Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 13


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Un uomo di Dio, per comando del Signore, si portò da Giuda a Betel, mentre Geroboamo stava presso l’altare per offrire incenso.1 Ecco venire di Giuda, secondo la parola di Dio, uno uomo di Dio in Betel, istando Ieroboam sopra l'altare, e offerendo l' incenso.
2 Per comando del Signore quegli gridò verso l’altare: «Altare, altare, così dice il Signore: “Ecco, nascerà un figlio nella casa di Davide, chiamato Giosia, il quale immolerà su di te i sacerdoti delle alture, che hanno offerto incenso su di te, e brucerà su di te ossa umane”».2 E gridò secondo la parola di Dio contra l' altare, e disse: altare, altare, questo dice il Signore: ecco che nascerà figliuolo alla casa di David, il quale avrà nome Iosia, e ucciderà sopra te i sacerdoti dei luoghi alti, i quali ora accendono l'incenso in te, e arderà sopra te le ossa degli uomini.
3 In quel giorno diede un segno, dicendo: «Questo è il segno che il Signore parla: ecco, l’altare si spezzerà e sarà sparsa la cenere che vi è sopra».3 E in quel dì diede segnale, dicendo: questo sarà il segnale che Iddio ha detto: ecco che l'altare si fenderà, e la cenere, la quale è in esso, si spargerà.
4 Appena sentì la parola che l’uomo di Dio aveva proferito contro l’altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano ritirandola dall’altare dicendo: «Afferratelo!». Ma la sua mano, tesa contro quello, gli si inaridì e non la poté far tornare a sé.4 E udito il re la parola [dell' uomo] di Dio, la quale avea detta contro all'altare il quale era in Betel, istese la mano sua dell' altare, dicendo: pigliatelo. E incontanente si seccò la sua mano, la quale avea istesa contro di lui; e non la poteo ritrarre a sè.
5 L’altare si spezzò e fu sparsa la cenere dell’altare, secondo il segno dato dall’uomo di Dio per comando del Signore.5 E l'altare si fesse, e la cenere ch' era in esso si sparse, secondo il segnale che avea predetto l'uomo di Dio, secondo la parola del Signore.
6 Presa la parola, il re disse all’uomo di Dio: «Placa il volto del Signore, tuo Dio, e prega per me, perché mi sia resa la mia mano». L’uomo di Dio placò il volto del Signore e la mano del re gli tornò com’era prima.6 E disse [il re] all' uomo di Dio; priega la faccia del tuo Iddio, e ora per me, acciò che mi sia restituita la mano. E l'uomo di Dio orò al Signore, e la mano ritornò a lui, cioè quella del re, e fu fatta sì come era prima.
7 All’uomo di Dio il re disse: «Vieni a casa con me per ristorarti; ti darò un regalo».7 E disse il re all' uomo di Dio: vieni con meco a casa mia a desinare, e farotti donamenti.
8 L’uomo di Dio rispose al re: «Anche se mi darai metà della tua casa, non verrò con te e non mangerò pane né berrò acqua in questo luogo,8 E respuose l'uomo di Dio al re: se tu mi dessi la metà della tua casa, non verrei teco, e non mangerò pane, nè berò acqua in questo luogo.
9 perché così mi è stato ordinato per comando del Signore: “Non mangerai pane e non berrai acqua, né tornerai per la strada percorsa nell’andata”».9 Però che così comandò a me il Signore, e disse: non mangiare pane, e non bere acqua, e non ritornare per la via per la quale tu andasti.
10 Se ne andò per un’altra strada e non tornò per quella che aveva percorso venendo a Betel.
10 E andossene per un' altra via; e non ritornò per quella, ch' era venuto in Betel.
11 Ora abitava a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a raccontare quanto aveva fatto quel giorno l’uomo di Dio a Betel; essi raccontarono al loro padre anche le parole che quello aveva detto al re.11 E uno profeta antico abitava in Betel, allo quale andarono i suoi figliuoli, e narrarongli tutte queste cose che l'uomo di Dio avea fatte in quello die in Betel; e le parole, che avea dette al re, dissero al padre.
12 Il padre domandò loro: «Quale via ha preso?». I suoi figli gli indicarono la via presa dall’uomo di Dio che era venuto da Giuda.12 E il padre disse loro: per quale via n' andò? E i figliuoli gli mostrarono la via per la quale n’andò l'uomo di Dio, il quale era venuto di Giuda.
13 Ed egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l’asino!». Gli sellarono l’asino ed egli vi montò sopra.13 E disse ai figliuoli suoi: sellatemi l'asino. Il quale sellato, montovvi suso.
14 Inseguì l’uomo di Dio e lo trovò seduto sotto una quercia. Gli domandò: «Sei tu l’uomo di Dio venuto da Giuda?». Rispose: «Sono io».14 E andonne dopo l' uomo di Dio, e trovollo sedere sotto uno terebinto, e disse a lui: se' tu l'uomo di Dio, il quale venisti di Giuda? E quegli respuose: io sono esso.
15 L’altro gli disse: «Vieni a casa con me per mangiare del pane».15 E quegli disse a lui: vieni meco a casa, e mangerai del pane.
16 Egli rispose: «Non posso tornare con te né venire con te; non mangerò pane e non berrò acqua in questo luogo,16 Il quale respuose: io non posso tornare, nè venire teco, e non mangerò pane e non berò acqua in questo luogo.
