Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 26


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Gli abitanti di Zif si recarono da Saul a Gàbaa e gli dissero: «Non sai che Davide è nascosto sulla collina di Achilà, di fronte alla steppa?».1 E quelli di Zif vennero a Saul in Gabaa, e dissero: ecco David, che è nascosto nel poggio di Achila, la quale è rimpetto alla solitudine (nella via).
2 Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d’Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif.2 E levossi Saul, e discendeo nel deserto di Zif, e con esso lui III milia uomini degli eletti d'Israel, per cercare di David nel deserto di Zif.
3 Saul si accampò sulla collina di Achilà di fronte alla steppa, presso la strada, mentre Davide si trovava nel deserto. Quando si accorse che Saul lo inseguiva nel deserto,3 E puose i loggiamenti in Gabaa di Achila, la quale era rimpetto alla solitudine nella via. E David abitava nel deserto; e veggendo che Saul era andato dopo lui nel deserto, così.
4 Davide mandò alcune spie ed ebbe conferma che Saul era arrivato davvero.4 mandò spie, e seppe certissimamente ch' era
5 Allora Davide si alzò e venne al luogo dove si era accampato Saul. Davide notò il posto dove dormivano Saul e Abner, figlio di Ner, capo dell’esercito di lui: Saul dormiva tra i carriaggi e la truppa era accampata all’intorno.5 E levossi David occultamente, e andò dove ch' era Saul; e veggendo il luogo dove Saul dormia, e Abner figliuolo di Ner, principe della sua milizia, e veggendo Saul dormire nel padiglione, e tutto il popolo dintorno,
6 Davide si rivolse ad Achimèlec, l’Ittita, e ad Abisài, figlio di Seruià, fratello di Ioab, dicendo: «Chi vuol scendere con me da Saul nell’accampamento?». Rispose Abisài: «Scenderò io con te».6 disse David ad Achimelec, e ad Abisai figliuolo di Sarvia, fratello di Ioab, e disse: chi discenderà meco a Saul nel campo? E Abisai disse: io verrò teco.
7 Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte, ed ecco Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno.7 E vennero David e Abisai la notte al popolo, e trovarono Saul che giacea e dormia nel padiglione, e l'asta fitta in terra al capo suo, e Abner e il popolo giacere dintorno a lui.
8 Abisài disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo».8 E Abisai disse a David: Iddio hae oggi rinchiuso il tuo nemico nelle tue mani; ora il conficcherò una volta con la lancia in terra, e non farà bisogno la seconda ferita.
9 Ma Davide disse ad Abisài: «Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?».9 E David disse ad Abisai: non l'uccidere; e chi sarà che estenda la mano sua nel cristo di Dio, e sarà innocente?
10 Davide soggiunse: «Per la vita del Signore, solo il Signore lo colpirà o perché arriverà il suo giorno e morirà o perché scenderà in battaglia e sarà tolto di mezzo.10 E disse David: vive il Signore, che se Iddio non l'ucciderà, ovvero che verrà il tempo della morte sua, ovvero che discendendo in battaglia sarà morto;
11 Il Signore mi guardi dallo stendere la mano sul consacrato del Signore! Ora prendi la lancia che sta presso il suo capo e la brocca dell’acqua e andiamocene».11 Iddio mi perdoni, ch' io non estenderò la mano nel cristo del Signore: ora tolli l'asta che è al capo suo, e il nappo dell' acqua, e andianci.
12 Così Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
12 E tolsero l' asta, e il nappo dell' acqua la quale era al capo suo, e andorsene; e non era persona che il vedesse, nè sapesse, nè vegliasse; ma tutti dormiano, però che il sonno del Signore era venuto in loro.
13 Davide passò dall’altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era una grande distanza tra loro.13 E passato David, e istando di rincontro nella sommità del monte da lungi, ed essendo grande intervallo tra loro,
14 Allora Davide gridò alla truppa e ad Abner, figlio di Ner: «Abner, vuoi rispondere?». Abner rispose: «Chi sei tu che gridi al re?».14 David gridò al popolo, e ad Abner figliuolo di Ner, e disse: non risponderai tu, Abner? E Abner, rispondendo, disse: chi se' tu che gridi, e inquieti il re?
