Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Proverbi 15


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l’ira.
1 La buona risposta spezza l' ira (del Signore); e chi follemente risponde al suo Signore, egli l'adirerà inverso di lui.
2 Le parole dei saggi fanno gustare la scienza,
mentre la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
2 Le lingue de' savii uomini attèmperano le loro parole; e i folli non diranno già se non parole [stolte].
3 Gli occhi del Signore arrivano dappertutto,
scrutano i malvagi e i buoni.
3 In tutti i luoghi veggono li occhi del nostro Signore e buoni e malvagi.
4 Una parola buona è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
4 Le lingue che sanno appacificare le discordie enno frutto di vita; e quelle che non guardano quello ch' elle dicono, hanno a tormentare molte genti.
5 Lo stolto disprezza la correzione di suo padre,
chi tiene conto del rimprovero diventa prudente.
5 Il folle fa beffe del castigamento del suo padre; ma colui che intende di boni orecchi ciò che il padre gli dice, sarà savio. Come più il prode uomo fa di bene, più il terrà Dio in grande virtude; i pensieri del malo uomo piglieranno povera fine.
6 Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
6 Molto è ferma la casa del prode uomo, e molto è forte; ma il folle non averà già se non tribulazione.
7 Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
7 Le lingue de' savi uomini mostrano bene loro senno; il cuore del folle, non lo resomigliano le ragioni.
8 Il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore,
la preghiera dei buoni gli è gradita.
8 E l'opere e' sacramenti e' beneficii del disleale non piacciono già al nostro Signore (molto): e' voti de' giusti racchetano l'ira di Dio.
9 Il Signore ha in orrore la condotta dei perversi,
egli ama chi pratica la giustizia.
9 Via del maluomo è ischifo a Dio; e colui che fa dirittura (e fa diritta via e sì si guarda dal peccare) sarà amato da Dio.
10 Correzione severa per chi abbandona il retto sentiero;
chi rifiuta i rimproveri morirà!
10 Molto è folle chi lascia la buona via (e la dottrina di santa Chiesa); e colui che inodia lo castigamento, morrà (di pronta morte).
11 Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
11 Se Iddio ha in sua balìa (e in suo comandamento) e inferno e perdizione (e morte e gloria e vita e gioia e dolore), niuno si deve maravigliare, s' egli ha in suo potere chi (fae l'uno e l'altro e) non farae sua volontade.
12 Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
12 Il malvagio uomo non amerae già colui che il castiga e riprende; e già a suo potere non terrà compagnia a prode uomo nè savio.
13 Un cuore lieto dà serenità al volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
13 Il cuore che si riblandisce è lieto, e fa all'uomo buona faccia; ma colui che ha il cuore in dolore, il dimostra bene di fuori.
14 Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
14 Il cuore del savio uomo richiede tuttavia se non ha dottrina; il folle è molto lieto quando elli ode follia (e non ha cura d' intendere a sapienza).
15 Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
15 Tutta la vita del povero uomo è trista; (però ch' egli era tutta via in afflizione e in pensiero per acquistare la sua vita e ciò che gli è mestiero); il povero ch' è prode uomo, piglia in grado sua povertade, in secura coscienza; (chè appresso questa vita elli attende alla ricchezza e alla gioia del paradiso).
16 È meglio aver poco con il timore di Dio
che un grande tesoro con l’inquietudine.
16 Molto vale meglio d' avere poco al piacere di Dio, che non fa molto tesoro acquistato di malvagia maniera; (chè il prode uomo hae assai di poco; ma quanto più ha l'arigoglioso, più vuole avere; ma già tanto non averae, che non gli paia poco).
17 È meglio un piatto di verdura con l’amore
che un bue grasso con l’odio.
17 Meglio vale ad essere colle buone genti con poco, che colle genti ree avere assai; (e meglio vale vivere semplicemente in caritade, che essere sembiante in ricchezze e mettere il suo cuore in odio).
18 Chi è collerico suscita contese,
chi è paziente calma le liti.
18 L'uomo che è troppo adiroso, mette molte volte assai genti in contenzione (e in romore); ma quello che è savio, pacifica le questioni.
19 La strada del pigro è come una siepe di spine,
il sentiero dei retti è scorrevole.
19 È bassa la vita de' malvagi che sono pieni di peccati, così come la via è piena di spine; ma la vita del prode uomo è come la via che è sanza dottanza e sanza paura; (chè il prode uomo non, teme niuna cosa, però che sa bene ch' egli averà la vita perdurabile, se si tiene in bene, e ha tutta sua intenzione in Dio).
20 Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto disprezza sua madre.
20 Il savio figliuolo è gioia al suo padre; ma quello dev' essere biasimato da Dio e dal mondo, che dispregia la sua madre (e onore non le porta).
21 La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
chi è prudente cammina diritto.
21 Le cose che sono fatte sanza consiglio ritornano spesso a male e a dolore; e l'opere che sono fatte per consiglio de' savi uomini, sono confermate in bene.
22 Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle suggerite da molti consiglieri.
