Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 1


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell’intera Acaia:1 Paulo apostolo di Iesù Cristo per la volontà di Dio, e suo fratello Timoteo, alla Chiesa di Dio la quale è a Corinto, e a tutti li santi li quali son per la provincia di Acaia.
2 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
2 Grazia sia a voi e pace da Dio padre nostro, e dal Signore Iesù Cristo.
3 Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione!3 E benedetto Dio, padre del nostro Signore Iesù Cristo, il quale è padre di misericordia, e Dio di tutta consolazione;
4 Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio.4 il quale consola noi in tutte le nostre tribulazioni, acciò che possiamo noi medesimi consolare coloro li quali son posti in ogni angustia, per quel confortamento per il quale noi siamo confortati da Dio.
5 Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.5 Imperò che secondo che abbondano le passioni di Cristo in noi, così per Cristo abbonda la nostra consolazione.
6 Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo.6 Ovver che siamo tribulati per vostra confortanza di salute, ovver che noi siamo confortati per vostro confortamento di salute, la quale si guadagna nella sofferenza di quelle medesime passioni le quali noi sostegniamo;
7 La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.
7 che la nostra speranza sia ferma per voi; e sappiate che secondo che voi siete compagni a sostenere la tribulazione, così sarete compagni nella consolazione.
8 Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione, che ci è capitata in Asia, ci abbia colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, tanto che disperavamo perfino della nostra vita.8 Fratelli, noi volemo che voi sappiate della nostra tribulazione, la quale è fatta in Asia; chè sopra mensura siamo gravati, e sopra alla nostra forza, si ch' eziandio ci rincresce di vivere.
9 Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte, perché non ponessimo fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti.9 Ma noi ricevemmo responsione della morte in noi medesimi, che non ci confidiamo di noi, ma abbiamo fidanza nel Signore il quale resuscita li morti;
10 Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, e per la speranza che abbiamo in lui ancora ci libererà,10 il quale di tanti pericoli ci ha scampati; e avemo speranza in lui, che ancora ci liberarà,
11 grazie anche alla vostra cooperazione nella preghiera per noi. Così, per il favore divino ottenutoci da molte persone, saranno molti a rendere grazie per noi.
11 aiutando voi colle vostre orazioni, acciò che da persone di molti fatti siano rendute grazie a Dio, e per molti, del donamento che fatto è in noi.
12 Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e particolarmente verso di voi, con la santità e sincerità che vengono da Dio, non con la sapienza umana, ma con la grazia di Dio.12 Certo la nostra gloria si è questa, la testimonianza della nostra coscienza, chè noi siamo conversati in questo mondo, non con saviezza carnale, ma con verità e con semplicità, nella grazia di Dio.
13 Infatti non vi scriviamo altro da quello che potete leggere o capire. Spero che capirete interamente –13 Non scriviamo a voi altre cose, che quelle che voi cognoscete e leggete; e ho speranza che insino alla fine cognoscerete,
14 come in parte ci avete capiti – che noi siamo il vostro vanto come voi sarete il nostro, nel giorno del Signore nostro Gesù.14 secondo che avete cognosciuto in parte, che noi siamo la vostra gloria, e voi la nostra, nel dì del nostro Signore Iesù Cristo.
15 Con questa convinzione avevo deciso in un primo tempo di venire da voi, affinché riceveste una seconda grazia,15 E con questa fidanza voglio venire a voi in prima, perchè voi aveste la seconda grazia,
16 e da voi passare in Macedonia, per ritornare nuovamente dalla Macedonia in mezzo a voi e ricevere da voi il necessario per andare in Giudea.16 e poi passare in Macedonia; e poi di Macedonia mi puosi in cuore ancora di venire a voi, perchè voi foste meco in Iudea.
17 In questo progetto mi sono forse comportato con leggerezza? O quello che decido lo decido secondo calcoli umani, in modo che vi sia, da parte mia, il «sì, sì» e il «no, no»?17 E volendo io fare queste cose, usai forse però levità? Or penso io quelle cose che io penso, secondo la carne, che sia appo me: sÌ È, e NON È?
18 Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no».18 Ma il fedele Dio il sa, che la nostra parola, la quale fu in voi, non è in lui: [sÌ È e NON È].
19 Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».19 Sì, il figliuolo di Dio, Iesù Cristo, il quale è in voi predicato per me e per Silvano e per Timoteo, non fu (in lui) sì e NON, ma è in lui pur sì.
20 Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.20 Quante furono le promissioni di Dio (padre), tutte furono in lui; e imperò per lui dicemo verità a lui, in nostra gloria.
21 È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione,21 Il quale Dio conferma noi con voi in Cristo (salvatore), e unse noi,
22 ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
22 e segnò noi (e benedisse), e diedeci il pegno del Spirito (Santo) nelli nostri cuori.
23 Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi rimproveri non sono più venuto a Corinto.23 Ma io chiamo Dio per testimonio nella mia anima, che io non venni a voi a Corinto, volendovi perdonare (e riguardare dalle brighe); non che noi (non) signoreggiamo alla vostra fede, ma siamo aintatori del vostro gaudio (di salute); chè voi state fermi nella fede.
24 Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete saldi.