Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 23


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Allora il re mandò a raunare appresso di sè tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme.1 Riferito che essi ebbero ciò che Olda aveva detto, il re mandò a tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme, e li fece radunare presso di sè;
2 E il re salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini principali di Giuda, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, ed i sacerdoti, ed i profeti, e tutto il popolo, dal minore al maggiore; ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore.2 poi il re salì al tempio del Signore con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti, e tutto il popolo, dal piccolo al grande. Mentre tutti stavano attenti, egli lesse tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nella casa del Signore.
3 E il re stette in piè sopra la pila, e fece patto davanti al Signore, promettendo di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, ed i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l’anima, per mettere ad effetto le parole del Patto scritte in quel libro. E tutto il popolo se ne stette a quel Patto3 Il re, stando in piedi sulla tribuna, fece l'alleanza dinanzi al Signore, il patto di camminar dietro al Signore, di osservarne i precetti, le leggi, le cerimonie con tutto il cuore e con tutta l'anima, di rimettere in vigore le parole di questa alleanza scritte in quel libro, e il popolo acconsentì all'alleanza.
4 E il re comandò al sommo Sacerdote Hilchia, ed a’ sacerdoti del secondo ordine, ed a’ guardiani della soglia, che portassero fuor del Tempio del Signore tutti gli arredi ch’erano stati fatti per Baal, e per lo bosco, e per tutto l’esercito del cielo. Ed egli li bruciò fuor di Gerusalemme, nelle campagne di Chidron, e portò la polvere di essi in Betel;4 Poi il re ordinò al pontefice Elcia ed ai sacerdoti del secondo ordine ed ai portinai di gettar fuori dal tempio del Signore tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, pel boschetto sacro e per tutta la milizia del cielo. Li bruciò fuori di Gerusalemme, nella valle del Cedron e ne portò la polvere a Betel.
5 e sterminò i Camari, i quali i re di Giuda aveano ordinati, e i quali aveano fatti profumi negli alti luoghi, nelle città di Giuda, e ne’ contorni di Gerusalemme; sterminò eziandio quelli che facevano profumi a Baal, al sole, alla luna, ed ai pianeti, ed a tutto l’esercito del cielo.5 Sterminò gli aruspici, dai re di Giuda stabiliti per sacrificare sugli alti luoghi, per le città di Giuda e intorno a Gerusalemme, e quelli che bruciavano incenso a Baal, al sole, alla luna, ai dodici segni e a tutta la milizia del cielo.
6 Fece ancora portar via il bosco fuor della Casa del Signore, alla valle di Chidron, fuor di Gerusalemme, e l’arse in essa, e lo ridusse in polvere, la quale egli gittò sopra le sepolture de’ figliuoli del popolo.6 Dalla casa del Signore fece portar fuori di Gerusalemme, nella valle del Cedron, il boschetto sacro, che ivi bruciò e ridusse in polvere, gettata poi sopra i sepolcri del volgo.
7 Poi disfece le case de’ cinedi, che erano nella Casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle cortine per lo bosco.7 Distrusse anche le edicole degli effeminati, che eran nella casa del Signore e nelle quali le donne tessevano delle specie di tende pel boschetto sacro.
8 Oltre a ciò, fece venir tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, e contaminò gli alti luoghi, ne’ quali que’ sacerdoti aveano fatti profumi, da Gheba fino in Beerseba; e disfece gli alti luoghi delle porte, e quello ancora ch’era all’entrata della porta di Giosuè, capitano della città, ch’era a man sinistra della porta della città.8 Radunati tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò gli alti luoghi dove quei sacerdoti sacrificavano, da Gabaa fino a Bersabee; distrusse gli altari delle porte, all'ingresso della porta di Giosuè, principe della città, la quale era a sinistra della porta della città.
9 Or quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano più all’Altare del Signore, in Gerusalemme; ma pur mangiavano de’ pani azzimi, per mezzo i lor fratelli.9 I sacerdoti degli alti luoghi non salivano all'altare del Signore in Gerusalemme, però mangiavano gli azzimi in mezzo ai loro fratelli.
10 Contaminò eziandio Tofet, ch’era nella valle de’ figliuoli di Hinnom; acciocchè niuno vi facesse più passare il suo figliuolo, o la sua figliuola, per lo fuoco, a Molec.10 Egli profanò Tofet, nella valle del figlio d'Ennom, affinchè nessuno consacrasse il suo figlio o la sua figlia a Moloc per mezzo del fuoco.
11 Tolse ancora via i cavalli, che i re di Giuda aveano rizzati al sole, dall’entrata della Casa del Signore, fino alla stanza di Netanmelec, eunuco, la quale era in Parvarim; e bruciò col fuoco i carri del sole.11 Tolse via anche i cavalli che i re di Giuda avevan consacrato al sole, all'ingresso del tempio del Signore, vicino alla stanza dell'eunuco Natanmelec, la quale era in Farurim, e bruciò i carri del sole.