22 Il folle è lieto e mena gioia del male quando gli addiviene; ma il prode uomo (savio) non sarà gioioso nè lieto d'altrui danno, nè d' altrui disavventura.
23 È una gioia saper dare una risposta;
una parola detta al momento giusto è gradita!
23 Il savio uomo.è molto lieto, qua ndo egli vede bene del suo consiglio (e del suo insegnamento a colui a cui l'ha detto); e la parola ch' è detta (al tempo è d' adorare) quando è mestiero, è molto buona.
24 Per l’uomo assennato la strada della vita è verso l’alto,
per salvarlo dal regno dei morti che è in basso.
24 Il prode uomo è in buona vita (e per la via di veritade, però ch' egli viene a gioia perdurabile); e per bene fare schifa egli la via dello inferno (e di dannazione).
25 Il Signore abbatte la casa dei superbi,
ma consolida il confine della vedova.
25 Tutto ciò che acquisteranno li disleali in questo mondo (averà male, e anderà in mala fine, però che) il nostro Signore lo distruggerà; ma tutto giorno sarà sanza paura colui che averà vivuto lealmente, però che Dio il conferma.
26 Il Signore aborrisce i pensieri malvagi,
ma le parole benevole gli sono gradite.
26 I rei pensieri (che escono del cuore) sono molto contrarii a Dio (e crucciano; chè tutti i disleali di malo peccato nascono di pensieri); ma coloro che lasciono molto tosto, come li sentono, saranno governati dal nostro Signore; (e coloro che non tengono odio in loro cuore nè fellonia, saranno prossimi a Dio).
27 Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti,
ma chi detesta i regali vivrà.
27 L'uomo che è troppo angoscioso, non averà già mai famiglia che stia in pace; (e colui al quale basta ciò che Dio gli ha donato, appacifica lui ed altrui ch' elli inodia, donde che male e gravezza gliene puote venire); quello è bene avventurato, che si guarda da pigliare doni, (però che lo giudice che volentieri piglia, fa tosto malvagio giudicamento; e già non guarda diritto a chi non averà che dare). Per guardare la fede e per avere pietade delle povere genti sono purgati i peccati; e quello che teme il nostro Signore (e che ha tutto tempo in memoria, che morrae e non sa quando) si guarda di malfare (e di peccare).
28 La mente del giusto riflette prima di rispondere,
ma la bocca dei malvagi esprime cattiveria.
28 Il pensiero del prode uomo è tuttavia a servire a Dio; ma il malvagio non penserae se non male; (e già cosa non dirà bene al suo potere, oude bene n'addivegua; chè non ha nel cuore altro che male).
29 Il Signore è lontano dai malvagi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.
29 La bontà del nostro Signore non si stende già infino al disleale; meglio è ad intendere le ragioni del povero uomo (e di fare ciò che lo richiede e priega).
30 Uno sguardo luminoso dà gioia al cuore,
una notizia lieta rinvigorisce le ossa.
30 (Chi piace nel suo cuore, e cui li occhi non tormentano di cosa che veggiano, egli è in buono stato; chè il cuore non ha niuno nimico così grande, come sono gli occhi; e ciò dice la Scrittura, che per gli occhi entra la morte dell' anima. Donde che l'uomo trova, che Iob, prode uomo e santo, disse nel libro suo, ch' elli aveva fatto [convento] co' suoi occhi, che non le gravassero di cosa che vedesseno; e dice così: io ho fatto convento colli miei occhi, che non mi mettano in pensiero di beltà di pulcella. E però mostra la Scrittura, che non è niuna cosa del mondo, che sì disvia lo cuore dell' uomo, come fa la bellezza d' una femina. Perciò dice elli, che appresso che contezza di bella femina per follia arde il cuore dell' uomo, e li tolle tutta diritta via, sì ch elli possa conducere e mantenere). La luce degli occhi (del cuore) rallegra l'anima; e la buona fama ingrassa l'ossa.
31 Chi ascolta un rimprovero salutare
potrà stare in mezzo ai saggi.
31 (La buona norma conforta molto lo prode uomo, e li dà grazia intra coloro che di lui odono parole). Orecchio che ode gastigamento di vita, degno è di stare in mezzo de' savii.
32 Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
ma chi ascolta il rimprovero acquista senno.
32 Quello che volentieri intende colui che lo castiga (e fa quello che elli gl' insegna) sa possedere il cuore; e chi dispregia dottrina di savio uomo verrà a mala fine; (sì come la nave, che è nel mezzo del mare senza governatore, in poco tempo cade in pericolo); e cotale uomo non ama già sua vita. (Qui dice Salomone, che colui che teme castigamento di prode uomo, terrà il suo cuore in pace).
33 Il timore di Dio è scuola di sapienza,
prima della gloria c’è l’umiltà.
33 La paura (e la dottanza) del nostro Signore è disciplina di sapienza (e cominciamento di tutti i beni); quello che si mantiene senza rigoglio s' innalzerà molto; (vale meglio picciola umilità, che non vale l'orgoglio).