Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 POI egli prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna, e le fece attorno una siepe, e cavò in essa un luogo da calcar la vendemmia, e vi edificò una torre, e l’allogò a certi lavoratori; e poi se ne andò in viaggio.1 E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: Un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese.
2 E nella stagion de’ frutti, mandò a que’ lavoratori un servitore, per ricever da loro del frutto della vigna.2 E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna.
3 Ma essi, presolo, lo batterono, e lo rimandarono vuoto.3 Ma quelli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vote.
4 Ed egli di nuovo vi mandò un altro servitore; ma essi, tratte anche a lui delle pietre, lo ferirono nel capo, e lo rimandarono vituperato.4 E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente.
5 Ed egli da capo ne mandò un altro, e quello uccisero; poi molti altri, de’ quali alcuni batterono, alcuni uccisero.5 E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero.
6 Perciò, avendo ancora un suo diletto figliuolo, mandò loro anche quello in ultimo, dicendo: Avranno riverenza al mio figliuolo.6 Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: Avran rispetto per mio figliuolo.
7 Ma que’ lavoratori disser tra loro: Costui è l’erede, venite, uccidiamolo, e l’eredità sarà nostra.7 Ma i vignaiuoli dissero tra di loro: Questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità.
8 E, presolo, l’uccisero, e lo gettaron fuor della vigna.8 E presolo, lo ammazzarono, e lo gettarono fuori della vigna.
9 Che farà dunque il padron della vigna? Egli verrà, e distruggerà que’ lavoratori, e darà la vigna ad altri.9 Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna.
10 Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone;10 E non avete voi letto questa scrittura: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è diventata pietra fondamentale dell'angolo.
11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri?11 Dal Signore è stata fatta tal cosa: ed ella è mirabile negli occhi nostri?
12 Ed essi cercavano di pigliarlo; perciocchè si avvidero ch’egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero la moltitudine; e, lasciatolo, se ne andarono12 E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro; ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se ne andarono.
13 POI gli mandarono alcuni de’ Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole.13 E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per coglierlo in parole.
14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no?14 Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini; ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nol pagheremo?
15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga.15 Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: Perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga.
16 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare.16 E glielo presentarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: Di Cesare?
17 E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui17 E Gesù ripigliò, e disse loro: Rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano.
18 POI vennero a lui de’ Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo:18 E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la risurrezione: e lo interrogarono con dire:
19 Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello.19 Maestro, ci ha ordinato Mosè, che se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello.
20 Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie.20 Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli.
21 E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo.21 E il secondo prese la di lui moglie, e morì: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo.
22 E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna.22 E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna.
23 Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l’hanno avuta per moglie.23 Nella risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie.
24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio?24 Ma Gesù rispose loro, e disse: Non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le scritture, né la potenza di Dio?
25 Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da’ morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che son ne’ cieli.25 Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito; ma saranno quali gli Angeli di Dio nel cielo.
26 Ora, quant’è a’ morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco, e l’Iddio di Giacobbe?26 Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosé, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: Io sono il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe?
27 Iddio non è Dio de’ morti, ma Dio de’ viventi. Voi adunque errate grandemente27 Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore.
28 ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, e riconoscendo ch’egli avea loro ben risposto, si accostò e lo domandò: Quale è il primo comandamento di tutti?28 E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti.
29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;29 E Gesù risposagli: Il primo di tutti i comandamenti egli è: Senti, Israele: il Signore Dio tuo è un Dio solo.
30 e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest’è il primo comandamento. E il secondo, simile, è questo:30 E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo spirito, e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento.
31 Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è.
32 E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro;32 E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v' è un solo Dio, e non ve n' è altro fuori di lui.
33 e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l’anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii.33 E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tatti gli olocausti, e sagrifizj.
34 E Gesù, vedendo che egli avea avvedutamente risposto, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva più fargli alcuna domanda34 Vedendo Gesù, com' egli aveva saviamente risposto, gli disse: Non se' lungi dal regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo.
35 E GESÙ, insegnando nel tempio, prese a dire: Come dicono gli Scribi, che il Cristo è Figliuol di Davide?35 E ragionando Gesù, e insegnando nel tempio, diceva: In che modo dicono gli Scribi: che il Cristo è figliuolo di Davidde?
36 Poichè Davide stesso, per lo Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de’ tuoi piedi.36 Conciossiachè lo stesso Davidde disse per Ispirito santo: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi.
37 Davide stesso adunque lo chiama Signore; come adunque è egli il suo figliuolo? E la maggior parte della moltitudine l’udiva volentieri.37 Lo stesso Davidde adunque lo chiama Signore: come adunque è suo figliuolo? E la molta turba lo udì con piacere.
38 ED egli diceva loro nella sua dottrina: Guardatevi dagli Scribi, i quali amano di passeggiare in robe lunghe, e le salutazioni nelle piazze,38 E diceva loro nelle sue istruzioni: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze,
39 ed i primi seggi nelle raunanze, ed i primi luoghi ne’ conviti.39 E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti:
40 I quali divorano le case delle vedove, e ciò, sotto specie di lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione40 I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati.
41 E GESÙ, postosi a sedere di rincontro alla cassa delle offerte, riguardava come il popolo gettava denari nella cassa; e molti ricchi vi gettavano assai.41 E sedendo Gesù dirimpetto al gazofilaccio, osservava, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia.
42 Ed una povera vedova venne, e vi gettò due piccioli, che sono un quattrino.42 Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante.
43 E Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gettato più di tutti quanti hanno gettato nella cassa delle offerte.43 E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: In verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel gazofilaccio.
44 Poichè tutti gli altri vi hanno gettato di ciò che soprabbonda loro; ma essa, della sua inopia, vi ha gettato tutto ciò ch’ella avea, tutta la sua sostanza44 Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.