Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giuditta 5


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Frattanto a Oloferne, comandante supremo dell’esercito di Assur, fu riferito che gli Israeliti si preparavano alla guerra e avevano bloccato i valichi montani, avevano costruito fortificazioni sulle cime dei monti e avevano posto ostacoli nelle pianure.1 E nunciato fu ad Oloferne, principe dello esercito degli Assiri, che i figliuoli d' Israel si aveano preparati a far resistenza, e aveano chiuse le vie de' monti.
2 Egli andò su tutte le furie e convocò tutti i capi di Moab e gli strateghi di Ammon e tutti i satrapi delle regioni marittime,2 E per questo si accese di furore grande e di grande ira, e chiamò tutti li prìncipi di Moab e li duchi di Ammon.
3 e disse loro: «Spiegatemi un po’, voi figli di Canaan, che popolo è questo che dimora sui monti e come sono le città che abita, quanti sono gli effettivi del suo esercito, dove risiede la loro forza e il loro vigore, chi si è messo alla loro testa come re e condottiero del loro esercito3 E disse loro: ditemi: chi è questo popolo che circonda questi monti? ovver che gente è questa, e di che condizione, e quante sono le loro città, e che potenza è la sua? ovver che moltitudine è la sua, ovver chi è principe del suo esercito?
4 e perché hanno rifiutato di venire incontro a me, a differenza di tutte le popolazioni dell’occidente».
4 ovver per che cagione, sopra tutti quelli che àbitano nell' oriente, costoro m' hanno disprezzato, e non ci sono venuti incontra a riceverci con pace?
5 Gli rispose Achiòr, condottiero di tutti gli Ammoniti: «Ascolti bene il mio signore la risposta dalle labbra del tuo servo: io dirò la verità sul conto di questo popolo, che sta su queste montagne, vicino al luogo ove tu risiedi, né uscirà menzogna dalla bocca del tuo servo.
5 Allur Achior principe di tutti i figliuoli di Ammon rispose e disse: se tu ti degnerai di udire, signore mio, io ti dirò la verità nel cospetto tuo, di questo popolo lo quale abita in questi monti; e non uscirà della bocca mia altro che la verità.
6 Questo è un popolo che discende dai Caldei.6 Questo popolo si è della generazione Caldea.
7 Essi dapprima soggiornarono nella Mesopotamia, perché non vollero seguire gli dèi dei loro padri che si trovavano nel paese dei Caldei.7 Costoro prima abitoro in Mesopotamia, però che non volsero seguitare li dii de' padri loro i quali erano nella terra de' Caldei.
8 Abbandonata la via dei loro antenati, adorarono il Dio del cielo, quel Dio che essi avevano riconosciuto; perciò quelli li scacciarono dalla presenza dei loro dèi ed essi fuggirono in Mesopotamia e là soggiornarono per molto tempo.8 E abbandonando le cerimonie de' padri loro, le quali erano nella moltitudine di dii,
9 Ma il loro Dio comandò loro di uscire dal paese che li ospitava e di andare nel paese di Canaan. Qui infatti si stabilirono e si arricchirono di oro e di argento e di molto bestiame.
9 adororono uno Dio del cielo, il quale li comandò che si partissino indi, e andassero ad abitare in Caran. E avendo coperto la fame tutta la terra, discesero in Egitto, e ivi stettero per quattrocento anni, e in tanto moltiplicarono, che il loro esercito non si può numerare.
10 Poi scesero in Egitto, perché la fame aveva invaso tutto il paese di Canaan, e vi soggiornarono finché trovarono da vivere. Là divennero anche una grande moltitudine, tanto che non si poteva contare la loro discendenza.10 E avendoli gravati il re dello Egitto, e in creta e in pietre per edificazione delle sue cittadi gli avesse soggiogati, chiamarono al suo Dio; e percosse (il suo Iddio) tutta la terra dello Egitto d? varie piaghe.
11 Ma contro di loro si levò il re d’Egitto, che con astuzia li costrinse a fabbricare mattoni. Li umiliarono e li trattarono come schiavi.
11 E avendogli cacciati fuori gli Egizii, ed essendo da loro cessata la piaga, e un' altra volta li volessero pigliare, e ritornarli al suo servizio,
12 Essi alzarono suppliche al loro Dio ed egli percosse tutto il paese d’Egitto con piaghe per le quali non c’era rimedio. Perciò gli Egiziani li cacciarono via dal loro cospetto.12 fuggendo costoro, il suo Iddio del cielo aperse il mare, per tal modo che di qua e di là l'acque (del mare) sì solidorono come fossono muraglie, e passò questo popolo per lo fondo del mare con lo piede asciutto.
13 Dio prosciugò il Mar Rosso davanti a loro13 Nel qual luogo perseguitandogli uno innumerabile esercito degli Egizii, per tal modo l'acqua coperse tutti quelli d' Egitto, (e furono tutti affondati, sì) che non vi rimase pur uno il quale potesse nunciare il fatto a quelli che erano rimasti.