12 Il re disfece ancora gli altari ch’erano sopra il tetto della sala di Achaz, i quali i re di Giuda aveano fatti; disfece parimente gli altari che Manasse avea fatti ne’ due Cortili della Casa del Signore, e toltili di là, li stritolò, e ne gittò la polvere nel torrente di Chidron.12 Parimenti il re distrusse gli altari che erano sopra il tetto della camera di Acaz, fatti dai re di Giuda, e gli altari da Manasse fatti nei due atrii del tempio del Signore, e di là corse a disperderne la polvere nel torrente Cedron.
13 Oltre a ciò, il re contaminò gli alti luoghi, ch’erano dirimpetto a Gerusalemme, da man destra del monte della corruzione, i quali Salomone re d’Israele avea edificati ad Astoret, abbominazione de’ Sidonii; ed a Chemos, abbominazione de’ Moabiti; ed a Milcom, abbominazione de’ figliuoli di Ammon;13 Il re profanò anche gli alti luoghi che erano in Gerusalemme dalla parte destra del monte dell'offesa e che Salomoa ne re d'Israele aveva eretti ad Astarot, idolo dei Sidoni, a Camos, scandalo di Moab, a Melcom, obbrobrio dei figli di Ammon.
14 e spezzò le statue, e tagliò i boschi, ed empiè d’ossa d’uomini i luoghi dove quegli erano.14 Fece in pezzi le statue, abbattè i boschetti sacri, e riempì quei luoghi di ossa di morti.
15 Disfece eziandio l’altare ch’era in Betel, e l’alto luogo ch’avea fatto Geroboamo, figliuolo di Nebat, col quale egli avea fatto peccare Israele; egli disfece e l’altare, e l’alto luogo, e lo ridusse in polvere: ed arse il bosco.15 Inoltre egli, distrusse, diede alle fiamme, ridusse in polvere l'altare che era a Betel e l'alto luogo erettovi da Geroboamo figlio di Nabat che fece peccare Israele, e ne bruciò anche il boschetto sacro.
16 Or Giosia, rivoltosi, vide le sepolture ch’erano quivi nel monte; e mandò a torre le ossa di quelle sepolture, e le arse sopra quell’altare, e lo contaminò; secondo la parola del Signore, la quale l’uomo di Dio avea predicata, quando egli annunziò queste cose.16 Voltatosi e veduti i sepolcri che eran sul monte, Giosia mandò a prendere le ossa dai sepolcri, le bruciò sull'altare a e così lo profanò, secondo la parola del Signore pronunziata dall'uomo di Dio che aveva predette queste cose.
17 E il re disse: Quale è quel monumento che io veggo? E la gente della città gli disse: È la sepoltura dell’uomo di Dio, che venne di Giuda, ed annunziò queste cose che tu hai fatte, contro all’altare di Betel.17 Poi il re domandò: « Di chi è quel monumento che io vedo? » Gli uomini di quella città gli risposero: « E' il sepolcro dell'uomo di Dio che venne da o Giuda e predisse queste cose che tu hai fatte sopra l'altare di Betel ».
18 Ed egli disse: Lasciatela stare, niuno muova le ossa di esso. Così furono conservate le ossa di esso, insieme con le ossa del profeta, ch’era venuto di Samaria.18 Il re disse: « Lasciatelo stare: nessuno muova le sue ossa ». E le ossa di lui rimasero intatte colle ossa del profeta che era venuto da Samaria.
19 Giosia tolse eziandio via tutte le case degli alti luoghi, ch’erano nelle città di Samaria, le quali i re d’Israele aveano fatte per dispettare il Signore; e fece loro interamente come avea fatto in Betel.19 Inoltre Giosia demolì tutti i templi degli alti luoghi che eran nella città di Samaria, fatti dai re d'Israele per muovere ad ira il Signore, e fece loro tutto quello che aveva fatto a Betel.
20 E sacrificò sopra gli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi; ch’erano quivi; ed arse ossa d’uomini sopra quelli. Poi se ne ritornò in Gerusalemme.20 Dopo avere ucciso tutti i sacerdoti degli alti luoghi che erano ivi preposti agli altari, e aver bruciato ossa umane sopra questi altari, tornò a Gerusalemme.
21 Allora il re comandò a tutto il popolo, dicendo: Fate la Pasqua al Signore Iddio vostro, secondo ch’è scritto in questo libro del Patto.21 Diede a tutto il popolo quest'ordine: « Fate la Pasqua del Signore Dio vostro secondo quello che sta scritto nel libro di questa alleanza ».
22 Perciocchè dal tempo de’ Giudici che aveano giudicato Israele, nè in tutto il tempo dei re d’Israele e di Giuda, non era stata celebrata tal Pasqua,22 Dal tempo dei Giudici che giudicarono Israele, in tutto il tempo dei re d'Israele e dei re di Giuda non fu fatta una Pasqua
23 qual fu quella che fu celebrata al Signore in Gerusalemme, l’anno diciottesimo del re Giosia.23 come questa Pasqua in onore del Signore fatta in Gerusalemme l'anno decimottavo del re Giosia.
