Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 37


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Ogni amico dice: «Anch’io sono amico»,
ma c’è chi è amico solo di nome.
1 Ogni amico dirà; feci amistade. Ma elli è amico per lo nome solo. Or non hai tu tristizia (di cotale amico) di qui alla morte?
2 Non è forse un dolore mortale
un compagno e amico che diventa nemico?
2 Il compagno della mensa e l'amico si convertono a nimistade.
3 O inclinazione al male, come ti sei insinuata
per ricoprire la terra di inganni?
3 O presunzione malvagissima! onde se' tu creata di coprire l'arida malizia e lo inganno di colui?
4 C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene,
ma al momento della tribolazione gli è ostile.
4 Il compagno (nella mensa) nel diletto s' allegrerae coll' amico; e nel tempo della tribulazione fia suo avversario.
5 C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre,
ma di fronte alla battaglia prende lo scudo.
5 Questo compagno (non) si conduole per lo amico, per cagione del ventre; contro allo nimico prenderae lo scudo.
6 Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo,
non scordarti di lui nella tua prosperità.
6 Non ti dimenticare l'amico tuo nell' animo tuo; e non dimenticherai di colui nelle opere tue.
7 Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio.
7 Non ti consigliare col suocero tuo; di coloro che sono gelosi nascondi il consiglio tuo.
8 Guàrdati da chi vuole darti consiglio
e prima infórmati quali siano le sue necessità:
egli infatti darà consigli a suo vantaggio;
perché non abbia a gettare un laccio su di te
8 Ogni consigliere manifesta il consiglio; ma egli è anco consigliere in sè medesimo.
9 e ti dica: «La tua via è buona»,
ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede.
9 Guarda l'anima tua dallo (reo) consigliere; sappi prima quale sia la sua necessitade; ed elli penserà
10 Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco
e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano.
10 forse di (non) mettere la pertica nella terra e dirae a te:
11 Non consigliarti con una donna sulla sua rivale
e con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio
e con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza
e con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su una iniziativa qualsiasi
e con un salariato sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un lavoro importante.
Non dipendere da costoro per nessun consiglio.
11 Buona è la via tua; e staratti dirimpetto per vedere quello che t'avviene.
12 Frequenta invece un uomo giusto,
di cui sai che osserva i comandamenti
e ha un animo simile al tuo,
perché se tu cadi, egli saprà compatirti.
12 Con l'uomo irreligioso tratta della santitade, e collo ingiusto della giustizia, e colla femina di quelle cose ch' ella invidia; col pauroso della guerra; col mercatante tratta di passare altrove (per la mercatanzia ch' elli hae); col comperatore tratta della vendita, collo invidioso, di quelle cose che si vogliono donare;
13 Attieniti al consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti è più fedele.
13 collo crudele, della pietade, col disonesto, della onestade, collo lavoratore de' campi, di tutti li tempi;
14 Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
14 collo operaio che sta per anno, dello compimento dello anno; col pigro servo, di molto lavorare; non credere a costoro in ogni consiglio.
15 Per tutte queste cose invoca l’Altissimo,
perché guidi la tua via secondo verità.
15 Ma sii continuo con l' uomo santo; con qualunque tu conoscerai che guardi il timore di Dio,
16 Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione c’è la riflessione.
16 e la cui anima è secondo l'anima tua, e che quando vacillerai nelle tenebre, (non) averae compassione di te.
17 Radice di ogni mutamento è il cuore,
17 E ordina teco cuore di buono consiglio; non ti sia alcuna cosa più cara di quello.
18 da cui derivano quattro scelte:
bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.
18 L'anima dell' uomo santo annunzia alcuna volta cose vere, più che li sette savi che seggono alti alla vista.
19 C’è l’esperto che insegna a molti,
ma è inutile a se stesso.
19 E in tutte queste cose priega l' Altissimo, che dirizzi la via tua nella veritade.
20 C’è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
e finisce col mancare di ogni cibo;
20 Inanzi a tutte l' opere tue, vera parola vadi dinanzi da te; e proceda stabile consiglio inanzi a ogni atto.
21 il Signore non gli ha concesso alcun favore,
perché è privo di ogni sapienza.
21 La malvagia parola cambierae il cuore; dello quale quattro parti nascono: bene e male, vita e morte; e la continua lingua sì è loro signoreggiatrice
22 C’è chi è saggio solo per se stesso
e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo.
22 L'uomo savio molti ammaestroe, ed è suave della sua anima.
23 Un uomo saggio istruisce il suo popolo,
i frutti della sua intelligenza sono degni di fede.
23 Colui che parla sofisticamente, sì è odioso; in ogni cosa ingannarae.
24 Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato.
24 Non è a lui data grazia da Dio; ogni sapienza hae fraudata.
25 La vita dell’uomo ha i giorni contati,
ma i giorni d’Israele sono senza numero.
25 Il savio è savio dell' anima sua; il frutto del suo senno sì è laudabile.
26 Il saggio ottiene fiducia tra il suo popolo,
e il suo nome vivrà per sempre.
26 L'uomo savio ammaestra il suo popolo, e li frutti del senno suo sono fedeli.
27 Figlio, per tutta la tua vita esamina te stesso,
vedi quello che ti nuoce e non concedertelo.
27 L'uomo savio si empierae di benedizioni, e coloro che il vederanno, il loderanno.
28 Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
28 La vita dell' uomo si è numero di dì; ma li dì (del popolo) d' Israel sono innumerabili.
29 Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria
e non ti gettare sulle vivande,
29 Il savio nel popolo erediterà onore; il nome suo sarà vivente in eterno.
30 perché l’abuso dei cibi causa malattie
e l’ingordigia provoca le coliche.
30 Figliuolo, nella vita tua cerca l'anima tua; e s'ella fia rea, non le dare signoria.
31 Molti sono morti per ingordigia,
chi invece si controlla vivrà a lungo.
31 Però che tutte le cose non si convengono a ciascuno, e non piace a ciascuna anima ogni generazione.
32 Non essere desideroso in ogni mangiare, e non ti gettare su ciascuna vivanda.
33 In molti mangiari fia infirmitade; il desiderio s' appresserà infino alla collera.
34 Molti morirono per lo soperchio mangiare; e a colui che s'astiene cresce la vita.