17 perché mi fu rivolta una parola per ordine del Signore: “Là non mangerai pane e non berrai acqua, né ritornerai per la strada percorsa all’andata”».17 Però che il Signore mi comandò dicendo: non mangerai pane, nè beverai acqua in quello luogo, nè tornerai per quella via per la quale tu anderai.
18 Quegli disse: «Anche io sono profeta come te; ora un angelo mi ha detto per ordine del Signore: “Fallo tornare con te nella tua casa, perché mangi pane e beva acqua”». Egli mentiva a costui,18 E quegli disse a lui: i' sono profeta simile a te, e l'angelo mi favellò dalla parte di Dio, dicendo: ritornalo alla tua casa, acciò che mangi del pane e beva dell' acqua. E ingannollo.
19 che ritornò con lui, mangiò pane nella sua casa e bevve acqua.
19 E ritornò seco; e mangiò il pane e bevè l'acqua nella casa sua.
20 Mentre essi stavano seduti a tavola, la parola del Signore fu rivolta al profeta che aveva fatto tornare indietro l’altro,20 E sedendo egli alla mensa, la parola di Dio fu fatta al profeta che l' avea ritornato.
21 ed egli gridò all’uomo di Dio che era venuto da Giuda: «Così dice il Signore: “Poiché ti sei ribellato alla voce del Signore, non hai osservato il comando che ti ha dato il Signore, tuo Dio,21 E disse all' uomo di Dio il quale era venuto di Giuda, e disse: questo dice Iddio: però che tu non fosti obbediente alla bocca di Dio, e non facesti il comandamento che (egli) ti comandò il Signore tuo Dio,
22 sei tornato indietro, hai mangiato pane e bevuto acqua nel luogo in cui il tuo Dio ti aveva ordinato di non mangiare pane e di non bere acqua, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei tuoi padri”».22 e ritornasti, e mangiasti pane, e bevesti acqua nel luogo nel quale ti comandò che tu non mangiassi pane nè bevessi acqua, il tuo corpo non sarà riposato nel sepolcro de' tuoi.
23 Dopo che egli ebbe mangiato pane e bevuto, fu slegato per lui l’asino del profeta che lo aveva fatto ritornare.23 E avendo mangiato e bevuto, il profeta che l'avea ritornato sellò l'asino suo.
24 Egli partì e un leone lo trovò per strada e l’uccise; il suo cadavere rimase steso sulla strada, mentre l’asino se ne stava là vicino e anche il leone stava vicino al cadavere.24 E andossene; e trovollo uno leone nella via, e ucciselo, ed era il [suo] corpo nella via gittato; e l'asino istava al lato suo, e il leone istava a lato il corpo.
25 Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta.25 E le persone, che passavano per la via, viddero il corpo gittato nella via; e il leone istava a lato il corpo. E vennero, e divulgarono il fatto nella città dove abitava il profeta, che l' avea rimenato della via.
26 Avendolo udito, il profeta che l’aveva fatto ritornare dalla strada disse: «Quello è un uomo di Dio che si è ribellato alla voce del Signore; per questo il Signore l’ha consegnato al leone, che l’ha fatto a pezzi e l’ha fatto morire, secondo la parola che gli aveva detto il Signore».26 Il quale disse: egli è l' uomo di Dio, il quale non fu obbediente alla bocca di Dio, e hallo dato il Signore al leone, e hallo morto, ed è fatto secondo la parola di Dio.
27 Egli aggiunse ai figli: «Sellatemi l’asino». Quando l’asino fu sellato,27 E disse ai figliuoli suoi sellatemi l'asino. I quali avendolo sellato,
28 egli andò e trovò il cadavere di lui steso sulla strada, con l’asino e il leone accanto. Il leone non aveva mangiato il cadavere né fatto a pezzi l’asino.28 quegli andò, e trovò il corpo giacere nella via, e l'asino e il leone istare presso al corpo; e il leone non mangiò del corpo, e non fece male all'asino.
29 Il profeta prese il cadavere dell’uomo di Dio, lo adagiò sull’asino e lo portò indietro; il vecchio profeta entrò in città, per piangerlo e seppellirlo.29 E tolse il profeta il corpo dell' uomo di Dio, e puoselo in su l'asino, e portollo nella città del profeta vecchio, acciò che il piagnessero.
30 Depose il cadavere nel proprio sepolcro e fecero su di lui il lamento: «Ohimè, fratello mio!».30 E puosero quello corpo nel suo sepolcro; e pianserlo, dicendo: oimè, oimè, fratello mio.
31 Dopo averlo sepolto, disse ai figli: «Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l’uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue,31 E avendo pianto, disse ai suoi figliuoli: quando io sarò morto, seppellitemi nel sepolcro nel quale è seppellito l' uomo di Dio; a lato alle sue ossa ponete le mie.
32 poiché certo si avvererà la parola che egli gridò, per ordine del Signore, contro l’altare di Betel e contro tutti i santuari delle alture che sono nelle città di Samaria».
32 Senza niuno dubbio che quello, ch' egli hae detto da parte di Dio, verrà contro all' altare il quale è in Betel, e in contro a tutti i templi che sono negli alti luoghi nelle città di Samaria.
33 Dopo questo fatto, Geroboamo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l’incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture.33 E dopo queste cose, Ieroboam non ritornò della via sua pessima; ma per contrario degli ultimi del popolo fece sacerdoti di quegli luoghi alti; chiunque voleva, riempìa la sua mano, ed era fatto sacerdote dell' altare.
34 Tale condotta costituì, per la casa di Geroboamo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra.34 E per questa cagione la casa di Ieroboam peccò, e fu subversa e tolta di sopra alla terra.