Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Neemia 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Quando Sanballàt, Tobia e Ghesem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici sentirono che io avevo edificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene a quel momento ancora non avessi messo i battenti alle porte,1 E dopo questo, avendo udito Sanaballat e Tobia e Gossem Arabo e tutti gl' inimici nostri che io avessi edificato il muro, e non fosse in lui alcuna rottura; e insino a quel tempo non avea poste le porte di legno su alle porte (del muro);
2 Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: «Vieni, incontriamoci a Chefirìm, nella valle di Ono». Essi pensavano di farmi del male.2 mandarono Sanaballat (e Tobia) e Gossem (Arabo) a me, dicendo: vieni e facciamo patto insieme nelli vitelli in uno campo. E loro pensavano di farmi (alcuno) male.
3 Ma io inviai loro messaggeri a dire: «Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?».3 E io li mandai per alcuni delli miei a dirli: (sappi come) io fo una grande opera, e non posso venire; però che se io verrò a voi, l'opera mia non riuscirà bene.
4 Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
4 E (dopo questo) mi mandorono a dire queste medesime parole per quattro fiate; e io sempre li diedi la prima risposta.
5 Allora Sanballàt, per la quinta volta, mi mandò a dire la stessa cosa per mezzo del suo servo, che aveva in mano una lettera aperta,5 E mandommi Sanaballat la quinta fiata uno suo servo secondo la prima dimanda; e avea una epistola nella mano sua, scritta in questo modo:
6 nella quale stava scritto: «Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmu lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu costruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re6 Nelle genti è stato udito, e Gossem ha detto, che tu e li Giudei pensate di ribellare, e per questa cagione tu edifichi il muro, e sì ti vogli fare re sopra di costoro; per la qual cagione
7 e avresti inoltre stabilito profeti, perché proclamino di te a Gerusalemme: “Vi è un re in Giuda!”. Ora questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci insieme».7 tu hai posto li profeti, i quali prèdicano in Ierusalem di te, dicendo: lo re è in Giudea. Lo re è quello che udirà queste parole; e però ora vieni, acciò che facciamo consiglio insieme.
8 Ma io gli feci rispondere: «Non è come tu dici. Tu inventi!».8 E io li mandai a dire: non è così come tu parli; però che queste parole tu le hai composte nel tuo cuore.
9 Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: «Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà». Io invece irrobustii le mie mani!
9 Tutti costoro ci spaventavano, pensando che noi dovessimo cessare dall' opera cominciata. Per la qual cosa io più mi confortai.
10 Io andai a casa di Semaià, figlio di Delaià, figlio di Meetabèl, perché era impedito; egli disse: «Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti; di notte verranno ad ucciderti».10 Ed entrai nella casa di Semaia figliuolo di Dalaia figliuolo di Metabeel secretamente. Lo qual disse: trattiamo nosco nella casa di Dio in mezzo del tempio, e chiudiamo le porte del tempio; però che debbono venire per ucciderti, e di notte debbono venire ad ucciderti.
11 Ma io risposi: «Un uomo come me può darsi alla fuga? E chi nella mia condizione entrerebbe nel santuario per salvare la vita? No, non entrerò».11 E dissi: or è fuggito alcuno simile a me? E chi è quello simile a me, che entrerà nel tempio, e viverà? io non entrerò.
12 Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunciato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l’avevano pagato.12 E conobbi che Iddio non l'avea mandato, ma quasi indovinando lui avesse parlato a me, e Tobia e Senaballat l'avessero condotto.
13 Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, così avrebbero avuto un capo di accusa per screditarmi.13 Lui avea tolto prezzo, acciò che mi facesse fare alcuno male e peccassi, e avessero per quello cagione di ingiuriarmi.
14 Mio Dio, ricòrdati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere, e anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
14 Ricòrdati di me, [Signore], per Tobia e Senaballat, secondo queste tali opere loro; e anco di Noadia profeta, e degli altri profeti i quali mi sbigottivano.
15 Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.15 E compiuto fu il muro nel XXV dì del mese Elul (cioè settembre) in LII giorni.
16 Quando lo seppero, tutti i nostri nemici ebbero paura, tutte le nazioni che stavano intorno a noi si sentirono molto umiliate e dovettero riconoscere che quest’opera si era compiuta per l’intervento del nostro Dio.16 E fatto che fu questo, udirono tutti lì nemici nostri, che tutte le genti ch' erano nel circuito nostro temeano, ed erano in sè stesse spaventate, e sapessono che questa opera era fatta da Dio.
17 In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano;17 E in quelli dì erano mandate molte epistole delli principali Giudei a Tobia, e da Tobia erano mandate a loro.
18 infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania, figlio di Arach, e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm, figlio di Berechia.18 E molti erano in Giudea, che aveano il suo giuramento, però ch' ello era genero di Sechenia figliuolo di Area, e Ioanan suo figliuolo avea tolta la figliuola di Mosollam figliuolo di Barachia.
19 Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole, mentre Tobia mandava lettere per intimorirmi.19 Ma anco laudavano lui dinanzi a me, e le mie parole nunciavano a lui; e Tobia mandava epistole per farmi paura.