Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Siracide 27


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Per amore del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire volta lo sguardo.
1 Per necessitade molti peccheranno; e chi cerca d'arricchire volge l'occhio suo in altra parte.
2 Fra le giunture delle pietre si conficca un piolo,
tra la compera e la vendita s’insinua il peccato.
2 Così come in mezzo il congiugnimento delle pietre si ficca il palo, così fra la vendita e la compera s'angoscerà nelli peccati.
3 Se non ti afferri con forza al timore del Signore,
la tua casa andrà presto in rovina.
3 E il peccatore s' attriterae col peccato.
4 Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
4 Se tu non ti manterrai nel timore di Dio istantemente, tosto si sovvertirae la casa tua.
5 I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
5 Sì come nella foratura del crivello rimane la polvere, così la tribulazione dell' uomo nello pensiero suo.
6 Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
6 La fornace esamina li vaselli della terra, e la tentazione della tribulazione prova gli uomini giusti.
7 Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.
7 Sì come l'agricoltura del legno mostra il frutto suo, così mostra la parola il pensiero del cuore dell' uomo.
8 Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
8 Non laudare l'uomo inanzi ch' egli parli; questo è uno tentamento d' uomini.
9 Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la verità ritorna a quelli che fanno cose giuste.
9 Se tu cercherai giustizia, piglierai quella; e sì te la vestirai, sì come la vestimenta linea sacerdotale dello onore, e abiterai con lei, ed ella ti difenderà in sempiterno, e troverai il fondamento nel die della conscienza.
10 Il leone insidia la preda,
così il peccato coloro che fanno cose ingiuste.
10 Li uccelli si radunano ai somiglianti a loro; e la veritade si ritorna a coloro che l' usano.
11 Nel discorso del pio c’è sempre saggezza,
ma lo stolto muta come la luna.
11 I lione agguata alla sua caccia; così li peccati a chi adoperano iniquitadi.
12 Tra gli insensati non perdere tempo,
tra i saggi invece férmati a lungo.
12 L'uomo santo sta nella sua sapienza sì come il sole; però che il matto si muta sì come la luna.
13 Il parlare degli stolti è un orrore,
essi ridono tra i bagordi del peccato.
13 Quando tu sarai nel mezzo degl' insensati, salva la parola a tempo, (cioè quando se' tra li savi); ma tra coloro che pensano sarai (giudice) continuo.
14 Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e i loro litigi fanno turare gli orecchi.
14 Il parlare delli peccanti sì è odioso, e il riso loro nelli diletti del peccato.
15 Spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
ed è penoso ascoltare le loro invettive.
15 Il parlare di colui che molto giura genererae oppilazione al capo; e la irriverenza sua sarà otturamento alle orecchie.
16 Chi svela i segreti perde l’altrui fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore.
16 Spandimento di sangue nella zuffa de' superbi; il maledicimento di quelli è grave udire.
17 Ama l’amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti,
non corrergli dietro,
17 Colui che manifesta li secreti dello amico, uccide la fede, e non troverae amico all' animo suo.
18 perché, come chi ha perduto uno che è morto,
così tu hai perduto l’amicizia del tuo prossimo.
18 Ama il prossimo, e congiugni la fede con colui.
19 Come un uccello che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai.
19 E se tu paleserai li suoi occulti, non seguitare poi lui.
20 Non inseguirlo, perché ormai è lontano,
è fuggito come una gazzella dal laccio.
20 Così è l' uomo che perde l' amico; così quello che perde l' amistade del prossimo.
21 Perché si può fasciare una ferita
e un’ingiuria si può riparare,
ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.
21 Sì come colui che lascia andare l'uccello della mano sua, così abbandonasti il prossimo tuo, e non lo ripiglierai.
22 Chi ammicca con l’occhio trama il male,
ma chi lo conosce si allontana da lui.
22 Non lo seguirai, però ch' egli è molto dalla lunga; egli fugge come cervia dello laccio, però che l'anima sua è fedita.
23 Davanti a te la sua bocca è dolce
e ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
23 E non la potrai più legare teco; e la prima concordanza è maledetta.
24 Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui,
anche il Signore lo ha in odio.
24 Spogliare li segreti dello amico, sì è disperazione dell' anima [in]felice.
25 Chi scaglia un sasso in alto, se lo tira sulla testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
25 Colui che batte gli occhi, fabbrica cose inique, e niu?o il divelle da sè.
26 Chi scava una fossa vi cade dentro,
chi tende un laccio vi resta preso.
26 Nel conspetto degli occhi tuoi scalpiterae la bocca sua, e si maraviglierae sopra le tue parole; ultimamente proverae la bocca sua, e nelle parole tue darae scandalo.
27 Il male si ritorce su chi lo fa,
egli non sa neppure da dove gli venga.
27 Molte cose odiai (sapienza), e non agguagliai a lui, e Iddio l'odierae.
28 Derisione e insulto per il superbo,
la vendetta, come un leone, lo attende al varco.
28 Colui il quale getta in alto la pietra, sopra il capo suo caderae; e la piaga del fraudolento partirae ferite.
29 Sono presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.
29 E colui che cava la fossa, (spesso) cade in quella; e colui che pose la pietra al prossimo, offenderà in lei; e chi ad altrui pone il lacciuolo, perirà in quello.
30 Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
30 Facente malvagissimo consiglio, sopra lui si volgerae, e non saprà d' onde egli si vegna.
31 Scernimento si è rimprovero de' superbi; e vendetta, sì come leone, agguaterà colui.
32 Nel laccio periranno coloro che si dilettano nella caduta de' giusti; il dolore li consumerae, prima ch' egli muoiano.
33 Lira se il furore una e l'altro sono malagevoli, e l'uomo peccatore abbraccerae quelli.