14 e li condusse sulla via del Sinai e di Kades Barne. Essi sgominarono tutti quelli che risiedevano nel deserto,14 E usciti del mare rosso, andorono contro agli deserti del monte Sina, negli quali mai non vi potè abitare uomo, e non vi si riposò mai uomo.
15 dimorarono nel paese degli Amorrei e con la loro potenza sterminarono tutti gli abitanti di Chesbon; quindi, attraversato il Giordano, si impadronirono di tutta la regione montuosa.15 In quelli luoghi v'erano le fontane amare, le quali diventarono loro dolci acciò che potessero bere; e XL anni furono nutriti collo cibo lo quale era loro mandato dal cielo.
16 Cacciarono lontano da sé il Cananeo, il Perizzita, il Gebuseo, Sichem e tutti i Gergesei, e abitarono nel loro territorio per molti anni.
16 E a tutti quelli luoghi dove entrarono senza arco e sagitta, e senza scudo e coltello, lo Dio loro pugnò per loro, e vinse.
17 Finché non peccarono contro il loro Dio erano nella prosperità, perché un Dio che odia il male è in mezzo a loro.17 E non fu mai popolo che li vincesse venendoli incontro, se non quando si partiro dalli comandamenti del suo Signore Iddio.
18 Quando invece si allontanarono dalla via che egli aveva disposto per loro, furono terribilmente sconfitti in molte guerre e condotti prigionieri in paese straniero; il tempio del loro Dio fu raso al suolo e le loro città furono conquistate dai loro nemici.
18 Ogni fiata che adorarono altro Iddio, che il suo, erano dati in preda e in coltello e in obbrobrio (cioè erano presi, rubati, morti e confusi nelle mani de' loro inimici).
19 Ma ora, convertìti al loro Dio, hanno fatto ritorno dai luoghi dove erano stati dispersi, hanno ripreso possesso di Gerusalemme, dove è il loro santuario, e si sono stabiliti sulle montagne, che prima erano deserte.19 E ogni volta che si pentirono di essersi partiti dal servizio del suo Iddio, gli diede loro il Dio (suo) del cielo potenza di far resistenza a tutti li suoi nemici.
20 Ora, mio sovrano e signore, se vi è qualche colpa in questo popolo perché hanno peccato contro il loro Dio, se cioè ci accorgiamo che c’è in loro questo impedimento, avanziamo e diamo loro battaglia.20 E oltre questo (vinsero e) gittorono a terra il popolo Cananeo, Iebuseo e Fereseo ed Eteo ed Eveo e Amorreo e tutti li potenti che erano in Esebon; e possedettero tutte le loro terre e cittadi.
21 Se invece non c’è alcuna iniquità nella loro gente, il mio signore passi oltre, perché il loro Signore e il loro Dio non si faccia scudo per loro e noi diveniamo oggetto di scherno davanti a tutta la terra».
21 E sempre ebbero bene (assai), salvo che quando cominciorono a peccare nel cospetto del suo Iddio; però che lo Dio loro ha in odio la iniquità (e li peccati).
22 Quando Achiòr cessò di pronunciare queste parole, tutta la folla che circondava la tenda e stazionava intorno alzò un mormorio, mentre gli ufficiali di Oloferne e tutti gli abitanti della costa e i Moabiti proponevano di ucciderlo.22 E conciosia che innanzi questi anni si-fussono partiti dalla legge la qual gli avea loro data Iddio, che osservassono quella, furono esterminati in molte battaglie da molte nazioni, e molti di loro furono menati prigioni nelle terre non sue.
23 «Non avremo certo paura degli Israeliti – dicevano – perché è un popolo che non possiede né esercito né forze per un valido schieramento.23 Ma nuovamente sono ritornati al suo Signore Iddio; e delli luoghi, dove erano dispersi, sono radunati, e sono saliti in tutti questi monti, e anco possedono Ierusalem, dove sono le cose sante de' santi.
24 Dunque avanziamo, ed essi diventeranno un pasto per tutto il tuo esercito, o sovrano Oloferne».24 Ora, signore mio, investiga diligentemente: se hanno commesso alcuno peccato nel cospetto del suo Iddio, andiamo contro a loro, però che il Dio suo te li darà nelle mani, e saranno soggiogati sotto il giogo della potenza tua.
25 Ma se non si trova offesa alcuna nel cospetto del suo Iddio, non li potremo fare resistenza; però che lo Dio loro li difenderà; e saremo in obbrobrio a tutta la terra.
26 E dopo che Achior ebbe parlato queste parole, furono molto irati tutti li principali ch' erano con Oloferne; e pensavano di uccidere Achior, dicendo l'uno all' altro:
27 chi è costui che dice, che i figliuoli d' Israel potranno fare resistenza a Nabucodonosor re e alli suoi eserciti, uomini senz' arme e senza potenza e senza notizia de' fatti delle battaglie?
28 Acciò che adunque conosca Achior, che c'inganna, andiamo in questi monti; e quando saranno presi li loro potenti, allora uccideremo Achior, insieme con loro,
29 acciò che sappia ogni gente, che Nabucodonosor è dio della terra, e oltra lui non è altro iddio.