24 Giosia tolse eziandio via quelli che aveano lo spirito di Pitone, e gl’indovini, e le statue, e gl’idoli, e tutte le abbominazioni che si vedevano nel paese di Giuda, ed in Gerusalemme; per mettere ad effetto le parole della Legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilchia avea trovato nella Casa del Signore24 Giosia tolse anche quei che avevan lo spirito indovino, gl'indovini, le figure degl'idoli, le immondezze, le abbominazioni che erano state nella terra di Giuda e di Gerusalemme. Così mise in pratica le parole della legge che sono scritte nel libro, dal sacerdote Elcia trovato nel tempio del Signore.
25 E davanti a lui non vi era stato re alcuno pari a lui, che si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore, e con tutta l’anima sua, e con tutto il suo maggior potere, secondo tutta la Legge di Mosè; e dopo lui non n’è surto alcuno pari.25 Non vi fu prima di Giosia un re simile a lui nel tornare al Signore con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; ed anche dopo di lui non ne sorse uno simile.
26 Ma pure il Signore non si stolse dall’ardore della sua grande ira; perciocchè l’ira sua era accesa contro a Giuda, per tutti i dispetti che Manasse gli avea fatti.26 Tuttavia il Signore non cessò l'ira del suo gran furore con cui il suo sdegno s'era acceso contro Giuda, per gli oltraggi coi quali Manasse lo aveva irritato.
27 Laonde il Signore avea detto: Io torrò via dal mio cospetto anche Giuda, come ho tolto Israele; e rigetterò questa città di Gerusalemme che io avea eletta, e questa Casa della quale io avea detto: Il mio Nome sarà quivi.27 Il Signore ormai aveva detto: « Io mi terrò dinanzi anche Giuda come mi tolsi Israele, e rigetterò questa città di Gerusalemme, da me eletta, questa casa di cui dissi: Ivi sarà il mio nome ».
28 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e tutto quello ch’egli fece; queste cose non sono esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda?28 Il resto degli atti di Giosia, tutto ciò che fece non è scritto nel libro delle cronache dei re di Giuda?
29 A’ suoi dì, Faraone Neco, re di Egitto, salì contro al re degli Assiri, verso il fiume Eufrate; e il re Giosia andò incontro a lui; e Faraone l’uccise in Meghiddo, come l’ebbe veduto.29 Al tempo di lui il Faraone Necao re dell'Egitto salì contro il re degli Assiri verso l'Eufrate. Il re Giosia, andatogli contro, fu ucciso a Mageddo appena visto.
30 Ed i suoi servitori lo misero morto sopra un carro, e lo condussero da Meghiddo in Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia, e l’unse, e lo costituì re, in luogo di suo padre30 I suoi servi lo tolsero morto da Mageddo, e, portatolo a Gerusalemme, lo seppellirono nel suo sepolcro. Poi il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia, e lo unsero e lo costituirono re in luogo di suo padre.
31 GIOACHAZ era d’età di ventitre anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Hamutal, figliuola di Geremia da Libna.31 Ioacaz, successo a Giosia suo padre, è menato in Egitto siloacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi in Gerusalemme; sua madre si chiamava Amital, figlia di Geremia, di Lobna.
32 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri.32 Egli fece il male nel cospetto del Signore, come avevan fatto i suoi padri.
33 E Faraone Neco l’incarcerò in Ribla, nel paese di Hamat, acciocchè non regnasse più in Gerusalemme; ed impose al paese un’ammenda di cento talenti d’argento, e d’un talento d’oro.33 Ma il Faraone Necao, messolo in catene a Rebla, nel paese di Emat, affinchè non regnasse in Gerusalemme, e, imposta al paese un'indennità di cento talenti d'argento e di un talento d'oro,
34 Poi Faraone Neco costituì re Eliachim, figliuolo di Giosia, in luogo di Giosia, suo padre; e gli mutò il nome in Gioiachim; e prese Gioachaz, e se ne venne in Egitto, dove Gioachaz morì.34 costituì re in luogo di suo padre, Eliachim figlio di Giosia, mutatogli il nome in Ioachim, e Ioacaz lo prese, e lo condusse in Egitto ove morì.
35 Or Gioiachim diede quell’argento e quell’oro a Faraone; ma egli tassò il paese, per pagar que’ danari, secondo il comandamento di Faraone; egli trasse quell’argento, e quell’oro, da ciascuno del popolo del paese, secondo ch’egli era tassato, per darlo a Faraone Neco.35 E Ioachim diede a Faraone l'argento e l'oro, tassando il paese a testa, fino ad ottenere la somma voluta da Faraone; tassò ciascuno del popolo del paese secondo la loro possibilità in argento e in oro, per darlo al Faraone Necao.
36 Gioiachim era d’età vi venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Zebudda, figliuola di Pedaia, da Ruma.36 Ioachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò undici anni in Gerusalem­me. Sua madre si chiamava Zebida, figlia di Fadaia di Ruma.
37 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri37 Egli fece il male nel cospetto del Signore, secondo tutto quello che avevan fatto i suoi padri.