzare e per mettere a perdizione. Ma io sono venuto, acciò che abbiano vita più abbondante.
11 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore.11 Io sono il pastore buono. Il buono pastore dà l'anima per le pecore sue.
12 Ma il mercenario, e quel che non è pastore, e di cui non son le pecore, se vede venire il lupo, abbandona le pecore, e sen fugge; e il lupo le rapisce, e disperge le pecore.12 Ma il mercenario, il quale non è pastore, del quale non sono le pecore proprie, vede venire il lupo, e lascia le pecore, e fugge; e il lupo disperge e rapisce le pecore.
13 Or il mercenario se ne fugge, perciocchè egli è mercenario, e non si cura delle pecore.13 Onde il mercenario fugge, imperò ch' egli è mercenario, e non si pertiene a lui le pecore.
14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore, e son conosciuto dalle mie.14 Io sono pastore buono; e conosco le pecore mie, e conoscono me le mie.
15 Siccome il Padre mi conosce, ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le mie pecore.15 Sì come conoscette me il Padre, e io conosco il Padre; l' anima mia pongo per le pecore mie.
16 Io ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; quelle ancora mi conviene addurre, ed esse udiranno la mia voce; e vi sarà una sola greggia, ed un sol pastore.16 E ancora ho altre pecore che non sono di questo ovile; e quelle m' è di bisogno di menare; e udiranno la voce mia, e farassi uno ovile e uno pastore.
17 Per questo mi ama il Padre, perciocchè io metto la vita mia, per ripigliarla poi.17 Però il Padre mi ama; conciosia ch' io pongo l'anima mia, e ancora la assumerò.
18 Niuno me la toglie, ma io da me stesso la dipongo; io ho podestà di diporla, ed ho altresì podestà di ripigliarla; questo comandamento ho ricevuto dal Padre mio18 Da me nullo la toglie; ma pongo quella da me medesimo; io ho potestà di ponere quella, e ho potestà ancora di assumerla; ho ricevuto questo comandamento dal Padre mio.
19 Perciò nacque di nuovo dissensione tra i Giudei, per queste parole.19 Fu fatto un' altra volta discordia tra gli giudei per questi parlari.
20 E molti di loro dicevano: Egli ha il demonio, ed è forsennato; perchè l’ascoltate voi?20 Onde molti dicevano: egli ha il demonio, e impazzisce; il perchè voi l' udite?
21 Altri dicevano: Queste parole non son d’un indemoniato; può il demonio aprir gli occhi de’ ciechi?21 Altri dicevano: queste parole non sono dell' avente il demonio; or può il demonio aprire gli occhi de' ciechi?
22 OR la festa della dedicazione si fece in Gerusalemme, ed era di verno.22 E fatta fu Encenia (cioè la sacra del tempio) in Ierusalem; ed era d' inverno.
23 E Gesù passeggiava nel tempio, nel portico di Salomone.23 E Iesù andava per il tempio, sotto il portico di Salamone.
24 I Giudei adunque l’intorniarono, e gli dissero: Infino a quando terrai sospesa l’anima nostra? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente.24 E li giudei l'intorniorono, e dicevano a lui: insino a quando ci toglierai l'anima nostra? se tu sei Cristo, dinnelo manifestamente.
25 Gesù rispose loro: Io ve l’ho detto, e voi nol credete; le opere, che io fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me.25 E lesà rispose (e disse): io vi parlo, e voi non mi credete; e l' opere, ch' io fo nel nome del Padre mio, rendono testimonianza di me.
26 Ma voi non credete, perciocchè non siete delle mie pecore, come io vi ho detto.26 Ma voi non mi credete, imperò che non siete delle pecore mie.
27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, ed io le conosco, ed esse mi seguitano.27 Le pecore mie odono la voce mia; e io le conosco, e sèguitano me.
28 Ed io do loro la vita eterna, e giammai in eterno non periranno, e niuno le rapirà di man mia.28 Io do a loro vita eterna; e non periranno in eterno, e niuno le toglierà delle mie mani.
29 Il Padre mio, che me le ha date, è maggior di tutti; e niuno le può rapire di man del Padre mio.29 Il mio Padre me le ha dato, ch' è maggiore di tutti; e niuno le può rapire dalle mani del mio Padre.
30 Io ed il Padre siamo una stessa cosa.30 E il Padre e io siamo una cosa.
31 Perciò i Giudei levarono di nuovo delle pietre, per lapidarlo.31 Allora gli giudei presero le pietre per lapidarlo.
32 Gesù rispose loro: Io vi ho fatte veder molte buone opere, procedenti dal Padre mio; per quale di esse mi lapidate voi?32 Disse a loro Iesù: molte buone opere vi ho dimostrate del Padre mio; per le quali mi volete lapidare?
33 I Giudei gli risposero, dicendo: Noi non ti lapidiamo per alcuna buona opera, anzi per bestemmia, perciocchè tu, essendo uomo, ti fai Dio.33 Risposero gli giudei, (e dissero): noi non ti vogliamo lapidare per le buone opere, ma per le biasteme; conciosia cosa che tu sei uomo, e faiti Iddio.
34 Gesù rispose loro: Non è egli scritto nella vostra legge: Io ho detto: Voi siete dii?34 Rispose a loro Iesù, (e disse): non è egli scritto nella vostra legge, che voi siete dii (e figliuoli dell' Altissimo tutti)?
35 Se chiama dii coloro, a’ quali la parola di Dio è stata indirizzata; e la scrittura non può essere annullata;35 Adunque se egli disse ch' erano dii (e figliuoli dell' Altissimo) tutti quelli a' quali è fatta la parola di Dio, e la scrittura non può mentire,
36 dite voi che io, il quale il Padre ha santificato, ed ha mandato nel mondo, bestemmio, perciocchè ho detto: Io son Figliuolo di Dio?36 adunque colui il quale il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi gli dite: tu biastemi, perchè egli dice: io sono Figliuolo di Dio?
37 Se io non fo le opere del Padre mio, non crediatemi.37 Se io non fo l'opere del Padre mio, non mi credete.
38 Ma, s’io le fo, benchè non crediate a me, credete alle opere, acciocchè conosciate, e crediate che il Padre è in me, e ch’io sono in lui38 Ma se io le fo, e non mi volete credere, almeno credete le opere; imperò che loro dimostrano che io sono nel Padre, e il Padre è in me.
39 Essi adunque di nuovo cercavano di pigliarlo; ma egli uscì dalle lor mani.39 Loro adunque il cercavano di prendere; ed egli uscitte fuori di loro mani.
40 E se ne andò di nuovo di là dal Giordano, al luogo ove Giovanni prima battezzava; e quivi dimorò.40 Ed egli un' altra volta andossene oltre il Giordano, in quel luogo dove prima battezzava Ioanne; e ivi dimorò.
41 E molti vennero a lui, e dicevano: Giovanni certo non fece alcun miracolo; ma pure, tutte le cose che Giovanni disse di costui eran vere.41 Venendo adunque molti a lui, dicevano come, certo, Ioanne nullo avea fatto segno.
42 E quivi molti credettero in lui42 Ma tutte le cose, che disse Ioanne di questo, erano vere. Onde molti credettero in lui.