15 Davide rispose ad Abner: «Non sei un uomo tu? E chi è come te in Israele? E perché non hai fatto la guardia al re, tuo signore? È venuto infatti uno del popolo per uccidere il re, tuo signore.15 E David disse ad Abner: non se' tu uomo? e chi è simile a te in Israel? come dunque non hae guardato il re tuo signore? egli è entrato uno del popolo per uccidere il re tuo signore.
16 Non hai fatto certo una bella cosa. Per la vita del Signore, siete degni di morte voi che non avete fatto la guardia al vostro signore, al consacrato del Signore. E ora guarda dov’è la lancia del re e la brocca che era presso il suo capo».16 Non è buono quello che hai fatto; vive il Signore, che voi siete degni di morte, però che non avete guardato il vostro signore, unto del Signore: ora vedi, dove sia la lancia del re, e il nappo dell' acqua ch' era al capo suo.
17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: «È questa la tua voce, Davide, figlio mio?». Rispose Davide: «È la mia voce, o re, mio signore».17 E Saul riconobbe la voce di David, e disse: non è ella la voce tua, figliuolo mio David? E David disse: signore mio re, la voce mia è.
18 Aggiunse: «Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che male si trova in me?18 Ed egli disse: qual è la cagione per la quale il mio signore persèguita il servo suo? che ho io fatto, o che si trova di male nelle mani mie?
19 Ascolti dunque il re, mio signore, la parola del suo servo: se il Signore ti incita contro di me, voglia accettare il profumo di un’offerta; ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti al Signore, perché oggi mi scacciano lontano, impedendomi di partecipare all’eredità del Signore, dicendo: “Va’ a servire altri dèi”.19 Ora ti prego, signore mio re, che tu intendi le parole del tuo servo: se Iddio ti incita che tu venghi contro a me, sia fatto sacrificio; ma se loro sono figliuoli di uomini, loro sono maledetti nel cospetto di Dio, che m' hanno cacciato oggi, ch' io non abiti nella eredità del Signore, e hanno detto: va, servi agli altrui idii.
20 Almeno non sia versato sulla terra il mio sangue lontano dal Signore, ora che il re d’Israele è uscito in campo per ricercare una pulce, come si insegue una pernice sui monti».20 Ora non sia sparto lo mio sangue sopra la terra nel cospetto di Dio; chè è uscito il re d' Israel a cercare [una] pulice, sì come si persèguita la starna nel monte.
21 Saul rispose: «Ho peccato! Ritorna, Davide, figlio mio! Non ti farò più del male, perché la mia vita oggi è stata tanto preziosa ai tuoi occhi. Ho agito da sciocco e mi sono completamente ingannato».21 E Saul disse: io hoe peccato, ritòrnati, figliuolo mio David; perchè io non ti farò da quinci innanzi più male, però che la mia vita sì è istata oggi preziosa negli occhii tuoi: in verità appare ch' io ho fatto istoltamente, e non ho conosciute molte cose.
22 Rispose Davide: «Ecco la lancia del re: passi qui uno dei servitori e la prenda!22 E David rispuose, dicendo: ecco l'asta del re, venga uno de' fanti, e riportila.
23 Il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore.23 Iddio renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e fede; in verità Iddio t' ha dato oggi nelle mie mani, e non volsi levare la mia mano nell' unto di Dio.
24 Ed ecco, come è stata preziosa oggi la tua vita ai miei occhi, così sia preziosa la mia vita agli occhi del Signore ed egli mi liberi da ogni angustia».24 E secondo l'anima tua oggi è magnificata negli occhii miei, così sia magnificata l'anima mia negli occhii di Dio, e lìberimi da ogni angoscia.
25 Saul rispose a Davide: «Benedetto tu sia, Davide, figlio mio. Certo, in ciò che farai avrai piena riuscita». Davide andò per la sua strada e Saul tornò alla sua dimora.25 E Saul disse a David; benedetto sii tu, figliuolo mio David; certo facendo tu farai, e potendo potrai. E David se n'andò alla via sua, e Saul tornò nel luogo suo.