Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Isaia 3


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DIODATIEINHEITSUBERSETZUNG BIBEL
1 Perciocchè, ecco, il Signore, il Signor degli eserciti, toglie via di Gerusalemme e di Giuda ogni sostegno ed appoggio; ogni sostegno di pane, ed ogni sostegno di acqua;1 Seht, Gott, der Herr der Heere,
nimmt Jerusalem und Juda jede Stütze und Hilfe [jede Unterstützung mit Brot
und jede Unterstützung mit Wasser]:
2 il forte e il guerriero; il giudice e il profeta; e l’indovino e l’anziano;2 den Helden und Krieger,
den Richter und den Propheten,
den Wahrsager und den Ältesten,
3 il capitano di cinquantina, e l’uomo d’autorità, e il consigliere, e l’artefice industrioso, e l’uomo intendente nelle parole segrete.3 den Hauptmann, den Höfling, den Ratsherrn,
den weisen Zauberer und den klugen Beschwörer.
4 Ed io farò, che de’ giovanetti saranno lor principi, e che de’ fanciulli li signoreggeranno.4 Ich mache junge Burschen zu ihren Fürsten.
Willkür soll über sie herrschen.
5 E il popolo sarà oppressato l’uno dall’altro, e ciascuno dal suo prossimo; il fanciullo superbirà contro al vecchio, e il vile contro all’onorevole.5 Dann bedrängt im Volk einer den andern
und jeder bedrängt seinen Nächsten. Die Jungen sind frech zu den Alten,
die Geringen zu den geachteten Männern.
6 Se alcuno prende un suo fratello, della casa di suo padre, dicendo: Tu hai una veste, sii nostro principe, e sia questa ruina sotto alla tua mano,6 Dann fasst einer im Haus seines Vaters
den Bruder am Arm und sagt: Du hast noch einen Mantel,
du musst unser Anführer sein.
Sei der Herr dieser Trümmer!
7 egli giurerà in quel giorno, dicendo: Io non sarò signore; e in casa mia non vi è nè pane, nè vestimento; non mi costituite principe del popolo.7 Der aber wird an jenem Tag schreien:
Ich bin doch kein Arzt und in meinem Haus gibt es kein Brot
und es gibt keinen Mantel.
Macht mich nicht zum Führer des Volkes!
8 Perciocchè Gerusalemme è traboccata, e Giuda è caduto; perchè la lingua e le opere loro son contro al Signore, per provocare ad ira gli occhi della sua gloria8 Ja, Jerusalem stürzt und Juda fällt;
denn ihre Worte und ihre Taten richten sich gegen den Herrn,
sie trotzen den Augen seiner Majestät.
9 Ciò che si riconosce loro nella faccia testifica contro a loro; ed essi pubblicano il lor peccato come Sodoma, e non lo celano. Guai alle anime loro! perciocchè fanno male a sè stessi.9 Ihre frechen Gesichter klagen sie an,
wie Sodom reden sie ganz offen von ihren Sünden.
Weh ihnen, sie bereiten sich selber ihr Unglück.
10 Dite al giusto, che gli avverrà bene; perciocchè i giusti mangeranno il frutto delle loro opere.10 Wohl dem Gerechten, denn ihm geht es gut;
er wird die Frucht seiner Taten genießen.
11 Guai all’empio! male gli avverrà; perciocchè gli sarà fatta la retribuzione delle sue mani.11 Weh dem Frevler, ihm geht es schlecht;
denn was er selber getan hat, das wird man ihm antun.
12 Gli oppressatori del mio popolo sono fanciulli, e donne lo signoreggiano. Popol mio, quelli che ti predicano beato ti fanno traviare, e fanno andare in perdizione la via de’ tuoi sentieri.12 Mein Volk - seine Herrscher sind voller Willkür,
Wucherer beherrschen das Volk. Mein Volk, deine Führer führen dich in die Irre,
sie bringen dich ab vom richtigen Weg.
13 Il Signore comparisce, per contendere; e si presenta, per giudicare i popoli.13 Der Herr steht bereit, um Recht zu sprechen;
er steht da, um sein Volk zu richten.
14 Il Signore verrà in giudicio contro agli anziani del suo popolo, e contro a’ principi di esso; voi siete pur quelli che avete guasta la vigna; la preda del povero è nelle vostre case.14 Der Herr geht ins Gericht
mit den Ältesten und den Fürsten seines Volkes: Ihr, ihr habt den Weinberg geplündert;
eure Häuser sind voll von dem, was ihr den Armen geraubt habt.
15 Perchè tritate il mio popolo, e pestate le facce dei poveri? dice il Signore, il Signor degli eserciti15 Wie kommt ihr dazu, mein Volk zu zerschlagen?
Ihr zermalmt das Gesicht der Armen -
Spruch des Herrn der Heere.
16 Oltre a ciò, il Signore ha detto: Perciocchè le figliuole di Sion si sono innalzate, e son camminate a gola stesa, ed ammiccando con gli occhi; e son camminate carolando, ed hanno fatto tintinno co’ lor piedi;16 Der Herr sprach: Weil die Töchter Zions hochmütig sind, ihre Hälse recken und mit verführerischen Blicken daherkommen, immerzu trippelnd daherstolzieren und mit ihren Fußspangen klirren,
17 il Signore pelerà la sommità del capo delle figliuole di Sion, e il Signore scoprirà le lor vergogne.17 darum wird der Herr den Scheitel der Töchter Zions mit Schorf bedecken und ihre Schläfen kahl werden lassen.
18 In quel giorno il Signore torrà via l’ornamento delle pianelle, i calzamenti fatti ad occhietti, e le lunette;18 An jenem Tag wird ihnen der Herr ihren Schmuck wegnehmen: die Fußspangen, die kleinen Sonnen und Monde,
19 le collane, e i monili, e le maniglie;19 die Ohrgehänge und Armkettchen, die Schleier
20 i fregi, e i legaccioli da gamba, e le bende, e i bossoli d’odori, e gli orecchini;20 und Turbane, die Fußkettchen und die Prachtgürtel, die Riechfläschchen und die Amulette,
21 gli anelli, e i monili pendenti in sul naso;21 die Fingerringe und Nasenreife,
22 le robe da festa, e i mantelletti, e i veli, e gli spilletti;22 die Festkleider und Umhänge, die Umschlagtücher und Täschchen
23 gli specchi, e gli zendadi, e le mitrie, e le gonne.23 und die Spiegel, die feinen Schleier, die Schals und Kopftücher.
24 Ed avverrà che, in luogo di buono odore, vi sarà marcia; e in luogo di cintura, squarciatura; e in luogo d’increspatura di capelli, calvezza; e in luogo di fascia da petto, cinto di sacco; e in luogo di bellezza, arsura.24 Dann habt ihr Moder statt Balsam,
Strick statt Gürtel, Glatze statt kunstvolle Locken, Trauergewand statt Festkleid,
ja, Schande statt Schönheit.
25 I tuoi uomini cadranno per la spada, e i tuoi uomini prodi nella battaglia.25 Deine Männer sterben durchs Schwert,
deine jungen Krieger fallen im Kampf.
26 E le porte di Gerusalemme si lamenteranno, e faranno cordoglio; ed ella, dopo essere stata vuotata, giacerà per terra26 Zions Tore ächzen und klagen;
ausgeplündert sitzt es am Boden.