Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 28


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
1 L'ariento ha li principii delle sue vene; ed è lo luogo suo all' oro, nel quale si fa.
2 Il ferro lo si estrae dal suolo,
il rame si libera fondendo le rocce.
2 Lo ferro della terra è tolto; e la pietra, soluta per caldo, in rame si converte.
3 L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
3 Lo tempo pose alle tenebre; e la fine di tutte le cose elli considera (in veritade), la pietra della scuritade e l'ombra della morte.
4 In luoghi remoti scavano gallerie
dimenticate dai passanti;
penzolano sospesi lontano dagli uomini.
4 Dividerà il torrente dal popolo peregrinante coloro de' quali s'è dimenticato lo piede dello abbisognante, e li uomini senza via.
5 La terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
5 La terra, della quale nasceva il pane nello suo luogo, con fuoco è sovversa.
6 Sede di zaffìri sono le sue pietre
e vi si trova polvere d’oro.
6 Il luogo di zaffiro le pietre sue, e li pezzi di quella è oro.
7 L’uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l’occhio del falco,
7 Non seppe la via dell' uccello, nè non [la] riguardò l'occhio dell' avoltore.
8 non lo calpestano le bestie feroci,
non passa su di esso il leone.
8 Non calcarono quella i figliuoli de' mercatanti, nè non passò per quella la lionessa.
9 Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
9 Alla pietra istese la sua mano; sovvertì dalle radici li monti.
10 Nelle rocce scava canali
e su quanto è prezioso posa l’occhio.
10 Nelle pietre li rivi fesse; e ogni cosa preziosa vide l'occhio suo.
11 Scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
11 E in verità le cose profonde delli fiumi ragguarda, e le cose nascose produce nella luce.
12 Ma la sapienza da dove si estrae?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
12 Ma la sapienza dov'è trovata? o chi è lo luogo della intelligenza?
13 L’uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
13 Non sa l'uomo lo prezzo suo, nè non è trovato nella terra delli suavemente viventi. ·
14 L’oceano dice: “Non è in me!”
e il mare dice: “Neppure presso di me!”.
14 L'abisso dice: non è in me, e lo mare favella: non è meco.
15 Non si scambia con l’oro migliore
né per comprarla si pesa l’argento.
15 Non si darà l' oro ottimo per quella, nè non sarà appiccato l'ariento nella commutazione sua.
16 Non si acquista con l’oro di Ofir
né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.
16 Non sarae assomigliato alli tinti colori dell' India, nè alla pietra sardonica preziosissima, ovvero allo zaffiro.
17 Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
17 Non si agguaglierae a lei l'oro ovvero lo vetro; nè non saranno commutati per lei li vaselli dell' oro (eccelsi).
18 Coralli e perle non meritano menzione:
l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.
18 E' soprastanti non si ricorderanno della comparazione sua; ma la sapienza si trae delle cose nascose.
19 Non la eguaglia il topazio d’Etiopia,
con l’oro puro non si può acquistare.
19 Non si agguaglierà a lei lo topazio di Etiopia, nè sarà accompagnata alle (belle) tinture mondissime.
20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
20 Donde verrà adunque (cioè) la sapienza (nascosta)? e quale è il luogo della intelligenza?
21 È nascosta agli occhi di ogni vivente,
è ignota agli uccelli del cielo.
21 È agli occhii di tutti i viventi ancora nascosa; ed è celata agli uccelli del cielo.
22 L’abisso e la morte dicono:
“Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.
22 E la perdizione e la morte dissono: noi abbiamo udito la sua fama.
23 Dio solo ne discerne la via,
lui solo sa dove si trovi,
23 Iddio intende la via sua, ed elli conosce il luogo di quella.
24 perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
24 In verità li fini del mondo lui ragguarda; e guarda ogni cosa ch' è sotto il cielo.
25 Quando diede al vento un peso
e delimitò le acque con la misura,
25 Chi fece lo carico a' venti, e dell' acque appiccò la misura;
26 quando stabilì una legge alla pioggia
e una via al lampo tonante,
26 quando poneva alle piove la legge, e la via alla sonante tempesta;
27 allora la vide e la misurò,
la fondò e la scrutò appieno,
27 allotta vide quella, e (certo) narrò e apparecchiò e investigò.
28 e disse all’uomo:
“Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza,
evitare il male, questo è intelligenza”».
28 E disse all' uomo: ecco la paura del Signore, quella è la sapienza, e partirsi dal male è intelligenza.