Lettera agli Ebrei 7
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse; | 1 Hic enim Melchisedech, rex Salem, sacerdos Dei summi, qui obviavit Abrahæ regresso a cæde regum, et benedixit ei : |
2 a lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome significa «re di giustizia»; poi è anche re di Salem, cioè «re di pace». | 2 cui et decimas omnium divisit Abraham : primum quidem qui interpretatur rex justitiæ : deinde autem et rex Salem, quod est, rex pacis, |
3 Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre. | 3 sine patre, sine matre, sine genealogia, neque initium dierum, neque finem vitæ habens, assimilatus autem Filio Dei, manet sacerdos in perpetuum. |
4 Considerate dunque quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino. | 4 Intuemini autem quantus sit hic, cui et decimas dedit de præcipuis Abraham patriarcha. |
5 In verità anche quelli tra i figli di Levi che assumono il sacerdozio hanno il mandato di riscuotere, secondo la Legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo. | 5 Et quidem de filiis Levi sacerdotium accipientes, mandatum habent decimas sumere a populo secundum legem, id est, a fratribus suis : quamquam et ipsi exierint de lumbis Abrahæ. |
6 Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario delle promesse. | 6 Cujus autem generatio non annumeratur in eis, decimas sumpsit ab Abraham, et hunc, qui habebat repromissiones, benedixit. |
7 Ora, senza alcun dubbio, è l’inferiore che è benedetto dal superiore. | 7 Sine ulla autem contradictione, quod minus est, a meliore benedicitur. |
8 Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece, uno di cui si attesta che vive. | 8 Et hic quidem, decimas morientes homines accipiunt : ibi autem contestatur, quia vivit. |
9 Anzi, si può dire che lo stesso Levi, il quale riceve le decime, in Abramo abbia versato la sua decima: | 9 Et (ut ita dictum sit) per Abraham, et Levi, qui decimas accepit, decimatus est : |
10 egli infatti, quando gli venne incontro Melchìsedek, si trovava ancora nei lombi del suo antenato. | 10 adhuc enim in lumbis patris erat, quando obviavit ei Melchisedech. |
11 Ora, se si fosse realizzata la perfezione per mezzo del sacerdozio levitico – sotto di esso il popolo ha ricevuto la Legge –, che bisogno c’era che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek, e non invece secondo l’ordine di Aronne? | 11 Si ergo consummatio per sacerdotium Leviticum erat (populus enim sub ipso legem accepit) quid adhuc necessarium fuit secundum ordinem Melchisedech, alium surgere sacerdotem, et non secundum ordinem Aaron dici ? |
12 Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della Legge. | 12 Translato enim sacerdotio, necesse est ut et legis translatio fiat. |
13 Colui del quale si dice questo, appartiene a un’altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all’altare. | 13 In quo enim hæc dicuntur, de alia tribu est, de qua nullus altari præsto fuit. |
14 È noto infatti che il Signore nostro è germogliato dalla tribù di Giuda, e di essa Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. | 14 Manifestum est enim quod ex Juda ortus sit Dominus noster : in qua tribu nihil de sacerdotibus Moyses locutus est. |
15 Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, | 15 Et amplius adhuc manifestum est : si secundum similitudinem Melchisedech exsurgat alius sacerdos, |
16 il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile. | 16 qui non secundum legem mandati carnalis factus est, sed secundum virtutem vitæ insolubilis. |
17 Gli è resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek. | 17 Contestatur enim : Quoniam tu es sacerdos in æternum, secundum ordinem Melchisedech. |
18 Si ha così l’abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità – | 18 Reprobatio quidem fit præcedentis mandati, propter infirmitatem ejus, et inutilitatem : |
19 la Legge infatti non ha portato nulla alla perfezione – e si ha invece l’introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale noi ci avviciniamo a Dio. | 19 nihil enim ad perfectum adduxit lex : introductio vero melioris spei, per quam proximamus ad Deum. |
20 Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; | 20 Et quantum est non sine jurejurando (alii quidem sine jurejurando sacerdotes facti sunt, |
21 costui al contrario con il giuramento di colui che gli dice: Il Signore ha giurato e non si pentirà: tu sei sacerdote per sempre. | 21 hic autem cum jurejurando per eum, qui dixit ad illum : Juravit Dominus, et non pœnitebit eum : tu es sacerdos in æternum) : |
22 Per questo Gesù è diventato garante di un’alleanza migliore. | 22 in tantum melioris testamenti sponsor factus est Jesus. |
23 Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo. | 23 Et alii quidem plures facti sunt sacerdotes, idcirco quod morte prohiberentur permanere : |
24 Egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. | 24 hic autem eo quod maneat in æternum, sempiternum habet sacerdotium. |
25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. | 25 Unde et salvare in perpetuum potest accedentes per semetipsum ad Deum : semper vivens ad interpellandum pro nobis. |
26 Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. | 26 Talis enim decebat ut nobis esset pontifex, sanctus, innocens, impollutus, segregatus a peccatoribus, et excelsior cælis factus : |
27 Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. | 27 qui non habet necessitatem quotidie, quemadmodum sacerdotes, prius pro suis delictis hostias offerre, deinde pro populi : hoc enim fecit semel, seipsum offerendo. |
28 La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. | 28 Lex enim homines constituit sacerdotes infirmitatem habentes : sermo autem jurisjurandi, qui post legem est, Filium in æternum perfectum. |