Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giuditta 13


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 E fatto che fu sera, s' affrettorono i suoi servi di andare alli suoi luoghi; e chiuse Vagao gli usci della camera, e andossene.
2 Ed erano tutti gravati dal vino.
3 Ed era Iudit sola nella camera.
4 E Oloferne giacea sopra il letto, e dormìa molto forte per la ebrietà.
5 E disse Iudit alla sua fanciulla, che la stesse di fuori dinanzi alla camera, e ponesse mente (e custodisse).
6 E stette Iudit dinanzi al letto, orando con lacrime, e con lo moto de' labbri in silenzio,
7 dicendo conferma me, Signore Iddio d' Israel, e ragguarda in quest' ora alle opere della mia mano, che come tu promettesti, così dirizzi la città tua Ierusalem, e quello ch' io pensai, credendo di poterlo far per te, il facci.
8 E avendo dette queste parole, andò alla colonna che era al capo del suo letto; e il pugnale che legato pendea alla colonna, sì lo sciolse.
9 E avendolo isnudato, pigliollo per li capelli del capo, e disse: confermami, Signor Iddio (d' Israel,) in quest' ora.
10 E (percosselo, e) diedeli due colpi suso il `collo, e tagliolli lo capo; e tolse via il padiglione sottilissimo tinto in rosato dalle colonne, e involse il corpo suo troncato.
11 E dopo un poco sì uscì fuori, e diede il capo di Oloferne alla fanciulla sua, e comandogli che lo ponesse nello sacculo suo.
12 E uscirono amendue, secondo la consuetudine sua, quasi come se andassero alla orazione; e passarono il campo, e attorniando la valle, vennero alla porta della città.
13 E disse Iudit dalla lunga alle guardie delle mura: aprite le porte; però che Iddio è con noi, lo quale fece potenza in Israel.
14 E avendo udito gli uomini la voce sua, chiamarono (i principali e) i sacerdoti della città.
15 E corsero a lei tutti, dal minimo persino al massimo; però che speravano ch' ella non dovesse più venire.
16 E, accendendo le luminarie, tutti la circondorono; e Iudit salì in uno luogo alto, e comandò che ognuno istesse cheto. E dopo che tutti stettero cheti,
17 disse Iudit: laudate il nostro Signore Iddio, il quale non abbandona quelli i quali sperano in lui;
18 e in me serva sua hae adempiuta la sua misericordia, la quale lui promise alla casa d' Israel; e ha ucciso lo inimico del popolo suo nella mano mia in questa notte.
19 E cavando fuori il capo di Oloferne del sacculo, dimostrollo loro, dicendo: ecco il capo di Oloferne principe dello esercito degli Assirii, ed ecco il padiglione suo sottilissimo, sotto lo qual giacea nella sua ebrietà, nello quale per la mano di una femina lo percosse lo Signore Iddio nostro.
20 Ma esso nostro Signore Iddio vive, però che l'angelo suo mi ha custodita, e di qui andando, e ivi stando, e di là venendo qui; e non permise il Signore, la serva sua esser contaminata, ma senza corruzione di peccato ridussemi a voi, lieta nella sua vittoria, nello mio partimento da loro, e nella vostra libertà.
21 Confessatevi a lui tutti, però ch' egli è buono, però che nel secolo si trova la sua misericordia.
22 E tutti, adorando il Signore, dissero a lei : benedisse te il Signore nella virtù sua, però che per te lo Signore ha ridotto a nulla i nostri inimici.
23 Ma Ozia, principe del popolo d' Israel, disse a lei sei tu benedetta, figliuola mia, dal Signore Iddio eccelso, sopra tutte le donne della terra.
24 Benedetto sia il Signore, il qual creò il cielo e la terra, il quale ti dirizzò nelle ferite del capo del principe delli nostri inimici.
25 Però ch' egli ha oggi per tal modo magnificato il nome tuo, che non si parta la tua lode della bocca degli uomini, li quali si ricorderanno della virtù del Signore in eterno, per li quali tu non hai perdonato all' anima tua (ed estimato la tua vita) per le tribulazioui e le angustie (del tuo popolo e) della tua generazione, ma tu hai sovvenuto alla ruina nostra dinanzi al cospetto del nostro Iddio.
26 E disse tutto il popolo così sia, così sia.
27 E in questo fu chiamato Achior, e venne, e disse a lui Iudit: lo Signore Iddio d'Israel, dello quale tu facesti fede (dinanzi ad Oloferne e di tutti li suoi principi) che lui si vendicherebbe delli suoi inimici, lui [tagliò lo] capo di tutti li increduli (si è caduto) questa notte nelle mie mani.
28 E acciò che per esperienza tu conoschi ch' egli sia così, ecco il capo di Oloferne, il qual disprezzò Iddio d'Israel nella presunzione della sua superbia, e a te minacciava la morte, dicendo: quando il popolo d'Israel sarà preso, io comanderò che tu sii traforato con uno coltello da uno lato all' altro.
29 Vedendo Achior il capo di Oloferne, angustiato per la paura ( ch' egli avea) chinossi con la faccia sopra la terra, e lasso per ansietà non potea più.
30 E riassunto uno poco il spirito, fu ricreato; e gittossi ai piedi suoi, e adorolla, e disse:
31 Benedetta sei tu nel cospetto del tuo Iddio in tutta la casa di Iacob; però che in tutte le genti, le quali udiranno il tuo nome, sarà magnificato il Dio d'Israel sopra di te.