Scrutatio

Giovedi, 30 maggio 2024 - Santa Giovanna d'Arco ( Letture di oggi)

Geremia 1


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Parole di Geremia, figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino.1 Le parole di Ieremia (profeta) figliuolo d' (uno lo quale ebbe nome) Elchia della compagnia de' sacerdoti, i quali furono in (una contrada la quale si chiama) Anatot della terra di Beniamin.
2 A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l’anno tredicesimo del suo regno,2 Come Iddio li parlò nel tempo di Iosia, figliuolo d' Amon, re (del popolo) di Giuda, nel tredecimo anno del suo reame.
3 e successivamente anche al tempo di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell’anno undicesimo di Sedecìa, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese di quell’anno.
3 E fu fatto nel tempo di Ioachim, figliuolo che fu di Iosia, re di Giuda, insino alla transmigrazione di Ierusalem nel quinto mese di quello anno.
4 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
4 E allora mi parlò [il Signore], e dissemi così:
5 «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
5 Innanzi ch' io ti formassi nel ventre della tua madre, io ti conobbi; e innanzi che tu nascessi, io ti santificai, e sì ti feci profeta tra le genti.
6 Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
6 Ora risponde e dice così (quasi scusandosi a Dio, che non era sufficiente a tanto ufficio, dicendo): ah, ah, ah, (cioè a dire) o Signore mio! (riguarda e vedi ch' ) io non so parlare, però ch' io sono fanciullo.
7 Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
7 Allora Iddio mi disse: (o Ieremia) non dire: io (non so parlare però ch' io) sono fanciullo; chè dovunque io ti manderò, sarai ubbidiente ad andare; e tutte quelle cose ch' io ti comanderò, tu parlerai.
8 Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
8 (Ora lo conforta Iddio e dice così:) non temere dalla faccia loro; però ch' io sarò tuo protettore e libererotti, dice Iddio.
9 Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
9 E allora istese Iddio la sua mano, e toccommi la bocca, e disse: ecco io t'ho date le mie parole nella bocca tua.
10 Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
10 E hotti posto e ordinato sopra le genti e sopra li reami, acciò che tu possi cavare e distruggere e dissipare ed edificare e piantare.
11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo».11 E allora Iddio mi parlò, e disse: o Ieremia, che vedi? E io dissi: io veggio una verga vigilante.
12 Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla».
12 E Iddio disse: bene vedesti; però ch' io vigilerò sopra lo detto mio.
13 Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione».13 E favellò la seconda volta, e sì mi parlò Iddio, e disse: (o Ieremia), che vedi? E io dissi: io veggio una pentola accesa, e la sua faccia da aquilone.
14 Il Signore mi disse:
«Dal settentrione dilagherà la sventura
su tutti gli abitanti della terra.
14 E Iddio disse a me: lo male si manifestarà e verrà dalla parte d' aquilone sopra tutti quelli che - àbitano in terra.
15 Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno
e ognuno porrà il proprio trono
alle porte di Gerusalemme,
contro le sue mura, tutt’intorno,
e contro tutte le città di Giuda.
15 Però ch' io (chiamerò e) radunerò tutti li parentadi de' reami d'acquilone, così mi disse lo Signore Iddio; e ciascuno verrà e porrà la sua sedia nello introito delle porte di Ierusalem, e sopra tutte le mura sue nel circuito, e sopra tutte le cittadi di Giuda.
16 Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro,
per tutta la loro malvagità,
poiché hanno abbandonato me
e hanno sacrificato ad altri dèi
e adorato idoli fatti con le proprie mani.
16 E parlerò (e dirò) tutti li miei giudicii con loro sopra tutte le loro malizie; però che m' hanno lasciato (e sonsi partiti da me) e hanno fatto sacrificii alli iddi strani e hanno adorato quello che hanno fatto colle loro proprie mani.
17 Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
17 E però voglio che tu (t' apparecchi e) t' accingi li tuoi lombi; e lèvati suso, e parlerai a loro ciò ch' io ti comanderò. E non temere di loro minaccie nè di loro persone; e io farò che tu non temerai lo loro volto (nè minaccie).
18 Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
18 E io in questo dì t'ho posto come una cittade armata e come colonna di ferro e come muro di rame sopra tutta la terra a' principi e sacerdoti e tutto il popolo di Giuda e della terra.
19 Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.
19 E combatteranno incontro a te, e non ti potranno soperchiare; però ch' io sono teco, disse Iddio, acciò ch' io ti liberi da loro.