Vangelo secondo Marco 12
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA RICCIOTTI |
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1 Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. | 1 - Gesù si pose allora a conversare in parabole: «Un uomo piantò la vigna, la cinse di siepe, vi scavò un luogo da spremervi l'uva e vi edificò una torre; poi l'affittò a coloni e si mise in viaggio. |
2 Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. | 2 A suo tempo mandò ai coloni un servo per riscuotere una parte dei frutti della vigna. |
3 Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. | 3 Ma quelli, presolo, lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. |
4 Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. | 4 Allora mandò loro un altro servo; e anche lui ferirono alla testa e svillaneggiarono. |
5 Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. | 5 Ne mandò un terzo, che venne ucciso; e poi molti altri, dei quali, alcuni furon battuti, altri uccisi. |
6 Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. | 6 Gli restava un figlio unico, che gli era molto caro e lo mandò loro per ultimo, dicendo: - Avranno riguardo al mio figliuolo.- |
7 Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. | 7 Ma i coloni, si dissero l'un l'altro: - Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.- |
8 Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. | 8 Presolo pertanto, l'uccisero e lo gettaron fuori della vigna. |
9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. | 9 Che farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei coloni e darà la sua vigna ad altri. |
10 Non avete letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; | 10 Non avete letto questo passo della Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno riprovata è divenuta pietra angolare: |
11 questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?». | 11 dal Signore è stato fatto ciò ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?». |
12 E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono. | 12 Ed essi cercavano di pigliarlo, perchè compresero che questa parabola era stata detta per loro; ma ebbero paura del popolo, e lasciatolo, se ne andarono. |
13 Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. | 13 Allora gli mandarono alcuni Farisei ed Erodiani per prenderlo in fallo mentre parlava. |
14 Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». | 14 Venuti costoro, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che sei veritiero e non ti preoccupi di alcuni, perchè non guardi in faccia alle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». |
15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». | 15 Egli conoscendo la loro malizia, esclamò: «Perchè mi tentate? Portatemi un danaro da vedere». |
16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». | 16 Glielo presentarono ed egli chiese: «Di chi è quest'immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». |
17 Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui. | 17 «Ebbene», replicò Gesù «date a Cesare quel ch'è di Cesare e a Dio quel ch'è di Dio». E si meravigliarono di lui. |
18 Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: | 18 Poi vennero da lui alcuni Sadducei, i quali negano la resurrezione, e gli fecero questa domanda: |
19 «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. | 19 «Maestro, Mosè ci lasciò scritto: "Se uno ha un fratello che morendo lasci la moglie senza figli, ne sposi lui la moglie e susciti la prole del fratello". |
20 C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. | 20 Ora c'erano sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza lasciar figli. |
21 Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, | 21 Il secondo sposò la vedova e morì senza lasciar figli. E così il terzo |
22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. | 22 e così tutti e sette non lasciarono prole. Ultima di tutti, morì anche la donna. |
23 Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». | 23 Nella resurrezione; quando saranno resuscitati a chi di costoro sarà essa moglie, mentre tutti e sette l'hanno sposata?». |
24 Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? | 24 Gesù rispose: «Voi siete in errore, perchè non comprendete nè le Scritture nè la potenza di Dio: |
25 Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. | 25 mentre, quando risorgeranno dai morti, nè si ammoglieranno, nè si mariteranno, ma saranno come angeli in cielo. |
26 Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? | 26 Quanto poi alla resurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del roveto, ciò che disse il Signore: - Io sono il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe -? |
27 Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore». | 27 Egli non è il Dio dei morti, ma dei vivi. Voi dunque siete in grave errore». |
28 Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». | 28 Uno degli Scribi, che li aveva uditi discutere, vedendo ch'egli aveva loro ben risposto, gli s'avvicinò e gli domandò: «Qual è il primo fra tutti i comandamenti?». |
29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; | 29 Gesù rispose: «Il primo di tutti è: "Ascolta Israele: il Signore Dio nostro è l'unico Signore: |
30 amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. | 30 ama dunque il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. |
31 Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi». | 31 Il secondo poi è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è altro comandamento maggiore di questo». |
32 Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; | 32 E lo Scriba gli disse: «Maestro, hai detto bene e con verità che vi è un Dio unico e che fuor di lui non ve n'è alcun altro, |
33 amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». | 33 e che l'amarlo con tutto il cuore, con tutte le forze e amare il prossimo come se stesso, vale assai più che tutti gli olocausti e tutti i sacrifici». |
34 Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. | 34 Gesù vedendo che colui aveva risposto assennatamente, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva più interrogarlo. |
35 Insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? | 35 Gesù, insegnando nel tempio, domandò: «Come fanno gli Scribi a dire che il Cristo è figliuol di David, |
36 Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi. | 36 mentre lo stesso David, ispirato dallo Spirito Santo, disse: - il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finchè io non ponga i tuoi nemici sgabello ai tuoi piedi"-? |
37 Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla numerosa lo ascoltava volentieri. | 37 Se lo stesso David dunque, lo chiama Signore; come può egli esserne il figlio?». E una folla numerosa lo ascoltava volentieri. |
38 Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, | 38 E diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti e d'essere salutati nelle piazze |
39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. | 39 e d'avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; |
40 Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». | 40 essi divorano le case delle vedove e pregano a lungo in presenza degli altri: costoro avranno una condanna più rigorosa». |
41 Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. | 41 Postosi a sedere dinanzi al gazofilacio, stava attento a vedere il popolo gettare denaro nella cassa; molti ricchi ne gettavano assai. |
42 Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. | 42 Venuta poi una povera vedova, ci mise due spiccioli, cioè un quadrante. |
43 Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. | 43 Allora Gesù chiamati i discepoli, disse loro: «In verità vi dico, questa povera vedova ha dato più di tutti quelli che gettarono offerte nel gazofilacio: |
44 Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». | 44 perchè tutti hanno dato dal loro superfluo, ma costei, nella sua povertà, ha gettato tutto quanto possedeva, tutto ciò che aveva per vivere». |